Prova di navigazione dell’ICE 70 di Ice Yachts
Prezzo base Euro 2.600.000 Iva esclusa
- Impressione di navigazione n. 1817
Scheda tecnica
| Lunghezza massima f.t. | m 21,30 |
| Lunghezza al galleggiamento | m 19,80 |
| Larghezza massima | m 5,76 |
| Rapporto lunghezza/larghezza | 3,4 |
| Deriva (lifting keel) | m 2,80/4,50 |
| Dislocamento | kg 25.500 |
| Zavorra | kg 8.100 |
| Rapporto zavorra/peso | 32{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} |
| Tipo di armamento | sloop |
| Albero | in carbonio con tre ordini di crocette |
| Boma | full carbon a V con rollaranda nel boma |
| Vang | rigido |
| Bompresso | in carbonio |
| Sartiame | in carbonio |
| Verricelli | 2 da 80 elettrici per parte a ridosso della timoneria; 2 winch da 70 sui due lati dell’albero per le drizze |
| Avvolgitori | randa e genoa |
| Superficie randa | mq 148 |
| Superficie genoa | mq 111 |
| Superficie fiocco autovirante | mq 66,5 |
| Superficie Code 0 | mq 238,6 |
| Superficie gennaker | mq 377,6 |
| Motorizzazione della prova | Yanmar 195 hp |
| Tipo di trasmissione | linea d’asse |
| Elica | flexofold 4 pale |
| Capacità serbatoio carburante | 1.200 litri |
| Capacità serbatoio acqua | 1.100 litri |
| Portata omologata | 12 persone |
| Categoria di progettazione CE | A |
| Progetto | Umberto Felci Yacht Design |
| Costruttore ICE Yachts | Salvirola (CR); tel. 0373 729220 |
| www.iceyachts.it |
MOTORI: Yanmar 195 HP
La gallery
La prova
CONDIZIONI – Vento: forza 3 – Mare: calmo – Persone: 6 – Carico liquido: acqua e carburante 50{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}.
MISURAZIONI – Area pozzetto: mq 16 – Rilevazione massima della tuga sulla coperta: m 0,32 – Altezza massima interna (zone transitabili): m 2,18 – Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,86 – Larghezza minima passavanti: m 0,53 – Altezza sala macchine: m 1,17.
PRESTAZIONI A VELA – Velocità massima (randa + Code 0) con vento reale di 7,3 nodi: nodi 8,6.
ANDATURE – Randa + genoa – Bolina stretta con vento reale di 7,5 nodi: nodi 5,9 – Bolina larga con vento reale di 8,5 nodi: nodi 7,8 – Traverso con vento reale di 8,4 nodi: nodi 7,4. Randa + Code 0 – Traverso con vento reale di 7,3 nodi: nodi 8,6 – Lasco con vento reale di 7,3 nodi: nodi 7,9.
Costruzione e allestimento
Materiali: lo scafo è realizzato in sandwich di materiali compositi utilizzando fibre di vetro e fibre di carbonio impregnate con resina epossidica, mentre la coperta è costituita interamente da fibre di carbonio. I tessuti sono quadriassiali. L’interno del sandwich è in Corocell a densità variabile. – Tipo di stratificazione: in infusione.
Descrizione della barca
Eleganza e personalizzazione estrema. Sono queste le note dominanti dell’Ice 70 che si associano a quelle che hanno reso famoso il cantiere. Qualità della costruzione e uso di materiali all’avanguardia. E in acqua qualche gradevolissima sorpresa.
La sorpresa di cui parliamo riguarda le prestazioni. Intendiamoci, tutta la produzione Ice è caratterizzata da barche veloci, ma nel caso della nuova ammiraglia del cantiere di Salvirola, nella provincia di Cremona, le performance hanno superato le aspettative. E questo perché, seppure consapevoli del largo e raffinato uso del carbonio che il cantiere fa nella realizzazione di scafo e coperta, la visita a bordo aveva messo in luce anche la sostanza degli interni, gli spessori dei masselli, le dimensioni delle attrezzature. Una blu water cruiser da oltre 25 tonnellate quindi, che non avremmo immaginato potesse spingersi oltre gli otto nodi di velocità – al traverso e con code 0, è vero – con un reale di poco più di 7 nodi.
Video originale del cantiere
E qui i meriti vanno soprattutto alle linee d’acqua disegnate da Umberto Felci, la storica firma del cantiere, che ha realizzato uno scafo piuttosto asciutto svasando le sezioni di poppa e contenendo comunque gli slanci. Il risultato è una barca che non esaspera gli angoli di bolina, nonostante gli ottimi 35 gradi di reale che ci hanno permesso di tenere una buona velocità, circa 6 nodi con un reale di poco superiore ai 7, e di cogliere i risultati migliori poggiando qualche grado: la bolina larga è decisamente l’andatura più divertente con il traverso, che diventa il paradiso del velista quando si decide di murare sul bompresso il Code 0.
