Mare Adriatico, Montenegro: il più bell’incontro tra terra e mare
Situata nella penisola balcanica, la piccola Repubblica del Montenegro si affaccia sull’Adriatico con montagne maestose, antichi borghi e decine di incantevoli spiagge e baie.
Uno splendido Paese, ricco di bellezze storiche e naturali, con ottimi porti turistici dove ormeggiare.
Quando nacque il nostro pianeta, l’incontro più bello tra terra e mare deve essere avvenuto in Montenegro – scriveva nel 1800 il poeta inglese Lord Byron, tanto rimase colpito dai contrasti paesaggistici di questo splendido litorale che, appena oltrepassati i confini meridionali della Croazia, mostra la sua prima meraviglia, le Bocche di Cattaro (in montenegrino Boka Kotorska), iscritte nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1979.

Un labirinto liquido formato da tre ampi specchi di acqua blu cobalto collegati tra loro da canali naturali che si inoltrano per 11 miglia nell’entroterra tra brulle montagne carsiche alte quasi 2000 metri, punteggiate alle pendici da antiche cittadine in candida pietra calcarea che al tramonto si tingono d’oro.
Il resto della costa, ampia pochi chilometri, prosegue frastagliata fino al delta del fiume Bojana – linea di confine con l’Albania – snodandosi tra l’Adriatico e le impervie Alpi Dinariche che la separano dal resto del Paese prevalentemente montuoso.
Lo compongono infatti vette immacolate, fertili altopiani ricchi di pascoli e foreste, laghi alpini e fiumi impetuosi che hanno scavato nella roccia calcarea dei monti spettacolari gole, come il Canyon di Tara (Unesco), situato all’interno del Parco Nazionale Durmitor – “il Colorado d’Europa” – che protegge l’omonimo massiccio. È uno dei cinque parchi del Montenegro, diventato una repubblica indipendente nel 2006.

Le Bocche di Cattaro
Le Bocche di Cattaro, che sembrano un fiordo precipitato qui da più fredde latitudini, sono in realtà antiche valli di origine fluviale sommerse dal mare. Agli occhi di chi osserva la costa dal largo rimangono invisibili.
Sono nascoste infatti dietro la Penisola croata di Preklava e la Penisola di Lustica, separate da un varco largo 1,6 miglia tra Punta Ostra e Punta Mirista con al centro l’isoletta di Mamula. Gli Austriaci vi costruirono nel 1853 un Forte – trasformato lo scorso anno in un hotel di lusso – per controllare l’ingresso a questo immenso porto naturale che, per la sua posizione strategica facilmente difendibile, è stato utilizzato per secoli come base navale dalla Serenissima (1420 – 1797) e poi dall’Austria fino alla fine della Prima guerra mondiale.

Oltrepassata “la porta” delle Bocche si entra nella Baia di Topla. La prima fermata, 4 miglia a Nord – a 1,5 miglia da Zelenica, porto di ingresso dove registrarsi –, è nella cittadina di Herceg Novi (Castelnuovo) dove visitare il centro storico medievale (Stari Grad), che è tutto un susseguirsi di scalinate, vicoli, piazzette e chiese tra resti di mura protette da fortezze, come le turche Kanli Kula, oggi anfiteatro open air, e Marine Kula (ribattezzata Forte Mare dai Veneziani), accanto allo spartano porto della città.

Per un tuffo diurno si può scegliere l’attigua spiaggia di Igalo oppure raggiungere le piacevoli insenature di Dobrec, Zanjic e Miriste, lungo il versante Sud della verde penisola collinosa di Lustica. Per la notte sono a disposizione – rade a parte – i nuovi porti turistici di Lazure Marina e di Portonovi Marina situati lungo la riviera di Herceg Novi, rispettivamente all’inizio e alla fine del Canale di Combur che collega la Baia di Topla alla grande Baia di Tivat.

Quest’ultima è un vasto triangolo di acqua cristallina su cui si affaccia il prestigioso Porto Montenegro, una sorta di lussuoso villaggio con strutture ricettive cinque stelle, spiaggia privata con Spa, boutique griffate, gallerie d’arte, ristoranti gourmet e l’unico marina del Paese che può ospitare yacht fino a 250 metri di lunghezza.

