Procida: rotta verso la cultura
Procida, “L’isola dai mille colori”, come viene soprannominata, dista appena 12 miglia da Napoli.
Fra le isole dell’Arcipelago Campano o Flegree (le altre sono Ischia, Capri, Vivara e Nisida), Procida è la più vicina alla terraferma e, forse, la meno nota ai naviganti. Non certamente un luogo mondano (come la vicina Capri), ma incantevole per la sua combinazione ideale fra bellezze naturali, panorami straordinari e mare cristallino, coniugati con un patrimonio storico e artistico ineguagliabile.
Procida è stata nominata Capitale Italiana della Cultura 2022 (prima isola a ricevere questo titolo), grazie anche al suo “modello di sviluppo sostenibile basato sulla cultura dell’Isola”, oltre che per l’immensa bellezza del suo litorale.
Si distingue per le grandi macchie di vegetazione lussureggiante e per le tipiche casette color pastello, in origine case dei pescatori che hanno questi colori sgargianti proprio per essere riconosciute anche dal largo e che vengono oggi ammirate dai turisti che giungono via mare.

Periodo di crociera
Qui la stagione per le crociere può iniziare ad aprile e finire alla fine di ottobre. Il periodo di luglio ed agosto, considerato come alta stagione, è il più caldo, con venti leggeri e, naturalmente, con porti e baie affollate. Maggio, giugno e settembre sono sicuramente mesi favorevoli alla navigazione, le temperature sono gradevoli, i turisti non sono presenti in gran numero, i porti meno affollati ed anche il traffico in mare è certamente meno elevato.
Ormeggi e itinerario
Ricca di punti di ormeggio, offre facili e piacevoli itinerari piacevoli, con navigazione a vista, soprattutto tra giugno e settembre, quando i venti sono quasi sempre a regime di brezza. L’unico fattore di pericolo è rappresentato dall’intenso traffico marittimo delle navi di linea e delle barche da diporto in alta stagione.
Le coste, in alcuni tratti alte e rocciose, in altri basse e sabbiose, offrono una serie di baie e cale ben riparate e adatte all’ormeggio. La loro conformazione naturalmente favorevole ha permesso la costruzione di due approdi uno a nord e l’altro a sud dell’isola.
L’approdo principale per il diporto è il Marina di Procida, immediatamente ad Est del porto commerciale nella parte Nord dell’Isola di Procida. Offre 491 posti barca fino a 50 metri di lunghezza e un buon ridosso dai venti di Scirocco e di Libeccio. Il Marina, dotato di tutti i servizi in banchina, offre un accesso privilegiato al centro abitato dell’isola.

Navigando verso est e superando Punta Lingua e Punta dei Monaci, si raggiunge il piccolo approdo di Corricella, aperto verso sud, frequentato principalmente dalle imbarcazioni da pesca locali. Vi trovano comunque ormeggio anche imbarcazioni da diporto con pescaggio limitato. La Cala di Corricella è riconoscibile dal largo per la Chiesa di S. Maria delle Grazie ad est; qui trovano riparo le navi che con i venti settentrionali non possono approdare alla Marina di Procida. Durante l’avvicinamento bisogna tenersi vicino a Punta dei Monaci in modo da distanziarsi dalla secca che si trova vicino alla riva occidentale. In alternativa si può ancorare nella Rada della Chiaia (poco più a sud), punto ben ridossata dai venti di Tramontana, Scirocco, Libeccio e Grecale e un buon fondale sabbioso.

Oltrepassata Punta di Pizzaco e navigando verso sud si incontra la bella Baia di Carbogno, poco adatta all’ancoraggio a causa degli alti fondali rocciosi.
Infine, proseguendo la circumnavigazione dell’isola si giunge all’approdo sud-occidentale dell’isola, il porto di Chiaiolella, un piccolo angolo di paradiso ben ridossato dal vento di Maestrale. All’interno esistono vari pontili per l’ormeggio gestiti da privati e in banchina si trovano tutti i principali servizi, compreso il distributore di carburante in banchina.

Infine, all’estremità sud-est dell’isola si trova Vivara, una riserva naturale collegata a Procida solo da un ponte. L’insenatura formata dalle due isole costituisce un eccellente punto di ancoraggio.
Nella parte ovest di Procida si può dare fondo nei pressi della spiaggia del Pozzo Vecchio e di quella di Ciraccio (separate solo dal promontorio di Punta Serra) che offrono un buon ridosso dai venti del II e del III quadrante e un buon fondale di sabbia compatta adatto all’ancoraggio.

Noleggio
Procida vanta una flotta di barche charter tra le più importanti del Tirreno. Oltre al charter di cabinati, anche per chi non è in possesso della patente nautica c’è l’opportunità di prendere a nolo piccole imbarcazioni: lance, gozzi e gommoni.
Chi vuole fare un’esperienza particolare, può salire a bordo dei pescherecci per fare pescaturismo (si esce per calare le reti, si torna per ritirarle). Si può anche trascorrere una notte alle prese con la pesca alle alici. Grazie a quest’esperienza è possibile scoprire tutti i trucchi e le tecniche che i pescatori procidani utilizzano per catturare le alici (www.procidaexperience.it).
Fra le società di noleggio di barche da diporto, citiamo forse la più importante per numero di barche, la Sailitalia (www.sailitalia.com), agente Sunsail e Moorings, con la sua base aperta tutto l’anno ubicata proprio nel Marina di Procida e con una flotta varia e recentemente rinnovata. Il cliente può scegliere fra monoscafi o catamarani a vela, con o senza skipper. In particolare è disponibile una vasta gamma di Oceanis: fra questi segnaliamo il nuovissimo (anno 2022) Oceanis 46.1, lungo 14,60 metri, con 5 cabine e 3 bagni, adatto per massimo 12 persone. Oppure c’è l’Oceanis 41(anno 2022) lungo 12,87 e largo 3,99 m, con 3 cabine e 2 bagni, ideale per 6 persone. Fra i catamarani, si può scegliere fra la numerosa flotta dei Leopard: dal “piccolo” Leopard 42, lungo 12,67, con 4 cabine e 4 bagni per 10 persone fino al nuovissimo (anno 2022) Exclusive Plus Leopard 50, lungo 15,40 m, con 5 cabine e 5 bagni, che ospita fino a 11 persone.<p style=”text-align: center;”></p>
