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Friuli Venezia Giulia, Trieste: il cuore marino della Mitteleuropa

Trieste

Stretta tra le acque dell’Alto Adriatico e l’aspro altopiano del Carso, Trieste occupa l’angolo orientale dell’omonimo golfo verso il quale protende i suoi moli, appuntati sul lungomare come aghi su un puntaspilli.

Trieste
Piazza Unità d’Italia

Questa affascinante città portuale e mercantile, che iniziò il suo sviluppo con la concessione del Porto Franco nel 1719 da parte dell’imperatore Carlo VI, è una tappa imperdibile per i diportisti in rotta verso l’Alto Adriatico.

La storia della città – legata da sempre al porto naturale su cui si affaccia – è scritta nei resti di epoca romana, nei tanti sontuosi edifici, nelle antiche vie e piazze rese ancora più gradevoli da recenti riqualificazioni.

Trieste

Dalle origini al Medioevo

Probabilmente abitata in origine dal popolo dei Veneti o Paleoveneti, Tergeste, l’antico nome di Trieste – che deriva dalle radici “terg” ed “este, ossia piazza/mercato, evidenziandone già al tempo la vocazione agli scambi commerciali –, divenne nel II sec. a.C. un municipio romano e dal 56 d.C. una florida colonia che all’epoca di Traiano raggiunse i 12.000 abitanti.

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La Cattedrale di San Giusto di epoca medievale

Ne sono l’emblema due importanti vestigia: il Teatro per 6.000 spettatori, che si affacciava sul mare offrendo anche spettacoli sull’acqua, e i resti della basilica civile (tribunale o municipio) sul Colle San Giusto, dove sono stati poi costruiti il maestoso Castello di San Giusto (1470 – 1636), con il Museo civico dell’Armeria e una vista spettacolare sulla città, e la bella Cattedrale di San Giusto (VI-XIV sec.) decorata all’interno con preziosi mosaici.

Con la caduta dell’Impero Romano, Tergeste finì – in sequenza – sotto i domini bizantino, longobardo, franco, sassone e del Patriarcato di Aquileia, durante il quale divenne nel 1295 libero comune.

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Canal Grande, Palazzo Aedes (o grattacielo rosso) del 1900 con accanto Palazzo Gopcevich del 1850.

Il periodo asburgico

La città era però continuamente minacciata dalle mire espansionistiche di Venezia che arrivò ad occuparla dopo un lungo assedio. Ciò spinse Trieste a fare atto di libera dedizione (sottomissione) alla Casa d’Austria il 30 settembre 1382, legandosi così all’impero Asburgico fino alla fine della Prima Guerra Mondiale nel 1918.

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Il mosaico del Cristo tra San Giusto e San Servolo situato all’interno della Cattedrale

Una scelta che le permise non solo di non diventare un satellite della Serenissima ma di trasformarsi da piccolo centro medievale a primo porto dell’impero. La metamorfosi iniziò con Carlo VI d’Asburgo (1685 – 1740), che scelse la città quale tramite principale dei traffici mercantili tra le province ereditarie di casa d’Austria e promulgò due leggi ad hoc, la “Patente commerciale di Libera Navigazione sull’Adriatico” (1717), che spezzava il monopolio della Serenissima, e la concessione a Trieste della “Patente di Porto Franco” (1719). A cambiare per sempre il destino di Trieste, rendendola una città mitteleuropea prospera e “moderna”, fu però la figlia Maria Teresa (1717 – 1780) che gli successe alla guida dell’impero.

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Il maestoso Castello di San Giusto (1470 – 1636) eretto accanto ai resti di una basilica romana del I-II sec. d.C.

La lungimirante sovrana del secolo dei lumi – che paradossalmente non visitò mai di persona la città – fece infatti una serie di importanti riforme che anticiparono il futuro. Estese il porto franco all’intera città, istituì il catasto, impose la scuola obbligatoria (a spese dei comuni) per bambini e bambine da 6 ai 12 anni, introdusse le vaccinazioni (dopo aver vaccinato lei stessa e i suoi tanti figli contro il vaiolo) e promulgò un “Editto di tolleranza” che permetteva libertà di culto e di lavoro a tutti gli abitanti di Trieste.

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Il Borgo Teresiano visto dall’alto

A lei si deve anche il Borgo Teresiano necessario per rispondere sia alle nuove esigenze commerciali e marittime sia al boom demografico dovuto al grande afflusso di lavoratori, commercianti e banchieri provenienti da ogni parte dell’impero e non solo.

