Prova di navigazione Grand Soleil 44 di Cantiere del Pardo
Prezzo base Euro 319.000 Iva esclusa
- Impressione di navigazione n. 1794
Scheda tecnica
| Lunghezza massima f.t. | m 14,35 (15,01 race) |
| Lunghezza al galleggiamento | m 13,40 |
| Larghezza massima | m 4,30 |
| Rapporto lunghezza/larghezza | 3,11 |
| Dislocamento | Kg 9.500 |
| Deriva standard versione performance | 2,6 |
| Zavorra | kg 3.000 |
| Rapporto zavorra/peso | 33{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} |
| Deriva race | m 2,80 (IRC) m 2,40 (ORC) |
| Tipo di armamento | sloop |
| Albero | in alluminio con due ordini di crocette. In carbonio versione race |
| Boma | alluminio, carbonio versione race |
| Vang | rigido |
| Bompresso | strutturale |
| Sartiame | in tondino |
| Verricelli | 4 winch Harken versione performance, 6 winch Harken versione race |
| Avvolgitori | un avvolgitore per il genoa |
| Superficie randa | mq 59 |
| Superficie genoa (108{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}) | mq 53 |
| Superficie fiocco autovirante | mq 47 |
| Superficie gennaker | mq 170 |
| Motorizzazione della prova | Volvo Penta 75HP |
| Tipo di trasmissione | S-Drive |
| Elica | tre pale abbattibili |
| Capacità serbatoio carburante | 170 litri |
| Capacità serbatoio acqua | 300 litri |
| Portata omologata | 10 persone |
| Altre motorizzazioni | Volvo Penta 50 – 60 HP |
| Progetto | Matteo Polli/Nauta Design |
| Costruttore | Cantiere del Pardo, Forlì, tel. 0543/782404 – www.grandsoleil.net |
| Categoria di progettazione CE | A |
La gallery
MOTORI: Volvo Penta 75HP
I dati sono stati rilevati con la strumentazione di bordo; essi possono variare in funzione della pulizia dell’opera viva (carena, eliche, appendici), delle caratteristiche delle eliche utilizzate, dell’entità e della distribuzione del carico imbarcato, della messa a punto e dello stato dei motori.
La prova
CONDIZIONI – Vento: forza 3 – Mare: 2 – Carichi liquidi: acqua 50{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}; carburante 30{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} – Persone: 7.
PRESTAZIONI A VELA – Velocità massima (randa + Code 0) con vento reale di 12 nodi: nodi 9,2
ANDATURE (randa + genoa) – Bolina stretta con vento reale di 13 nodi: nodi 7,6 – Bolina larga con vento reale di 12 nodi: nodi 7,7 – Traverso con vento reale di 10 nodi: nodi 7,5 – Lasco con vento reale di 10 nodi: nodi 7,2 – Gran Lasco con vento reale di 10 nodi: nodi 5,8.
MISURAZIONI – Area pozzetto: mq 7,28 – Rilevazione massima della tuga sulla coperta: m 0,31 – Altezza massima interna (zone transitabili): m 1,92 – Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,78 – Larghezza minima passavanti: m 0,55 – Altezza sala macchine: m 1,35.
Costruzione e allestimento
Materiali: scafo e coperta in resina vinilestere e epossidica. Madieri e longheroni in composito; paratie in composito fazzolettate allo scafo – Tipo di stratificazione: manuale.
Descrizione della barca
Una barca da regata con volumi interni dedicati alla crociera. È stata questa l’idea portante che ha sostenuto il progetto del nuovo 44 piedi del cantiere romagnolo. Che nella sua realizzazione ha consegnato al mercato, per prestazioni innovazione delle linee e eleganza, una delle poche vere novità di questi ultimi anni.
Per realizzare in modo efficace un buon compromesso bisogna ridurre al minimo i termini del compromesso stesso. Una contraddizione che sembra rappresentare il pensiero che Gigi Servidati, responsabile dello sviluppo di tutti i progetti di Cantiere del Pardo, aveva in mente quando ha pensato al Grand Soleil 44.
Video originale del cantiere
Pensiero generato dalla domanda: come realizzare una barca veloce in grado di essere competitiva correndo in ORC e IRC e nello stesso tempo avere interni molto confortevoli per la crociera? La risposta è stata quella di mettere insieme un progettista come Matteo Polli, chiamato il “mago dell’ORC” per i tre titoli mondiali e i due titoli italiani vinti da barche da lui progettate, e uno studio di design come Nauta Design. E poi sdoppiare il progetto in due, realizzando dello stesso scafo e con gli stessi volumi interni due versioni, la performance e la race, distinguendo appendici, allestimenti, piani di coperta e materiali.
