Prova di navigazione Lagoon 51
Prezzo base Euro 1.360.000 Iva esclusa
- Impressione di navigazione n. 1857
Scheda tecnica
La Gallery
La prova
CONDIZIONI – Vento: forza 2 – Mare: 2 – Persone: 7 – Carico liquido: acqua 48{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} – Carburante 32{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} sinistra, 29{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} dritta.
PRESTAZIONI A VELA – Velocità massima (randa + code 0) con vento reale di 8 nodi: 7 nodi.
ANDATURE (randa + genoa) – Bolina larga con vento reale di 5,5 nodi: 4,1 nodi – Traverso con vento reale di 5,5 nodi: 4,8 nodi.
Randa + code 0 – traverso con vento reale di 8 nodi: 7 nodi – lasco con vento reale di 5,6 nodi: 6,3 nodi.
Costruzione e allestimento
Materiali: scafi realizzati con resina poliestere e costruiti in solido sotto la linea di galleggiamento; con anima di balsa nell’opera morta. Coperta realizzata con resina poliestere e anima di balsa. – Tipo di stratificazione: infusione sottovuoto.
Misurazioni: area pozzetto: mq 11,20 – Altezza massima interna (zone transitabili): m 2,07 – Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,84 – Larghezza minima passavanti: m 0,86 – Altezza sala macchine: m 0,96.
Trionfo del comfort e ricerca della massima semplicità di conduzione. Questi i tratti distintivi del nuovo multiscafo del cantiere francese. Obiettivo: crociera pura in una visione green.
C’è una scelta importante che rivela la filosofia progettuale del nuovo Lagoon 51. Ossia, la decisione di riportare l’albero in posizione avanzata rispetto a quella assunta nella produzione Lagoon degli ultimi 10 anni. Tutto qui? Davvero il semplice avanzamento dell’albero può rivelare le intenzioni del Gruppo Beneteau (di cui Lagoon fa parte) nel produrre questo nuovo multiscafo? A nostro avviso sì.
Prima di tutto per le conseguenze, positive, che questa modifica produce sugli interni, incrementando di molto lo spazio all’interno del salone. E poi perché definisce una grammatica precisa per raccontare il tipo di navigazione cui è destinato il nuovo modello. La parola cardine è “semplicità”, marcata attraverso l’organizzazione delle manovre in pozzetto, utilizzabili dallo skipper che se le ritrova tutte a portata di mano, e dalla presenza del fiocco autovirante, più piccolo proprio per la posizione dell’albero, e meglio gestibile.
Inoltre, il centro velico avanzato è una dichiarazione di ritorno alle origini: siamo a bordo di un catamarano, dunque inutile esasperare il piano velico alla ricerca di chissà quali angoli di bolina. E 60 gradi di apparente al vento non sono poi male, anzi, sono una buona moneta con cui pagare comfort, stabilità e discrete velocità.
In navigazione, durante il nostro test a Cannes, abbiamo rilevato velocità molto buone (considerando la brezza leggera che ha oscillato quasi sempre tra i 5 e i 6 nodi), spesso vicine all’intensità del vento nelle andature fra i 70 e i 90 gradi di reale. Le manovre sono semplici e fluide, condotte dalla plancia collocata sul fly in cui tutto è a portata di mano dello skipper. Si entra in virata con l’inerzia tipica dei multiscafi da crociera uscendone senza intoppi, pur in presenza di poco vento e quindi perdendo nell’angolo morto quasi metà della velocità di ingresso.
L’abbattuta è un gioco da ragazzi, anche quando si naviga sotto Code 0, che viene velocemente rollato prima di prendere le nuove mure e far passare la randa. Quando la brezza ha toccato gli 8 nodi per qualche istante, abbiamo registrato 7 nodi di velocità con randa ben cazzata, considerando un angolo reale di 90 gradi diventati 60 di apparente.
Anche la tanto decantata (da tutti i cantieri) attenzione ai temi della sostenibilità, nel caso del Lagoon 51 assume una concretezza che si può letteralmente toccare con mano. Tutte le superfici libere del fly e l’intera area dell’hard top, sono state rivestite di pannelli fotovoltaici in grado di fornire 3000 W, con un conseguente abbattimento del tempo di utilizzo del generatore.
Tanto spazio disponibile all’esterno e, soprattutto, molto ben organizzato attraverso particolari che ne amplificano la vivibilità, come le due plance molto ampie per l’accesso al mare, la protezione di cui si gode negli spostamenti verso prua e nella salita sul fly, e l’allestimento della zona prodiera che, oltre alla classica rete, è stata attrezzata con un living all’aperto.
Negli interni è certamente il salone a catturare l’attenzione, sia per volumi a disposizione sia per il livello degli arredi e per la completezza delle attrezzature in cucina. Ma nella versione armatoriale, quella che abbiamo provato, il quadrato rischia di perdere il suo primato a favore della cabina del proprietario cui è dedicato l’intero scafo di dritta: il letto matrimoniale a prua, con salottino, cabina armadio e toilette lungo il percorso verso poppa, ne fanno una vera e propria suite. Nell’altro scafo sono ricavate due o tre cabine, permettendo al potenziale armatore di scegliere fra le versioni a tre, quattro o sei cabine.
Valutazioni
Allestimento della coperta: essenziale.
Riduzione fiocco: con avvolgitore.
Riduzione randa: presa diretta delle mani di terzaruoli.
Trattamento antisdrucciolo: buono, con teak in pozzetto e sulle plancette; a punta di diamante sui passavanti.
Allestimento del pozzetto: ben arredato e totalmente dedicato agli ospiti.
Collocazione zattera autogonfiabile: alloggiamento in gavone laterale in pozzetto.
Collocazione tender: su plancetta immergibile.
Discesa a mare e risalita: molto comode attraverso le due grandi piattaforme ricavate a poppa.
Vani di carico: volumi generosi e ben distribuiti.
Timoneria: postazione centrale sul fly con ottima visuale su 360 gradi.
Risposta timone: buona, con l’inerzia tipica dei multiscafi.
Stabilità di rotta: buona.
Navigazione a motore: molto buona.
Comandi motore: manette posizionate lateralmente alla ruota di facile utilizzo.
Rumorosità motore: discreta.
Vibrazioni motore: assenti.
Manovrabilità in porto: molto buona.
Ergonomia e sicurezza in esterno: buone, con spostamenti sicuri anche nella salita sul fly, ben protetta.
Ingresso in cabina: ottima, con accesso diretto sullo stesso piano dal pozzetto al living.
Articolazione interni: classica, articolata in tre layout diversi da 4 a 6 cabine.
Tientibene: ottimo posizionamento negli spazi esterni; negli interni, costituiti dai bordi rialzati degli arredi.
Illuminazione naturale: eccellente.
Illuminazione artificiale: buona.
Ventilazione: ottima.
Dinette: è il pezzo forte degli interni, spaziosa e ben arredata.
Cabina armatoriale: allestita nello scafo di dritta ne occupa tutto lo spazio con scrittoio, cabina armadio e bagno privato.
Cabine ospiti: dimensioni standard.
Toilette: spaziose.
Carteggio: ricavato sulla dritta del living, molto spazioso.
Cucina: ottimamente arredata e in comunicazione diretta con il pozzetto.
Finitura: buona.