La conduzione può essere in ogni caso molto semplice – e lo abbiamo sperimentato – ma anche piuttosto tecnica, alla ricerca di una ottimizzazione che le attrezzature di coperta permettono. Semplice perché è concepita per essere svolta davvero da due persone. Seppure abbiamo navigato con un genoa sovrapposto e senza autovirante, abbiamo virato e abbattuto in solitaria, grazie ai comandi dei winch elettrici ripetuti sulle colonnine delle ruote del timone: è sufficiente impostare la manovra con le scotte predisposte per essere cazzate sulle nuove mure e poi agire sui pulsanti per cazzare le scotte del genoa e regolare scotta e trasto della randa.
A proposito della vela maestra, la regolazione è quasi tutta affidata, come sempre dovrebbe essere, al trasto. Una volta data la forma corretta con la scotta, è la giusta posizione del carrello che determina il miglior angolo del boma rispetto alla direzione del vento. In fatto è che sull’Ice 70 il tutto si risolve nella fatica di premere due tasti, rinunciando ai quali si può sempre passare alla gestione manuale che comporta un po’ di fatica in più ma la stessa precisione.
Sul piano estetico la barca ci è piaciuta molto, soprattutto grazie a una coperta estremamente pulita e a una tuga che, seppure di forma squadrata, viene assorbita in modo molto armonico dal ponte.
Gli interni di questo primo modello hanno un carattere fortissimo e molto orientato dai gusti dell’armatore. In questo senso, al cantiere va attribuita la responsabilità del rispetto di alcuni parametri fondamentali che attengono all’architettura navale e alla qualità delle rifiniture, davvero eccellenti. La scelta del teak naturale ci ha convinto molto; un po’ meno l’insistenza con cui compaiono un po’ ovunque gli inserti di cuoio.
Così come non ci ha convinto una sorta di salottino alla dritta dell’albero e alla scelta di una cabina armatoriale con letto centrale che avrebbe potuto avere un maggior sviluppo verso poppa e, con un letto a murata, una vivibilità maggiore. Ma si tratta di scelte armatoriali, possibili grazie a una capacità di personalizzazione che il cantiere offre su tutti gli aspetti che non siano strutturali.
In ogni caso, questo modello è stato organizzato con uno splendido salone, una cucina separata e chiusa da una porta a poppa, una cabina ospiti e un alloggio per l’equipaggio sulla murata opposta a quella della cucina. E se si vuole capire cosa significa privacy e insonorizzazione, basta guardare gli spessori, come ad esempio quelli delle porte che sono di ben 6 centimetri e mezzo.
Valutazioni sulla barca provata
Allestimento tecnico della coperta: ottimo, con una organizzazione ben studiata delle attrezzature.
Riduzione fiocco: con avvolgitore.
Riduzione randa: con avvolgitore.
Trattamento antisdrucciolo: efficace, in teak.
Allestimento del pozzetto: molto curato, netta divisine fra zona manovre e ospiti, di pregio il tavolo realizzato in carbonio e teak che ospita tre grandi display.
Collocazione zattera autogonfiabile: ottima, due zattere in appositi gavoni laterali facilmente raggiungibili.
Collocazione tender: nel grande garage a poppa che può ospitare tender fino a 3,30 metri con motore.
Discesa a mare e risalita: agevole attraverso la profonda plancia di poppa.
Vani di carico: disponibilità di tanto volume a poppa.
Timoneria: Jeffa a frenelli.
Risposta timone: buona con due giri completi di ruota per arrivare alla banda.
Stabilità di rotta: molto buona.
Navigazione a motore: veloce.
Comandi motore: posizionati sulle colonnine, molto ergonomici.
Rumorosità motore: bassa.
Vibrazioni motore: assenti.
Manovrabilità in porto: eccellente con bow e stern thruster.
Ergonomia e sicurezza in esterno: molto buona.
Ingresso in cabina: sicuro e facile attraverso una discesa con larghi gradini e assistita da tientibene.
Articolazione interni: ben studiata, con una ottima collocazione dei locali tecnici e equipaggio a poppa.
Tientibene: ben posizionati ovunque anche sui cielini.
Illuminazione naturale: molto buona.
Illuminazione artificiale: molto buona.
Ventilazione: abbondante ed efficace.
Dinette: spaziosa e accogliente.
Cabina armatoriale: all’estrema prua con letto centrale e bagno privato.
Cabine ospiti: a centro barca di medie dimensioni.
Toilette: tutte ampie, eleganti, funzionali, con box doccia separati.
Carteggio: angolo curato e funzionale, con ampio tavolo e libreria.
Cucina: punto di forza degli interi, molto ampia, con pianta a “U”, separata con porta dal quadrato e in comunicazione con l’alloggio equipaggio.
Locali equipaggio: a poppa, ampi e in comunicazione con cucina e locali tecnici.
Finiture: eccellenti.
Ergonomia e sicurezza sotto coperta: molto buona.
Quadro elettrico: a poppa, razionale, a ridosso della sala macchine e del locale tecnico che ospita generatore.





