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Puglia, da Santa Maria di Leuca a Leporano Marina: il Salento Ionico

Gallipoli

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Foto di ARET Pugliapromozione

Morbide dune, promontori rocciosi e spiagge lambite da un’acqua turchese “caraibica” si susseguono sul versante ionico della penisola salentina, punteggiata di torri saracene, famose località balneari e pittoreschi borghi tra riserve naturali e aree marine protette.

All’estremità meridionale della Puglia, la stretta e lunga penisola Salentina – quasi una sorta di “Regione nella Regione” per storia, tradizioni e dialetti – si allunga con le sue 160 miglia di costa tra l’Adriatico, che ne lambisce il litorale orientale, e lo Ionio, che bagna quello occidentale, meta del nostro itinerario.

Leuca
Il Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae con la basilica e la colonna mariana (ph. Paolo Laku/ARET).

Santa Maria di Leuca

Le acque dei due mari si uniscono davanti al Capo di Santa Maria di Leuca, l’antico promontorio “Japygium” che in epoca romana veniva identificato con la locuzione “De Finibus Terrae” (ai confini della terra), ultimo lembo abitato da “cives”, oltre il quale c’erano il mare e le province.

Leuca
Il faro di Santa Maria di Leuca a Punta Meliso (ph. L. D’Angelo/ARET).

Una località già conosciuta dai marinai greci che vi transitavano lungo la rotta da e verso l’Oriente, per i quali questo litorale di roccia calcarea – Leukos, bianco –, abbagliante sotto i raggi cocenti del sole, era una sorta di tappa obbligata offrendo un ottimo approdo nell’ampia baia incastonata tra i promontori di Punta Ristola, a Ovest, e Punta Meliso, a Est. Un attraente tratto di costa lungo il quale corre il bel lungomare dell’odierno abitato costiero di Santa Maria di Leuca che abbraccia il porto turistico annidato nella parte più protetta dell’insenatura. Lo veglia da Punta Melisio, dove è piantato, il maestoso faro bianco in funzione dal 1866 – alto 47 metri – dal cui terrazzo a 102 metri sopra il livello del mare la vista spazia fino a Corfù e ai monti della Sila in Calabria, mentre i suoi potenti fasci di luce visibili fin oltre 30 miglia di distanza segnalano ai naviganti le pericolose secche del mare di Ugento.

Leuca
Le pittoresche “Bagnarole” di Leuca, costruite negli anni Venti dello scorso secolo, erano cabine nobiliari private dove ci si poteva spogliare per fare il bagno (ph.Carlos Solito/ARET).

Il promontorio, peraltro, è il miglior belvedere da cui ammirare l’incontro dei due mari, che talvolta nelle giornate terse sembra creare una linea blu tra due tonalità diverse di azzurro, e poco importa se ufficialmente il confine tra Adriatico e Ionio è ubicato tra Punta Palascia e Capo Linguetta in Albania, qui siamo in una terra di suggestioni e leggende. Come quella – tra le più famose – a proposito proprio di Punta Meliso e Punta Ristola, che sarebbero i corpi di due sfortunati innamorati fatti annegare dalla gelosa sirena Leucosia e trasformati per compassione in pietra dalla dea Minerva.

È l’apostolo Pietro, invece – proveniente dalla Palestina e diretto a Roma – che la tradizione vuole abbia sostituito l’antico tempio pagano della dea Minerva con una nuova chiesa dedicata al Salvatore (43 d.C.) diventata – dopo molteplici ricostruzioni e riconsacrata alla Madonna – l’odierno Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae, da secoli meta di pellegrinaggi. Situato su Punta Ristola vicino al Faro, ne è il cuore la Basilica Pontificia affacciata su un vasto piazzale su cui svetta la colonna Mariana del 1694, a pochi passi dall’imponente Cascata Monumentale del 1939 (aperta in solo in occasioni particolari), struttura terminale dell’Acquedotto Pugliese, affiancata da due grandi scalinate che conducono fino al porto.

Salento
Le cosidette Maldive del Salento a Pescoluse (ph. Paolo Laku/ARET).

Da Santa Maria di Leuca a Gallipoli

Mollati gli ormeggi dalla moderna marina si inizia a risalire la costa ionica salentina lasciando a dritta spiagge cittadine e belle ville ottocentesche in stile liberty fatte realizzare all’epoca dall’aristocrazia salentina.

