Prova di navigazione del Cayman Yachts S600

Abbiamo provato il Cayman Yachts S600 di Flag Marine Group

CONDIZIONI – Vento: 3 – Mare: da poco mosso a mosso – Carichi liquidi: 38% carburante; 80% acqua. – Persone: 9 – Pulizia dell’opera viva: buona.
RILEVAZIONI – Velocità minima di planata (flap a zero): 14 nodi a 1.650 giri/min – Velocità massima: 31,7 nodi a 2.450 giri/min – Velocità al 90% del numero di giri massimo: 23 nodi – Fattore di planata: 2,26 (normale).

Descrizione della barca

Sportiva nel design ma da crociera nelle dotazioni: queste, in poche parole, le qualità del nuovo S600 di Cayman Yachts, barca costruita artigianalmente sulle esigenze del suo armatore.

Impressione di navigazione n. 1890

Il rilancio di Cayman Yachts passa per un’offerta completamente rinnovata, che si suddivide nelle gamme Sport, Flybridge, Navetta e Walk Around.
All’interno della gamma Sport, la novità di questa stagione è il Cayman S600, un express cruiser progettato dall’ufficio tecnico del cantiere insieme a Ferragni Progetti e Blue Sea caratterizzato da un’ampia possibilità di personalizzazione.

Cayman Yachts, che costruisce le sue barche totalmente “in-house” fino a un massimo di 12 unità l’anno, si vuole infatti distinguere sul mercato per una produzione custom made che vede al centro le esigenze e i desideri dell’armatore, invitandolo a partecipare attivamente alla costruzione della sua barca.

L’unità che abbiamo provato è un esempio della qualità progettuale e costruttiva offerta da Cayman Yachts. Da sottolineare infatti l’elevata abitabilità in termini di volumi di questo modello, accompagnata da una vivibilità dei singoli ambienti da far invidia a barche di dimensioni ben maggiori. Esternamente sono ben due le aree dedicate alla socializzazione, una in pozzetto che funge anche da zona pranzo e una più riservata a prua, entrambe dotate di un tavolo elettroidraulico che ne consente la conversione a prendisole.

Molto utile la piattaforma movimentabile di poppa con scaletta da bagno integrata, indispensabile per agevolare il varo e l’alaggio del tender che, in assenza della cabina marinaio (presente su questa unità), trova alloggio nell’apposito garage. Davvero intelligente la disposizione degli interni, con la cucina posta immediatamente all’ingresso per poter servire comodamente sia il pozzetto sia la dinette interna.

Ottima la dotazione dell’unità in prova sia per quanto riguarda gli elettrodomestici, gli impianti per l’intrattenimento e quelli ausiliari alla navigazione. La plancia di comando infatti è piuttosto ricca tra monitor e comandi, compresi il joystick di manovra di Volvo Penta e le leve dei thruster di prua e poppa. Una porta laterale posta accanto alla timoneria accelera il raggiungimento delle aree di manovra, mentre sul lato opposto la dinette con tavolo abbattibile può essere trasformata in un letto matrimoniale.

Tutto ciò in caso di necessità, perché sottocoperta la zona notte già comprende tre cabine e altrettanti locali toilette, con l’armatoriale a tutto baglio a centro barca, una vip a prua e, tra le due, una ospiti con letti separati ma facilmente accoppiabili per trasformarsi in un matrimoniale tramite apposite rotaie.

Tutti gli ambienti sono piuttosto alti e voluminosi, tant’è che tutte e tre i locali toilette hanno il box doccia separato. Pensato per le lunghe navigazioni, lo yacht dispone di accessori che ne elevano il comfort, come la lavatrice, la lavastoviglie e il climatizzatore, oltre che lo stabilizzatore Seakeeper 9 e il generatore da 6kW.

Una volta al timone si apprezza l’ergonomia della seduta che offre un buon sostegno sia nella guida in piedi sia in quella seduta, con gli schermi ben leggibili e i comandi ben raggiungibili. In navigazione si avverte la solidità dello scafo, che non produce vibrazioni significative neanche affrontando a tutta manetta le onde di scia, offrendo inoltre una stabilità notevole sia sul dritto sia in accostata. Encomiabile l’assetto che non ha variazioni significative neanche nella partenza a tutto da gas da barca ferma.

Scheda tecnica

Costruzione e allestimento

Materiali: scafo e coperta in vetroresina – Geometria della carena: a “V” con deadrise di 17 gradi – Elementi di ventilazione: pattini longitudinali – Piani mobili: flap – Stabilizzatori: Seakeeper 9 – Plancetta poppiera: up&down a movimentazione elettroidraulica.

Valutazioni del Cayman  S600

Allestimento tecnico della coperta: completo, dalla piattaforma idraulica di poppa sino al verricello da 1.500 W di prua.
Allestimento del pozzetto: comoda la dinette, che all’occorrenza può essere trasformata in prendisole o in chaise longue.
Sistemazione zattera autogonfiabile: in un apposito vano.
Trattamento antisdrucciolo: il teak non delude le aspettative.
Vani di carico: abbondanti. All’interno si apprezzano gli spazi a disposizione della cucina e delle cabine.
Ergonomia della plancia: gli strumenti sono a portata di mano e risultano ben leggibili. Anche di notte grazie all’illuminazione rossa anti-abbagliamento.
Visuale dalla plancia: buona, il massimo che si può ottenere da una barca di questa tipologia.
Articolazione degli interni: intelligente e razionale.
Finitura: tutti i Cayman Yachts sono costruiti con cura artigianale.
Cucina: allestita con frigo a colonna, forno, lavastoviglie e piano cottura a induzione, e posizionata strategicamente per servire sia gli interni sia gli esterni.
Toilette: tutte e tre ampie e dotate di box doccia separati.
Sala macchine (ambiente): voluminoso, le zone di interesse si raggiungono facilmente e il corridoio centrale si percorre rimanendo in piedi.
Sala macchine (allestimento tecnico): su questa unità sono presenti anche il Seakeeper 9 e il generatore da 6 kW.
Rumorosità e vibrazioni: virtualmente assenti.
Risposta timone: quella rapida e precisa tipica degli IPS.
Stabilità direzionale: ottima.
Raggio di accostata: nella media per scafi dotati di IPS.
Stabilità in accostata: non si avvertono “scodate” neanche ad andature forzate.
Manovrabilità in acque ristrette: tra joystick e thruster è tutto piuttosto semplice.

La gallery del Cayman S600