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Pompe di sentina

pompa sentina

Non esiste armatore di unità da diporto che non sappia cos’è la pompa di sentina.

Tutte le imbarcazioni ne sono dotate in modo da rispettare le direttive di costruzione CE, ma spesso l’esperienza, la tipologia di scafo e l’entità della navigazione che si è soliti intraprendere consigliano di incrementarne la dotazione e di effettuare una serie di controlli mirati a garantirne la perfetta efficienza.

pompa sentina
pompe a girante

Tre tipi di Pompe di Sentina

In base alle tipologie di utilizzo a bordo di unità tra i 10 e i 18 metri, possiamo dividere le pompe in tre macrocategorie:

  1. Pompe per mantenere pulite ed asciutte le sentine.
  2. Pompe di esaurimento acque depositate o piccole perdite.
  3. Pompe di esaurimento grandi masse.

Tutti questi dispositivi possono essere a funzionamento manuale o automatico ed essere affiancati da un utilissimo sensore/allarme di acqua alta in sentina da porre in posizione più elevata rispetto al sensore automatico di azionamento, in modo da segnalare un problema più grave.

Della prima categoria fanno essenzialmente parte pompe elettriche autoadescanti a girante o a membrana e pompe a mano. Ciò che le accomuna è il pescante, che consiste generalmente in un tubo flessibile all’estremità del quale si trova la cosiddetta succhiarola (con rete/filtro da pulire periodicamente).

pompe
pompe a membrana

Vantaggi: si possono montare in posti differenti e, se ben posizionate, le loro succhiarole riescono ad asciugare la sentina fino all’ultima goccia. Non consentono reflussi di acqua dallo scarico a mare.
Inconvenienti: quelle a girante in gomma non devono girare a secco poiché questa si fonde rapidamente. Hanno generalmente basse capacità di esaurimento (intorno ai 15-20 litri minuto) e assorbono parecchia corrente. Quelle a membrana sono più costose ma hanno maggiore durata e possono girare anche a vuoto per qualche minuto.

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pompe immerse con gallegiante

Della seconda tipologia fanno sempre parte le pompe elettriche autoadescanti a girante o a membrana e le pompe immerse.

Vantaggi: le pompe immerse sono generalmente molto più efficaci e non si otturano facilmente. Hanno consumi ridotti (a parità di portata) e possono girare per parecchio tempo prima di danneggiarsi. A parità di caratteristiche, sono molto più economiche e di facile installazione e manutenzione. Generalmente hanno portate tra i 40 e i 100 litri minuto.
Inconvenienti: le pompe elettriche autoadescanti di maggior portata a girante o a membrana hanno consumi elevati e le giranti in gomma si danneggiano facilmente; quelle con giranti metalliche si possono disinnescare facilmente. Le pompe immerse non riescono ad esaurire gli ultimi 5-8 cm di acqua; possono diminuire molto la portata in relazione all’altezza dello scarico e del sifone o valvola di non ritorno, necessari sullo scarico a mare; se posizionate senza sifoni o valvole di non ritorno possono consentire un pericoloso ingresso di acqua dall’esterno.

pompa
pompa a immersione

Della terza tipologia, che rappresenta anche quella dei sistemi di emergenza e sicurezza, fanno parte le pompe elettriche autoadescanti esterne con girante a grande portata e azionamento dal motore principale, le stesse pompe di raffreddamento del motore con un bypass in sentina (la cosiddetta “lupa”), pompe immerse di maggiore capacità e, infine, pompe portatili esterne e autonome azionate da motore a scoppio, utilizzabili anche come antincendio.

Vantaggi: le pompe esterne a girante a grande portata con azionamento dal motore principale sono potenti e resistenti. In particolare, le “lupe” sono la soluzione più efficiente e pratica: è infatti molto semplice modificare l’aspirazione dell’acqua di raffreddamento del motore con una chiave a “Y” o due chiavi separate e una valvola di non ritorno (o – ancor meglio – montare chiavi uniche che effettuano il bypass semplicemente azionandole), in modo tale che, in caso di emergenza, il pescaggio avvenga dalla sentina e non dal mare.

pompa
lupa con chiave a bypass unica

In questo caso, le portate possono essere dell’ordine di 100-300 litri/minuto o più (a seconda dei motori dell’imbarcazione). Se ne ricava che, per una barca a vela dotata di motore ausiliario di piccola potenza, le portate possono scendere a 20-50 litri/minuto. Quelle immerse sono generalmente molto più economiche e di facile montaggio ma ovviamente, per avere una portata di 200-250 litri/minuto, hanno bisogno di una tubazione e di un passascafo da 2,5 pollici: hanno consumi relativamente bassi e possono anche girare a secco per un po’ senza danneggiarsi.