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Il Canal Grande nel 1800

La “nuova città” – ubicata nell’area bonificata delle saline – venne realizzata a pianta ortogonale con un canale collegato al mare, il Canal Grande, da cui i velieri, tramite tre ponti girevoli, potevano arrivare nel cuore della città per caricare e scaricare merci. Ospitavano le mercanzie i capienti magazzini situati al piano terra della sfilza di edifici costruiti lungo le sponde, inizialmente spartani ma nel tempo sempre più sontuosi.

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La Capitaneria di Porto nell’ex-idroscalo degli anni Trenta.

Oggi dai dehors dei caffè e dei ristoranti posizionati sulle banchine si possono ammirare ancora quelle meraviglie dell’Ottocento, come lo splendido Palazzo Gopcevich, in stile eclettico, commissionato da un armatore serbo e oggi sede del Museo Teatrale Schmidl, Palazzo Carciotti, fatto costruire in stile neoclassico dall’omonimo commerciante di origine greca, la maestosa Chiesa serbo-ortodossa di San Spiridione, scintillante di mosaici, e la Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo, con sei colonne ioniche sulla facciata, che chiude la prospettiva del Canal Grande e cattura lo sguardo.

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Lo storico palazzo della Borsa Vecchia del 1805 in stile neoclassico.

PIAZZA UNITÀ D’ITALIA

Fanno parte del Borgo Teresiano, un po’ discosti, anche il Palazzo del Borsa che somiglia a un tempio greco – attuale sede della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trieste – e il Palazzo della RAS (1913), Riunione Adriatica di Sicurtà fondata nel 1838 – oggi Hilton Hotel – ed espressione del successo che ebbero le compagnie assicurative nel settore dei trasporti marittimi.

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L’elaborato cancello del Palazzo della RAS

Furono fondate all’epoca anche le Generali (1831) e il Lloyd (1833) – prima austriaco e poi triestino – che, con una sezione dedicata ai collegamenti marittimi a vapore per passeggeri e merci, istituì rotte regolari verso l’Oriente arrivando a possedere, già dopo solo una ventina di anni, una flotta di 67 navi che operavano su venticinque linee di navigazione.

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L’imponente palazzo del Lloyd triestino (ex Lloyd austriaco) del 1883, oggi sede della Giunta Regionale.

Rappresenta perfettamente la sua potenza, quale maggiore compagnia di navigazione dell’impero, il Palazzo dello Lloyd Triestino (1883), che oggi ospita la sede della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. È situato nella magnifica Piazza dell’Unità d’Italia, una delle più grandi in Europa ad affacciarsi sul mare.

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Borgo Teresiano, la chiesa serbo-ortodossa di San Spiridione del 1869, in stile bizantino.

Ristrutturata all’inizio del 2000, mantiene l’aspetto monumentale ottocentesco a pianta rettangolare con ai lati palazzi di pregio, come il neoclassico Palazzo Stratti – un tempo delle Assicurazioni Generali – che dabbasso ospita l’antico e rinomato Caffè degli Specchi, e il Palazzo del Governo, in stile liberty, con balconata e rivestimenti in vetro di Murano, mentre in posizione centrale, proprio di fronte al mare, si staglia lo stupendo Palazzo del Municipio, in stile eclettico, su cui si erge la torre dell’orologio con due mori in bronzo che battono le ore.

Trieste
Scala Reale della Riva Caduti per l’italianità di Trieste, Monumento dei Bersaglieri e delle Ragazze di Trieste in ricordo dello sbarco dei bersaglieri il 3 novembre 1918.

Dal lungomare ne offre una vista spettacolare il Molo Audace, proteso verso il largo e frequentatissimo. Un tempo si chiamava San Carlo ma venne ribattezzato per ricordare la prima nave italiana – il cacciatorpediniere Audace – che vi attraccò il 3 novembre 1918 alla fine della Prima Guerra Mondiale.

Trieste
Faro della Libertà

A pochi passi, sulla Scala Reale in Riva dei Caduti per l’italianità di Trieste, c’è anche il monumento dei Bersaglieri e delle Ragazze di Trieste, inaugurato nel 2004, che ricorda il ritorno dell’amministrazione italiana, avvenuto il 26 ottobre 1954. La passeggiata sulle Rive continua costeggiando il Borgo Giuseppino, un’altra icona del periodo asburgico, fino alla marina San Giusto dove lasciare la barca al sicuro prima di gironzolare per la città.

