Vai al contenuto

Elba Occidentale e Settentrionale

Torna al sommario

ATTORNO ALL’ISOLA MAGGIORE dell’Arcipelago Toscano – 2

Dal selvaggio Ovest, dominato da Monte Capanne con le sue scogliere ricoperte di macchia mediterranea, a Capo Vita, estremità nord- orientale dell’isola, passando per il quieto borgo di Marciana Marina e il capoluogo Portoferraio, la Cosmopoli del Granduca Cosimo I.

Dominata dalla mole granitica del monte Capanne, con le sue scogliere ricoperte di macchia mediterranea nelle cui pieghe si annidano piccoli borghi e calette di acqua turchese, la costa occidentale dell’Elba – lontana solo una trentina di miglia dalla Corsica, che si allunga a Ponente – è particolarmente suggestiva ma anche priva di approdi sicuri. Col bel tempo si può fare una sosta nel paesino di Pomonte per prendere il sole sulle lisce pareti di granito di Cala Maestrale o fare snorkeling sui fondali ricchi di vita della baia, dove è adagiato il relitto dell’Elviscor, un mercantile affondato negli anni ’70 dopo aver urtato lo scoglio dell’Ogliera. Un’aria di altri tempi si respira anche nei piccoli borghi di Chiessi e di Patresi, sotto il Faro di Punta Polveraia, con intorno quiete baiette raggiungibili solo via mare, come Punta Nera, Pietre Albe e Cala della Cotaccia poco prima di Punta Zanca, dove si nota al largo un gruppetto di scogli affioranti: sono le Formiche (della Zanca), che “segnalano” una delle immersioni più scenografiche dell’Elba, con canyon, archi e dirupi popolati da pesci e ricoperti di ventagli di gorgonie rosse extra-large, mentre i barracuda sono soliti stazionare nel blu. Oltrepassato Capo Sant’Andrea – da cui inizia il versante settentrionale dell’Elba – si apre l’insenatura azzurra dell’omonimo borgo, fin troppo frequentata. Meglio dare fondo nelle insenature cristalline battezzate La Cala e La Caletta, che precedono Marciana Marina.

Marciana Marina, l’antico quartiere marinaro di Borgo al Cotone, affacciato su una minuscola insenatura naturale.

Da Marciana Marina a Portoferraio

Elegante e tranquilla, Marciana Marina con le sue graziose case color pastello, i vicoli lastricati e il bel lungomare ombreggiato dai tamerici è un vero gioiello adagiato tra una quinta di monti boscosi e un’azzurra baia lunata che ospita l’accogliente porto turistico, presidiato dalla Torre degli Appiani. Nell’angolo opposto, al riparo di una scogliera, si apre la minuscola darsena del pittoresco Borgo al Cotone, un tempo abitato dai pescatori locali e oggi romantico quartiere con ristoranti gourmet. Una piacevole sosta prima di riprendere il mare.

Marciana Marina, il porto turistico vegliato dalla Torre degli Appiani

Da qui, la linea costiera fino a Capo Enfola – punta dell’omonimo promontorio collegato all’Elba da istmo – rientra profondamente nell’entroterra formando una immensa insenatura scandita da baie e calette separate da speroni rocciosi, tutte al riparo dai venti meridionali. Per dare fondo all’ancora non c’è che l’imbarazzo della scelta tra la graziosa baia di Paolina, riconoscibile dall’isolotto piazzato davanti alla spiaggia, il Golfo di Procchio – a ridosso di Punta La Guardiola – famoso per la sua lunga spiaggia, la bellissima baia turchese della Biodola e il Golfo di Viticcio con due spiagge di ciottoli e mare color smeraldo.

La baia della Paolina con l’isolotto

Doppiato Capo Enfola – eccellente per lo snorkeling – inizia un memorabile tratto di costa punteggiata da una pletora di candide spiagge di ciottoli – come Sansone, Capo Bianco e Padulella, tanto per citarne alcune – sovrastate da scoscese scogliere di calcare. Bisogna andarci quando soffia lo Scirocco e il mare diventa una tavola su cui sono dipinte tutte le tonalità dell’azzurro, per apprezzare appieno lo spettacolo. Un capolavoro della natura che finisce a ridosso della città di Portoferraio, un altro capolavoro, stavolta creato dall’uomo.

Le calette smeraldine di Viticcio

Cosmopoli

Il più bel colpo d’occhio sul capoluogo dell’isola, dalle antichissime origini, lo si ha dal mare, da dove sembra emergere come un antico castello arroccato su uno sperone roccioso che piegandosi ad arco racchiude una inespugnabile darsena incantata. Ha qualcosa di fiabesco questa città rinascimentale frutto del sogno di Cosimo de’ Medici I, Granduca di Toscana, che voleva trasformare l’Elba in un inespugnabile avamposto nel Tirreno, come lo era Malta nell’omonimo canale, e porre a sua difesa un ordine cavalleresco, quello di Santo Stefano (di cui Cosimo fu il primo Gran Maestro).