Gallipoli, la Torre del Rivellino del Castello Angioino e il porto antico (ph. Leonardo D’Angelo).

Doppiata Punta Ristola – la più meridionale del “tacco” dello Stivale – la scogliera gradualmente si abbassa perdendosi in un gioco di calette e grotte (delle Tre Porte”, “del Drago” e “del Diavolo” le più famose), fino al piccolo promontorio di San Gregorio da cui la costa diventa lineare con tratti selvaggi alternati a famose località balneari, tra cui spiccano le cosiddette Maldive del Salento.

Puglia

Un appellativo che il litorale di Pescoluse tra Torre Vado e Torre Pali si è guadagnato con oltre due miglia di spiagge di sabbia chiarissima lambite da un’ammaliante acqua turchese che scintilla sul fondale poco profondo. Le torri – un tempo di guardia – che punteggiano l’intera costa facevano parte di un sistema di avvistamento realizzato dall’imperatore Carlo V nel 1500 a difesa dalle incursioni piratesche che a lungo hanno condizionato la vita delle popolazioni rivierasche.

Poco più a Nord, tra i borghi di Torre San Giovanni a Lido Marini si estende il “Parco Naturale Regionale e della Riserva marina del litorale di Ugento”, una suggestiva zona umida con canneti e bacini popolati di uccelli a ridosso di pinete, dune e spiagge di finissima sabbia bianca che continuano sotto la superficie del mare ricoprendosi di Posidonia oceanica.

Rare calette, come la baia dei Diavoli, incidono la costa prevalentemente rocciosa fino al Golfo di Gallipoli, un maestoso arco sabbioso reso lucente dall’acqua smeraldina che lo accarezza. Vi si trovano famosi stabilimenti balneari animati di giorno e di notte ma anche aree incontaminate come l’oasi di 700 ettari tra Li Foggi, Punta della Suina e Punta Pizzo, parte del “Parco naturale regionale isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo”, che include il piccolo e piatto fazzoletto di terra – la citata isola di Sant’Andrea – su cui svetta un bel faro bianco dell’Ottocento a un miglio da Gallipoli, epicentro della movida salentina.

Gallipoli
La bella spiaggia della Purità a Gallipoli (ph. Franco Cappellari/ARET).

Gallipoli, la perla dello Ionio

Un tempo parte della Magna Grecia, Gallipoli, dal toponimo Kalè Polis, Città Bella – la cui movimentata storia ha visto l’avvicendarsi di Romani, Bizantini, Normanni, Angioini, Aragonesi, Spagnoli e Francesi – è davvero un incantevole centro abitato come sancisce il toponimo, con la Città Vecchia adagiata su un’isoletta calcarea collegata al Borgo – la Città Nuova – da un ponte seicentesco che separa il porto turistico dal porto antico.

Presidia l’ingresso della cittadella, circondata da una cinta bastionata, il Castello Angioino con la possente Torre del Rivellino, mentre all’interno delle mura sul fitto reticolo di stradine lastricate si affacciano le bianche case a corte dell’edilizia popolare, palazzi nobiliari in stile barocco ed edifici sacri come la Cattedrale di Sant’Agata – gioiello dell’architettura gallipolina del Seicento con una elaborata facciata in pietra carparo – e la coeva Chiesa di Santa Maria della Purità, costruita per volere della confraternita degli scaricatori di porto, che guarda il mare e l’omonima spiaggia. Non manca un vivace mercato ittico dove le paranze scaricano il loro “bottino” di delizie locali freschissime tra cui spiccano gli squisiti gamberi rossi di Gallipoli.

Salento
Le acque cristalline dell’AMP Porto Cesareo (ph. Carlos Solito).

Da Gallipoli a Porto Cesareo

Lasciata la nostrana “Ibiza”, i cui animati lidi proseguono verso Nord per una manciata di miglia, si arriva a Santa Maria al Bagno, un ridente paesino di pescatori raccolto intorno alla sua piccola spiaggia e anticipato dalla Torre del Fiume – una fortezza a protezione della sorgente di acqua dolce – di cui oggi rimangono i bastioni angolari (le cosiddette “Quattro Colonne”). L’abitato è quasi un tutt’uno con Santa Caterina, altro grazioso borgo con porticciolo turistico, su cui svetta la Torre dell’Alto che segnala l’inizio di due meravigliose aree protette: “Torre dell’Inserraglio e il Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano”, di 1100 ettari, dei quali circa 300 ricoperti da una rigogliosa pineta, che comprende 4 miglia di litorale roccioso e frastagliato.

