Nautilus: lo yacht per andare sott’acqua
È uno yacht ma è anche un sommergibile. Si chiama come il celeberrimo sottomarino del Capitano Nemo e la olandese U-Boat Worx è pronta a costruirlo. Costa “solo” 25 milioni di dollari!

«Ecco, signor Aronnax, tutte le dimensioni del nostro battello. È un cilindro molto allungato a punte coniche. Si avvicina sensibilmente alla forma di un sigaro, forma già adottata a Londra per molte costruzioni marine. La lunghezza di questo cilindro, da un capo all’altro, è esattamente di settanta metri e la sua larghezza massima è di otto metri. Non è, perciò, costruito con le stesse proporzioni dei vostri vapori, ma le sue linee sono sufficientemente allungate e la sua carena è molto affusolata, affinché l’acqua spostata scivoli facilmente e non opponga alcuna resistenza alla sua marcia. Le due misure che vi ho dato vi permetteranno facilmente di ottenere, con un semplice calcolo, la superficie e il volume del Nautilus. La sua area misura 1.011,45 metri quadrati e contiene 1.500,2 metri cubi. Una volta immerso completamente sposta 1500.2 metri cubi d’acqua, o 1500.2 tonnellate metriche.»
Sono queste le parole con cui il capitano Nemo descrive il suo Nautilus, il mitico sottomarino scaturito dalla fantasia di Jules Verne e raccontato nel suo “Ventimila leghe sotto i mari” pubblicato nel 1870. Un sottomarino progettato e comandato proprio dal Capitano Nemo, un ricco ex principe indiano e valente ingegnere immaginato da Verne, che aveva previsto una propulsione con motori elettrici alimentati da batterie al sodio-mercurio. E stiamo parlando di 150 anni fa. Un sottomarino che rispondeva, almeno nell’immaginario, al sogno di navigare nelle profondità marine che ha sempre accompagnato l’esplorazione del mare.
Fin dai tempi più remoti
Ma, se nei secoli passati andare sott’acqua era un sogno, nel secolo scorso questo sogno è diventato realtà. Una realtà però destinata ai professionisti del mare, ai pochi militari “sommergibilisti” o a qualche scienziato con la missione di esplorare gli abissi marini. Perché andare sott’acqua era complicato e pericoloso. E poi non era per nulla piacevole. I sottomarini erano per uomini veri!

Oggi, invece, l’evoluzione tecnologica degli ultimi decenni inizia a consentire l’uso dei mezzi sottomarini anche per svago, per diporto, perché i sottomarini sono più sicuri e confortevoli, perché sono più semplici da utilizzare grazie ai sistemi di automazione di cui sono dotati. E soprattutto perché, in questa mutata realtà, ci sono cantieri che hanno puntato su questi prodotti ad alta tecnologia e alta qualità: una nicchia di mercato inevitabilmente destinata a un uso esclusivo visti i costi di produzione e di esercizio fatalmente elevati. Cantieri come l’olandese U-Boat Worx, leader mondiale nella produzione di piccoli sommergibili destinati all’esplorazione dei fondali, come il Nemo a due posti per immersioni fino a 100 metri, in vendita già dal 2020, quando dominò la classifica del Red Dot Award come Best of Best, il meglio del meglio. Mezzi subacquei di piccole dimensioni, adatti allo svago e alle esplorazioni di fondali non eccessivamente profondi a differenza del sommergibile presentato all’ultimo salone di Monaco proprio da U-Boat Worx, un vero e proprio yacht in grado di funzionare sia come cruiser di superficie sia come sottomarino: si chiama Nautilus ed è uno yacht di 37.5 m capace di immergersi fino a 150 metri.

Vediamo, allora, di cosa si tratta visto che, a differenza dei tanti concept di yacht sommergibili visti negli anni passati, molto belli quanto irrealistici, alla U-Boat Worx si dichiarano pronti a costruire Nautilus in 30 mesi dall’ordine, alla modica cifra di 25 milioni di dollari. Tutto ciò grazie al know-how che, accumulato in quasi vent’anni di attività, ha portato il cantiere olandese ad essere il più grande costruttore privato di sommergibili per uso civile civili al mondo.

Partiamo dall’inizio. L’idea di un superyacht subacqueo – affermano alla U-Boat Worx – è scaturita dal confronto con un potenziale cliente interessato alla Underwater Entertainment Platform (UWEP), progetto per un “sottomarino di intrattenimento” di 35 metri sviluppato negli anni scorsi dalla stessa U-Boat Worx per trasportare fino a 120 ospiti (esclusi equipaggio e personale) in un ambiente completamente condizionato fino a una profondità di 150 metri. L’UWEP è una piattaforma che offre oltre 150 mq di spazio configurabile come casinò, ristorante o altro luogo di intrattenimento.

