Norvegia, Bergen e il Sognefjord: Rotte nordiche
Adagiata nella metà occidentale della penisola scandinava e lambita dalla Corrente del Golfo che ne mitiga il clima, la Norvegia, con la sua costa frastagliata lunga più di 1800 miglia incisa da fiordi spettacolari e contornata da migliaia di isole, si rivela una fantastica destinazione da scoprire in barca.
Al contrario di quanto si potrebbe comunemente pensare, vista la latitudine, la Norvegia è una destinazione ideale per una crociera in barca.
Il clima estivo è mite con temperature che, eccetto all’estremo Nord, possono oltrepassare i 20 gradi, ci sono migliaia di ancoraggi sicuri e di ormeggi – quasi sempre gratuiti – in porti e porticcioli, infine, si può contare su tante ore di luce grazie alla vicinanza al Circolo Polare Artico, oltre il quale d’estate il sole non tramonta mai.
L’itinerario si snoda da Bergen al Sognefjord e ritorno. Una crociera di circa 400 miglia tra basse isole rocciose e maestose montagne che si tuffano a precipizio in profondi abissi.

Bergen, la “capitale” dei fiordi
Situata nella parte sud-occidentale della Norvegia e circondata da fiordi, la frizzante città di Bergen – la seconda del paese per dimensioni dopo la capitale Oslo –, dalle pendici di un colle boscoso punteggiato di linde casette intrufolate tra la vegetazione, sembra “scivolare” verso il porto di Vagen dove l’abitato si compatta creando un bellissimo waterfront. Sul molo orientale si fa notare l’infilata di pittoresche case a schiera in legno con i tetti a spiovente del più antico quartiere di Bergen, Bryggen – iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco –, testimone dell’epoca in cui la città era l’epicentro dei commerci tra l’estremo Nord e il resto dell’Europa.

Nel 1360 i mercanti tedeschi della potente Lega Anseatica, ¬ che aveva la sede centrale a Lubecca –, decisero quindi di stabilire a Bryggen una delle loro più importanti sedi garantendosi peraltro il monopolio dell’export del richiestissimo merluzzo nordico (baccalà e stoccafisso) prosperando per quasi 400 anni. Una passeggiata tra i 62 edifici rimasti tra quelli ricostruiti sull’impianto originale del XII secolo, dopo il devastante incendio del 1702 (che ridusse in cenere l’intera città e non fu l’ultimo), riporta indietro nel tempo, quando sul molo le gru lavoravano senza sosta per scaricare grano e cereali dalle navi e caricare le tonnellate di “pesce” stivato nei magazzini di queste case a due, tre piani che, condivise da più società mercantili, fungevano anche da alloggio e ufficio per i tedeschi – fino a 2000 – che vi lavoravano.

Oggi ospitano boutique, ristoranti e originali botteghe di artisti e gioiellieri. Una vocazione al commercio che continua nel vicino Fisketorget, il movimentato Mercato del Pesce che dal 1276 rifornisce la città di freschissimi prodotti ittici – dal salmone al baccalà, dalla carne di balena (ahimé!) al granchio reale – da portare a casa o gustare in loco trasformati nel companatico di succulenti panini prima di dedicarsi alla scoperta dei musei della città. Che sono tanti e interessanti come l’Hanseatiske Museum, il Museo Anseatico, ambientato nell’unica casa di Bryggen con interni originali dell’epoca, che rendono bene l’idea di come si viveva allora, il Museo Marittimo, con una pletora di modellini, dai drakkar vichinghi alle superpetroliere, e il Kode, museo di arte, design e musica situato in più location, che espone anche opere di Edvard Munch. Un’ottima alternativa al passeggio in caso di pioggia, che a Bergen sembrerebbe non mancare.

Col bel tempo si può invece raggiungere – a piedi o con la funicolare di Floibanen con stazione in centro – la vetta del Monte Floyen, a 320 metri di altezza, da cui godere una vista spettacolare sulla città, fiordi, isolette e una fettuccia azzurra di mare aperto in lontananza.
Verso Nord
Lasciata Bergen e il sicuro porto di Vagen ci trova davanti a un intrigo di possibili “vie”, ma con l’ausilio dell’ottima segnaletica norvegese – e del cartografico – si entra abbastanza agevolmente nell’ampio Hjeltefjorden, una sorta di “autostrada” che un cordone di isole e skerries protegge dall’oceano fino all’isola di Fedje.
Si vira allora a dritta per evitare il pericoloso stretto di Sognesjoen e raggiungere il Sognefjord passando tra verdi isolette collinose e la terraferma dove in un’insenatura protetta dall’isola di Fonna, c’è il ridente paesino di Eivindvik, prima tappa. Tra il 900 e il 1300, nell’Epoca vichinga, vi ebbe sede il Gulating, una delle più grandi e antiche assemblee parlamentari della Norvegia, cui rende omaggio a un paio di chilometri, il Gulating Millennium Site, con monumenti evocativi.