Si trova vicino al vertice Nord del “triangolo” che l’angusto Stretto delle Catene (lungo 1 miglio e largo 300 metri) – così chiamato perché al tempo della dominazione veneziana poteva essere chiuso con catene da una sponda all’altra – collega alla parte più interna e spettacolare delle Bocche dove la scoscesa muraglia dinarica si specchia in un immenso e quieto “lago” blu a forma di ali di farfalla formato dalle baie di Risan e di Kotor (Cattaro).

In mezzo sono adagiate l’isola di San Giorgio, con un monastero benedettino tra i cipressi, e l’isola artificiale della Madonna dello Scalpello con un Santuario mariano dalla cupola azzurra che custodisce l’immagine della “Madonna con il Bambino Gesù”, trovata – secondo la leggenda – nel 1452 sullo scoglio dello Scalpello da due marinai che la portarono a terra, ma la ritrovarono lì il giorno seguente. Pensando quindi fosse un desiderio della Santa Vergine restare sullo scoglio, lo si ingrandì nel corso dei secoli fino a formare un’isola e a costruirvi sopra una chiesa per ospitare la sacra icona.

Le due isolette si trovano proprio davanti a Perast, un piccolo gioiello alle pendici del Monte Elia con antiche case e chiese in pietra e una storia gloriosa legata alla Serenissima, che la nominò “fedelissima Gonfaloniera”, titolo che le riservava l’onore di custodire il Vessillo di guerra della flotta veneta (seppellito dopo quasi 4 secoli, con sommo cordoglio di tutto il popolo, sotto l’altare maggiore della Chiesa di San Nicola – riconoscibile dallo svettante campanile – solo all’arrivo degli austriaci il 22 agosto 1797, tre mesi dopo la caduta della Repubblica).

I suoi eleganti palazzi barocchi sono testimoni del fiorente commercio marittimo dell’epoca quando Perast arrivò a contare quattro cantieri navali, un cospicuo numero di intraprendenti capitani e una scuola nautica.
La fondò Marko Martinovic (1663 -1716) così famoso per la sua conoscenza dell’arte della navigazione che lo zar Pietro il Grande gli inviò 16 cadetti da istruire per creare la flotta imperiale russa. La sua storia e quella della gloriosa marineria perastina è narrata nel Museo Marittimo che si trova sul lungomare – dotato di alcune banchine d’ormeggio –, nello splendido Palazzo Bujovic del 1600, dalla cui balconata due grandi leoni di Venezia in pietra ancora vegliano sullo Stretto delle Catene.

Le Baie di Risan e Kotor
A sinistra dello Stretto delle Catene si apre l’incontaminata Baia di Risan, con all’estremità l’omonima cittadina fondata dagli illiri, la più antica delle Bocche, conquistata nel II secolo a.C. dai Romani che sconfissero la loro potente regina Teuta.
A destra, invece, ci si addentra nella profonda Baia di Kotor (Cattaro) che prende il nome dall’antica città annidata nel suo angolo più interno e sovrastata dagli scoscesi contrafforti del Monte Lovcen alto quasi duemila metri.

La bellissima Città Vecchia (Unesco), di chiara impronta veneziana – (minacciati dalle mire dell’Impero ottomano, furono proprio i Cattarini a chiedere di essere annessi alla Serenissima Repubblica) – è racchiuso tra poderose mura lunghe 4 chilometri e mezzo che si arrampicano fino alla Fortezza sulla cima di Monte San Giovanni a 280 metri di altezza. Vale la pena di raggiungerla, salendo 1350 gradini, per ammirare da lassù la distesa di tetti rossi dell’antico abitato affacciato sul porto e questa amabile baia.
L’ingresso principale alla Stari Grad è la Porta di Mare, da cui si accede a un vero e proprio museo a cielo aperto con case in pietra, edifici nobiliari – tra cui il Palazzo Gregurina che ospita il Museo Marittimo –, chiese di varie fedi, la Cattedrale di San Trifone risalente al 1100, vicoli tortuosi e piazze lastricate.
La Riviera di Budva
Lasciate le Bocche di Cattaro, si torna in mare “aperto” per raggiungere Budva, capitale della movida montenegrina, situata 16 miglia a Sud-Est. Seguendo il collinoso profilo costiero si può fare tappa nell’ampio Golfo di Traste che offre tre approdi: il porto turistico di Lustica Bay, la caletta sabbiosa di Plavi Horizonti e la profonda e riparata Bigova con paesino di pescatori e molo.
Doppiata poi Punta Platamuni si apre un maestoso arco di colline ricamato da una sfilza di azzurre insenature orlate da spiagge – ricoperte d’estate di (troppi) ombrelloni, lettini e beach bar – che fanno capo a Budva.
La parte nuova della città è uno sgradevole ammasso di condomini e hotel destinati al turismo di massa, ma la Stari Grad situata su una piccola penisola accanto al porto turistico è un must da visitare. Dietro le sue mura veneziane piantate nelle limpide acque sottostanti si nasconde un dedalo di case, chiese e movimentate viuzze su cui si affacciano boutique, ristoranti e caffè con dehors accanto alla Cittadella del 1400, fortezza costruita nella parte più alta della Stari Grad dove un tempo sorgeva l’acropoli greca.
Da lì la vista spazia sull’intera Riviera di Budva e sulla vicina e affusolata isola di San Nicola, 30 ettari di roccia ammantata di vegetazione, con vari punti appartati dove stare alla fonda.

