Prova di navigazione del Monte Carlo Yachts – MCY 76
Prezzo base Euro 3.120.000 Iva esclusa
- Impressione di navigazione n. 1778
Scheda tecnica MCY 76
| Lunghezza massima f.t. | m 23,06 |
| Lunghezza scafo | m 21,40 |
| Larghezza massima | m 5,75 |
| Immersione alle eliche | m 1,85 |
| Dislocamento a vuoto | kg 52.000 |
| Dislocamento a pieno carico | kg 64.000 |
| Portata omologata | 14 persone |
| Totale posti letto | 8 (+ 2 equipaggio) |
| Motorizzazione della prova | Man V12 1400 |
| Potenza complessiva | 2 x 1400HP |
| Tipo di trasmissione | V-Drive |
| Rapporto dislocamento a vuoto dell’imbarcazione/potenza motori installati: | 18,57:1 |
| Prestazioni dichiarate: | velocità massima nodi 30; velocità di crociera nodi 24 |
| Capacità serbatoio carburante | litri 5000 |
| Capacità serbatoio acqua | litri 1000 |
| Altre motorizzazioni | Man V12 2X1550 |
| Progetto | Nuvolari Lenard |
| Costruttore | Monte Carlo Yachts |
| Categoria di progettazione CE | A |
www.montecarloyachts.it – info@montecarloyachts.it
MOTORI: 2 Man v12 1400 HP
I dati indicati sono stati rilevati con strumento multifunzione Boning; essi possono variare in funzione della pulizia dell’opera viva (carena, eliche, appendici), delle caratteristiche delle eliche utilizzate, dell’entità e della distribuzione del carico imbarcato, della messa a punto e dello stato dei motori.
La gallery
La prova
CONDIZIONI – Vento: forza 1 – Mare: 1 – Carichi liquidi: acqua 1/4 – carburante 2/4 – Persone: 10 – Stato dell’opera viva: ottimo.
RILEVAZIONI – Velocità minima di planata (flap a zero): 17,4 nodi – Velocità minima di planata (flap estesi): 16,6 nodi – Velocità massima: nodi 28,7 – Fattore di planata: 1,61 (basso).
MISURAZIONI – Area pozzetto: mq 17 – Area flying-bridge: mq 37 – Altezza massima interna (zone transitabili): m 2,20 – Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,90 – Altezza alla timoneria interna: m 1,95 – Altezza sala macchine: m 1,85 – Larghezza minima passavanti: m 0,42.
Costruzione e allestimento
Materiali: scafo e coperta in sandwich di vetroresina con rinforzi in Kevlar – Tipo di stratificazione: infusione sottovuoto con trattamento antiosmosi – Geometria della carena: a V (deadrise 15 gradi) con flap idraulici – Elementi di ventilazione: 3 coppie di pattini longitudinali – Stabilizzatori: pinne o giroscopio – Attrezzature di prua: verricello salpancora da 3000 W (24V); ancora in acciaio da 40Kg, musone in acciaio inox; 4 bitte; 2 bitte a mezzanave. – Attrezzature di poppa: 2 o 4 bitte; 2 verricelli da tonneggio (optional); 2 bitte sulla plancetta poppiera. – Plancetta poppiera: up&down portata 800 Kg.
Descrizione della barca provata
Armonia ed equilibrio sono le parole chiave per interpretare uno yacht che presenta ovunque tratti di innovazione che si accordano perfettamente con lo stile del brand, opera di Nuvolari Lenard.
Il nome – MCY 76 – è lo stesso del modello che nel 2010 fece la sua comparsa in anteprima mondiale a Venezia. Dopodichè, qualsiasi altra similitudine la si può cercare solo nella qualità della progettazione, dell’ingegnerizzazione e dei processi costruttivi. Ci troviamo infatti di fronte a un’idea profondamente diversa: quella che presiede alla costituzione della nuova serie Vision di Monte Carlo Yachts. Dunque eleganza, design ricercato ma allo stesso tempo funzionale, ottime qualità marine dovute a una carena che garantisce una navigazione fluida e confortevole sia in assetto dislocante – laddove si coniugano velocità di tutto riposo e un’eccellente autonomia – sia in assetto planante.
Nuvolari e Lenard
Nuvolari e Lenard, che hanno firmato sin dagli esordi tutti i modelli del brand appartenente al Gruppo Beneteau, sono riusciti anche in questo caso a proseguire nel percorso di ricerca di soluzioni innovative, mantenendo tuttavia intatto quel comune denominatore stilistico che rende immediatamente riconoscibile un MCY persino a grande distanza.
