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Prova di navigazione dell’Y7 di YYachts

YYachts-Y7

Abbiamo provato l’Y7 di YYachts

CONDIZIONI – Vento: forza 2 – Mare: 1 – Persone: 3 – Carico liquido: acqua 98{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} carburante 22{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}.
PRESTAZIONI A VELA – Velocità massima (randa + code 0) con vento reale di 7 nodi: nodi 7,2

ANDATURE (randa + fiocco) – Bolina larga con vento reale di 5 nodi: nodi 4,5 .
ANDATURE (randa + code 0) – Traverso con vento reale di 7 nodi: nodi 7,2 – Lasco con vento reale di 6,5 nodi: nodi 4,7.

Descrizione della barca

Compromesso inteso come punto di equilibrio. Nel caso dell’Y7 è quello raggiunto fra grandi volumi, comfort e ottime prestazioni in mare.

Impressione di navigazione n. 1853

Compromesso inteso come punto di equilibrio. Nel caso dell’Y7 è quello raggiunto fra grandi volumi, comfort e ottime prestazioni in mare.

La vela è molto divertente. Ma questo è possibile solo con una barca semplice, ridotta all’essenziale, senza dover sacrificare il comfort. Uno yacht progettato da noi deve navigare a una buona velocità anche con vento leggero senza dover avviare il motore”. Parola di Michael Schmidt, fondatore di YYachts. Parola, anzi, parole, che sono andate a costituire l’ossatura delle barche che il cantiere tedesco ha cominciato a costruire nel 2014, mettendo in acqua il primo Y8.

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E se l’ammiraglia del cantiere, l’Y9, ha fatto il suo esordio in anteprima mondiale nei saloni autunnali 2022, è con l’Y7 che, nel 2019, inizia la collaborazione con Bill Tripp, al quale Schimdt chiede di realizzare un’architettura navale capace di tradurre in fatti l’ideale compromesso tra comfort e prestazioni.

Siamo saliti a bordo dell’Y7 a Cala de Medici con la curiosità del primo incontro con una barca che di certo non lascia indifferenti: 21 metri di una coperta estremamente pulita, una tuga bassa ma molto definita, un pozzetto in cui la zona dedicata agli ospiti riesce ad apparire molto protetta nonostante sia inserita al centro di uno spazio molto libero e aperto.

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E con la curiosità di verificare l’affermazione di Schimdt – “buon velocità anche con vento leggero” – in condizioni piuttosto sfidanti, visto che di vento quasi non ce n’era. Ebbene, affidiamoci ai numeri: dopo una lunga attesa alla ricerca di qualche refolo, quando il vento reale si è stabilizzato in una brezza di 5 nodi, con un angolo di 50 gradi reali, la barca ha navigato a 4 nodi. Ma è quando abbiamo issato il Code 0 e poggiato sui 90 gradi, che la magia si è realizzata nel piacere di una barca che volava più veloce del vento reale: 7,2 nodi di velocità con una brezza di 7 nodi.

Architettura navale ben concepita, certamente, ma anche un ottimo equilibrio delle proporzioni fra pesi, volumi e superficie velica. La barca, interamente costruita in carbonio, disloca circa 29 tonnellate e, a vele bianche, può dispiegare 300 metri quadrati di tela che diventano un appartamento di quasi 600 metri quando si poggia verso le portanti con il gennaker. Nelle sue dichiarazioni di intenti, Schmidt parlava, fra l’altro, di semplicità.

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Anche in questo caso non si tratta di parole al vento. Almeno quando si naviga con il fiocco autovirante, con tutte le manovre rinviate ai winch che il timoniere realmente può raggiungere allungando un braccio. Detto questo, è bene non generare convinzioni del tutto sbagliate. Conduzione semplice, è vero, ma non banale, comunque in un contesto dove le dimensioni della barca, gli aspetti tecnici relativi alle regolazioni e anche all’uso delle attrezzature elettriche (lo sono tutte tranne il vang, che è idraulico) richiedono competenze che non sono quelle di un neofita.

