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IV Salone nautico di Venezia: Una crescita lampante

Salone Venezia

Elegante, spettacolare, suggestivo, soprattutto in evidente crescita, il salone della Serenissima è indiscutibilmente entrato a far parte degli appuntamenti fieristici importanti. La prossima edizione dal 29 maggio al 2 giugno 2024.

Il colpo d’occhio è spesso più illuminante dei numeri. Perciò, prima ancora di ricevere i dati relativi alla quarta edizione del Salone Nautico di Venezia, ci è bastato uno sguardo panoramico sull’area fieristica per comprendere quanto l’evento sia cresciuto, in quantità e qualità. A fine manifestazione, poi, i dati hanno confermato ampiamente questa impressione. Basti dire che si è passati dalle 50 imbarcazioni del 2019 alle 300 di quest’anno.

Salone Venezia

Per non parlare del pubblico che, inizialmente formato in buona parte da curiosi dirottati dai tanti spot turistici della Serenissima, stavolta sembra proprio aver fatto soprattutto il contrario: risulta, infatti, che la maggior parte degli oltre 30.000 visitatori di questa edizione sia andata a Venezia espressamente per il salone, che peraltro, grazie al fatto di svolgersi all’interno dell’Arsenale, complesso fondato nel XII secolo e per lungo tempo fabbrica navale più importante del mondo, costituisce già di per sé un solido motivo per una visita dall’alto valore culturale.

Al di là delle suggestive strutture originarie, costituite soprattutto dagli edifici cinquecenteschi delle “tese”, spazio espositivo indoor di circa 5.000 metri quadrati, a giocare un ruolo fondamentale ai fini dell’esposizione in acqua sono stati i pontili galleggianti allestiti dalla Indemar.

Uno di questi – il P3 – ha permesso di organizzare per la prima volta in modo ordinato e ben definito il comparto vela che, formato da trenta unità di lunghezza compresa tra i 10 e i 30 metri, ha certamente rafforzato l’immagine di “sostenibilità” voluta dall’ottima organizzazione. Incominciamo dunque da qui la nostra carrellata, seguendo, com’è nostro costume, l’ordine alfabetico dei principali produttori che, in alcuni casi, hanno presenziato in flottiglia.

Bavaria Cruiser 46 Style
Bavaria Cruiser 46 Style

È il caso di Bavaria con i suoi tre sloop Cruiser 46, C48 e C38, questi ultimi due disegnati dallo studio italiano Cossutti Yacht Design.

Sempre tre esemplari, ma stavolta della serie Oceanis di Beneteau: il 30.1, il 46.1 e soprattutto il 51.1, un cruiser estremamente comodo, studiato fin dall’inizio per semplificare la vita di un equipaggio di tipo familiare e disponibile in ben 700 combinazioni di personalizzazione.

Quattro i modelli Dufour portati dall’importatore ufficiale Euro Sail Yacht: 37, 390, 430 e 470. Il 37, per la prima volta in Italia dopo l’anteprima di Düsseldorf e la presentazione a Miami, ha già ottenuto diversi premi per l’eccellente risultato progettuale in termini di abitabilità e prestazioni.

Elan E6
Elan E6

Quasi di casa, avendo la sua base nautica di Portorose a poco più di 50 miglia, sull’altra sponda dell’Adriatico, il cantiere sloveno Elan ha esposto i suoi sloop I43 e E6, entrambi frutto della collaborazione tra l’ufficio tecnico interno, Humphrey Yacht Design e studio Pininfarina, nonché prodotti con lo stesso procedimento di infusione 3DVail. Si distinguono per destinazione d’uso e dimensioni: decisamente più corsaiolo il primo (m 15,30 ft), eccezionalmente comodo il secondo (m 13,32 ft).

Escape 46
Escape 46

Barca dall’elevato contenuto artigianale e giustamente dichiarata “ecosostenibile”, l’Escape 46 è uno sloop in lega leggera concepito da Massimo Piacentini, progettato da Marco Lostuzzi e costruito a Padova da Tormene divisione nautica. Predisposto per la motorizzazione elettrica, ha la coperta a filarotti di sughero.

