Croazia, isola di Dugi Otok: una crociera ricca di emozioni
L’incontaminata isola di Dugi Otok addenta il mare con la sua costa lunga una cinquantina di miglia offrendo un concentrato di magnifici paesaggi tra baie immacolate, il Parco Naturale Telascica e una sfilza di graziosi borghi marinari.

Dugi Otok in croato significa “isola lunga”, un nome chiaramente ispirato dalle sue dimensioni. Larga 2 miglia nel punto più ampio e attraversata da una dorsale collinare alta fino a 338 metri, quest’oasi lontana anni luce dal turismo di massa si estende infatti da Nord-Ovest a Sud-Est per 25 miglia parallelamente alla terraferma – da cui dista 11 miglia in linea d’aria – ed essendo l’isola più grande ed esterna dell’arcipelago zaratino lo protegge dalle onde dell’Adriatico che si fanno insolenti quando soffia il Libeccio.
Un vento che ha dato il suo contributo all’aspetto lineare, selvaggio e disabitato del versante occidentale, molto diverso da quello orientale che, dolce e rigoglioso, si piega a formare una sfilza di baie di acqua cristallina in cui si annida una decina di paesini dove il tempo sembra essersi fermato. Meravigliose sono infine le sfilacciate estremità isolane: la baia di Pantera, a Nord, e il Parco Naturale di Telascica con Porto Tajer, a Sud, da cui non si vorrebbe più mollare gli ormeggi.

Il Parco Naturale di Telascica
Iniziando il periplo dall’estremità meridionale dell’isola ci si ritrova tra due Parchi incontaminati. Il Parco Nazionale delle Isole Kornati, che si allunga a Sud e protegge un labirinto composto da 89 isole e isolette disabitate dall’aspetto lunare, cinte da un’acqua color zaffiro, e il Parco Naturale di Telascica, nella parte meridionale di Dugi Otok, che si estende per 70 kmq suddivisi tra 44.55 kmq di mare e 25,95 kmq di terra. Quest’ultimo racchiude un immenso golfo lungo oltre 4 miglia, punteggiato da 6 isolette e orlato da una costa increspata da 25 insenature. Una sorta di bunker dove starsene all’ormeggio o alla fonda, al riparo da tutti i venti, circondati da boschi sempreverdi di lecci e macchia mediterranea.

Da una delle baie più frequentate, Mir, con molo di attracco, si raggiunge a piedi l’omonimo lago di acqua salata, protetto dal mare da scogliere alte fino a 161 metri, che strapiombano nel blu per piantarsi su un fondale di ben 90 metri. Vere e proprie barriere di roccia carsica che qui chiamano “stene”, spettacolari viste dall’alto e ancora di più navigando sotto le loro incombenti pendici fendendo l’acqua cristallina in cui si infilano i raggi del sole che rivelano sprazzi di vita sottomarina. Un universo di pesci colorati, gorgonie, coralli e spugne da scoprire con maschera e pinne prima di rientrare a Porto Tajer per dare fondo nella baia di Magrovica, nascosta dietro le due isolette Skolj, e approdare in tender alla Konoba Skeba.
Sali e la costa orientale
Lasciato il Parco Telascica si inizia a risalire la verde costa orientale di Dugi Otok con il suo rosario di baie e paesi.
Il primo è Sali, il capoluogo dell’isola dove risiedono 1500 abitanti. Votato alla pesca – di cui è testimone l’azienda per la lavorazione del pesce azzurro “Mardesic” fondata nel 1905 – oggi è conosciuto soprattutto come hub nautico, trovandosi in una posizione privilegiata per salpare alla scoperta delle bellezze circostanti. Le graziose case del borgo, adagiate sulle pendici di un rigoglioso promontorio, abbracciano la profonda baia cinta dal lungomare con le banchine attrezzate per l’ormeggio, zeppe di barche in estate.

Qui si può fare cambusa in un market ben fornito e in un paio di panetterie, fare due chiacchiere nel caffè-bar Nautika, noto ritrovo di diportisti ambientato in un vecchio magazzino di pescatori, visitare una biblioteca molto particolare, dove trovare libri in tante lingue diverse (da prendere senza scadenza o donare) e gustare specialità di pesce in ristorantini come Trapula e Spageritimo.

