Il Salone dell’Accessorio, il Metstrade 2022, elettrizzante!
Il supermegastore della componentistica e accessoristica nautica che si svolge ad Amsterdam ogni anno poco dopo l’estate di San Martino, passati due anni di difficoltà covidiane, ha ripreso in gran spolvero la sua supremazia mondiale del settore.
Il nuovo che avanza è elettrico, dalle propulsioni agli attuatori di tutti i servomeccanismi. Il mantra è: Go Electric!
Metstrade – Marine Equipment Trade Show – 2022 ha ospitato nei grandi padiglioni del Rai di Amsterdam un totale di 1.400 espositori provenienti da 49 paesi in dieci sale che coprono tutte le sfaccettature della componentistica, dell’accessoristica, delle attrezzature, dei sistemi e dei materiali per l’industria nautica di tutte le dimensioni.
Dopo aver cancellato l’edizione 2020 a causa del Covid e aver svolto un’edizione 2021 in tono minore con molte defezioni, sempre per timori di salute pubblica legati alla pandemia, quest’anno il supermegastore olandese della componentistica nautica è ritornato alla grande pur non avendo ancora ripreso i numeri record del 2019.
Il Rai di Amsterdam, nato nel 1893 per ospitare una fiera di biciclette (è infatti acronimo di Rijwiel en Automobiel Industrie, Industria di Biciclette e Automobili), con 112.000 metri quadri di superficie espositiva, 70 eventi nell’anno e 2 milioni di visitatori (Fiera Milano ne ha 345mila, con 120 eventi nell’anno e 4,5 milioni di visitatori) è uno dei primi venti enti fiera europei. Metstrade, nell’edizione 2022, ha accolto 17.417 visitatori provenienti da 126 nazioni e 160 giornalisti della stampa nautica internazionale.
Interessante notare, tra queste statistiche, che il 23{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} di tutti i professionisti in visita è rientrato nella fascia 18-35 anni. La loro presenza è stata nutrita e supportata dal Young Professionals Club di Metstrade con la sua sala dedicata e sessioni di incontri.
Tra i vari eventi collaterali organizzati nelle tre dense giornate spiccano gli IBI-Metstrade Boat Builder Awards, organizzati in associazione con Raymarine presso il National Maritime Museum di Amsterdam. Il premio alla carriera è stato assegnato a John Lu, fondatore e Ceo del cantiere Horizon Yachts; il premio designer dell’anno è andato a Tony Castro Yacht Design; infine, un premio speciale a Carrie Fodor e Kristin McGinnis che hanno formato il primo team di design femminile di Sea Ray.
L’altro evento molto amato dagli espositori è il Dame, Design Awards Mets. Lanciato nel 1991 per promuovere il design in tutte le categorie merceologiche e per riconoscere i prodotti meglio progettati al Metstrade, la sua rilevanza nel mondo nautico è cresciuta parallelamente all’esplosione della consapevolezza del design nel mondo, dalle automobili all’architettura, dalla moda ai beni di consumo.
Nell’esprimere i propri giudizi, la giuria cerca di sottolineare l’importanza del design per tutti i prodotti nautici, dalla funzione all’estetica, dal prodotto finale all’imballaggio. La giuria del Dame tiene conto dell’impatto previsto sull’industria nautica del prodotto in concorso, la sua idoneità allo scopo previsto, il livello di innovazione, il costo, la facilità d’uso o di installazione e l’impatto ambientale.

Tra i premiati nella categoria Marine Equipment, la passerella telescopica Arya di Amare. Il prodotto ha uno stile elegante e piacevole e, grazie a un meccanismo completamente nascosto all’interno del suo dorso in acciaio inossidabile Aisi 316, è sostanzialmente una scala che, tramite un comando a pulsante, può essere abbassata per un facile accesso al mare o sollevata per raggiungere in sicurezza la banchina.

