Salerno Boat Show 6° edizione, location al top
Si è svolta a Marina d’Arechi la sesta edizione del Salerno Boat Show, manifestazione organizzata con il patrocinio di Confindustria Nautica che ha riproposto la formula dei due weekend aperti al pubblico, 5-6 e 12-13 novembre, con ingresso gratuito e possibilità di prove in mare durante la settimana.
Un centinaio gli stand allestiti e circa 150 unità esposte, in prevalenza piccoli e medi natanti, con cospicua rappresentanza di cantieri locali, capaci di segnalarsi per una verve progettuale in sintonia con il boom del comparto e con il successo del porto turistico salernitano: una struttura privata che a 10 anni dall’apertura conta oggi 950 posti barca (alcuni capaci di accogliere mega yacht fino a 100 metri), offrendo 340.000 metri quadri di specchio acqueo, 4,5 km di banchine, 1,3 km di diga foranea e completi servizi di assistenza. Ad arricchire la capacità di hospitality, 5 ristoranti, 3 bar, campo di padel e elisuperficie. Tutto ciò utilizzando materiali ecocompatibili e rinunciando a contributi pubblici a fondo perduto.

“Marina d’Arechi – ha tenuto a dire il patron Agostino Gallozzi – è riuscita ad affermarsi come infrastruttura di promozione e valorizzazione del territorio salernitano e del Sud Italia con presenze a Barcellona, in Grecia, a Cannes, Fort Lauderdale e Montecarlo, dove è stata aperta anche una sede distaccata. Concluderemo il tour a gennaio a Dusseldorf” ha concluso il manager, incassando i complimenti del vicepresidente della Regione Campania Bonavitacola, del numero uno di Assomarinas Perocchio e delle altre autorità presenti alla cerimonia inaugurale.

È in questo contesto che l’evento salernitano ha dato ad alcuni cantieri, soprattutto locali, la possibilità di esibire il meglio della propria produzione, in particolare nell’area dei piccoli gommoni e delle barche in vtr di fascia media. Nel primo caso si sono fatte notare le new entry attorno ai 6 metri di AllRib, cantiere salernitano fondato da Alfonso Stoia e Riccardo Petteruti, e di Starmar, cantiere napoletano che ha presentato in anteprima il 6.75 XL, gioiellino ideale per il noleggio, ma non solo.
Sulle misure maggiori in evidenza i campani Oromarine, Novamares, Panamera, Python, ma anche il maxi-rib trimotore del tunisino Seanfinity e l’Inagua, primo battello pneumatico di Rio Yacht reduce dalle anteprime a Cannes e a Genova.

Anche nell’area delle barche in vtr sono state proposte alcune delle novità già viste in Costa Azzurra e Liguria. Di spicco la presenza di Salpa, che ha rinunciato per una volta ad esibire i gommoni della linea Soleil richiamando l’attenzione sull’Avantgarde 35, barca planante di 11 metri, con 4 posti letto, proposta sia con motorizzazione fuoribordo (due Yamaha da 300 HP) sia nell’innovativa versione ibrida (Diesel+elettrico) realizzata in collaborazione con FNM.
Su queste dimensioni, ma con la sola motorizzazione fuoribordo, ha attirato l’attenzione il Nassima, walkaround di 11,80 metri progettato da Sebastiano Caldarella, rivelatosi in grado di stupire sia per l’originalità delle soluzioni studiate per gli esterni, con i due fuoribordo da 400 hp celati sotto la plancetta di poppa, sia per gli interni, che offrono 4 comodi posti letto. In questo range di mercato, Orange Boat ha presentato l’Allure 38 nella doppia versione entrobordo in linea d’asse e fuoribordo.
Gagliotta si è limitato ad esporre il noto Lobster 35 in una vistosa livrea rosso corallo, ma è trapelato che entro fine 2023 potrebbe arrivare una versione fuoribordo. Tra i natanti in vtr di dimensioni inferiori ha conquistato la scena Lilybaeum Yacht, cantiere siciliano rappresentato da Nautica Branchizio: è una barca di 8 metri dallo stile originale proposta a 110.000 euro (compresi IVA e 2 Mercury da 150 HP).
Un ruolo importante hanno avuto a Salerno anche barche a vela e catamarani, con il Maiora di 26 metri che si è impadronito del ruolo di ammiraglia del salone. In questo ambito ha fatto breccia il chartering, con società in crescita tumultuosa in grado di proporre crociere in Italia che nulla hanno da invidiare a mete esotiche come Caraibi e Seychelles.