Puglia
In alto, il borgo di Santa Maria al Bagno che abbraccia la sua piccola spiaggia (ph. Leonardo D’Angelo/ARET).

Le antistanti acque cristalline sono un vero paradiso per snorkelisti e subacquei che sott’acqua potranno nuotare su fondali colorati con grotte e secche popolate da una miriade di pesci. Una ricchezza di vita che prosegue nella contigua AMP Porto Cesareo, istituita a tutela di 16.654 ettari di superfice marina e 32 chilometri di costa tra Torre Inserraglio e Punta Prosciutto con dune sabbiose, baie incastonate tra punte rocciose e deliziose isolette.

Porto Cesareo
Il borgo di Porto Cesareo proteso verso il largo con la laguna protetta dalla lunga e stretta penisola della Strea.

Ne è il cuore il borgo di Porto Cesareo proteso verso largo con due isolotti cui è collegato da ponti davanti all’isola della Testa, con a Sud, la stupenda Penisola della Strea – una stretta lingua di sabbia lunga un miglio che protegge la laguna turchese di Porto Cesareo – e a Nord le disabitate isola dei Conigli, situata a 200 metri dalla spiaggia e raggiungibile anche a piedi visto che il fondale è profondo poco più di un metro, e isola della Malva, che si allunga proprio davanti alle due calette di Torre Chianca dove su un fondale di pochi metri si possono ammirare 5 colonne greco-romane monolitiche del II secolo d.C.

Puglia
Marina di Pulsano, la Baia di Capparone ph. Carlos Solito/ARET).

Da non perdere poi a Porto Cesareo una visita all’interessante Museo di Biologia Marina “Pietro Parenzan” che custodisce una collezione di 900 reperti, con due “chicche”, la Sala delle Pesca e la Sala dello Squalo Elefante che simula le profondità marine in cui nuota.

Puglia
Torre Colimena nella Riserva naturale Palude del Conte e duna costiera (ph.Nick Warner/ARET).

Oltrepassati la Baia di Torre Colimena – con la Salina dei Monaci, dove zampettano fenicotteri rosa e cavalieri d’Italia (parte della “Riserva naturale Palude del Conte e duna costiera”) – e il borgo di San Pietro in Bevagna.

Puglia
Le alte dune che costeggiano la spiaggia fino a Torre Colimena (ph. Peppe Allegretta/ARET).

Il litorale prosegue rettilineo con spiagge, soffici dune e basse scogliere fino a Marina di Lizzano regalando un’altra sfilza di splendide calette sabbiose incuneate nel litorale roccioso tra i borghi di Marina di Pulsano e Leporano Marina, ormai alle porte del grande Golfo di Taranto.

Puglia
Punta Prosciutto caratterizzata da acque turchesi, lingue di sabbia e una spiaggia bianchissima.
Puglia
Il borgo di Marina di Leporano (ph. Peppe Allegretta/ARET).

Notizie Utili

Puglia Salento Ionico
Marine e Porti turistici
Porto turistico di Leuca (Lungomare Cristoforo Colombo 26, Leuca (Le); www.portodileuca.it – Vhf Ch 12). Moderna ed efficiente marina situata al centro della baia compresa fra Punta Ristola e Punta Meliso. Dispone di 1000 metri di moli galleggianti per imbarcazioni fino a 40 metri di lunghezza con prese d’acqua dolce e corrente elettrica, assistenza all’ormeggio 24/24h, cantiere nautico, diving center, scuola di vela, charter nautico, distributore di carburante (ph. Paolo Laku /ARET).Marina Bleu Salento (Lungomare Guglielmo Marconi, Gallipoli (Le), tel. 3356019017; www.bluesalento.it – Vhf Ch 9). Si trova nella parte sud-orientale del porto commerciale di Gallipoli, a Nord della Città Vecchia. Offre 130 ormeggi per imbarcazioni fino a 45 metri, dotati di acqua dolce ed energia elettrica. Tra i servizi: assistenza all’ormeggio 24/24h, distributore carburante, bar/ristorante e club house.