pompa
motopompa a scoppio portatile

Le pompe esterne autonome sono indipendenti da motori e impianti elettrici, possono essere posizionate ove necessitano e possono svolgere la funzione anche di antincendio; alcune sono abbastanza piccole e hanno portate dai 150 llitri/ minuto a salire.

pompa
chiavi bloccate

Inconvenienti: le pompe esterne a girante a grande portata con azionamento dal motore principale sono costose e bisognose di una frizione da azionare, collegamenti con cinghie al motore oltre tubazioni adeguate. Le “lupe” devono avere valvole di chiusura di facile manovrabilità anche in caso di allagamento, poiché devono essere accessibili proprio in tale caso; devono essere di qualità altrimenti, non usandole mai, nel momento del bisogno possono risultare bloccate.

Quelle immerse dipendono dal corretto funzionamento dell’impianto elettrico (critico in caso di emergenza). Le pompe esterne autonome hanno bisogno di un gavone ventilato (sono quasi tutte a miscela), necessitano di carburante di riserva e, se non provate periodicamente, al momento del bisogno potrebbero non partire. Infine, molte devono essere innescate prima dell’uso.

pompa
lupa con doppia chiave

Praticità, pulizia e manutenzione delle pompe di sentina

La prima verifica da fare consiste nell’accertare se, a imbarcazione ferma, ci sono punti della sentina dove si accumula acqua (dolce di lavaggio o di mare, che può entrare normalmente solo dai premitreccia delle tenute assi) e se questa può essere completamente eliminata dalle pompe.

Tale controllo va effettuato in tutte le sentine, sia nel locale motori sia nelle cabine o in altri compartimenti, nonché in corrispondenza di zone limitate dall’ossatura dello scafo, soprattutto se priva degli importanti fori di scolo (i cosiddetti alleggi). Se l’imbarcazione è (fortunatamente) dotata di compartimentazione stagna, dovrebbero esserci accumuli di acqua alla base delle paratie e, perciò, essere presente una pompa di esaurimento con eventuale sensore acqua.

pompa
valvole bloccate smontate

Tale acqua stagnante è dannosa. Innanzi tutto provoca una maggiore ossidazione di componenti meccanici e collegamenti elettrici nell’intero ambiente (evaporando e sbattendo, genera molta umidità), inoltre può creare odori sgradevoli, muffe e deterioramento di materiali (base paratie, soprattutto se di legno; falsi contatti di connessioni elettriche; degrado di tessuti e rivestimenti; ossidazione di viterie eccetera). Vero è che, una volta in navigazione, con lo scafo che assume assetti diversi, tali acque ristagnanti possono confluire verso poppa dove possono essere aspirate. Ma non sempre è così, pertanto, in tali casi è necessario aggiungere altre pompe o modificarne l’ubicazione di aspirazione o predisporre fori di scarico verso il centro chiglia.

Se nei punti di accumulo è presente una sola pompa a immersione ad azionamento anche manuale, una soluzione molto pratica per migliorare lo svuotamento consiste nell’aggiungere un’ulteriore pompa a membrana con tubo e succhiarola da collegare sullo stesso cavo di alimentazione (verificando la sezione del cavo, il fusibile/magnetotermico di protezione linea e montando un ulteriore fusibile per la nuova pompa) e sullo stesso tubo di scarico, montando un raccordo ad “Y” e una valvola di non ritorno.

In tal modo, dopo che le due pompe avranno svuotato insieme gran parte della sentina, quando la pompa immersa non pescherà più, l’altra continuerà a svuotare il fondo, approfittando del fatto che la pompa immersa può tranquillamente funzionare a secco per svariati minuti.

pompa
valvola non ritorno

Sicurezza

Il dimensionamento reale per la sicurezza dell’imbarcazione non è determinabile, così come non è prevedibile la grandezza di una via d’acqua. Sempre considerando un’imbarcazione tra i 10 e i 18 metri, l’esperienza consiglia di avere nel compartimento motori – il più esposto agli allagamenti – almeno tre pompe: una con succhiarola a membrana da 10/20 litri/minuto per lo svuotamento completo della sentina; una immersa da 70-100 litri/minuto per svuotamenti ordinari; un’altra di emergenza e di ridondanza di tipo immerso da 200-250 litri/minuto; almeno una “lupa” collegata ai motori. In tutti gli altri compartimenti: una con succhiarola a membrana da 10-20 litri/minuto per lo svuotamento completo sentina; una immersa da 70-100 litri/minuto.

Ovviamente, più pompe ci sono, più potenziale di sicurezza e ridondanza ne risulta, sempre che l’impianto elettrico continui a funzionare. Ciò che non deve mai mancare sono gli allarmi acque alte e una telecamera che permetta di osservare in tempo reale ciò che accade nei locali per porvi rimedio prima che sia troppo tardi.

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