La baia di Sottobomba, a Est di Portoferraio

Non tutto è andato poi come desiderava, ma resta la sua Cosmopoli, “culla della civiltà e della cultura, esempio di equilibrio e razionalità”. Se ne possono ammirare – collegate da una cinta muraria bastionata – le tre fortezze su cui si basava il sistema difensivo, Forte Falcone (visitabile), il più grande e maestoso con torri di guardia, bastioni e camminamenti che finiscono a picco sul mare, Forte Stella, cui è stato aggiunto un bel faro nel 1700, e la Linguella, di forma ottagonale, situata proprio all’ingresso del porto mediceo, dove sbarcò in pompa magna Napoleone Bonaparte il 3 maggio 1814.

La spiaggia della Sorgente, una baia a Ovest di Portoferraio

Trovare un posto oggi nella ambitissima darsena per visitare la città non è facile, ma in alternativa si può contare sulla rada antistante e sulla vicina baia di Bagnaia, da dove peraltro di sera si possono ammirare suggestivi tramonti su Cosmopoli.

Le Ghiaie, Cala dei Frati e Padulella

Infine, un po’ di storia

Della bellezza e delle potenzialità economiche dell’Elba – così ricca di minerali di ferro – ne presero ben presto atto i Romani che, oltre a costruirvi sontuose ville e potenziarne i porti (vista la posizione strategica per i commerci marittimi), continuarono la proficua attività estrattiva del ferro iniziata dagli Etruschi e avviarono quella siderurgica, valorizzarono i giacimenti di granito nella parte occidentale, scoprirono i fanghi curativi di San Giovanni e gli ottimi vini isolani, rimanendovi per ben sette secoli. Nell’Alto Medioevo l’Elba passò ai Longobardi, seguiti dai Franchi, che li batterono nel 774 e donarono l’arcipelago toscano al Papato.

Portoferraio vista dalla Fortezza del Volterraio

Un dono ma anche una gatta da pelare, visto che all’epoca le incursioni barbaresche nel Tirreno – e non solo – con la loro appendice di distruzioni e deportazioni, erano all’ordine del giorno. Il Papa affidò quindi la difesa dell’Elba ai Pisani, che la fortificarono con rocche, torri e forti, prendendone gradualmente possesso, mentre continuavano la battaglia contro i Saraceni e il temibile Mujahid al-Amiri, noto in Toscana col nome di Muscetto, che imperversò per mezzo secolo e infine sconfissero nel 1044, ma dovettero arrivare fino a Bona, la sua roccaforte in Nord Africa, per snidarlo.

A insidiare il dominio della Repubblica Marinara – che aveva reso l’isola più prospera grazie alla ripresa dell’attività estrattiva e ai commerci – ci si misero poi pure i Genovesi ai quali resistette per buona parte del 1100 e del 1200, ma infine fu sconfitta il 6 agosto 1284 nella storica battaglia navale della Meloria, davanti a Livorno, data che segna il suo inarrestabile declino. Dalla fine del 1300 la dinastia degli Appiani, signori di Piombino, dominò l’Elba, che non smise mai di subire incursioni piratesche, le più devastanti condotte nel 1500 dal crudele corsaro turco Khayr al-Din, detto Barbarossa.

Il Lungomare di Portoferraio

A difendere l’isola fortificando e rifondando la citta medievale di Ferraja ci pensò Cosimo I de’ Medici che ottenne in concessione dagli Spagnoli a metà del 1500, dapprima tutta l’isola e poi solo la città, proprio a questo fine. Neanche Dragut – al comando della flotta del sultano Solimano dopo Barbarossa – riuscì infatti a violare la città attaccata nel 1553, al contrario del resto dell’Elba che venne saccheggiata e spopolata per l’ennesima volta. Nei secoli successivi le potenze europee – Austria, Spagna, Inghilterra e Francia – tentarono senza tregua di accaparrarsi quest’isola strategica. Alla fine, dopo passaggi di mano, battaglie e trattative, l’Elba fu per la prima volta riunita sotto un’unica bandiera, assegnata in “piena proprietà e sovranità” a Napoleone Bonaparte che in dieci mesi di governo, dal 3 maggio 1814 al 26 febbraio 1815, si diede parecchio da fare: riorganizzò agricoltura e attività mineraria, costruì strade e incrementò la produzione e l’esportazione del vino. Con il Congresso di Vienna, infine, l’isola tornò al Granducato di Toscana e nel 1860 entrò a far parte del Regno d’Italia.

