Prova di navigazione del Beneteau First 36
- Impressione di navigazione n. 1844
Scheda tecnica
Gli Optional
Principali optional (prezzi in euro + Iva): albero e Boma in carbonio Axxon (28.060); avvolgitore del Genoa Flatdeck Facnor FD190 (2.365); bompresso con sistema di ormeggio (ancora, catena, verricello) (3.720); paterazzo idraulico Harken (2.750); Pack Coastal Garmin (9.680); Pack Offshore Garmin (15.290); plotter cartografico Garmin GPSMAP 923, senza carte (2.255); Pack Solare 111W (1.155); tavolo cockpit amovibile (2.310); cuscini pozzetto (745); capote pozzetto (3.530)
La gallery
Descrizione della barca provata
Uno sloop capace di emozionare in planata ma che sa anche rispondere con dolcezza alle manovre di un tranquillo equipaggio familiare.
L’obiettivo primario di Beneteau era quello di creare uno sloop di 36 piedi che riducesse al minimo il divario tra lo sviluppo high-tech di una barca da regata e le soluzioni più adatte a una barca da crociera. Per raggiungerlo, il prestigioso staff di progettisti coordinato dal cantiere ha posto come condizione iniziale un valore dislocamento/lunghezza – il cosiddetto D/L ratio – pari a 100, tale da posizionare lo scafo tra la categoria a dislocamento ultraleggero e quella del dislocamento leggero.
Da qui, l’inevitabile scelta di una costruzione in infusione sottovuoto con ampio utilizzo di Corecell, nella quale tutto – arredi compresi – fosse parte strutturale dello scafo. Ma anche quella di disegnare una carena capace, sotto sbandamento, di offrire la minima superficie possibile all’acqua.
Insomma, un insieme che, sul piano prestazionale, grazie anche a un’invelatura potente, potesse garantire velocità tanto elevate da poter sfociare in entusiasmanti planate, nonché ottime prestazioni in bolina.
Ed eccoci a bordo, a Port Ginesta in Spagna, per verificare tutto ciò in una giornata che certamente non è l’ideale per una famigliola in gita – vento a 20-24 nodi, onda fino a 3 metri – ma che sicuramente ci permette di apprezzare la “marinità” della barca e il suo allestimento tecnico. Siamo in quattro e la prima cosa che apprezziamo, appena in mare, è la perfetta organizzazione delle manovre. In pratica, si governa tranquillamente anche in due, tenuto conto del fatto che i rinvii consentono al timoniere di agire su diversi fronti.
Ma va pur detto che anche in caso di equipaggio numeroso non c’è pericolo di intralciarsi. Il merito di questa sistemazione altamente ergonomica va al moke-up di prova che ha permesso di sperimentare preventivamente tutti i posizionamenti possibili di ogni singolo elemento dell’attrezzatura – a partire dai 6 verricelli in poi – fino a individuare la distribuzione più razionale da realizzare sul modello di “serie”.
Ciò si traduce in una conduzione sicura e razionale anche nelle condizioni meteomarine non facili che abbiamo detto, con la barca che, effettivamente, tende a planare sulle andature portanti, restando tuttavia sotto il pieno controllo delle due pale del timone. In bolina larga, con la carena ben piantata sul ginocchio e le vele opportunamente ridotte, viaggiamo quasi sempre tra i 9 e i 10 nodi, spesso sfiorando i 12. Surfando su un‘onda, il log indica incredibilmente i 18. È davvero un gran divertimento.
Tornati alla base, ci riposiamo sotto coperta accomodandoci sui due lunghi divani a murata e godendo della grande ampiezza del quadrato, quasi amplificata dall’ottima luminosità naturale consentita dalle lunghe finestrature della tuga e dall’osteriggio centrale, sotto il quale si trova un bel frigorifero a pozzetto “a isola”. Ai suoi lati, una comoda cucina a “L” a sinistra e un ampio tavolo da carteggio a dritta.
Tre le cabine: due gemelle a poppa, una a prua, con la classica cuccetta triangolare, per un totale di sei posti letto. Non grande ma assai ingegnosa l’unica toilette che, più o meno all’altezza del mascone di dritta, è dotata di un ampio lavabo ribaltabile che la rende facilmente fruibile.
Costruzione e allestimento
Materiali: scafo in infusione sottovuoto, Corecell e fibra di vetro con resina poliestere; coperta in infusione sottovuoto, Corecell e trattamento antiscivolo stampato; paratie in Vacuum Infused Core con Mycell (PVC); bulbo in ghisa; doppio timone a lama in Vacuum Infused Composited con meccanica in acciaio inox 316L. – Attrezzature ancoraggio/ormeggio: verricello optional; bitte e passacavi in alluminio. – Plancetta poppiera: reclinabile.
Valutazioni
Allestimento tecnico della coperta: funzionale e completo.
Riduzione fiocco: avvolgitore.
Riduzione randa: 3 mani di terzaruoli.
Trattamento antisdrucciolo: punta di diamante stampata in gelcoat .
Allestimento del pozzetto: ergonomico, adatto alla regata.
Discesa a mare e risalita: plancetta reclinabile, compatta e integrata.
Vani di carico: adeguati.
Timoneria: due ruote con trasmissione a cavo e catena.
Risposta timone: immediata e precisa.
Stabilità di rotta: ottima.
Navigazione a motore: agile e confortevole.
Comandi motore: interno sponda destra, in basso; sufficientemente comodi.
Rumorosità motore: bassa.
Vibrazioni motore: contenute.
Manovrabilità in porto: buona.
Ergonomia e sicurezza in esterno: buona.
Ingresso in cabina: comodo e sicuro.
Articolazione interni: semplice, razionale.
Tientibene: nella giusta misura/posizione.
Illuminazione naturale: molto buona.
Illuminazione artificiale: ottima.
Ventilazione: buona.
Dinette: due divani a murata con tavolo centrale ad ante abbattibili.
Cabina di prua: cuccetta triangolare.
Cabine di poppa: gemelle, con cuccette matrimoniali sufficienti.
Toilette: molto comoda e ingegnosa.
Carteggio: comodo e spazioso.
Cucina: ampia, comoda e razionale.
Finitura: ottima.
Ergonomia e sicurezza sotto coperta: molto buone.
Quadro elettrico: essenziale.
Sala macchine (ambiente): nella norma.
Sala macchine (allestimento tecnico): nella norma.