Moro di Venezia a parte, che ha contrassegnato autorevolmente il pontile P3, tra i tanti cruiser a vela ha spiccato un racer che ha ampiamente dimostrato di poter competere ai massimi livelli nelle regate della categoria Mini Maxi: è l’”insospettabile” Felci 61, nato in realtà per le lunghe crociere familiari.

Hallberg-Rassy 50
Hallberg-Rassy 50

In occasione della sua prima presenza a Venezia, il cantiere svedese Hallberg Rassy ha esposto il suo 50, già premiato lo scorso anno come European Yacht of the Year per la categoria Luxury Cruiser. Assai interessante il suo raffinato sistema di avvolgimento della randa all’interno dell’albero di carbonio.

Italia Yachts 11.98 Bellissima
Italia Yachts 11.98 Bellissima

Un bel biglietto da visita per Italia Yachts, che ha portato a Venezia il suo natante IY 9.98 disegnato da Matteo Polli, che nella versione Fuoriserie ha vinto due campionati mondiali ORC consecutivi. La versione Bellissima, presente al salone, è sicuramente più indicata per le regate di circolo e per la crociera.

Con il suo Sun Odyssey 410, Jeanneau propone una barca dichiaratamente facile da condurre e, perciò, adatta al più tranquillo equipaggio familiare e al charter. Tuttavia, per chi cerca le raffinatezze, c’è la versione Performance, con vele maggiorate in laminato, carrelli del genoa, sartie in Dyform e manovre in Dyneema.

Kufner 54 Exclusive
Kufner 54 Exclusive

Prodotto in Croazia, il Kufner 54 con i suoi 140 metri quadrati di tela (170 mq nella versione più invelata) e la particolare articolazione degli interni, si presta facilmente al charter. Tuttavia, trattandosi di un semi-custom, può essere adattato in misura considerevole alle esigenze dell’armatore.

Lagoon Ocean 42
Lagoon Ocean 42

Non potevano mancare i catamarani, soprattutto con un brand apprezzato in tutto il mondo come Lagoon. Ecco quindi i modelli 42 (m12,80 ft) e 46 (13,99 ft) che, disegnati dalle stesse mani di Patrick Le Quément (design generale) e Nauta Design (interni), sono stilisticamente molto simili, sebbene il secondo, dotato di un flying-bridge trasformabile, offra spazi esterni decisamente superiori.

Ancora due sloop di produzione croata ma di progettazione italiana. Si tratta del More 50 e del More 55, rispettivamente di 14,99 e 16,00 metri di lunghezza scafo, firmati da Cossutti Yacht Design e costruiti nel cantiere che ha sede a Dugopolje, nei pressi di Spalato. Esteticamente eleganti, hanno la caratteristica di un’accentuata altezza interna, dedicata agli armatori nordeuropei che risultano di statura mediamente elevata.

Come nel caso di parecchi altri modelli esposti a Venezia, lo sloveno Pegasus 50 non può essere considerato come una novità. Tuttavia, a renderlo meritevole di attenzione è la versione Electric che, come suggerito dal nome, è dotata di un motore Oceanvolt ServoProp da 15 kW con elica a passo variabile, capace di garantire la notevole autonomia di 8 ore alla velocità di 7 nodi.

Solaris 50
Solaris 50

Dalla vicina Aquileia, dove sorge il cantiere fondato nel 1974, sono approdati all’Arsenale il Solaris 50, il modello che lo scorso anno ha sostituito il “vecchio” 50 che è stato campione di vendite con 60 esemplari, e il Solaris 40, l’entry level che ha debuttato nel 2021 al salone di Cannes: due raffinati scafi di vocazione performance cruiser, entrambi disegnati da Javier Soto Acebal e personalizzabili con l’autorevole supporto di Poltrona Frau.

Nessuno può prenderla a male se diciamo che, con alcuni altri nomi iconici della nautica mondiale, la presenza di Swan – peraltro non solo nella vela ma, come vedremo, anche nel comparto power – ha certamente elevato la qualità media dell’esposizione veneziana. Due i suoi modelli ormeggiati al puntile P3: lo Swan 65, progettato dall’argentino German Frers, ormai diventato il principale designer di riferimento per il cantiere finlandese, e il classicissimo Swan 48 progettato da Sparkman & Stephens.
Passiamo ora al comparto costituito dalle imbarcazioni a motore.

