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Prova di navigazione del wallywhy150

wallywhy150

Abbiamo provato il wallywhy150

CONDIZIONI – Vento: forza 4 – Mare: 2/3 – Carichi liquidi: carburante 100% – Acqua 70% – Persone: 11 – Pulizia dell’opera viva: buona. RILEVAZIONI – Velocità minima di planata (con interceptor in automatico): 15 nodi – Velocità massima: 22,2 nodi – Velocità al 90% del numero di giri massimo: 18 nodi – Fattore di planata: 1,48 (basso). MISURAZIONI – Area pozzetto: mq 35 – Area flying-bridge: mq 60 – Altezza massima interna (zone transitabili): m 2,72 – Altezza minima interna (zone transitabili): m 2,03 – Altezza alla timoneria interna: m 1,96 – Larghezza minima passavanti: m 0,30.


Descrizione della barca

Stile inconfondibile, una carena già sperimentata e due grosse novità per interni e fly. Ecco il wallywhy150, ultima “visione” di Luca Bassani. Impressione di navigazione n. 1878

Che si tratti di un Wally lo si capisce a prima vista. Seppure in un percorso di continua evoluzione, le caratteristiche linee sportive hanno accomunato in modo deciso tutta la produzione del marchio, fondato ormai 30 anni fa da Luca Bassani, dando vita a una forte identità mantenuta anche dopo l’ingresso nella galassia Ferretti. wallywhy150 Una continuità stilistica possibile proprio grazie al fatto che il concept e le linee esterne sono state curate dallo stesso Bassani, che del marchio è il chief designer, al quale si sono affiancati il team di Wally-Ferretti Group Engineering per linee d’acqua e coperta e lo Studio Vallicelli Design che ha firmato gli interni.

Una delle note dominanti – e anche elemento di forte innovazione – del wallywhy 150 che abbiamo testato nelle acque antistanti Porto Rotondo riguarda la superficie delle aree esterne. Tutto il ponte superiore è completamente aperto e modulato in modo da avere aree diverse per pranzare, prendere il sole, o vivere lo spazio conviviale all’ombra del T-Top. Sullo stesso piano è stata collocata la plancia di comando, protetta in una pilot house ai lati della quale i passavanti conducono nella zona prodiera tecnica, dedicata alle attrezzature per l’ancoraggio. Il ponte principale è un’altra area di estremo interesse per la portata innovativa che lo caratterizza, a partire dalla cabina armatoriale. È stata definita un “anfiteatro del mare” e ne ha, in effetti, tutte le caratteristiche. Collocata nella zona prodiera, quindi in posizione molto elevata, è circondata da finestrature che offrono una visione sul mare a 270 gradi. wallywhy150 Arretrando verso poppa, si accede al grande salone. I due livelli su cui è organizzato definiscono due diverse destinazioni d’uso – un salotto nella parte alta e una zona pranzo in quella bassa – accomunate dalla nota dominante che riecheggia in tutte le parti del WallyWhy150, ossia il contatto visivo con il mare. wallywhy150 Che si ha guardando verso poppa, come da un palco verso il proscenio, e dalle finestrature laterali a tutta altezza. Punto debole dell’opera morta? Per nulla, anzi. Sono parti strutturali dello scafo, sottoposte a test distruttivi di resistenza meccanica. Dal salone si accede alla beach area – altra novità – senza bisogno di scendere scalini. Organizzata sullo stesso livello del living, non ha certo le caratteristiche di un classico pozzetto, ma piuttosto quelle di una grande terrazza sul mare nella cui parte finale è stata collocata una piattaforma idraulica che, fra l’altro, può ospitare un tender da 3,90 metri. wallywhy150 E se il ponte inferiore, dov’è stata organizzata la zona notte, offre un’articolazione degli spazi piuttosto classica, con la possibilità di avere una cabina vip più una ospiti doppia e una con due letti oppure due vip, per nulla classico è il sistema di aerazione. Sullo scafo, infatti, non ci sono oblò; la luce inonda gli interni attraverso le finestrature strutturali, mentre un raffinato impianto garantisce sei ricambi di aria ogni ora. Le prestazioni in mare sono quelle che ci si aspetta da una carena ibrida. Un vento fresco di tramontana ha alzato un’onda molto corta che non viene minimamente avvertita. La progressione con la quale lo scafo prende velocità riflette una situazione di comfort assoluto in tutte le condizioni. Spinto da tre Volvo Penta Ips 1350 da 1000 HP, con 11 persone a bordo e i serbatoi del carburante pieni, il WallyWhy150 tocca i 22,3 nodi a 2470 giri bruciando 571 litri l’ora. wallywhy150 Ma è a 1300 giri che, a nostro avviso, si coglie il punto di forza e l’essenza del carattere di questo yacht in navigazione: in perfetto assetto dislocante, a 10 nodi, con consumi che crollano a 100 litri l’ora, si naviga letteralmente immersi nel comfort. Prima di sbarcare, il test vira sul ludico. Macchine ferme al largo di Porto Rotondo, il pretesto di testare gli effetti dello stabilizzatore giroscopico ci obbliga a una sosta per il pranzo seduti all’ombra del T-Top sul flybridge. Fregula ottima, rollio assente. Il Seakeeper svolge perfettamente il suo compito neutralizzando una dispettosa onda da Nord.


Scheda tecnica


Costruzione e allestimento

Materiali: fibra di vetro con resina vinilestere piena (scafo), sandwich (murate); fibra di carbonio (sovrastrutture) – Tipo di stratificazione: manuale per lo scafo; infusione sottovuoto per le sovrastrutture – Geometria della carena: V variabile – Elementi di ventilazione: pattini longitudinali – Piani mobili: interceptor. – Stabilizzatori: Seakeeper 26 + 4 pinne Humphree da m 1,30.


Valutazioni

Allestimento tecnico della coperta: sistema di ancoraggio di alto livello. Allestimento del pozzetto: la zona di poppa è una grande beach area molto versatile. Sistemazione zattera autogonfiabile: sotto i divani del fly. Trattamento antisdrucciolo: eccellente, in teak. Vani di carico: ottimamente distribuiti. Ergonomia della plancia: eccellente, sia per la posizione della strumentazione sia per la posizione di governo. Visuale dalla plancia: molto buona. Flying-bridge: di dimensioni eccezionali (copre quasi tutta la lunghezza della barca) è ottimamente arredato. Articolazione degli interni: molto innovativa l’organizzazione del salone su due livelli e la collocazione della cabina armatoriale a prua. Classica disposizione della zona notte. Finitura: eccellente. Cucina: ampia e ben attrezzata. Sala macchine (ambiente): spazioso e ben aerato. Sala macchine (allestimento tecnico): molto razionale, con accesso eccellente a tutte le componenti. Rumorosità e vibrazioni: ridotta la prima, assenti le seconde. Risposta timone: eccellente. Risposta correttori d’assetto: eccellente in modalità automatica. Stabilità direzionale: ottima. Stabilità in accostata: ottima. Manovrabilità in acque ristrette: ottima.


La gallery

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