Disposizione degli spazi
Il 76 ha accolto tutte le innovazioni già viste sul MCY 66: finestrature a scafo più ampie, una continuità spaziale fra pozzetto e salone che esalta l’ergonomia dell’insieme “esterno/interno” e che prosegue nella fluidità di movimento lungo tutta la lunghezza del living. Nel main deck si individuano tre ambienti ben distinti ma organizzati in una sorta di continuità visiva e di movimento. Varcato l’accesso dal pozzetto, troviamo il grande salotto seguito dalla zona formata dalla cucina e dal tavolo da pranzo, poi la plancia di comando e, sulla dritta, la scala per la discesa al ponte inferiore. I designer hanno dunque ribaltato la scelta fatta sul 66 – dove la cucina è a contatto con il pozzetto – optando per una soluzione che consegna all’armatore un ambiente più formale, nel quale si realizza una più netta scansione tra la dimensione del relax, quella della convivialità e quella decisamente più tecnica del comando e della conduzione.
Le cabine
Scesa la scala, ci troviamo idealmente al centro della zona notte, una sorte di fulcro attorno al quale si articolano i vari ambienti più privati: a mezzanave, la cabina armatoriale a tutto baglio, celebrazione del lusso inteso come raffinatezza degli arredi e soprattutto come disponibilità di uno spazio esclusivo illuminato da una luce naturale in parte riflessa dal mare; verso prua, due cabine laterali con letti gemelli; in fondo, la cabina vip. Il tutto in un insieme di tonalità chiare, spazio, luce e rifiniture di alto livello.
La continuità del design
Seguendo la logica degli spazi funzionali, anche la vita all’aperto può essere condotta scegliendo tra ambienti diversi per modalità d’uso ma ben collegati tra loro attraverso percorsi fluidi e armoniosi. E’ il caso del pozzetto, collegato con la plancia di poppa sommergibile mediante due comode scale laterali simmetriche, con il solarium di prua attraverso ampi passavanti che confluiscono in un elegante ponte portoghese e, infine, con il flying-bridge tramite una scala molto ben protetta, posta sul lato dritto. A proposito del ponte superiore, va riconosciuto che i designer sono riusciti a creare una precisa articolazione dell’ampia superficie disponibile, senza generare alcun senso di affollamento. Perciò solarium, cucina/bar, zona pranzo e plancia di comando si integrano armonicamente su un’ampia superficie per gran parte protetta da un raffinato top a forma di visiera in fibra di carbonio.
Video ufficiale del cantiere
In navigazione
In navigazione abbiamo apprezzato da subito la disinvoltura con la quale lo scafo passa da una deliziosa andatura dislocante – che indicativamente può essere impostata in un arco compreso tra i 10 e i 15 nodi, in totale assenza di vibrazioni e con un livello di rumorosità eccezionalmente contenuto – al più dinamico assetto planante, nel quale l’incremento di velocità – fino a un massimo di circa 29 nodi – viene pagato con una perdita di comfort davvero minima. E nonostante si tratti di uno yacht che per dimensioni è prossimo al segmento delle navi da diporto, l’MCY 76 mostra di possedere un’eccellente manovrabilità a lento moto, caratteristica che, nel nostro caso specifico, ci ha permesso di districarci assai agevolmente tra i canali e gli stretti bacini che abbiamo attraversato per rientrare al marina di Monfalcone.
Valutazioni sulla barca provata
Allestimento tecnico della coperta: completo e razionale.
Allestimento del pozzetto: attrezzatura complete e ben disposta.
Sistemazione zattera autogonfiabile: sul fly.
Trattamento antisdrucciolo: teak, ottimo grip.
Vani di carico: ben distribuiti e proporzionati alle esigenze di 10 ospiti.
Ergonomia della plancia: molto buona.
Visuale dalla plancia: molto buona, discreta nelle accostate.
Flying-bridge: ben attrezzato e accogliente.
Articolazione degli interni: razionale.
Finitura: ottima anche nelle parti non in vista.
Cucina: ottimamente attrezzata con una efficace pianta a “U”.
Toilette: comode e ben aerate.
Locali equipaggio: a poppa con due letti gemelli e toilette privata.
Sala macchine (ambiente): ampio e ben agibile.
Sala macchine (allestimento tecnico): ottimo livello di allestimento e organizzazione degli impianti.
Risposta timone: ottima.
Risposta correttori di assetto: molto buona.
Stabilità direzionale: molto buona.
Raggio di accostata: due lunghezze, con inclinazione moderata.
Stabilità in accostata: molto buona.
Manovrabilità in acque ristrette: ottima.
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