Ventimiglia, Cala del Forte: tra Francia e Italia, il futuro dei waterfront
Un investimento da 200 milioni di euro che avrà ricadute complessive per 540 milioni. Ne parliamo con Giuseppe Noto, AD di Marina Development Corporation.
Tutto iniziò qualche anno fa con l’interessamento per un nuovo approdo a Ventimiglia da parte della “Societé Monégasque Internationale Portuaire” il cui azionista è il Principato di Monaco. Dall’idea alla realizzazione, oggi “Cala del Forte” – che prende nome dalla sovrastante rocca – è una realtà in piena operatività, collegata con un aliscafo che in cinque minuti copre le 7 miglia che la separano dal Principato: 117 ormeggi da 6 a 60 metri, 400 parcheggi, un cantiere, 3.800 metri quadrati di locali commerciali.
Spettacolare il design del banchinamento, perfettamente circolare, e unica la cornice paesaggistica, con il forte che domina lo specchio acqueo e il Principato sullo sfondo. Su questa iniziativa si è inserita Marina Development Corporation, società immobiliare per interventi ancorati a porti turistici, che offre una visione totalmente innovativa del concetto di “marina” e di “waterfront”. Ci spiega tutto il suo amministratore delegato Giuseppe Noto, manager che ha all’attivo importanti esperienze in Italia, Serbia, Bahrain, Oman e Dubai.
In che cosa consiste l’approccio innovativo della “Marina di Ventimiglia”?
Solitamente si pensa alle “marine” come progetti di sviluppo immobiliare che, anche se di qualità, non considerano il rapporto col territorio, con la sua cultura e con la sua realtà socio-economica. Marina di Ventimiglia è invece un progetto di rigenerazione urbana, volto alla creazione di una nuova destinazione turistico/ricettiva sul lungomare, dalla portata internazionale ma a vocazione italiana, strettamente legato alla città, alla sua storia millenaria, alla sua gente.
Come nasce il progetto?
Nasce sulla base di un’attenta analisi del territorio volta alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico-ambientale e delle ricchezze storico-culturali. Di contro l’analisi evidenzia la necessità di migliorare l’offerta di servizi per il turismo e la residenza, così da conferire alla città un ruolo di polo di riferimento nel contesto territoriale costiero; una capacità attrattiva non valorizzata, relativa alla scarsa presenza di strutture ricettive di primo livello e di servizi complementari per l’educazione e il tempo libero.
Ci può dare qualche numero?
Il progetto prevede un investimento di 200 milioni di euro per una superficie totale di 57.000 mq e una superficie agibile di oltre 18.000 mq. Comprende più interventi: il principale è “Borgo del Forte” alle spalle del porto. Qui sorgeranno 70 appartamenti brandizzati e una struttura alberghiera: un hotel 5 stelle con palestra, spa, ristorante e 60 appartamenti gestiti dallo stesso hotel. Ogni elemento architettonico, costruito secondo i più alti standard tecnologici e di sostenibilità, sarà totalmente immerso nel verde e armonicamente inserito nel contesto morfologico tipico ligure caratterizzato da terrazzamenti.
Si è parlato anche di un ristorante stellato.
Esattamente. In posizione panoramica eccezionale, a ponente del porto, sorgerà il ristorante “La Rocca” e la palazzina «ex ACI» diventerà “Club Italia”, un polo food&beverage di eccellenza. Inoltre, alle spalle dell’area naturalistica che sorge sulla foce del fiume Nervia, sarà realizzato “Borgo del Forte Campus”: un campus internazionale con parco pubblico, campi da tennis, piscina, scuola internazionale con dormitorio per docenti, studenti e atleti, spazio eventi. L’intervento prevede anche la riqualificazione dei grandi capannoni FS esistenti con una operazione di archeologia industriale.
Un progetto quindi non limitato ai soli aspetti immobiliari.
Infatti si tratta di un vero e proprio rinnovamento urbano. Basti pensare ai collegamenti dell’area della marina con il centro storico, bellissimo, che ne permetteranno la piena fruibilità: oltre all’ascensore – già realizzato – ci sarà una scala mobile che porterà direttamente a una delle porte della città vecchia.
Quali saranno le ricadute dirette in termini economici e sociali?
Marina di Ventimiglia contribuirà in modo rilevante all’economia del territorio. Secondo un’analisi di Nomisma, l’investimento in opere pari a 154 milioni di euro – dei 200 milioni di euro complessivi – avrà ricadute sul territorio di oltre 540 milioni: per ogni euro investito nel progetto, se ne generano più di tre. Inoltre, saranno circa 300 gli occupati nella sola fase di esercizio. Gli impatti economici e sociali non si esauriscono nel periodo di realizzazione del progetto, ma saranno riscontrabili anche negli anni successivi, quando l’area, le attività e i servizi saranno a pieno regime.<p style=”text-align: center;”></p>