Ci sono anche un molo e una caletta chiamata Hawaii con spiaggia e ristorante. In alternativa, le baie – relativamente meno caotiche rispetto a quelle di Becici e Rafailovici – vicine alla città sono Trsteno e Jaz, orlata da una lunga fettuccia di sabbia. Le più attraenti e quiete però si trovano sul lato orientale della Budvanska Rivijera, dove si susseguono le incantevoli calette sabbiose di Kamenovo, Przno con paesino, Kraljicina (della Regina) e Milocer, separate da piccoli promontori boscosi (in piena estate potrebbero essere “chiuse” da una fila di boe).
Poi l’attenzione è tutta per la famosa isoletta di Sveti Stefan (Santo Stefano), collegata alla terraferma da un istmo che si allunga tra due spiagge lunate. Si tratta di un piccolo lembo di roccia occupato da un grazioso villaggio fortificato sorto nel 1400 e trasformato in un esclusivo resort di cui fa parte anche Villa Milocer nell’omonima baia.

Verso Sud il litorale prosegue privo di ridossi fino a Petrovac, un villaggio costiero più tranquillo, con un piccolo porto di pietra vegliato da una fortezza veneziana del 1500 posta su uno stretto e glabro dito roccioso. Di fronte si ergono due minuscole isole – Sveta Nedelja, con chiesetta sul cucuzzolo, e Katic – circondate da pescosi fondali marini da esplorare con maschera e pinne per poi dare fondo nelle belle baie di Buljarica, di Canj o di Sutumore, separate da imponenti pareti rocciose.

Il Sud, Bar e Ulcinj
A poche miglia da Petrovac si allunga la città di Bar, dotata di un grande ed efficiente porto turistico, l’ultimo riparo sicuro della costa montenegrina.
Infine, preceduta dalle appetibili baie di Kruce, con una lunghissima spiaggia, e di Valdanos, incuneata tra due massicci promontori, la crociera si conclude con la città di Ulcinj, d’estate un caotico e rumoroso mix di case, negozi, fast food, gelaterie, locali che vendono pizza e kebab tra strade intasate che si tenta di sbloccare a suon di clacson e i soli momenti di pace li dona il richiamo salmodiato dei muezzin dai minareti delle moschee 5 volte al giorno.
Ma ha il suo fascino. Come pure la Città Antica, che assiste dall’alto al trambusto, vegliando sulla città con spiaggia e porticciolo. Un anticipo di Albania a poche miglia dal suo confine.

Notizie Utili Montenegro
Modalità di ingresso in barca
Appena entrate nelle acque territoriali montenegrine le imbarcazioni straniere devono rivolgersi all’Autorità Portuale nel porto di ingresso più vicino (Zelenika/Herceg Novi, Kotor, Tivat, Budva, Bar) per pagare la “vignetta”.
A tal fine bisogna presentare alla Capitaneria di Porto i seguenti documenti: libretto di navigazione, patente nautica in corso di validità, certificato di immatricolazione, polizza assicurativa che comprenda i danni recati a terzi, lista dei passeggeri a bordo. Il costo della vignetta dipende dalla lunghezza dell’imbarcazione e dal periodo di validità. Infine, una volta ottenuta la vignetta si deve pagare la tassa di soggiorno.