Il Sognefjord
Il Sogn è il fiordo più lungo della Norvegia e anche uno dei più spettacolari, dove il mare si è insinuato per 90 miglia all’interno della costa – senza contare i rami secondari – inondando valli di origine glaciale. Qui non si naviga più tra ridenti isolette e dolci declivi ma tra valli appese e montagne dalle cime innevate che cadono a picco su entrambi i lati del fiordo la cui profondità può raggiungere anche i 1300 metri. Una parte di mondo grandiosa e selvaggia ingentilita da pittoreschi villaggi costieri di casette colorate dove non manca mai un molo per l’attracco.

Sul versante Nord del fiordo si fa notare la turistica Balestrand, con l’ottocentesco hotel Kviknes, ispirato ai tipici chalet svizzeri, proprio all’imbocco del Fjaerlandfjord, stretta diramazione alla cui estremità è cresciuto sui resti di un insediamento vichingo il paesino di Fjaerland con una vista scenografica sul ghiacciaio Jostedalsbreen, il più grande d’Europa, che copre un’area di 487 chilometri quadrati e raggiunge i 600 metri di spessore.
Da Fjaerland – dove visitare l’avvincente Norsk Bremuseum per sapere tutto sui ghiacciai norvegesi –, si può raggiungere (pochi minuti in bus) una delle sue maestose propaggini meridionale, il Boyabreen, che scivola verso un laghetto smeraldino, mentre dalla cittadina di Sognal, nel piccolo fiordo successivo, si parte per fantastiche escursioni guidate sul Nigarsbreen, suggestivo ghiacciaio di un ipnotico azzurro dove si avanza con scarpe chiodate e piccone tra voragini, spaccature e picchi.

Continuando a navigare verso Est lungo il Sognefjord si incontra il Lustrafjord, con i deliziosi paesini dirimpettai di Solvorn e Urnes, poi si punta a Sud per entrare nel Laerdalsfjord, dove il fiume Laerdal, diventato famoso per la pesca al salmone, sfocia accanto al villaggio con un pittoresco centro storico, Gamle Laerdalsoyri, composto da oltre un centinaio di belle case in legno del 1700 e 1800.

I magnifici Aurlandsfjord e Naeroyfjord
Meno frastagliata di quella settentrionale la costa meridionale del Sognefjord è però incisa da due dei fiordi più spettacolari del pianeta, l’Aurlandsfjord e il suo braccio Naeroyfjord, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Montagne alte oltre i 1700 metri incombono su quest’ultimo, lungo 9 miglia e assai angusto – la sua larghezza varia dai 250 ai 1000 metri –, creando un paesaggio dall’atmosfera irreale dove si naviga nel silenzio assoluto su un’immobile acqua color smeraldo tra pareti strapiombanti – talvolta così vicine da poterle quasi toccare –, fragorose cascate e ridenti paesini come Dyrdal e Gudvangen con un “vero” Villaggio Vichingo per sperimentare la vita dell’epoca.

Sul versante orientale del massiccio promontorio di BeiteleI, che divide i due fiordi si allunga per 18 miglia il poco più ampio Aurlandfjord, con due imperdibili “stop”, l’incantevole paesino di Undredal, un intatto angolo di Norvegia dove assaggiare i tipici formaggi prodotti con il latte del gregge che pascola in loco, e la vivace Flam, una macchia di colore tra ruvide pendici e una verde vallata attraversata da sentieri escursionistici, diventata famosa per la Flamsbana, la ferrovia a scartamento normale, costruita nella prima metà del ‘900, che collega Flam a Myrdal.

È lunga venti chilometri, la maggior parte dei quali con una pendenza del 55 per cento per coprire un dislivello di 864 metri, con fermata di routine alla roboante cascata di Kjosfossen. Si può tornare a Flam anche a piedi oppure proseguire per Bergen con bus e treno in coincidenza a Myrdal e Voss. Una buona soluzione per chi non avesse tempo di ripercorrere la rotta descritta al contrario.

