ENEA E-Catamaran, il catamarano con i buchi
Fare due buchi negli scafi di un catamarano potrebbe sembrare una pessima idea … ma non per Sebastiano Canto, appassionato velista e affermato yacht designer che, dopo tre anni di esperienza presso Perini Navi, ora collabora con lo Studio Londinese di Vitruvius Yachts del famoso designer Philippe Briand.
Parallelamente a questa collaborazione, Sebastiano continua però a coltivare le sue idee sviluppando progetti personali. Come Enea, un piccolo catamarano di 6,50 metri completamente elettrico e dal “design molto forte e originale, diverso da quanto presente sul mercato, grazie alla particolare forma dello scafo che unisce l’aspetto estetico con quello funzionale. Il design accattivante derivato da questo gioco di superfici nella zona di prua permette anche una riduzione dei pesi ed una minor resistenza laterale al vento durante le manovre”. Così Sebastiano Canto ci racconta il suo concept presentato al Salone Nautico di Venezia 2022 dove ha vinto il Design Contest promosso dalla stessa fiera mentre, più recentemente, è stato premiato anche in occasione del NY Product Design Awards 2022 – Electric Boat category Winner.
In entrambi i casi la giuria ha premiato l’ideazione di nuove forme di scafo che, nella loro semplicità, rendono questo concept innovativo e green.
Bene, andiamo allora a scoprire questa piccola day boat di classe che, proprio per la sua eleganza, farebbe bella mostra di se come tender di un grande yacht.
Partiamo dalla scelta del catamarano, una scelta quasi obbligata quando si pensa a una propulsione full electric. Infatti, il catamarano, con i suoi due scafi lunghi e stretti, riduce sensibilmente la produzione di onde in navigazione e, con esse, si riduce la resistenza idrodinamica.
Ciò significa la necessità di una potenza propulsiva minore, quindi il consumo di meno energia e, visto che siamo su una barca full electric, meno batterie a bordo e meno peso. Infatti, la configurazione a catamarano abbinata alla relativa leggerezza della barca stessa (850 kg di dislocamento senza persone) permette di raggiungere gli 8 nodi di velocità con due nuovi propulsori Yamaha “Harmo” da 3,4 Kw ciascuno. Parliamo di meno di 10 HP totali.
Per inciso, “Harmo” è una vera novità in campo nautico. Infatti, quello che sembra il piede di un entrofuoribordo in realtà è un piede propulsivo che include anche il motore elettrico installato nel mantello esterno che racchiude l’elica stessa. Parliamo, quindi, di un’elica che non ha il classico asse centrale che controlla la rotazione, un’elica praticamente “vuota” al centro. Una tecnologia recente ancora in fase di forte sviluppo, conosciuta come RIM-drive, che consente una maggiore spinta a velocità inferiori rispetto ai propulsori tradizionali.
Ma torniamo a Enea. Il layout proposto prevede due zone prendisole, a prua e a poppa, una console di guida centrale e una spiaggetta fissa a poppa, provvista di scaletta rimovibile. Un ingegnoso sistema permette al prendisole di poppa di trasformarsi in zona pranzo, dove trovano comodamente posto quattro persone. La console centrale e i due prendisole permettono anche di avere un’elevata capacità di stivaggio, con la possibilità di avere un frigo e anche un piccolo piano cottura da montare sulla murata.
Concludiamo tornando al design, certamente l’aspetto che maggiormente richiama l’attenzione e che caratterizza l’imbarcazione. Un design dalle linee molto innovative che vuole essere anche funzione, un design “che unisce l’aspetto estetico con quello funzionale” come sottolinea lo stesso Sebastiano Canto.
Ecco, quindi, la scelta del catamarano utile a ottenere caratteristiche di bassa resistenza idrodinamica adatte a ridurre l’impatto ambientale della barca.
Oppure i “buchi” nella prua degli scafi, dei vuoti che consentono una riduzione dei pesi nella zona di prua e facilitano le manovre in fase di ormeggio grazie ad una minore resistenza laterale al vento, senza venir meno alla tenuta del mare durante la navigazione. Almeno questo è quello che sostiene il nostro designer, per il quale i “buchi”, dopotutto, non sembrano essere una cattiva idea.
Per maggiori informazioni: info@sebastianocanto.com





