Per San Nicola L’Arena più che un maquillage
di Germano Scargiali
Grosse novità per il porto di San Nicola l’Arena, frazione di Trabia in Sicilia.
Il porto è attivo da molti anni (da sempre come piccolo scalo peschereccio) e, per quanto di piccole dimensioni, può considerarsi in Sicilia un antesignano del settore. Ha approntato tempestivamente, a suo tempo, un’accoglienza moderna (pontili con colonnine di servizio), anche se non è mai stato meta prediletta dallo yachting maggiore.
Adesso potrebbe diventarlo grazie ad uno stanziamento della Regione siciliana. Circa 5 milioni di Euro sono adesso disponibili per il rilancio e l’ampliamento del porto turistico, subordinati alla revisione del progetto. Non si tratterebbe, insomma, di un “maquillage”, bensì di una trasformazione profonda. Da una trentina d’anni il porticciolo gode di un sistemazione foranea che lo rende sicuro ed è provvisto di un distributore di carburante.
Viene così attualmente descritto nella sua struttura: “… Il porto è costituito da un molo di sopraflutto a quattro bracci con due pennelli interni e da un molo di sottoflutto a due bracci.”. Lo specchio acqueo ricompreso tra i due moli trasversali posti sul molo nord è in concessione alla Mare Sud, che offre ai diportisti in transito possibilità di ormeggio in pontili galleggianti muniti di colonnine erogatrici di acqua e luce. I posti barca dichiarati sono 800, ma si intendono distribuiti, fra gommoni, motoscafi fuoribordo e yacht a motore e a vela, anche di rilevanti proporzioni.
Più volte si è progettato di trasformarlo in un grande porto turistico.
Fra tutti un progetto era stato preparato dall’Ing. Giuseppe Mallandrino – alcuni decenni or sono – per essere realizzato dal notaio Vito Di Giovanni. Si trattava di un progetto molto ‘in grande’ che avrebbe dovuto comportare anche una sistemazione del territorio, ridotto ad una fila di case – pur gradevole – fra il mare e la ferrovia. La strada è la 113 est ed in quel punto, in estate, risulta certamente insufficiente da sempre e il problema rimane a tutt’oggi immutato.
Va detto che la costa, sia in direzione di Capo Zafferano (lato Palermo), sia in direzione di Trabia e di Termini Imerese è molto bella. Troppo vicina, forse al capoluogo siciliano, una piccola metropoli, con una conseguente antropizzazione che è il solo limite di posti storici e paesaggistici di grande valore: Fondachello, Porticello, Sant’Elia da una parte, Trabia e Termini Imerese dall’altra…
L’attuale amministrazione regionale è, forse, la prima in assoluto ad avere a cuore le sorti del turismo nautico in termini di incoming nell’Isola. Abbiamo parlato su Nautica dei sopralluoghi compiuti dallo stesso presidente in carica “Rilanciare il sistema portuale turistico in Sicilia e in alcune aree della provincia di Palermo significa offrire nuovi incentivi al turismo e incrementare lavoro e sviluppo economico, per le attività commerciali e imprenditoriali legate al turismo portuale e da diporto, che in questi mesi hanno subito enormi danni dalla paralisi determinata dalla situazione sanitaria. Ecco perché è prioritario destinare grande attenzione alla ristrutturazione e valorizzazione dei nostri porti turistici”. A dichiararlo è Salvino Caputo, noto uomo politico locale del dipartimento regionale per le Attività Produttive e per il sostegno alle imprese, che ha incontrato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Marco Falcone e i dirigenti del dipartimento che si occupa della portualità in Sicilia.
“Ho apprezzato – ha detto Caputo – il lavoro svolto dall’assessore Falcone e dai suoi uffici per il sistema portuale dell’Isola, per il quale sono state previste somme consistenti per interventi strutturali, ampliamenti e bonifiche. C’è attenzione per i porti di Cefalù, Porticello, Isola e Balestrate”. L’assessore Falcone dichiara di voler promuovere adesso un tavolo tecnico proprio per il porto turistico di San Nicola L’Arena a Trabia.
Vi sono circa 5 milioni di euro destinati al rilancio e all’ampliamento della struttura, subordinati alla revisione del progetto. Restano, infatti, da definire aspetti amministrativi e tecnici per consentire la realizzazione dei lavori. A breve verrà organizzata una riunione tecnica per verificare lo stato progettuale.
Finalmente sembra chiaro in Sicilia che investire sul sistema portuale significa creare un nuovo incentivo per future presenze turistiche ed anche per l’attività sportiva. L’occasione potrebbe essere fornita dall’impellenza di interventi ‘post Covid’ ai fini del tanto atteso rilancio economico.<p style=”text-align: center;”></p>