Charter
Simple Sail Croatia & Montenegro (base nautica in Montenegro: Porto Montenegro, tel. 00382 69 335855 – base nautica in Croazia: Marina Punat, Krk Island, tel. 00385 95 5682288; www.simplesail.com). Accreditata società di charter. Dispone di una flotta di moderne barche a vela Beneteau Oceanis dai 45 ai 48 piedi e – solo in Croazia – di catamarani Fountain Pajot da 40 a 44 piedi con 4 cabine doppie con bagno. Il noleggio è proposto bareboat o con skipper. Sono organizzati anche corsi di vela IYT per brevetti di vario livello.
Dream Yacht Charter (base nautica: Marina Kotor, www.dreamyachtcharter.com). Società di charter internazionale che opera anche in Montenegrocon una flotta di catamarani e monoscafi a vela noleggiabili con o senza skipper.

Porti turistici
Lustica bay Marina (Lustica bay, tel. 00382 77 200100; lusticabay.com – Vhf Canale 68). Porto turistico di prima classe, con 15 posti barca per yacht fino a 45 metri di lunghezza, situato nel Lustica bay Marina Village che offre boutique griffate, ristoranti, bar, supermercato e strutture premium come il lussuoso hotel The Chedi (Lustica Bay Marina, Radovici, tel. 00382 32 661266; www.chedilusticabay.com), cinque stelle di fama internazionale, membro di The Leading Hotel of the World, con 111 eleganti camere e suite, due ristoranti, lounge bar, spiaggia privata, Spa, piscina coperta e all’aperto.

Lazure Hotel & Marina (Brace Pedisica bb, Herceg Novi, tel. 00382 69 347994; www.lazure.me – Vhf Canale 87). Nuovo porto turistico situato all’interno del complesso alberghiero cinque stelle Lazure con accesso a tutti i suoi servizi. L’hotel è ambientato nello storico lazzaretto veneziano del 1700, ristrutturato, che dispone di 24 camere e suite ognuna con design unico. La marina offre 156 posti barca, dotati di tutti i servizi, per imbarcazioni fino a 30 metri di lunghezza – pescaggio 12 metri – assistenza 24/24h, charter, corsi di vela.
Portonovi Resort & Marina (Herceg Novi, tel. 00382 67 994994; www.portonovi.com). Nuovo porto turistico che può ospitare 238 yacht e superyacht fino a 120 metri. Tra i servizi: sicurezza 24/7, accesso all’eliporto, stazione di rifornimento, parcheggio, Wi-Fi, Yacht Club e molto altro. È parte di un lussuoso villaggio residenziale cinque stelle con appartamenti, resort, giardini, beach club, bar, ristoranti, gallerie d’arte, negozi e l’esclusivo One& Only Portonovi con esclusive ville e spiaggia private.

Porto di Kotor (Kotor; portofkotor.co.me – VHF Canale 17). Accanto alla città di Kotor, offre circa 30 ormeggi con acqua potabile ed elettricità per barche fino a 30 metri di lunghezza, pescaggio max 8 metri. Tra i servizi: stazione di rifornimento, assistenza all’ormeggio, sicurezza 24/24h, mercato, lavanderia, noleggio auto, farmacia e ristorante.
Porto Montenegro (Adriatic Marinas, Tivat tel. 00382 32 661061; www.portomontenegro.com – Vhf Canale 71). Primo porto turistico classificato Platinum, offre una gamma completa di servizi e strutture per barche di tutte le dimensioni rispondendo a qualsiasi esigenza di ospiti, capitani ed equipaggio. Può ospitare imbarcazioni dai 12 metri fino a superyacht di 250 metri. Lo staff è disponibile 24/24h e deve essere contattato prima dell’arrivo e della partenza. La marina è parte di un lussuoso complesso turistico che include strutture residenziali, boutique, gallerie d’arte, ristoranti gourmet, caffè e lounge bar. e un porto d’ingresso.
Dukley Marina Budva (Slovenska Obala, Budva, tel. 00382 33 453276; www.dukleymarina.com – Vhf Canale 8). Situato nella città di Budva, offre 560 posti barca per barche fino a 70 metri di lunghezza, stazione di rifornimento e altri servizi. Porto di ingresso stagionale (dal 1 maggio al 1 novembre).
Marina Bar (Bar, tel. 00382 30 317786; www.marina-bar.me – Vhf Canale 09). Grande porto turistico nella città di Bar. Offre 660 posti barca in mare con acqua ed energia elettrica e 250 a terra, servizi tecnici, manutenzione di yacht e motori, stazione di rifornimento, parcheggio.
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