Attraverso il suo dealer Adriatic Wave Group, Absolute ha esposto quattro unità: due “classici” come il Navetta 52 e il 52 Fly, un “quasi classico” come il Navetta 64 e, soprattutto, la nuova ammiraglia Navetta 75, presentata lo scorso settembre allo Yachting Festival di Cannes. Oltre alle dimensioni importanti, a rendere assai particolare questo modello sono le grandi vetrate che, con il concorso delle impavesate trasparenti, mettono gli ospiti a diretto contatto visivo con il mare.

Arcadia presente attraverso il suo concessionario Blu Yachts con il suo Sherpa 80: un dislocante con ben 220 metri quadrati di superfici distribuiti tra 5 cabine, spazi comuni e coperta. Come vuole tradizione, anche in questo caso risulta spettacolare il senso di continuità tra interni ed esterni. Diverse le soluzioni, tra le quali l’utilizzo esteso di pannelli solari, che ne fanno una delle imbarcazioni a minore impatto ambientale di tutto il panorama.

Azimut Verve 42
Azimut Verve 42

Che un colosso della cantieristica mondiale come Azimut-Benetti abbia scelto Venezia per mostrare al pubblico una primizia assoluta è sintomatico del grande interesse che questo salone sta suscitando tra i grandi player. Infatti, oltre ai Fly 68 e 72 e al Magellano 66, i visitatori hanno potuto ammirare per la prima volta l’Azimut Verve 42, un modello destinato a diventare capostipite di un nuovo segmento di cabinati ad alte prestazioni. Dotato infatti di tripla motorizzazione fuoribordo Mercury Racing da 450 HP, lo scafo – che conta su una carena a doppio step disegnata da Michael Peters – è in grado di raggiungere una velocità massima di 45 nodi. Eleganti e pratici gli interni, articolati in una cabina matrimoniale a mezzanave, un open space con dinette trasformabile (per ulteriori due posti letto) e un comodo bagno con cabina doccia.

Bayamo R13.1
Bayamo R13.1

Un’altra anteprima assoluta – ma stavolta si tratta di rib – per il Bayamo 13.1 Performante, un battello con scafo in lega leggera di alluminio che sottocoperta presenta un ottimo sfruttamento dei volumi: una cabina padronale e una ospiti, entrambe dotate di letto matrimoniale, più una comoda toilette con doccia. In esterno, grazie alle notevoli dimensioni (13,10 x 4,00 metri), gli spazi consentono a 8 persone una vita di bordo comoda e sicura.

Visto in anteprima mondiale allo scorso salone di Düsseldorf e per la prima volta in Italia, il Bavaria SR33 è l’ultimo nato del cantiere tedesco che, nella fase progettuale, ha puntato molto sulla trasformabilità dell’allestimento. Ciò permette a un cabinato che per dimensioni (10,89 metri fuori tutto) risulta ideale per 4 persone, di ospitarne all’occorrenza – anche per la notte – fino a 6.

Tra i primi a credere al Salone di Venezia, Ferretti Group ha coerentemente partecipato con una flotta di ben dieci modelli, la più nutrita della manifestazione: per il marchio Ferretti Yachts ha esposto i modelli 720, 580 e 500; per Riva, il 68’ Diable, il 56’ Rivale e il Rivamare; per Pershing, il 9X e il 7X; per Custom Line, il Navetta 30.

Wallywhy150
Wallywhy150

Discorso a parte per Wally, che ha gratificato Venezia presentando in anteprima mondiale il suo wallywhy150 che, peraltro, abbiamo avuto la possibilità di provare in mare in compagnia di Luca Bassani, geniale “visionario” fondatore del marchio, nonché inventore del rivoluzionario stile che lo rende unico al mondo. Nato come evoluzione del wallywhy200, in realtà non ne costituisce la versione ridimensionata, trattandosi piuttosto di un vero e proprio nuovo modello, sviluppato in collaborazione con Ferretti Group Engineering e, per quanto riguarda il design interno, con Studio Vallicelli Design. Di lunghezza scafo pari a 23,98 metri, dunque rientrante nella categoria delle imbarcazioni, ma caratterizzato da un volume di 150GT, questo yacht presenta particolari che, secondo alcuni, si possono ritrovare giusto su navi di 40 metri. Se sembra esagerato, si pensi soltanto ai 2,70 metri di altezza massima che abbiamo misurato nel salone.

