Special cat: il governo a vela
La fabbrica del vento … apparente
Dal punto di vista delle prestazioni, è proprio la forma a mettere i catamarani in una posizione di vantaggio rispetto ai monoscafi: hanno una superficie immersa molto inferiore e sono pressoché privi di deriva, con il risultato di avere una resistenza idrodinamica di molto inferiore e una stabilità affidata alla larghezza, che generalmente è pari a circa il 50% della lunghezza.

Minore resistenza uguale maggiore velocità, con la conseguenza che la differenza fra vento apparente e vento reale è molto più ampia rispetto alle barche a vela tradizionali. Il primo, infatti, è superiore a parità di vento reale proprio grazie al fatto che il vento di velocità è di intensità maggiore. La sua direzione, inoltre, è più spostata verso prua, con la conseguente necessità di dover navigare con le vele più cazzate rispetto a quanto non lo siano, a parità di lunghezza scafo e condizioni meteo, quelle di un monoscafo.
La bolina
In termini generali, di bolina – che su un catamarano da crociera generalmente non scende sotto il 60 gradi – si regola il fiocco nel modo classico, osservando gli indicatori di flusso e nello stesso modo la randa. Quando si inizia a poggiare, la velocità aumenta in modo maggiore rispetto a quella di un monoscafo, con la conseguenza che anche il vento apparente aumenta rimanendo come direzione più a prua.
Agendo sulle scotte e sui carrelli, sia quello del fiocco sia quello della randa se fornita di trasto, oppure solo con la scotta nel caso di due punti fissi, ci accorgeremo che, per mantenere gli indicatori di flusso ben paralleli, le vele resteranno molto più cazzate rispetto a quelle di una barca a vela tradizionale.

Il lasco
Al lasco, se dotati di un code 0 o di un gennaker, quindi nelle condizioni di mantenere alte velocità, sarà necessario lascare pochissimo le vele; con un vento sui 14-15 nodi a 130 gradi, la randa normalmente è regolata come se fossimo in bolina larga. L’abbattuta non comporta alcun problema particolare, anche perché la randa è più cazzata anche al lasco e quindi ha un passaggio meno ampio da una mura all’altra.

La virata
La virata, invece, considerando l’inerzia di due scafi all’interno dell’angolo morto, deve essere eseguita con la massima velocità di partenza, con la randa bella piena e potente, lascando la scotta di qualche centimetro. Il fiocco, invece, a meno che non sia autovirante, può essere lasciato a collo in modo di aiutare il passaggio sulle altre mure.