I gradini in teak, ben rifiniti e profondi, aggiungono il tocco finale. Fondata nel 2013 Amare Group è una società di progettazione e produzione italiana specializzata in servizi di lavorazione in acciaio e vetro. Un’esperienza di dieci anni maturata in vari settori e arricchita da partner altamente qualificati ha permesso lo sviluppo di nuove applicazioni ed elaborazione nella trasformazione del vetro.

Tra la nutrita delegazione italiana, composta da oltre 200 aziende sparpagliate nei vari padiglioni, Besenzoni ha presentato la scala da bagno SC 107 in carbonio, manuale, molto maneggevole, utilizzabile a poppa o lateralmente, caratterizzata da un elevato contenuto estetico/funzionale. Può avere cinque o sette gradini ed è disponibile anche con la struttura in acciaio inox.

Tutte le passerelle e scalette sono oggi movimentabili elettricamente.
La poltrona pilota P242 Seagull automatica fa dell’ergonomia uno dei suoi punti di forza: braccioli speciali adatti per l’installazione del joystick e di altri comandi, movimentazione elettrica per la regolazione dell’altezza, dell’inclinazione dello schienale e dello scorrimento della seduta. È girevole manualmente per 90° nei due sensi.

Foresti & Suardi ha investito nella propria crescita acquisendo Versari & Delmonte, che rappresenta per il gruppo l’ingresso nel mercato dei superyacht, perseguendo una strategia di acquisizioni mirate ad allargare l’offerta commerciale. Versari & Delmonte, basata a Rapallo, produce componenti di coperta in acciaio inox e alluminio dall’estetica raffinata e originale.
I prodotti riflettono l’eredità di Giulio Versari, eclettico fondatore che dagli anni Sessanta ideò e costruì prototipi in grado di anticipare le novità del mercato, come gli accessori di coperta a scomparsa – prima fra tutti la bitta – oltre a passacavi e golfari. Un patrimonio prezioso di capacità inventiva e precisione realizzativa che entra a far parte del Gruppo Foresti & Suardi, guidato da Luciano Paissoni, che raccoglie all’insegna del Made in Italy identità differenti accomunate da una incessante ricerca della qualità. Un’altra acquisizione recente del gruppo è stata quella di Alluminox, leader nella produzione su misura di componenti nautici in acciaio inossidabile.

In attesa delle importanti novità del 2023, Guidi, che dal 1968 produce e vende filtri di depurazione, valvole a blocco, scarichi e prese a mare, raccorderia, i cui dati sono molto incoraggianti, con un fatturato da gennaio ad ottobre molto positivo che ha registrato un +27{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ha messo a punto la Longer Life Option dei prodotti visto che l’azienda ha riscontrato importanti apprezzamenti sulla qualità, sulla durabilità e sui prezzi dei materiali utilizzati, a primeggiare su tutti, il bronzo. Pensando al futuro, Guidi, nonostante il periodo socio-economico non sia semplice, ha assunto nuovi dipendenti e dal prossimo anno potrà contare anche sulle nuove aree in fase di ampliamento della sede principale.

HP Watermakers, attiva dal 1995 nel campo dei dissalatori manuali, semiautomatici e completamente automatici in grado di produrre acqua dissalata da 35 fino a 10.000 l/h utilizzando tutte le tensioni AC/DC standard, ha presentato Kilo, dedicato agli yacht di misure medie, dai 35 ai 50 piedi. Costruito sulla scocca del modello HP SCA che, lanciato nel 2021, ha registrato un successo di vendite inaspettato grazie alle sue dimensioni ridotte di 840 mm x 455 x 420, Kilo lavora a 220 V con un consumo di solo 1 kWh ed è in grado di produrre continuativamente 120 l/h di acqua dolce.

L’uso della corrente alternata garantisce indubbi vantaggi: allunga la vita dei motori elettrici e la loro efficienza, l’assorbimento di corrente è più fluido e l’impiantistica è più semplice con sezioni dei cavi più contenute. Mediante l’interfaccia Part-NET si può controllare l’intero sistema di dissalazione – compresa la pressione e tutti gli altri parametri di funzionamento – dal plotter in plancia o anche da smartphone quando è disponibile una connessione Internet, senza alcun intervento manuale. HP Watermakers è stata la prima azienda del settore a sviluppare questa interfaccia che è completamente compatibile con i sistemi elettronici di bordo di marchi come Raymarine, Garmin, Furuno, Simrad, B&G e Lowrance.