Un miglio più a Nord, la scogliera artificiale lunga 300 metri che unisce la terraferma allo scoglio Polib annuncia il paesino di Zaglav sopra il porto di Triluke, dove si trova l’unico distributore di carburante dell’isola.

Uno scalo principalmente tecnico rispetto a quello più vacanziero nel porto dell’antico borgo collinare di Zman, dove trovare nell’insediamento litoraneo cresciuto intorno ai vecchi magazzini dei pescatori una delle migliori “trattorie” dell’isola, la Konoba Regula, e la boutique di degustazione dell’azienda agricola Zampera, che produce formaggi di capra e olio di oliva bio.

Il contiguo promontorio Vrsak con l’isoletta di Luski proteggono il villaggio successivo, Luka, un porto naturale con bel lungomare cui segue a 6 miglia la baia di Savar con porticciolo collegato da un terrapieno a una rigogliosa penisoletta cimiteriale vegliata dalla chiesa preromanica di San Pellegrino, mentre poco più in alto sorge il villaggio da cui si può raggiungere – percorrendo 4,5 chilometri – la suggestiva grotta del Forno Terribile (Strasna Pec), con stalattiti e stalagmiti che ricordano l’interno di una cattedrale gotica.

A un miglio da Savar, il borgo di Brbinj è adagiato su un promontorio che divide le insenature di Bok, Strazna e Jaz da quella di Lucina, dove arrivano i traghetti da Zara e si trovano parecchie boe per l’ormeggio.

Lasciato a sinistra il successivo borgo di Dragove, che dall’alto guarda il mare, si naviga accanto alle lussureggianti pendici che accolgono le baie di Paprenica – vicina a un tunnel sottomarino, base militare dell’ex esercito jugoslavo – Grusevica e Opaticina, fino al borgo di Bozava, che si specchia nelle acque del suo porto con mandracchio e molo di ormeggio per le imbarcazioni da diporto accanto a un centro sub e varie trattorie.

In alternativa ci sono le accoglienti baie di Zagracina, Zaglavic, Dobra e Lojsce che scandiscono l’ultimo tratto di costa prima entrare – doppiata l’isoletta di Brskar – nel grande golfo racchiuso tra due lunghi promontori gibbosi, estrema propaggine nord-occidentale di Dugi Otok.

Le baie dell’estremo Nord
Il golfo è articolato in due vaste insenature separate dalla penisola di Verunic: Soliscica a Oriente –dove si può dare fondo davanti al paesino di Soline (se non soffia la tramontana) – e la baia di Pantera, riparata dal mare aperto dal promontorio di Veli Rat, avvolto da una fitta pineta e inciso da calette di acqua cristallina orlate di ciottoli bianchi. Domina l’area l’omonimo Faro, alto 42 metri, costruito nel 1849 – uno dei più famosi dell’Adriatico – dalla cui sommità la vista è grandiosa.

Nella baia di Pantera è preferibile ormeggiare alle boe o, proseguendo verso l’interno dell’insenatura, nel porto turistico di Veli Rat, a due passi dall’omonimo paesino e dal ristorante Lanterna, ben conosciuto dai diportisti. Un canale di poche centinaia di metri divide Veli Rat dal villaggio di Verunic adagiato sulla sponda dirimpetto, una vera e propria strozzatura attraverso la quale, se si pesca al massimo un paio di metri, si può entrare nella lacustre insenatura di Cuna.

Il fascino dell’Ovest
Con il faro di Veli Rat inizia il disabitato versante isolano di Ponente con pochi ma indimenticabili ancoraggi, a partire da quello nell’insenatura di Sakarun, un ampio ferro di cavallo con spiaggia di sabbia e acqua cristallina, che, se fosse cinta da palme invece che da pini, potrebbe essere scambiata per una baia tropicale.

Altrettanto bella – appena una piega lungo la lineare costa collinosa – è Veli Zal, orlata da ciottoli bianchi posati su un manto di sabbia candida dove è delizioso affondare i piedi prima di tuffarsi nell’acqua “caraibica” che la ricopre abbracciando anche l’isolotto di fronte, Mezanj, tondo e piatto come un atollo.