Notizie Utili

Porti e Marina
Porto di Marciana Marina (Gruppo Golfo di Mola, Piazza Romeo Bernotti, Marciana Marina, cell. 340 7960008; portodimarcianamarina.it – VHF Canale 9). Dispone di 115 ormeggi per imbarcazioni fino a 30 metri di lunghezza. Il Circolo della Vela Marciana Marina (V.le Regina Margherita, tel. 0565 99027; www.cvmm.it) gestisce 220 ormeggi per barche fino a 15 metri per i soci e gli equipaggi in transito. Entrambi gli approdi turistici di Marciana Marina offrono assistenza all’ormeggio, acqua, corrente, servizi igienici. Distributore di carburante in porto.
Darsena Medicea (Calata Mazzini, Portoferraio, tel. 0565 944024; www.marinadiportoferraio.it – VHF Canale 9). È uno dei porti più sicuri del Mediterraneo. Dispone di 70 posti per imbarcazioni fino a 65 metri, di cui 7 per il transito. Tra i servizi: acqua, corrente, wi-fi, carburante.
Esaom Cesa – Marina (via Cacciò 23/25, Portoferraio, tel. 0565 919309, cell. 347 6401030; marina@esaom.it; www.esaom.it). Cantiere nautico a 500 metri dal centro storico di Portoferraio con 300 posti per barche fino a 40 metri. Tra i servizi: acqua, luce, wi-fi, assistenza ormeggio, parcheggio, bar, ristorante, uso biciclette, eli-superficie, shipchandler, sorveglianza h/24.

Portoferraio, Forte Falcone

Alberghi e Resort
Marina Garden Hotel (Viale Cerboni 1, Marciana Marina, tel.0565 99010; www.marinagardenhotel.it). A 50 metri dal lungomare, elegante quattro stelle completamente rinnovato nel 2018, ambientato in un parco privato con piscina. Dispone di 43 camere spaziose arredate in stile marino e con dettagli di design, bar con intrattenimento musicale, area ricreativa e zona fitness.
Hotel Airone del Parco & delle Terme (Località San Giovanni, Portoferraio, tel. 0565 929111; www.hotelairone.info). Quattro stelle a 3 km da Portoferraio immerso in un parco di 30.000 mq con vista sulle Fortezze Medicee. Accessibile anche via mare grazie a un pontile privato attrezzato con acqua e corrente elettrica a disposizione dei diportisti, offre 85 camere in stile moderno, piscina olimpionica di acqua salata, bar e ristorante, Centro Immersioni PADI “Diving in Elba” (divinginelba.it), noleggio biciclette gratuito, campi da tennis. Lo affianca a 250 metri il Residence Aironella che dispone di 11 appartamenti di vario taglio ricavati da un’antica casa colonica. A pochi minuti le rinomate Terme di San Giovanni con Wellness Area, convenzionate con l’hotel.

Portoferraio, uno dei vicoli del centro storico con vista sul porto mediceo

Ristoranti
Rendez Vous (Piazza della Vittoria, Marciana Marina, tel. 0565 99251; lucagianland@tiscali.it). Aperto nel 1970 dallo chef Marcello Landi, nel luogo dove era ubicato un antico magazzino di pescatori nel Borgo al Cotone, ne mantengono oggi la tradizione culinaria i figli Gian Piero (che dirige la sala) e Gian Luca (chef, nella foto), che propongono piatti prelibati, soprattutto a base di pesce, preparati con materie prime di qualità da gustare nella luminosa terrazza del locale affacciato sul porto in una atmosfera rilassata e ospitale. Tra le specialità della casa va menzionata “la patata di Marcello”, ossia una patata ripiena di gamberetti, seppioline e calamari dalla preparazione molto elaborata e buonissima, come il resto dei piatti in menù. Peculiare la cottura del pesce, sul carbone di legna, che gli conferisce un gusto unico.
Specialità (nelle foto): tonno rosso; la “patata di Marcello”; spaghetti alla marinara.

Portoferraio, Forte Stella e la baia delle Viste

Il Faro (Baia di Bagnaia, Portoferraio, tel. 0565 961249 www.ristorantebarilfaro.it). Tutto realizzato in legno con arredi di design e una bella terrazza velata da tende fluttuanti affacciata sulla spiaggia di Bagnaia, questo ristorante aperto 16 anni fa dalla vulcanica Cristina Azzali (a destra nella foto) propone una cucina a base del pescato del giorno, prevalentemente azzurro, che lo chef trasforma in bontà semplici e creative. Atmosfera informale e staff cordiale. Il locale è accessibile anche via mare, si ancora nella baia e c’è un molo dove sbarcare in tender. Specialità (nelle foto): sarde fritte; linguine con cozze e tonno fresco; baccalà fritto con ceci, prezzemolo e rosmarino.

Shopping
Acqua dell’Elba (www.acquadell’elba.com). Dalla brezza marina permeata dall’inebriante aroma delle piante dell’isola nasce alla fine degli anni 90 l’idea di crearvi una manifattura di profumi. La sede e i laboratori di questa impresa familiare si trovano a Marciana Marina dove è stato aperto il primo negozio. Oggi i negozi sono 19 solo sull’isola e vi si possono acquistare, oltre al delizioso profumo Acqua dell’Elba declinato in 4 varianti, anche creme, teli da mare, accappatoi, profumatori per la casa e articoli creati per la nautica.

Parco Nazionale Arcipelago Toscano Portoferraio e Località Enfola – Tel. 0565 919411  www.islepark.it

Ristorante Il Faro

Ristorante Rendez-Vous

<p style=”text-align: center;”></p>

Leggi anche