Trieste
Marina San Giusto

Notizie Utili FRIULI VENEZIA GIULIA, TRIESTE

Porti turistici
Marina San Giusto (Molo Venezia 1, Trieste, tel. 040 303036; www.marinasangiusto.it – VhF canale 77). Fulcro del turismo nautico a Trieste, la marina si trova tra i moli del porto vecchio della città. Dispone di 219 posti per imbarcazioni fino a 120 metri serviti da acqua ed energia elettrica, servizi igienici, assistenza all’ormeggio 24/7, Wi-Fi e un ottimo bar-ristorante con terrazza.

Trieste
Marina San Giusto

Lega Navale Trieste (Molo Fratelli Bandiera 9, Trieste, tel. 040 301394; www.leganavale.it). Fondata oltre 100 anni fa, ha prososso la costruzione del Faro della Libertà e restaurato il faro della Lanterna del 1833, sua attuale sede. Dispone di una base nautica che può ospitare 150 imbarcazioni, bar, ristorante.

Muggia
Muggia, San Rocco

Porto San Rocco (Porto San Rocco marina Resort, Strada per Lazzaretto 2, Muggia, Trieste; www.portosanrocco.it). Situato a Muggia, a 4 miglia da Trieste, offre 546 ormeggi, servizi completi per barche dagli 8 ai 60 metri, distributore di carburante, piscina scoperta, area fitness, beauty center, bar, ristoranti e negozi. il porto fa parte di un complesso residenziale pedonale progettato dall’arch. Luigi Vietti che comprende anche un hotel 4 stelle.

ALBERGHI
Urban Hotel Design (Androna Chiusa 4, Trieste, tel. 040 302065; www.urbanhotel.it). Situato nella Cittavecchia di Trieste questo hotel è dedicato a chi ama arte, design, comfort e tecnologia (Wi-Fi con fibra ottica e chiamate gratuite illimitate per UE, USA e Canada). L’interior design contemporaneo è ambientato in un’architettura del 1700 eretta su rovine romane del I sec. Nella sala colazione sono visibili i resti di una antica strada romana e il vecchio molo del porto di Tergeste, I-II sec. d.C. Il colore bianco domina le eleganti camere con letti king size e arredi moderni e funzionali.

Savoia Excelsior Palace (Riva del Mandracchio 4, Trieste, tel. 040 77941; www.starhotels.com). Elegante hotel a due passi da Piazza Unità d’Italia ambientato in un maestoso palazzo di fine Ottocento affacciato sul Golfo di Trieste. Inaugurato nel 1911 “il più importante e lussuoso hotel dell’Impero Austro-Ungarico” mantiene ancora oggi la sua un’atmosfera d’altri tempi che richiama i fasti mitteleuropei. Offre 120 camere in stile classico – molte con vista mare –, un ristorante gourmet e servizi personalizzati.

Trieste
Palazzo della RAS del 1913 (oggi Hilton Double Tree Hotel)

Hilton Double Tree (Piazza della Repubblica 1, Trieste, tel. 040 9712950; www.hiltonhotels.it). L’ex-Palazzo della RAS, capolavoro del tardo eclettismo europeo – perfettamente restaurato per conservare affreschi originali, marmi, sculture, caminetti e libreria storica –, è oggi un affascinante hotel 4 stelle, mix di eleganza d’epoca e moderni comfort. Offre 100 camere ispirate e 25 suite, tra cui la famosa n° 229, un tempo circolo ricreativo dei dipendenti RAS, “Novecento” ristorante di alta cucina, il bar storico Berlam Coffee Tea & Cocktail, area wellness con sauna e bagno turco, palestra.

Trieste
Faro della Lanterna e Lega Navale Italiana

Varie
Museo del Mare (Magazzino 26, Porto Vecchio, Trieste, tel. 040 304885; www.museodelmaretrieste.it). I lavori sono ancora in corso ma è già visitabile la sezione dedicata alla compagnia di navigazione Lloyd. Modelli di navi, carte e strumenti nautici, argenti e porcellane narrano la storia della società e della sua flotta ma anche la vita spensierata a bordo delle grandi navi da crociera tra pranzi e ricevimenti.

Caffè degli Specchi (Via Battisti 18/A, Trieste). Chiamato anche Caffè San Marco, con i suoi arredi in stile liberty, i tavolini in marmo rosso, i soffitti decorati con foglie di caffè e i lampadari in ottone è l’emblema dei caffè storici di Trieste. Fondato nel 1914, vi si trova anche una libreria.

PromoTurismo FVG
Numero Verde 800 016 044
info@promoturismo.fvg.it
www.turismofvg.it

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