Motori fuoribordo: tutte le novità del Salone di Genova 2020
Motori fuoribordo
Dopo aver raggiunto potenze importanti, il mondo dei fuoribordo ha concentrato la propria attenzione e le proprie novità nella fascia media, senza mai trascurare quella gamma al confine del sottopatente che resta fra le più gettonate. Sale l’attenzione all’ambiente, sia nel contenimento dei gas inquinanti sia nell’adozione di accessori che contribuiscano, in un caso specifico, all’eliminazione delle microplastiche. Di conseguenza cresce anche l’attenzione all’elettrico, dove, ai fuoribordo di prua divenuti un must per i pescatori più evoluti e in alcuni casi gestiti dai grandi brand dell’elettronica, si affiancano anche quelli installabili a poppa, adatti a spingere un tender o, nelle potenze maggiori, imbarcazioni più importanti.
Suzuki
In tempo di anniversari (al salone ne sono stati celebrati molti) il centenario della Suzuki è stato quello che ha fatto più colpo in quanto celebrato con una special edition di alto livello dedicata al modello top di gamma. Del 350 HP è stata infatti realizzata una serie numerata di soli 100 esemplari con una particolare livrea, destinata a diventare oggetto da collezione.
Le novità più commerciali riguardano i nuovi DF140BG (15.100 Euro IVA inclusa) e il DF115BG (13.900 Euro IVA inclusa), due motori dotati di tecnologia drive-by-wire, che come noto elimina le connessioni meccaniche fra telecomandi e motore migliorando sia il controllo sia le prestazioni.
Molte in ogni caso le innovazioni tecniche inserite in questi due motori. Sempre sensibile al rispetto ambientale la Suzuki ha anche annunciato una novità non prettamente tecnica ma di certo apprezzabile, che verrà applicata su tutti i fuoribordo a partire dal prossimo anno: un particolare filtro che, posto sul circuito dell’acqua di raffreddamento, permetterà di raccogliere le microplastiche, purtroppo presenti in tutti i mari del mondo, per poterle poi eliminare correttamente a terra.
Yamaha
Vestita di una nuova ed elegante calandra, la serie V Max SHO, presentata da Yamaha, si articola in 4 modelli che condividono la struttura a 4 cilindri/16 valvole su potenze di 90 e 115 HP che, a loro volta, condividono il medesimo blocco motore da 1,8 litri, mentre nei modelli da 150 e 175 HP il blocco motore utilizzato è quello da 2,8 litri.
I nuovi motori sono caratterizzati da maggior compattezza e peso ridotto grazie all’utilizzo di materiali compositi, risultano particolarmente silenziosi e sono forniti di un alternatore da 50 A/h che risulta utile per fornire energia alla strumentazione elettronica.
Interessante e dedicata ai pescatori la possibilità di regolare il regime minimo con incrementi di +/- 50 giri (nella gamma 550-1000 g/m per il 90 e il 115, e di 650-900 g/m per il 150 e il 175). I prezzi base dei rispettivi modelli sono di 12.639 Euro per il 90 HP, 14.449 Euro per il 115, per poi salire a 16.199 per il 150 e a 19.329 per il 175. Ben presentata nello stand Yamaha anche la serie dei piccoli motori elettrici da montare a poppa, ideali per i piccoli tender.
Mercury
Decisamente di nicchia, in quanto riservato all’agonismo, il nuovo 360 APX Racing elaborato per il campionato mondiale di Formula 1 UIM F1H20 del prossimo anno. Si tratta di un motore V8 4 tempi in grado di raggiungere i 9600 g/m, primo modello della nuova serie Apex di fuoribordo Mercury Racing, concepito per le competizioni in circuito e, da lla scorsa estate, già a disposizione delle squadre qualificate. Anche se non un vero e proprio motore, interessante il nuovo kit parastrappi FloTorq SSR, nato per migliorare il comfort di navigazione e la durata delle eliche, peraltro riducendo al minimo il rumore dell’innesto delle marce. Targata Mercury è anche la serie dei MotorGuide, motori elettrici da prua molto utilizzati dai pescatori, dove l’Xi5 – pur non essendo una novità assoluta – ha attirato l’interesse con la sua versione con gambo da 72” (3.099 Euro IVA inclusa).
Epropulsion
Nell’ambito dei motori elettrici, gli Epropulsion distribuiti dalla Commerciale Selva lavorano sullo specchio di poppa e sono disponibili in varie potenze. Ideali per i piccoli tender, facilmente trasportabili e ben accessoriati, sono alimentati da una batteria a parte e, come nel caso del Navy 6.0 che ha una potenza equivalente a 9,9 HP, possono spingere un pram di 15’ a 14 nodi con un’autonomia di 90 minuti.
Autonomia che ovviamente, riducendo la velocità, sale proporzionalmente. I prezzi IVA inclusa variano dai 799 Euro del piccolo Vaquita ai 2.749 del Navy 6.0, che però non include la batteria.
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