Brbinjscica, infine, area naturale protetta, con una grotta azzurra da esplorare anche sott’acqua e una graziosa spiaggia di ciottoli, chiude il terzetto di approdi prima di costeggiare le falesie del Parco Nazionale di Telascica e ritornare a Porto Tajer completando il periplo.

Notizie Utili Dugi otok
Porti e marine
Marina Veli Rat (Setaliste Ivana Klarina, Veli Rat, tel. 00385 (0)23 387072; www.marinavelirat.com). Tranquillo porto turistico – recentemente ampliato – situato nella baia di Pantera vicino al villaggio di Veli Rat. Dispone di 200 posti barca al riparo da venti e correnti. Tra i servizi a terra, noleggio di auto e biciclette, caffè-bar, minimarket e ufficio di cambio. È aperto tutto l’anno.

Porto di Sali (Sali, tel. 00385 (0)23 250565 – (0)23 250563; www.cpa.zadar.hr). Abbracciato dalla città di Sali, il porto ospita nella parte più interna esclusivamente barche e pescherecci locali. Gli ormeggi per il diporto – oltre 60 posti barca con corrente elettrica e acqua potabile, wc e docce – sono situati su entrambe le rive banchinate. A causa dei lavori in corso per ampliarlo, rimarrà parzialmente chiuso fino alla fine del 2022. Possono accedervi solo imbarcazioni lunghe al massimo 12 metri che dovranno seguire un percorso segnalato da boe a una velocità massima di 3 nodi.
Gli altri porti situati nei paesi dell’isola – Zaglav, Zman, Luka e Brbinj – hanno pochissimi posti destinati al diporto. Per la loro disponibilità chiamare tel. 00385 (0)23 377601 oppure VHF Canale 10 e 16. Boe di ormeggio si trovano nel PN Telascica e nelle baie di Bok (Brbinj), Stricna (Savar), Lucica (Soline), Sakarun, Cuna e Pantera.
Alberghi
Villa Nai 3.3 (Zman 199, Zman, tel. 00385 (0)23 643520 – (0)91 3030460; www.villanai.com). Elegante villa organica scavata nella pietra. La sua insolita geometria si integra perfettamente nell’ambiente circostante di cui rispetta l’isoipse del terreno combinando le otto unità abitative deluxe – che adempiono agli standard di The Leading
Hotels of the World – con il frantoio che produce l’olio di oliva dalmata pluripremiato Nai 3.3 con le olive dell’oliveto biologico centenario di 40.000 mq che cinge la proprietà. A disposizione degli ospiti ci sono anche una piscina all’aperto stagionale con vista panoramica, un centro benessere con sauna e piscina idromassaggio e due ristoranti gourmet: Grota 10000, a cielo aperto tra mura di roccia, e 3.3 con un ricco menu di delizie gastronomiche ispirate ai sapori locali.
Prodotti tipici
Azienda agricola Zampera (Zman, tel/fax 00385 (0)23372071, mob. 00385 (0)91 8920750; nikicazampera@gmail.com).
In questa azienda agricola della famiglia Zampera – Nikica e Katina con i tre figli Petra, Josip e Marko – viene prodotto da 28 anni un ottimo formaggio di capra con il latte degli oltre 100 capi di razza nobile tedesca variegata dell’allevamento che si nutrono esclusivamente della vegetazione naturale che trovano durante il pascolo.
Ciò conferisce al latte uno specifico sapore di erbe aromatiche che merita appieno la certificazione bio che gli è stato assegnata. I prodotti della casa – che includono un olio extravergine bio di eccellente qualità ottenuto da olive spremute a freddo – si possono degustare in un bel locale del villaggio vicino al lungomare di Zman.
Ente Nazionale Croato per il Turismo
Via G. Leopardi 19, Milano, Tel. 02 86454497
https://it.croatia.hr
Ufficio del Turismo di Dugi Otok
Obala Petra Lorinja bb, Sali, Tel. 00385 23 377094
https://www.dugiotok.hr








