Prova di navigazione del Lomac Gran Turismo 12.5
Prezzo base Euro 331.000 Iva esclusa
- Impressione di navigazione n. 1835
Scheda tecnica
| Lunghezza massima f.t. | m 11,75 |
| Larghezza massima | m 3,51 |
| Larghezza interna | m 2,15 |
| Diametro massimo tubolari | m 0,68 |
| Materiali e costruzione: tubolari in Hypalon/neoprene ORCA 1670 dtex; scafo in vetroresina Compartimenti | 6 |
| Peso senza motore | kg 2.500 |
| Portata omologata persone | 18 |
| Totale posti letto | 2 |
| Potenza massima installabile | HP 900 |
| Motorizzazione della prova | 2 xYamaha XF425U |
| Potenza complessiva | HP 850 |
| Tipo di trasmissione | fuoribordo |
| Peso totale motori | kg 892 |
| Velocità massima dichiarata | nodi 56,2 |
| Capacità serbatoio carburante | litri 650 |
| Capacità serbatoio acqua | litri 70 |
| Progetto | Federico Fiorentino – Ufficio Tecnico Lomac |
| Costruttore | Lomac Nautica Srl, San Donato Milanese (MI) |
| www.lomac.it – lomac@lomac.it | |
| Categoria di progettazione CE | B |
MOTORI: Yamaha XF425U
Dati rilevati con strumentazione di bordo Garmin; variazioni possono occorrere in funzione della pulizia dell’opera viva, dell’entità e della distribuzione del carico imbarcato, della messa a punto e dello stato dei motori, delle condizioni meteomarine.
La gallery
La prova
CONDIZIONI – Vento: forza 3 – Mare: 4 – Carichi liquidi: acqua 0{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} – Carburante 50{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} – Persone: 4 – Stato dell’opera viva: ottimo.
RILEVAZIONI – Velocità minima di planata (trim a zero): nodi 13,1 – Velocità minima di planata (trim estesi): nodi 11,5 – Velocità massima: nodi 53 – Fattore di planata: 4 (molto elevato).
MISURAZIONI – Area pozzetto: mq 6,10 – Altezza massima interna (zone transitabili): m 1,82 – Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,70 – Larghezza minima passavanti: m 0,35.
Descrizione della barca provata
Confermare le qualità marine dello scafo e ottenere più spazio e abitabilità. Questo l’obiettivo del cantiere milanese. Il risultato? Linee sportive, carena potente e tanto volume in più negli interni.
Dobbiamo confessare un pregiudizio. Quando abbiamo visto in banchina il nuovo Gran Turismo 12.5, qualche dubbio sul fatto che potesse avere perso qualcosa in termini di stabilità e qualità marine rispetto al GT 12, lo abbiamo avuto. Sospetto nato dall’innovazione più importante introdotta dal cantiere, quella di pontare la zona di prua per ricavare una grande cabina, e quindi porre avanti una discreta quantità di peso modificando la posizione del baricentro.
Come sempre accade, è stato il mare a pronunciare la parola definitiva e a ristabilire la verità dei fatti. L’alleanza tra l’ufficio tecnico del cantiere e Federico Fiorentino, designer che da oltre dieci anni firma le carene Lomac, si è manifestata in campo, anzi in acqua, attraverso i numeri e le sensazioni: 53 nodi di massima in condizioni difficili, con un metro e mezzo di onda che in uscita dal porto di Genova non ci avrebbe mai fatto scommettere sulla possibilità di affondare le manette per dare piena potenza ai due Yamaha da 425 HP.
Ma su tutto sono prevalse le qualità della carena, eccezionalmente stabile con il mare in poppa, capace di spaccare l’onda di prua seppure con un gran lavoro di accelerazioni e decelerazioni che le condizioni del mare imponevano. Neppure con il mare al traverso abbiamo avvertito una sensazione di precarietà, e nei 360 più stretti il raggio di accosto non è mai andato oltre una lunghezza. Reattivo alle correzioni dei trim, che hanno lavorato egregiamente in automatico, soprattutto per passare dalle navigazioni in poppa a quelle in prua, e capace di mantenere assetto e velocità anche nelle virate strette, il GT 12.5 ha toccato i 53 nodi quando per qualche istante abbiamo preso i 6000 giri massimi consentiti dalla sua motorizzazione.
Se le sezioni di poppa sono identiche al GT12, che rimane in produzione, è a prua che ci troviamo di fronte all’innovazione più significativa. Tutta la zona è stata pontata, permettendo di realizzare un grande prendisole e, soprattutto, una cabina matrimoniale con bagno separato, ottenendo un incremento del 30{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} di spazio disponibile.
Ben concepita la plancia di comando – con una bella e comoda pedana per puntare i piedi, le manette rialzate rispetto al piano degli strumenti e il joystick per le manovre in porto – alle spalle della quale c’è il classico mobile con frigo e lavello. Molto flessibile l’utilizzo del pozzetto grazie al piano di calpestio che può essere alzato a livello del divano, in modo da configurare un secondo solarium, oppure sollevato ulteriormente, per trasformarlo in tavolo da pranzo.
Alle spalle del divano, coperto da due prendisole separati, si apre un grande gavone per lo stivaggio di ogni sorta di attrezzatura e bagaglio o che in alternativa può, volendo scegliere una motorizzazione diversa, ospitare due entrofuoribordo. Nell’insieme, tanta abitabilità anche all’esterno nel gradevole e armonioso stile Lomac.
Valutazioni sulla barca provata
Allestimento tecnico della coperta: ben concepito e improntato alla sicurezza.
Allestimento tecnico del pozzetto: molto flessibile, con la possibilità di trasformare il piano di calpestio in base per solarium e tavolo da pranzo.
Trattamento antisdrucciolo: teak sintetico con un buon grip.
Articolazione degli interni: un letto matrimoniale in cabina aperta e toilette di pregio per dimensioni e finiture.
Finitura: molto buona.
Vani di carico: tanto volume soprattutto nel gavone di poppa.
Risposta timone: eccellente.
Risposta correttori d’assetto: eccellente.
Raggio di accostata: una lunghezza.
Stabilità in accostata: molto buona.
Manovrabilità in acque ristrette: molto buona.