Ma Nautilus è un passo avanti. Data la caratteristica unica di navigare sia in superficie sia sott’acqua, il layout di questo originalissimo superyacht è straordinariamente originale, così come uniche sono le sue capacità di adeguarsi alle esigenze della navigazione sottomarina. Se, quando funziona come yacht di superficie, Nautilus offre in coperta un enorme prendisole con una piscina d’acqua dolce, un bar e un grande tavolo da pranzo, attraverso un sistema idraulico è possibile far “sparire” tutto ciò, retraendo e nascondendo il tutto sottocoperta. In questo modo Nautilus può scendere sott’acqua senza oggetti che sporgano dalla sua sagoma che, oltre a danneggiarsi, creerebbero problemi idrodinamici in navigazione. Come tutti gli yacht che si rispettino, anche Nautilus ha il suo tender, denominato “Aronnax”, appositamente studiato per rimanere all’esterno durante le immersioni ma senza sporgere dalla sagoma dello scafo. “Aronnax” è, infatti, uno speciale tender elettrico di nuova concezione, stagno e resistente alla pressione, che si inserisce sotto il ponte di poppa come il pezzo finale del puzzle.

Nautilus è un superyacht sommergibile in cui tecnologia e lusso si miscelano con sapienza. E i suoi interni, presentati qualche mese fa, non fanno eccezione. Lo studio tedesco di design Officina Armare a cui è stata affidata la loro ideazione ha, infatti, creato ambienti a dir poco spettacolari, in cui l’ipertecnologia si integra perfettamente con uno stile avveniristico fatto di eleganti e confortevoli elementi di design. Il risultato è un layout che prevede una zona pranzo e una lounge di 50 mq con quattro finestre circolari, ciascuna da circa 4 metri di diametro che, una volta in profondità, assicurano una visione totale dei dintorni e del fondo marino, grazie anche a una adeguata dotazione di luci. Per una visione ancora più immersiva ci si può spostare a estrema prua nella panoramica Mezzanine Observation Lounge.

L’ospitalità a bordo è garantita da una splendida cabina armatoriale e quattro cabine per gli ospiti, tutte con angolo ufficio, armadio, bagno con doccia e, soprattutto, il letto posto direttamente di fronte a una finestra subacquea per continuare a godere del panorama subacqueo in ogni momento. Per l’equipaggio, invece, è prevista una zona notte per un massimo di sei persone in area separata. Completa la dotazione una cucina completamente attrezzata per cucinare anche sott’acqua, un angolo bar, una palestra all’avanguardia completa di tapis roulant, cyclette e pesi.
Non va poi dimenticato che Nautilus è uno yacht sommergibile, ovvero uno yacht che svolge la sua funzione sia quando naviga sott’acqua sia quando naviga in superficie. Ecco, dunque, che in coperta, come accennato, troviamo un solarium, una zona pranzo, un bar e una vasca idromassaggio.
In ogni caso il layout degli interni è completamente personalizzabile dal cliente.
Passiamo ora agli aspetti un po’ più tecnici. Per Nautilus è stata prevista una motorizzazione Diesel-elettrica con un sistema di batterie al litio che consente una velocità di crociera in superficie di 9 nodi e un’autonomia di 3.200 miglia. In immersione, invece, la velocità di crociera scende a 4 nodi. È possibile rimanere sott’acqua per un massimo di quattro giorni a una profondità massima di 150 metri, ma l’autonomia propulsiva alla velocità di crociera, sempre in immersione, è di sole 6 ore. Un problema reale per questo mezzo potrebbe essere l’ormeggio in porto, visto che il suo pescaggio, in emersione chiaramente, è di 6,5 metri, ben oltre quello di uno yacht di queste dimensioni. Ma, d’altronde, tutto non si può avere!
Insomma, uno yacht decisamente avveniristico, un mezzo che secondo Bert Houtman, presidente e fondatore di U-Boat Worx, cambierà il mercato della nautica: “Il Nautilus incarna l’ultima combinazione di lusso e innovazione. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di condividere le meraviglie del mondo sottomarino nel modo più sicuro, lussuoso e confortevole possibile.

Il Nautilus è la realizzazione di questa visione. E poi, con il Nautilus, se il mare diventa troppo mosso ti potrai semplicemente immergere e proseguire il viaggio in totale comodità, senza soffrire il mal di mare. Con il Nautilus, il mercato della nautica da diporto non sarà più lo stesso.”

NEMO, IL SOMMERGIBILE (QUASI) PER TUTTI!
La U-Boat Worx, che ha progettato e si dichiara pronta a costruire Nautilus, è un’azienda olandese nata nel 2005 per realizzare il sogno di dare a tutti, o quasi, la possibilità di esplorare le profondità marine senza necessariamente essere subacquei. Infatti, a differenza di ciò che si può fare con il diving, un sommergibile può portare più in profondità, in sicurezza e comfort, senza i problemi e i rischi legati alla decompressione. Questa idea di “sommergibile per tutti” era nella testa di Bert Houtman, fondatore di U-Boat Worx, fin dagli anni ’80, quando cominciò a cercare un sommergibile per il proprio divertimento, scoprendo, alla fine, che questi mezzi venivano costruiti esclusivamente per usi militari o per i grandi istituti di ricerca oceanografica.
Da lì si rese conto che, per realizzare il suo sogno, il sommergibile doveva costruirselo. Iniziò così una collaborazione con l’inventore canadese Peter Mitton, che aveva costruito un piccolo sommergibile monoposto, che rappresentò il punto di partenza dei primi modelli prodotti dalla U-Boat Worx, i C-Quester. Poi, dai primi C-Quester consegnati nel 2005, la U-Boat Worx è cresciuta fino a diventare oggi il più grande costruttore di sommergibili per uso civile al mondo, con una flotta che ora conta 22 modelli diversi che possono ospitare da 1 a 11 persone e operare a profondità fino a 3.000 metri. Sommergibili utilizzati non solo da privati per il loro svago e divertimento, ma anche da aziende per utilizzi commerciali, per ricerche scientifiche oppure da produttori di film subacquei.