Reattiva la barca lo è sicuramente. L’immediatezza della risposta alle correzioni imposte alla ruota è esemplare, soprattutto considerando la bassissima intensità di vento. Nulla possiamo dire a proposito del passaggio sull’onda che era del tutto assente.

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YYachts-Y7Stile molto sobrio, quasi minimalista, è la scelta compiuta per gli interni. Ma certo non si può parlare di ambienti arredati in modo essenziale. Legni e tessuti di qualità, spazi organizzati in modo elegante e funzionale, una cucina – che occupa tutto il baglio all’altezza dell’albero passante – attrezzata con cura, definiscono i volumi la cui ampiezza è esaltata dai colori tenui e, soprattutto, da una grande quantità di luce naturale. Quattro le versioni di allestimento, con la standard che prevede la cabina armatoriale a prua e due ospiti a poppa.

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La scheda tecnica

Scheda-tecnica-Y7 scheda-tecnica-motore-Y7

Misurazioni

Area pozzetto: mq 12,6 – Rilevazione massima della tuga sulla coperta: m 0,38 – Altezza massima interna (zone transitabili): m 2,06 – Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,89 – Larghezza minima passavanti: m 0,73 – Altezza sala macchine: m 1,38.

Costruzione e allestimento

Materiali: scafo in carbonio con fibre impregnate con resina epossidica e sottoposto a processo di “post cura” a 80 gradi; coperta in sandwich di Corecell con fibre di carbonio impregnate di resina vinilestere e sottoposta al processo di “post cura” a 80 gradi. – Tipo di stratificazione: sottovuoto.

Valutazioni

Allestimento tecnico della coperta: curato e completo, con tutte le manovre che scorrono sotto il teak, ispezionabili attraverso botole.
Riduzione fiocco: avvolgitore.
Riduzione randa: avvolgitore inserito nel boma.
Trattamento antisdrucciolo: teak, efficace ed elegante.
Allestimento del pozzetto: spazi ben separati fra zona ospiti e manovre.
Collocazione zattere autonfiabili: nei gavoni laterali a poppa, di non facile accesso.
Collocazione tender: nel grande garage nello specchio di poppa.
Vani di carico: molto ampi, ricavati sotto il calpestio del pozzetto.
Timoneria: due ruote ben servite dalle manovre, tutte rinviate a ridosso della postazione di governo.
Risposta timone: molto buona.
Stabilità di rotta: non verificata a causa della pochissima aria e senza onda.
Navigazione a motore: discrete velocità. La presenza della doppia motorizzazione fornisce una sicurezza in più permettendo una navigazione a 7 nodi con singolo propulsore.
Comandi motore: elettronici, posizionati sulla console.
Rumorosità motore: molto contenuta.
Vibrazioni motore: assenti.
Manovrabilità in porto: molto buona grazie alle eliche di manovra di prua e poppa. La presenza di due motori molto vicini fra loro non produce effetti sulla manovrabilità.
Ergonomia e sicurezza in esterno: eccellenti, soprattutto in pozzetto dove la protezione della zona ospiti si coniuga con un grande spazio a disposizione per le manovre.
Ingresso in cabina: facile e sicuro.
Articolazione interni: quattro versioni. Molto interessante la standard, con la cucina a prua, all’altezza dell’albero.
Tientibene: ben posizionati e molto utili quelli a maniglia collocati sui cielini della dinette.
Illuminazione naturale: eccellente, soprattutto in dinette dove è presente la finestratura che circonda tutta la tuga.
Ventilazione: molto buona.
Dinette: è il cuore degli interni e non subisce variazioni sostanziali nelle diverse versioni.
Cabina armatoriale: collocata a prua dopo la zona cucina offre spazio e privacy.
Cabine ospiti: di buone le dimensioni.
Toilette: presenti in tutte le cabine, sono dotate di doccia separata.
Carteggio: ottima e ampia postazione davanti alla cucina.
Cucina: ben concepita con pianta a “C”, è fruibile in sicurezza anche in navigazione.
Finitura: molto buona.
Ergonomia e sicurezza sotto coperta: eccellenti.

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