Fabbrica Italiana Motoscafi, che lo scorso anno aveva ottenuto un notevole successo con il FIM 340, quest’anno ha esposto il FIM 470 Regina. Molto originale in alcune soluzioni, come quella che permette ai materassini di prua di scorrere verso i lati a formare due divani contrapposti, replicabile come optional anche nel prendisole di poppa al fine di creare un comodo corridoio centrale di collegamento tra pozzetto e plancetta balneare. Ai prossimi saloni d’autunno il cantiere bergamasco porterà il nuovo 420.

Presenza ormai consolidata a Venezia, Fabiani Yachts ha esposto nel suo stand al coperto i modelli in scala delle sue imbarcazioni, sempre assai apprezzate per la loro eccezionale ergonomia – tanto da poter essere tranquillamente utilizzate persino da chi è costretto alla sedia a rotelle – e per le ingegnose soluzioni mirate a ricavare energia dalla luce solare.

Fountaine-Pajot Power 67
Fountaine Pajot Power 67

Fountaine Pajot, per la prima volta a Venezia grazie all’importatore esclusivo Euro Sail Yacht, ha presentato il suo imponente Power 67, un catamarano di 19,69 metri progettato da Berret-Racoupeau Yacht Design. In grado di procedere per 1.700 miglia sotto la spinta di due motori da 480 HP, è disponibile nelle versioni a 3 o a 4 cabine. Quasi superfluo sottolineare l’eccezionale abitabilità in rapporto alla lunghezza: il solo pozzetto sviluppa ben 35 metri quadrati.

Altra presenza inedita per il salone della Serenissima, Invictus ha presentato al pubblico dell’Arsenale i suoi raffinati TT460, GT370 e GT 320. Si tratta di tre modelli che, disegnati da Christian Grande, consentono all’armatore ampie possibilità di personalizzazione.

Lomac 7.0
Lomac 7.0

Il cantiere milanese Lomac, attraverso il suo recente dealer padovano MareSportTeam, ha esposto il già ampiamente apprezzato rib Granturismo 12.0 e, soprattutto, il nuovo entry level della gamma Turismo. Si tratta del 7.0, battello dalla prua alta e protettiva, dotato di una console centrale con poltrone ergonomiche e di tubolari rastremati che ne slanciano il profilo.

OceanKing
OceanKing Ducale 120, ammiraglia del salone, si staglia alla banchina dei motoryacht

Al Ducale 120, costruito nella vicina Chioggia dal cantiere OceanKing, che nasce da una costola di Adriatic Shipyard, l’onore di ricoprire – appena varato – il ruolo di ammiraglia di questa quarta edizione del salone. Si tratta di un semi-custom dislocante di circa 36 metri, con lo scafo di acciaio e le sovrastrutture in lega leggera di alluminio, frutto di trentacinque anni di esperienza nella riparazione e costruzione di navi fino a 100 metri di lunghezza.

Omikron Yachts OT60
Omikron Yachts OT60

Due designer della vela prestati al mondo del motore: parliamo di Lorenzo Argento (Wally, Beneteau) e di Juan Kouyoumdjian (tre suoi scafi vittoriosi alla Volvo Ocean Race) che, ciascuno per la sua parte, hanno progettato per Omikron Yachts – nuovo marchio del cantiere greco Olympic Yachts – l’originale OT60. Si tratta di un semidislocante concepito per lunghe e tranquille navigazioni consumando veramente poco, soprattutto tenendosi ragionevolmente al di sotto dei 16 nodi di velocità massima. A fine salone abbiamo avuto la possibilità di provarlo, ricavandone ottime impressioni. A breve pubblicheremo il test.

