Diminuire i rischi d’incendio in barca
Tra i tanti proverbi marinareschi ce n’è uno che recita: le navi temono più il fuoco che l’acqua.
Infatti è così. Le imbarcazioni, specie quelle da diporto in vetroresina o legno (ma anche quelle in metallo), sono soggette a poter prendere fuoco poiché:
- sono realizzate e arredate con materiali altamente infiammabili;
- trasportano grossi quantitativi di carburanti e oli;
- hanno impianti elettrici con carichi elevati e spesso mal eseguiti;
- hanno motori termici che sviluppano calore;
- i diportisti sono ignari del pericolo che possono correre e quasi mai preparati ad affrontare l’incendio;
- le manutenzioni su impianti elettrici e sistemi di sicurezza antincendio sono approssimative e poco frequenti.

Per diminuire i pericoli d’incendio, possiamo e dobbiamo intervenire secondo una diversa tempistica: durante la costruzione della barca; durante una manutenzione straordinaria; in occasione del rimessaggio ordinario; durante l’uso quotidiano. Talvolta si tratterà di commissionare specifici lavori a tecnici specializzati e, quando possibile, si potrà intervenire direttamente con un “fai -da-te” ben ragionato.

In tutti i casi, valgono le seguenti raccomandazioni.
1) utilizzare quanti più materiali ignifughi o ritardanti verificandone le certificazioni (tendaggi, moquette, tappezzerie, materassi, pannelli insonorizzanti eccetera);
2) se in fase di costruzione, richiedere che almeno in sala motori e in zona batterie si utilizzi l’ultimo strato di vtr con caratteristiche ritardanti;
3) predisporre chiusure a distanza (meglio se meccaniche) delle alimentazioni motori e generatore;
4) predisporre chiusure a distanza delle prese aria locale motori e generatore;
5) montare batterie al gel (che non sviluppano gas in fase di ricarica), posizionate in punti non umidi e collegate ai cavi di potenza tramite perni con dadi e non con morsetti a serrare, dotate di cappucci di isolamento;

6) posare cablaggi elettrici separati tra tensioni a 12/24 V e 230 V e cavi di segnale; verificare il corretto dimensionamento dei cavi e la ventilazione dei quadri elettrici;
7) installare staccabatterie (anche per il generatore e le eventuali eliche di manovra) con comando esterno meccanico, verificando che tali dispositivi isolino effettivamente ciascuna utenza (compresi verricello, passerella, apparecchiature elettroniche varie);
8) fare in modo che tutti i morsetti, i collegamenti a motorini avviamento, motori elettrici, bow truster eccetera siano sempre coperti e protetti con cappucci in gomma ben fissati;
9) verificare che tubazioni e serbatoi carburante siano certificati e non passino vicino a elementi in potenziale movimento o fonti di calore;
10) se a bordo viene trasportata benzina (anche solo per alimentare il fuoribordo del tender), verificare che qualsiasi apparecchiatura in prossimità in grado di generare scintille (pompe, autoclavi, autopilota, estrattori, relais eccetera.) sia totalmente isolata;
11) se la barca è dotata di garage, verificare che questo rispetti le normative antincendio e che, oltre al tender, possa contenere anche il suo eventuale serbatoio di carburante;
12) far installare un impianto parafulmine;

13) far installare dispositivi di rilevazione fumo/calore anche negli interni e nelle intercapedini ove passano molti cavi;

14) dimensionare bene l’impianto di estinzione incendi automatico nel locale motori e prevederne uno anche dove si trovano il generatore, le batterie e il quadro elettrico generale; assai consigliabile montare un piccolo estintore automatico all’interno della cassa generatore;
15) dotare ciascuna cabina di un estintore e di due coperte tagliafuoco;
16) installare telecamere nei punti potenzialmente critici, in modo tale da poter rilevare visivamente fumi o fiamme sui display della plancia;

17) evitare la cucina a gas; qualora presente, verificare che la bombola sia esterna, in un alloggiamento ventilato; che le tubazioni flessibili siano entro la data di scadenza; che le fascette siano ben serrate; che i tubi di rame e gli altri componenti non presentino tracce di corrosione o fratture;
18) verificare che dalle cabine si possa sempre uscire attraverso un’agevole seconda via di fuga;
19) installare una pompa lavaggio sul ponte di coperta con uso anche antincendio;
20) pulire, ancor meglio smontando e rimontando, i collegamenti elettrici ossidati e verificare la ventilazione dei quadri elettrici;
21) controllare regolarmente il perfetto funzionamento degli staccabatterie;
22) controllare regolarmente morsetti e dei cavi (soprattutto quelli soggetti a correnti elevate, come nel caso dei motorini d’avviamento, del bow thruster eccetera) anche misurando la tensione in arrivo, che non deve scendere oltre il 5{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} mentre si aziona l’utenza (un collegamento lasco può generare un arco voltaico, fondere l’elettrodo e, se non protetto, innescare un incendio);
23) controllare regolarmente l’efficienza delle chiusure a distanza delle alimentazioni dei motori e del generatore;
24) nel caso di motorizzazioni a benzina, controllare che gli estrattori del locale funzionino correttamente e che il tappo dell’imbarco carburante sia collegato alla massa della imbarcazione;
25) verificare regolarmente che non vi siano perdite di carburante o olio nel locale motori, soprattutto vicino a parti calde o parti elettriche; ciò vale ovviamente anche per il gruppo elettrogeno;
26) quando la barca viene lasciata sola, staccare sempre le batterie; di notte, quando si dorme a bordo, staccare dal quadro elettrico tutte le utenze non utilizzate (in particolare il verricello, la passerella e tutte le utenze di grande potenza);
27) collegare il cavo di terra solo quando si è a bordo, evitando di lasciarlo collegato inutilmente per lungo tempo congiuntamente a utenze (frigoriferi, aria condizionata, boiler eccetera);
28) evitare di tenere in uso contemporaneamente troppe utenze, specie sull’impianto a 230 Volt (fornelli elettrici, aria condizionata, forno, boiler, asciugacapelli eccetera);
29) alla minima sensazione di odore di bruciato, staccare immediatamente le batterie e la presa di banchina; spegnere i motori e il gruppo elettrogeno; chiudere le intercettazioni del carburante; prima di aprire qualsiasi portello, capire se vi può essere un principio di incendio all’interno, poiché facendo entrare aria lo alimenteremmo in modo grave;
30) non lasciare pile o apparati con batterie al litio in armadi troppo umidi o troppo caldi; non lasciarli a contatto con materiali infiammabili.