In questa crescita la U-Boat Worx ha introdotto nuovi standard per i sommergibili privati, standard certificati dal registro DNV, la norvegese Det Norske Veritas che certifica individualmente ogni sommergibile testandone ampiamente ogni componente.
Così oggi, grazie al know-how accumulato, ai suoi impianti di produzione nei quali la tecnologia d’avanguardia si fonde con capacità artigianali di altissimo livello, U-Boat Worx è l’unico produttore di sommergibili al mondo che, a fianco a una produzione custom per le esigenze più disparate, costruisce anche in serie, con evidenti vantaggi in termini di qualità, affidabilità e design, a prezzi che definiscono il settore.
Analizzando il catalogo U-Boat Worx, siamo quindi andati a cercare quello che è l’entry level dei sommergibili, il modello Nemo che, nella versione due posti, quando fu presentato nel 2020 ha dominato la classifica del Red Dot Award come Best of Best, il meglio del meglio. Oggi Nemo è prodotto nelle versioni monoposto e biposto per poco più di mezzo milione di euro. Parliamo, quindi, di un giocattolone decisamente costoso che, però, è alla portata di tutti in termini di dimensioni, trasportabilità e facilità d’uso. Si tratta, infatti, di piccoli sommergibili semplici da utilizzare e dotati di propulsione elettrica alimentata a batteria, molteplici sistemi di sicurezza, aria condizionata e certificazione da parte della società di classificazione DNV. Inoltre pesano tra i 2.000 ed i 2.500 kg e possono essere trasportati su un normale rimorchio stradale agganciato a un’automobile poiché il loro ingombro è più o meno quello di due moto d’acqua affiancate. È stata poi sviluppata un’ampia gamma di dispositivi di varo/alaggio, uno speciale ascensore per barche, Beachlauncher, uno speciale rimorchio per auto e una gamma di barche di supporto.

Con i NEMO 1 e 2 si possono esplorare i fondali marini fino alla profondità di 100 metri con la possibilità di rimanere in immersione fino ad 8 ore. E, soprattutto, grazie al grande oblò sferico in acrilico senza giunzioni che caratterizza i sommergibili U-Boat Worx, si può vivere un’esperienza letteralmente “immersiva”.
Ma – vi starete chiedendo – un sommergibile non è una normale barca, anzi, proprio non è una barca. E saper condurre la propria imbarcazione, avere la patente nautica o addirittura essere ottimi comandanti non significa che, automaticamente, si sia capaci di condurre e governare un sommergibile per il quale ci vogliono conoscenze particolari e una preparazione specifica. Tutto ciò è ben chiaro anche al team di U-Boat Worx che, infatti, prevede un’opportuna fase di addestramento presso il Sub Center Curaçao della stessa U-Boat Worx.
A tutto questo si aggiunga che, con l’inizio della produzione in serie, alla fine dello scorso anno i prezzi di vendita del NEMO sono risultati inferiori di circa l’80{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} rispetto a quelli di qualsiasi altro sommergibile disponibile oggi sul mercato. Per la precisione parliamo di 545.000 euro per il modello monoposto NEMO 1 e di 590.000 euro per il biposto NEMO 2.
Prodotto di qualità e alta tecnologia, praticamente in “pronta consegna” a un prezzo concorrenziale: sono tutti elementi che stanno determinando il grande interesse confermato dai numeri forniti dalla U-Boat Worx che, nel suo order book, ha ben 15 Nemo in consegna per quest’anno. Parliamo di sommergibili che, tradizionalmente, venivano costruiti su ordinazione, con tempi di consegna di 12-24 mesi. Anche per questo, il sito di produzione di U-Boat Worx è stato recentemente potenziato per soddisfare la crescente richiesta, in particolare per la serie. NEMO. Tutto ciò in linea con la visione del fondatore e CEO Bert Houtman, che afferma: “La nostra missione è sempre stata quella di dare la possibilità a quante più persone possibile di esplorare il mondo sottomarino in piena sicurezza e senza fatica. Con la rivoluzione dei prezzi NEMO, stiamo ora compiendo il passo successivo con l’obiettivo di avere 1.000 sottomarini operativi entro il 2030”.
Per maggiori informazioni:
www.uboatworx.com
https://nemo-submarine.com