Pardo 60
Pardo 60

Grazie anche alla sua livrea “camouflage”, non poteva passare inosservato il Pardo 60, uno yacht concepito per percorrere lunghe distanze a bassi consumi ma anche “tailor made“, cioè in grado di garantire all’armatore ampi spazi di personalizzazione grazie anche al fatto che i suoi interni sono interamente realizzati dalla falegnameria del cantiere. La motorizzazione standard è costituita da una coppia di Volvo Penta IPS 700 da 550 HP.

Non poteva mancare Prestige (Groupe Beneteau) con i suoi due classici 420 e 590 F-Line progettati dallo studio Garroni. Il primo, un luminoso coupé dalla prua squadrata al fine di ottenere più volume a vantaggio della cabina armatoriale; il secondo, un cruiser più classico ma ricco di tecnologia innovativa, come nel caso del sistema Seanapp che, tramite un’applicazione mobile, permette di monitorare in tempo reale le condizioni dello yacht, pianificare gli interventi di manutenzione e consultare il relativo manuale.

Rio Yachts
Rio Daytona S

Rio Yachts, cantiere veterano dei più importanti saloni internazionali, ha portato a Venezia il Daytona S, un open puro che rientra nella categoria dei natanti benché lungo fuori tutto quasi 11 metri. Interessante la possibilità di personalizzarlo richiedendo l’assistenza dell’ufficio interno dedicato appunto alle “custom edition”.

Altro nome ben noto ai tradizionali frequentatori dei saloni, Rizzardi è tornato per il secondo anno consecutivo all’Arsenale, dove ha presentato le novità previste per la prossima stagione ed esposto il suo INfive, cabinato di 16 metri lanciato nel 2021 ma, in questo caso, caratterizzato da una speciale livrea di grande effetto.

Sacs Tecnorib, società nata dalla fusione dei due storici marchi ufficializzata all’ultimo salone di Düsseldorf, ha replicato il successo di gradimento ottenuto quest’anno dal Pirelli 35 in tutte le fiere internazionali. Si tratta di un rib che, con la motorizzazione massima consentita, è capace di raggiungere i 50 nodi.

In posizione defilata rispetto al centro dell’area espositiva, Sanlorenzo ha esposto l’entry-level l’SL78, presentando con l’occasione il progetto del BGH, il tender che affiancherà American Magic all’America’s Cup 2024.

Senses S07
Senses S07

Esordio in grande stile per il cantiere napoletano Sensesyachts che ha portato a Venezia il suo primo modello: l’S07 disegnato da Giovanni Ceccarelli. Lungo fuori tutto 21,50 metri e motorizzato con due Volvo Penta IPS 950, presenta sottocoperta layout a 3 o 4 cabine ospiti (tutte con bagno privato) più una cabina per 2 persone d’equipaggio a prua, tutto su un unico livello al fine di ottenere la massima ergonomia. Le finestrature che percorrono tutta la lunghezza delle murate garantiscono una grande luminosità a tutti gli interni. A fine salone abbiamo avuto la possibilità di provarlo, ricavandone ottime impressioni. A breve pubblicheremo il test.

Forte del suo invidiabile background velistico, Solaris Power ha attirato l’attenzione dei motoscafisti con il suo 44, uno scafo dall’elegante linea tradizionale lobster che, tuttavia, grazie all’avanzatissima carena firmata da Brunello Acampora, garantisce prestazioni in dislocamento e in planata un tempo impensabili.

Swan Shadow
Swan Shadow

Tra le barche che hanno stimolato interessanti discussioni tra gli osservatori più esperti, una posizione di assoluto rilievo va assegnata allo Swan Shadow – al quale abbiamo dedicato la copertina di questo mese – esposto in acqua dal cantiere finlandese Nautor. Che cosa abbia spinto uno dei più celebri e apprezzati costruttori di barche a vela a entrare nel mondo dei motoryacht lo ha spiegato più volte Leonardo Ferragamo, dal 1998 azionista di maggioranza.

E lo ha fatto anche a Venezia, in videoconferenza, nel corso del press-meeting condotto da tutto il top-management.