In entrambe le versioni ci troviamo di fronte a una barca con poca superficie bagnata e slanci che fanno aumentare la lunghezza al galleggiamento man mano che aumenta lo sbandamento. Linee decisamente sportive ma che non sacrificano i volumi interni. Anche il piano velico è potente per entrambe le versioni, grazie all’arretramento dell’albero che permette di avere più superficie velica a prua anche nel caso in cui si vogliano semplificare le manovre scegliendo un fiocco autovirante. Infine, per entrambi i modelli, anche la pulizia della coperta e l’ergonomia del pozzetto.
Le differenze le troviamo quando si parla di appendici, con la deriva performance standard che pesca 2,60 metri, mentre nella versione race, a seconda che sia ottimizzata per il regolamento ORC o IRC, pesca rispettivamente 2,40 o 2,80 metri. E soprattutto la differenza la segna il tipo di allestimento della coperta, con albero in carbonio e sei winch nella versione race, con l’albero in alluminio e 4 winch vicini alla postazione del timoniere in quella performance, versione in cui la necessità di lavorare di fino nelle regolazioni diminuisce, e quindi la rotaia del carrello del fiocco prende il posto della regolazione trasversale 3D e la lunghezza fuori tutto passa dai 15 metri determinati dal lungo bompresso ai 14,35.
A parità di volume e di organizzazione degli spazi interni, suddivisi in tre cabine e due bagni, nel GS 44 race spariscono gli stipetti alti a murata per risparmiare sul peso che inevitabilmente si genera stivando materiale al loro interno, mentre il corian dei ripiani viene sostituito dal composito.
Versione race, quella che abbiamo testato in mare, che ha dimostrato in acqua tutte le potenzialità di questo modello. Parliamo di potenzialità visto che si è trattato davvero di una delle primissime uscite in acqua, con ancora molto da fare circa l’ottimizzazione degli assetti di albero, sartiame e manovre. Tuttavia, la barca ha mantenuto le promesse fatte mentre la si guardava galleggiare piatta all’ormeggio. Con i leggeri aumenti di vento, la cui intensità passava dai 9 ai 12 nodi, la barca accentuava progressivamente lo sbandamento e la sua lunghezza dinamica al galleggiamento, incrementando in modo costante la velocità, passando dai 6,4 nodi con 11 nodi di vento reale ai 7,6 con 13 nodi e un angolo reale di 35 gradi.
Ottime le prestazioni sotto code 0, vela con la quale l’angolo ideale, con 12 nodi di reale, si è rivelato essere di 60 gradi e con cui abbiamo superato i 9 nodi di velocità. Molto stabile nelle andature, la barca è reattiva al timone con una precisione eccellente nelle correzioni. La scelta di arretrare l’albero e dare più superficie velica a prua si è tradotta in un’evidente vivacità dello scafo in uscita dalle virate, con una piacevole progressione nel recupero, in pochi secondi, della velocità di ingresso nella manovra.
Valutazioni sulla barca provata
Allestimento della coperta: completo e ottimamente organizzato.
Riduzione fiocco: con avvolgitore.
Riduzione randa: mani dirette di terzaruoli.
Trattamento antisdrucciolo: teak.
Allestimento del pozzetto: eccellente disposizione delle manovre.
Collocazione zattera autogonfiabile: in apposito gavone di poppa facilmente estraibile con plancetta aperta.
Vani di carico: stivaggio nella norma sia in pozzetto che all’interno.
Risposta timone: immediata e molto precisa.
Stabilità di rotta: eccellente.
Comandi motore: collocazione classica in basso a ridosso del paramare.
Rumorosità motore: nella norma in pozzetto e nelle cabine di poppa, bassa in dinette, molto bassa nella cabina di prua.
Vibrazioni motore: assenti.
Manovrabilità in porto: molto buona.
Ergonomia e sicurezza in esterno: ottima ergonomia in pozzetto; movimenti fluidi grazie alla coperta sgombra e ai passavanti larghi oltre mezzo metro.
Ingresso in cabina: sicuro.
Articolazione interni: classica articolazione con tre cabine e due bagni.
Tientibene: presenti nella discesa.
Illuminazione naturale: ottima.
Illuminazione artificiale: buona.
Ventilazione: buona.
Dinette: divano a U intorno al tavolo da pranzo cui possono sedersi sei persone. Divano contrapposto sulla murata di dritta.
Cabina armatoriale: molto spaziosa con bagno dedicato.
Cabine ospiti: gemelle a poppa di dimensioni nella norma.
Toilette: due, una dedicata alla cabina armatoriale, una esterna alle cabine di poppa entrambe con box doccia separati.
Carteggio: a ridosso della mezza paratia di dritta verso prua.
Cucina: a L, ben congeniata.
Finitura: eccellente.
Ergonomia e sicurezza sotto coperta: molto buone.