Diverse le novità di Opacmare. Slider Lift 5410 è un sistema per alare e ricoverare un tender o moto d’acqua sino a 2.000 kg. Grazie al suo meccanismo di scorrimento si ottiene uno spazio due volte superiore rispetto alla plancetta originaria ed è applicabile a qualsiasi tipo di imbarcazione, sia come retrofit sia come primo impianto, aumentando così la superficie calpestabile. È personalizzabile in funzione del disegno di ogni barca.

S.A.F.E. 5270 è un sistema di movimentazione dello specchio di poppa a pantografo per imbarcazioni con motorizzazione fuoribordo. Mediante la fuoriuscita di speciali gradini offre comodi appoggi per scendere agevolmente in acqua e risalirne. Inoltre, una volta immerso nell’acqua, produce sullo scafo un effetto stabilizzante e, contemporaneamente, protegge i bagnanti da eventuali urti accidentali contro le eliche. In navigazione, il complesso – che è personalizzabile in funzione del disegno della barca – diventa un tutt’uno con il deck, ampliandone di fatto la superficie calpestabile.
Altra novità importante: alle porte automatiche stagne è stato applicato un sistema di sgancio rapido manuale di sicurezza che consente di aprire la porta anche in caso di mancanza di energia elettrica o di malfunzionamento del servo meccanismo di apertura.
Il design delle pinne Viator, realizzate in carbonio, è stato ottimizzato tramite uno studio di simulazione fluidodinamica sviluppato dalla società Micad, condotta da Amedeo Migali. Grazie a tale processo di ingegnerizzazione Viator è estremamente performante: a parità di dimensione della pinna è in grado di stabilizzare imbarcazioni di dimensioni maggiori. A oggi la gamma è declinata in cinque modelli: VT700 (per barche dai 50’ ai 65’), VT900 (per barche dai 60’ agli 80’); VT1200 (per barche dai 70’ ai 100’), VT1700 (per barche dagli 85’ ai 120’) e VT2000 (per barche dai 100’ ai 145’).
L’integrazione di Viator e Intercepta con Quick Gyro, grazie a un software proprietario, ottimizza gli algoritmi attivi che coordinano il comportamento dei singoli sistemi ottenendo una stabilizzazione statica e dinamica sia in navigazione sia all’ancora; una stabilizzazione più efficiente grazie a un algoritmo sviluppato per sfruttare al meglio le diverse risposte dinamiche dei tre sistemi sommando i rispettivi punti di forza; la possibilità di installare sistemi più piccoli sommando la coppia sviluppata da ogni dispositivo rispetto a sistemi stand-alone che non comunicano tra di loro e una maggiore efficienza sui rendimenti idrodinamici, sulla distribuzione dei pesi e più in generale sui consumi dell’imbarcazione.

Videoworks, leader nel campo dell’entertainment e nella gestione e controllo dei sistemi di bordo, ha illustrato le prime esperienze e le opportunità che le connessioni Internet LEO (Low Earth Orbit) hanno garantito in mare aperto. “L’avvento dei satelliti LEO cambierà radicalmente l’esperienza audio-video a bordo” ha spiegato il CTO Maurizio Minossi. “Videoworks si presenta pronta a questo nuovo scenario, avendo investito in partnership e competenza per la selezione dei corretti provider LEO, delle tecnologie di ricezione delle tecnologie SD-WAN e della gestione della georeferenziazione dei servizi streaming. Obiettivo è essere per i nostri clienti un partner unico e competente dal satellite al telecomando della tv nelle mani dell’armatore e dei suoi ospiti”.

