In vigore il Decreto Dirigenziale che ha approvato i quiz per le patenti nautiche
Novità senza sosta per i diportisti.
L’emanazione dei quiz per le patenti nautiche, primo e temibile scoglio per chi vuole conseguire il titolo abilitativo, varata dopo lunga attesa col D.M. 10 agosto 2021 n. 323 istitutivo dell’elenco unico nazionale dei quesiti – suscettibile di modifica all’esito di un primo periodo di applicazione e comunque da sottoporre a periodica revisione almeno biennale – dopo un battuta d’arresto e la sostituzione dell’allegato al Decreto Direttoriale 10/22 del 24/01/22 contenente i quesiti affetti da errori materiali è entrata finalmente in vigore dal 1 giugno 2022.
I quiz definitivi allegati al Decreto Direttoriale 106/22 del 12/05/22 sono stesi su ben 203 pagine reperibili sul sito del Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibile per la qual cosa sono materialmente disponibili a tutti in ossequio alla trasparenza e pubblicità amministrativa. Essi valgono a livello nazionale per la qual cosa non si potranno più verificare le lamentate situazioni di disparità tra varie sedi/commissioni d’esame.
Dal punto di vista pratico notiamo che oltre alla forma mutano anche i contenuti e ciò dovrà necessariamente influire sul metodo d’insegnamento presso le scuole nautiche mentre i manuali per la preparazione degli esami dovranno di certo essere aggiornati e profondamente trasformati.
Oltre alle modalità di implementazione dell’apposito database nazionale dei quesiti per le prove scritte, son previste le conseguenti modalità di gestione e aggiornamento evolutivo e le modalità di estrazione delle schede dei quesiti da somministrare ai candidati in sede di esame secondo precisi criteri di casualità che garantiscano l’originalità di ciascuna singola scheda e la verifica della preparazione del candidato su ognuno dei temi previsti dal programma d’esame per la patente nautica richiesta.
Ciò posto, osserviamo che quello che si è voluto attuare è un cambiamento e adeguamento degli argomenti d’esame, per rendere in definitiva lo studio di base al conseguimento della patente più utile e aderente alla effettiva realtà della nautica. L’obiettivo è un passaggio dal tradizionale sistema sostanzialmente nozionistico – che ricalcava in buona sostanza quello scolastico – a percorsi in cui fosse valorizzato il bagaglio pratico applicativo derivante dalla navigazione e ciò per assicurare che i possessori della patente possiedano nella realtà le capacità utili a condurre l’imbarcazione e a navigare al di là delle nozioni teoriche che logicamente dovranno comunque essere possedute.
Per tali motivi, per esempio, tra i quiz di vela ne sono stati eliminati alcuni legati al mondo delle derive mentre sono stati incrementati quelli dedicati alle barche da crociera e specialmente al meteo. Un tanto anche in relazione alla navigazione che per le unità acquistate post 17 giugno 1998 e munite quindi di marchio CE determinano altresì l’estensione della navigazione e sue modalità. I quiz relativi all’influenza dell’elica sul timone da puri elementi di cinematica sono stati trasformati in quesiti sugli effetti pratici che si hanno sulla conduzione e andamento dell’unità. I quesiti sui motori sono limitati al funzionamento generale senza entrare nella teoria ingegneristica, ma con speciale attenzione alle avarie che possono essere risolte senza ricorrere a un meccanico navale, oltre a tenere conto delle novità tecnologiche come per esempio le trasmissioni IPS o Pod e i nuovi motori fuoribordo.
La parte dedicata a “meteorologia e maree” è stata incentrata sugli elementi effettivamente necessari durante la navigazione, stralciando quelli di fisica dell’atmosfera che apparivano ridondanti nell’ambito diportistico come pure una dovuta attenzione è stata dedicata al problema ambientale.
In definitiva era ormai tempo e, sia pur con la consueta lungaggine e con il colpo di scena che ha accompagnato il ritiro dei quiz allegati al D.D. del 24 gennaio, siamo giunti a questa meta da tempo agognata che porta tra l’altro la nostra nautica in linea con le maggiori istanze internazionali.
Sta di fatto che, come si osservava, i nuovi quiz implicano un deciso impegno per le scuole nautiche che dovranno ricalibrare in modo adeguato l’insegnamento per gli aspiranti comandanti, dedicando più attenzione agli aspetti pratici e in definitiva “utili” ed essenziali del loro studio piuttosto che all’apprendimento meramente scolastico della complessa e di certo difficile materia che ci occupa. Cosa certa è che in ogni caso il cambiamento deve essere salutato positivamente, poiché tiene conto delle conoscenze realmente necessarie a un diportista e del fatto che, grazie alle attuali tecnologie, molti aspetti complessi della nautica sono stati certamente ridotti e per molti aspetti semplificati anche se di certo l’aumento e l’intensificazione del traffico marittimo non ha reso più agevole la navigazione ai giorni nostri.