Leuca
Santa Maria di Leuca

Alberghi
Hotel L’Approdo (Via panoramica 1, Santa Maria di Leuca; www.hotelapprodo.com). Quattro stelle in stile mediterraneo situato in posizione panoramica sul porto turistico di Leuca. Un “approdo” dove trovare camere confortevoli, piscina con solarium, ristorante gourmet e sushi bar.

La Riviera B&B (Riviera Nazario Sauro 7, Gallipoli (Le), tel. 0833 261096). Nel centro storico, si affaccia sulla Spiaggia della Purità ed è ambientato in Palazzo D’Elia con pareti e soffitti a volta, affreschi in parte medievali. Offre cinque camere arredate con letti in ferro battuto. La colazione è servita sui bastioni che sono chiusi al traffico in estate.

Le Dune Suite Hotel (Via Strada dei Bacini 72, Porto Cesareo (Le); www.ledunesuitehotel.it). Quattro stelle di fronte alla famosa spiaggia Le Dune. Dispone di camere con balconcino privato arredate in stile minimalista con mobili di design e letti king size, centro benessere, terrazza solarium con piscina idromassaggio, lounge bar e 3 ristoranti.

Ristoranti
La Vinaigrette (Riviera Armando Diaz 75, Gallipoli (Le), tel. 0833 264501; www.lavinaigrette.it). Accogliente ristorante nel centro storico, semplice ma raffinato con terrazza panoramica. Propone delicati piatti di pesce freschissimo nel rispetto della tradizione salentina più un pizzico di creatività. Il menu segue le stagioni e ruota intorno al pescato del giorno. Tra le specialità, le crudité – ottima la tartare di tonno –, oltre alle grigliate, le fritture e i dolci tipici fatti in casa.

Osteria Briganti (Via Antonietta de Pace 107, Gallipoli (Le), tel. 0833 261166). C’è “il mare nel piatto” in questo locale con soffitti a volta, pareti in pietra grezza e tovaglie a quadretti rossi tra le stradine del centro storico dove gustare crudité, linguine di ricci o di aragosta, baccalà fritto con cipolla di Tropea caramellata, tagliata di tonno con pomodorini e molto altro.

Il Ristorante dell’Isola (Isola dello Scoglio, Porto Cesareo (Le), tel. 392 262287; www.isolabeach.com). Situato su una piccola isola immersa nella laguna di Porto Cesareo, collegata al borgo da un piccolo ponte e raggiungibile anche in tender. In questa location unica – dove trovare anche un elegante Beach Club – si può gustare un menu, curato dallo chef, principalmente a base di pesce freschissimo e frutti di mare ma non mancano sfiziosi piatti di terra e pizze gourmet.

Art Noveau (Via Giacomo Puccini 4, Nardò (Le), tel. 0833 573671). Raffinato ristorante di fronte alla spiaggia di Santa Maria al Bagno, in una residenza di fine Ottocento stile Art Noveau. Dispone di una romantica terrazza vista mare e propone una gastronomia tipica del Salento a base di pesce sempre fresco. Tra le specialità, la tartare di gambero viola, gli spaghettoni all’astice e la frittura mista.

Varie
Area Marina Protetta Porto Cesareo (Via Manzoni angolo Via Leopardi, Porto Cesareo (Le); www.ampportocesareo.it). Per immersioni autorizzate nell’AMP rivolgersi a: Costa del Sud Diving Service (Lungomare 6, Santa Caterina di Nardò (Le), tel. 335 527 3823; www.costadelsud.it);

Sasà Sub Diving Center (Piazza Nazario Sauro, Porto Cesareo (Le), tel. 338.8228056; www.sasasubdivingcenter.com)

Museo di Biologia Marina “Pietro Parenzan” (Via Amerigo Vespucci 13/17, Porto Cesare (Le), tel. 0833 569502; www.museobiologiamarina.unisalento.it). Espone oltre alla totalità dei pesci presenti nel mar Ionio, inclusi pesci abissali ed esemplari mostruosi, anche un algario e varie collezioni. New entry sono la Sala della Pesca con modelli in resina e schede descrittive e la Sala dello Squalo Elefante

ARET Pugliapromozione – Agenzia Regionale del TurismoPiazza Aldo Moro 33/a, Bari – Tel. 080 5821411 – Fax 080 5821429- www.agenziapugliapromozione.it – www.viaggiareinpuglia.it<p style=”text-align: center;”></p>

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