Grazie alla partnership di Videoworks con OneWeb e Speedcast si entra in una nuova dimensione che garantisce una connessione continua, efficiente e veloce, oltre cinque volte superiore ai sistemi finora conosciuti. Il sistema di connessione Internet con i satelliti LEO assicura un’esperienza di navigazione Internet a bordo di ultima generazione, in termini sia di velocità sia di latenza. È garantito il completo utilizzo dei servizi di streaming e IP TV e, anche in mare aperto, si potrà usufruire di un collegamento Internet del tutto simile a quello che sotto costa è garantito dalla tecnologia 5G. Una soluzione che rappresenta la più recente frontiera delle possibilità di connessione.

Seakeeper si è dedicata invece al controllo integrato del movimento con Seakeeper Ride, montati sullo specchio di poppa della barca, sotto la linea di galleggiamento. Utilizzando hardware e software di rilevamento inerziale personalizzati e proprietari, il sistema analizza il comportamento della barca su tutti e tre gli assi e, mediante pale rotanti, ne contrasta e smorza i movimenti.
Le lame, muovendosi, creano una spinta sullo specchio di poppa, gestendo istantaneamente i movimenti della barca ed eliminando fino al 70{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} di beccheggio e rollio. Il sistema risponde istantaneamente riuscendo a eliminarli prima che vengano avvertiti, senza pulsanti da premere né regolazioni da fare.

Le unità sono completamente sigillate senza esposizione meccanica all’acqua salata e sono installabili in retrofit anche su imbarcazioni usate.
Nel vasto campo dell’elettrificazione, la tedesca eD-Tec – fondata dall’ex capo stratega del gruppo VW Michael Jost, supportato da Mike e Marc Jost insieme a numerosi partner tecnologici – ha presentato eD-QDrive, sistema di propulsione elettrica integrata per imbarcazioni fino a 30 metri, per un ventaglio di potenze fino a 2.400 kW, basato su eliche di superficie con timoni semintubati.

Con una soluzione di montaggio plug-and-play e la dorsale tecnologica integrata che si estende dall’elica di superficie attraverso l’AI Box e il banco batterie fino all’interfaccia del timone, l’eD-QDrive utilizzando la tecnologia a flusso assiale in un’unità da 100 kW pesa solo 20 kg e con l’intera trasmissione arriva a soli 100 kg. La gamma di potenze si estende da 50 kW a 2.400 kW, mentre per l’alimentazione c’è un banco batterie modulare con potenze da 80 kWh a 320 kWh. Inoltre, con tutti i componenti contenuti all’interno dell’unità di poppa che si collega alla dorsale tramite una semplice interfaccia plug-and-play, sono massimizzate la comodità e la facilità di installazione.

Anche la storica azienda Cima 1915, con oltre cento anni di attività, tramite la divisione Deigma – un fornitore di motori di propulsione nel settore marino elettrico, forte dei suoi oltre 500.000 motori impiegati in tutto il mondo, anche per la gestione di argani e pompe – ha presentato varie soluzioni di motorizzazione elettrica a bassa potenza ritagliate con precisione attorno alle esigenze di ogni singolo scafo.

La milanese Hytem, acronimo di Hybrid Technology Eco Motors, dopo esami approfonditi a livello europeo, ha ottenuto il brevetto del proprio sistema denominato EPS.

L’Electric Propulsion System consta essenzialmente di un sistema di propulsione elettrica azimutale – simile a un bow-thruster di tipo retrattile a scomparsa sotto la carena oppure nell’opera morta dello specchio di poppa – dotato di motore brushless per uso continuativo, disponibile con potenze da 2 a 10 kW oppure da 12 a 25 kW, e relativo sistema di rotazione dell’elica a 360 gradi.

In tal modo, EPS assolve sia le funzioni di elica di manovra sia quelle di propulsione per navigazioni silenziose a bassa velocità, ideali per l’ingresso in aree marine protette, pesca a traina eccetera, aggiungendo capacità evolutive uniche in spazi ristretti, quali accosto automatico e ancoraggio virtuale, sempre nella totale silenziosità tipica dei moderni motori a controllo elettronico.