Notizie Utili
Ingresso in Norvegia
I confini della Norvegia sono ancora chiusi ai viaggiatori stranieri provenienti da nazioni e aree con alto indice di contagio (le cosiddette “zone rosse”), ma la Norvegia sta ora riaprendo i confini agli stranieri residenti nei paesi SEE/area Schengen/UK che rispondono a criteri di bassi livelli di contagio, elencati come zona “gialla” o “verde”.
Sul sito ufficiale del Norwegian Institute of Public Health – NIPH (www.fhi.no) si può consultare la mappa con le zone colorate e le info che vengono aggiornate ogni settimana.
Clima
Il clima costiero della Norvegia è condizionato dalla Corrente del Golfo che rende le stagioni più miti rispetto ad altre destinazioni poste alla stessa latitudine. Il periodo migliore per una crociera va da giugno ad agosto quando il meteo è perlopiù stabile pur non mancando occasionali depressioni.
Charter
In Norvegia sono disponibili un buon numero di imbarcazioni charter. Le basi principali dove noleggiarle lungo la costa occidentale si trovano a Bergen, Tromso e le Isole Lofoten. Tra le compagnie charter: SailNorway (www.sailnorway.com); Yachtico (www.yachtico.com); 12 Knots (www.12knots.com); Explore 62° North (www.eslore62.com); Top Sailing Charter (www.topsailing charter.com).
Alberghi
Det Hanseatiske Hotel (Finnegarden 2A, Bergen; www.dethanseatiskehotel.no). Romantico albergo quattro stelle ambientato in un edificio del 1500 a Bryggen. Camere d’epoca con mura e mobili in legno, arredi in colori scuri e vellutati. Un salto indietro nel tempo in una intima atmosfera.
Augustin Hotel (C. Sundts gate 22, Bergen; www.augustin.no). A due passi dal porto, accogliente tre stelle moderno e tradizionale al contempo, con mobili in legno e stoffe colorate per gli arredi. L’Altona Winebar, al suo interno, offre un’ampia scelta di vini, cocktail e stuzzichini in suggestive salette in pietra con sottofondo di musica dal jazz al rock.
Klosterhagen Hotell (Strangehagen 2, Bergen; www.klosterhagenhotell.no). Tre stelle con camere di design, ottime colazioni e personale gentilissimo, situato in un antico palazzo a due piani dipinto di azzurro nella penisola di Nordnes, un quartiere tranquillo vicino al Bergen Aquarium.
Kviknes Hotel (Kviknevegen 8, Balestrand, www.kviknes.no) Famoso albergo sul lungomare con fascino e atmosfera d’altri tempi (in alto, Foto di Oyvind Heen). La struttura originaria del XVIII secolo in “stile chalet svizzero” accoglie 25 demi-suite, mentre nell’adiacente ala “moderna” costruita negli anni ’60 sono ubicate 165 camere con area salotto, molte con balcone panoramico. Nell’hotel si può ammirare una collezione di opere d’arte e oggetti d’antiquariato. Ottimi i due ristoranti e magnifica la terrazza con vista sul Sognfjord .
Ristoranti
Enhjorningen (Enhjorningsgarden 29, Bergen; www.enhjorningen.no). Il più antico – e romantico – ristorante di pesce della città (foto al centro, in basso).
È ambientato in una autentica casa del 1700 in legno di Bryggen. Nelle sue intime salette dalla calda atmosfera si assaporano i piatti tipici della cucina tradizionale norvegese come il carpaccio di balena affumicato, la zuppa di pesce allo zafferano e il salmone in crosta di erbe.
Fjellscal Fisketorget (Strandkaien 3, Bergen; www.fjellskal.com). Si trova all’interno del mercato del pesce che gli fornisce la materia prima. Atmosfera vivace e informale. Tra le specialità, il piatto di crostacei misti con aragosta, granchio reale, scampi, gamberetti e cozze.
Lysverket (Rasmus Meyers allé 9, Bergen; www.lysverket.no). Ristorante gourmet situato in un museo d’arte degli anni ’30 con vista sul parco. Molto curato, con arredi contemporanei. Si privilegiano pesce e frutti di mare. Cocktail bar.
Cornelius (Holmen, Mathopen, Bergen; www.corneliusrestaurant.no) Lussuoso ristorante sul mare in una piccola isola appena fuori città con vista spettacolare sul fiordo (foto in basso). Transfer in barca dal molo di Bryggen (25 min.). Da provare, il loro famoso menù meteorologico a base di pesce, crostacei e frutti di mare preparati con tecniche culinarie innovative.
Informazioni
Visit Norway
www.visitnorway.it
Visit Bergen
Strandkaien 3, Bergen
www.visitbergen.com<p style=”text-align: center;”></p>