In sostanza, l’idea originaria è stata quella di creare una chase-boat – una sorta barca appoggio – in grado di seguire un grande veliero per offrire al suo armatore, all’occorrenza, l’indubbia praticità di un motoscafo. Il passaggio alla fase di progetto ha poi rivelato una serie di potenzialità che hanno portato al gran passo.

Oggi, la gamma powerboat proposta da Nautor vede lo SwanShadow affiancato dallo Swan OverShadow, che molto probabilmente verrà presentato al prossimo salone di Cannes: a distinguere i due modelli, pressoché identici per dimensioni (13,00 metri) ed entrambi disegnati da Jarkko Jämsén, sono la motorizzazione – fuoribordo quella del primo (da 3×250 a 3×350 HP Mercury), entrofuoribordo quella del secondo (due Volvo Penta Aquamatic 440 DPI) – e alcuni dettagli dell’allestimento.

Debutto sull’acqua per il Sunseeker Superhawk 55, che già aveva suscitato un grande interesse in occasione della sua prima apparizione – a terra – al salone di Düsseldorf dello scorso gennaio. Si tratta di un open nel quale si apprezza l’ingegnosità di alcune soluzioni che riescono a compensare i limiti generalmente imposti dall’impostazione sportiva, come nel caso del pozzetto che può essere adattato alle diverse circostanze o dei portelli laterali che facilitano il transito attraverso la coperta.

Tornado 45
Tornado 45

Presente con il suo 45, autentico classico nella rosa delle imbarcazioni offshore, Tornado Yachts ha colto l’occasione per annunciare un importante accordo con la Smeg per la fornitura di attrezzature destinate all’allestimento interno di tutta la sua gamma.

HANNO DETTO…

Luigi Brugnaro – sindaco di Venezia
“Abbiamo visto tanto interesse attorno alle imbarcazioni presentate, molta soddisfazione dai cantieri. Il Salone Nautico è stato anche teatro del primo convegno della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità a conferma dell’attenzione che abbiamo su questo tema fondamentale per il futuro nostro e soprattutto dei nostri giovani”.

Alberto Galassi – Ceo Gruppo Ferretti
“Pensiamo alla meraviglia delle prove in mare: cosa c’è di più emozionante di uscire lasciandosi alle spalle lo splendore dell’Arsenale? Venezia per noi è casa, palcoscenico naturale, boutique esclusiva. Grazie e complimenti, ogni anno sempre più, all’Amministrazione cittadina per come ha saputo far crescere un salone che ora, oltre a essere una stupenda realtà della nautica, è un evento internazionale di assoluto prestigio”.

Giovanna Vitelli – presidente di Azimut Benetti
“È stato molto importante aprire un’occasione fieristica rivolta al mercato dell’Est Europa e concentrata sui temi della sostenibilità che sono strategici per il nostro settore. Aggiungo anche che Venezia, così ricca di occasioni culturali e di patrimonio storico-artistico, è una fonte di attrazione così forte per i nostri clienti che spinge noi a faticare per trattenerli al Salone a visitare le nostre barche. Colgo l’occasione anche per complimentarmi con la macchina organizzativa per la professionalità e la competenza dimostrata sin dalla prima edizione, cosa affatto scontata in una manifestazione nata da poco”.

Federico Gambini – presidente di Solaris Yachts
“È il primo anno in cui il nostro cantiere partecipa al Salone Nautico. Lo abbiamo studiato nelle precedenti edizioni e ci siamo convinti di partecipare, portando due imbarcazioni a vela da 40 e 50 piedi e a motore da 44 piedi. Siamo infatti da 50 anni ad Aquileia con il nostro storico cantiere e a Forlì con Solaris Power, quindi Venezia è strategica come ubicazione da entrambe le sedi”.

Matteo Zoppas – presidente di ICE
“Il Salone di Venezia ha avuto una crescita rapida e importante e rappresenta un punto strategico su cui Ice vuole investire le proprie risorse. Quest’anno abbiamo portato 30 operatori e giornalisti internazionali per contribuire a far sì che questa fiera sia un punto di riferimento per la nautica mondiale”.

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