Del sistema esiste anche una versione idrogetto per applicazioni ove i ridotti spazi in carena non consentano il posizionamento del motore in verticale. In merito alla gestione di alte tensioni a bordo di natanti ove umidità costante e possibili allagamenti possono mettere in serio pericolo la vita umana per shock da folgorazione, Hytem ha scelto di rimanere per le proprie propulsioni al disotto dei 50 V a corrente continua, considerati il limite di tensione non mortale (vedi ISO/FDIS 16315 per imbarcazioni sino a 50 metri).

Non si è nemmeno obbligati a rivolgersi ai modelli al litio che sono parecchio costosi: bastano due classiche AGM per far funzionare EPS, oppure dei pannelli solari. “Sono quindi le batterie, così come le conosciamo oggi, il limite alla diffusione dell’elettrico sia terrestre, dove almeno è utilizzabile l’effetto recupero energia in frenata o discesa – dichiara Daniele Bossi, anima e motore di Hytem, erede di un’azienda produttrice di componenti per il settore ferroviario – e a maggior ragione per la navigazione, ove il peso imbarcato gioca un ruolo essenziale sul dislocamento. L’elettrico è un fenomeno inarrestabile. C
inque anni fa al Mets si vedevano tanti esperimenti fatti con motorini ricavati da elettrodomestici. Tanti creativi, ma dilettanti. Oggi ci sono invece aziende strutturate che studiano e investono e chi avrà la Tesla, o similari, vorrà la barca elettrica e così via. Il mercato oggi non è ancora pronto, ma le aziende sono preparate a entrare quando inizierà a crescere la domanda. Una variabile importante è l’evoluzione della normativa, come vediamo nei laghi di alcuni Paesi europei dove si può navigare solo in elettrico. Lo stesso vale per i canali delle grandi città, dove si sta ragionando sull’introduzione di queste norme”.
A proposito di propulsioni elettriche per la nautica, va ricordato che proprio al Rai di Amsterdam si svolgerà dal 20 al 22 giugno 2023 la quarta edizione dell’unica mostra dedicata al tema: la Electric & Hybrid Marine World Expo 2023.
Quick – Intercepta – MC2 X 30 – MC2 Viator
Quick, entrato in punta di piedi nel sistema di stabilizzazione giroscopica con Quick Gyro, ha presentato MC² Seacentric System, un sistema di stabilizzazione composto dalle pinne Viator, i correttori di assetto Intercepta e il già noto Quick Gyro, stabilizzatore giroscopico ad asse orizzontale e dissipazione naturale, con l’obiettivo di garantire una stabilizzazione a 360° sia in navigazione sia all’ancora.
La stabilizzazione del rollio ottenuta grazie a Quick Gyro viene da un lato rafforzata dall’azione delle pinne Viator, dall’altro integrata dalla stabilizzazione del beccheggio, ottenuta grazie all’azione del correttore di assetto Intercepta. Le pinne Viator sono composte da una control unit che analizza e prevede la dinamica della barca in modo da modificare gli algoritmi di stabilizzazione per meglio adattarli alle varie situazioni e sono alimentate da motori sincroni ad alta efficienza, estremamente compatti e silenziosi.
Il sistema formato da pinna e motore prevede un montaggio senza albero che garantisce una maggiore sicurezza in caso di urti. Il correttore di assetto Intercepta è un sistema completamente plug&play e agisce grazie all’unità centrale che legge e prevede la dinamica della barca e che coordina il movimento dei correttori in modo attivo in base alla condizione di mare e di navigazione. Gli Intercepta sono alimentati da un motore 10-30V e sono stati ingegnerizzati prevedendo un attuatore elettrico completamente integrato e montaggio semplificato su qualsiasi specchio di poppa.
Oltre a smorzare il beccheggio in navigazione, gli Intercepta Quick hanno la funzione di migliorare le performance dell’imbarcazione in virata, i consumi e la dinamica dello scafo. A oggi, la gamma è composta da cinque modelli: IN30, IN45, IN60, IN75, IN100 per barche da 20’ a 130’ che prevedono installazioni multiple fino a un massimo di sei unità.



