Prova di navigazione del De Antonio D46 Cruiser

Prezzo base Euro 499.000 Iva esclusa franco cantiere

• Impressione di navigazione n. 1789

Scheda tecnica

La Gallery

MOTORI: Mercury Verado 350 HP
I dati sono stati rilevati con GPS Simrad GO12 XSE; essi possono variare in funzione della pulizia dell’opera viva (carena, eliche, appendici), delle caratteristiche delle eliche utilizzate, dell’entità e della distribuzione del carico imbarcato, della messa a punto e dello stato dei motori.

La prova

CONDIZIONI – Vento: forza 4 – Mare: 3 – Carichi liquidi: carburante 50{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} – Acqua 50{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} – Persone: 5 – Pulizia dell’opera viva: buona.
RILEVAZIONI – Velocità minima di planata trim a 0: 17 nodi – Velocità minima di planata trim estesi 16 nodi – Velocità massima: 47,8 nodi – Velocità al 90{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} del numero di giri massimo: 41,5 nodi – Fattore di planata: 2,81 (elevato).
MISURAZIONI – Area pozzetto: mq 5,00 – Altezza massima interna (zone transitabili): m 1,97 – Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,80 – Altezza alla timoneria: m 1,90 – Larghezza minima passavanti: m 0,30 – Rilevazione della tuga: m 1,50 .

Costruzione e allestimento

Materiali: scafo in vetroresina vinilestere – Tipo di stratificazione: manuale – Geometria della carena: V profonda – Elementi di ventilazione: pattini di sostentamento e tre redan – Correttori di assetto: trim.

Descrizione della barca

Un carattere sportivo che si esprime nel design e nelle prestazioni coniugato all’eleganza e qualità delle rifiniture. Due le versioni per l’ammiraglia del cantiere catalano, cruiser e open, con quella walk-around già in cantiere.

Il design del D46 è quello che permette di riconoscere immediatamente una barca del cantiere De Antonio. Tuttavia, nel caso specifico, le dimensioni maggiori rispetto a quelle dei modelli più piccoli hanno permesso ai due progettisti, Marc De Antonio e Stan Chmielewski, di giocare molto di più con i volumi, creando spazi vivibili e peraltro molto curati nelle rifiniture.

Altrettanto positivo è l’impatto con gli spazi esterni, dove la maggiore dimensione è stata tradotta anche in termini di ergonomia, caratteristica che si apprezza già al momento di salire a bordo attraverso l’originale plancia poppiera, modellata in modo da coprire 4 fuoribordo Mercury da 350 HP. Ricordiamo che, oltre al design generale, quello dei motori “nascosti” è un tratto distintivo di tutte le barche De Antonio. In questo caso, le dimensioni di questa struttura sono tali da renderla una vera e propria piattaforma affacciata sul mare, con la possibilità di richiederla in versione up&down. Molto comodo il passaggio centrale che, attraversando i due prendisole (che restano comunque decisamente ampi), conduce al pozzetto.

A centro barca troviamo un’ampia zona pranzo con due tavoli separati che consentono un comodo passaggio verso la plancia di comando e verso l’ingresso agli interni, ma che allo stesso tempo sono abbastanza vicini da non penalizzare la convivialità fra le persone sedute sui due divani, che possono trasformarsi in altri prendisole.

La cucina esterna, a ridosso della seduta del pilota, è attrezzata in modo essenziale ma completo.

Tre le versioni disponibili per gli interni, che in comune hanno la cabina armatoriale sempre disposta per baglio: quella a due cabine e due toilette, come nel caso dell’unità di questa prova; quella a tre cabine; quella a una sola cabina con un grande spazio dedicato al living e a una seconda cucina interna.

La prova in mare ha messo in luce le qualità di una carena ben studiata, così come ben calibrate si sono rivelate le altezze dei quattro fuoribordo, che hanno sempre prodotto una spinta regolare anche nelle accostate più strette, quando la naturale derapata è stata sempre contenuta nei limiti fisiologici. Eccellente la visibilità dalla plancia di comando che, perfettamente ergonomica, permette di condurre il D46 in condizioni ottimali sia da seduti sia in piedi. Ottime anche le prestazioni, con una velocità massima di 47,8 nodi a 6.000 giri, ottenuti agendo opportrunamente sui trim. In queste condizioni però i consumi schizzano a 472 litri l’ora, contro i 228 alla rispettabilissima velocità di 29 nodi.

Valutazioni sulla barca provata

Allestimento tecnico della coperta: attrezzature di qualità ben organizzate
e ottime rifiniture.
Allestimento del pozzetto: completo e con soluzioni che lo rendono molto versatile nella zona pranzo con lo spostamento dei divani.
Trattamento antisdrucciolo: teak, elegante ed efficace.
Vani di carico: ricavati ovunque, molto ben organizzata una sala tecnica che può accogliere materiale vario e attrezzatura da sub.
Ergonomia della plancia: molto buona, di impostazione automobilistica.
Visuale dalla plancia: ottima in tutti gli assetti anche prima della planata.
Articolazione degli interni: molto versatile, con la possibilità di sceglere tra le versioni con 1/2/3 cabine. Ingombrante la scala di discesa.
Finitura: ottima.
Cucina: esterna ben attrezzata.
Toilette: ottime le dimensioni di quella armatoriale, con doccia separata.
Rumorosità e vibrazioni: rumorosità attenuata dalla plancia di poppa, poche vibrazioni.
Risposta timone: molto buona, precisa e immediata.
Risposta correttori di assetto: buona.
Stabilità direzionale: molto buona.
Raggio di accostata: eccellente in dislocamento, una lunghezza e mezza in assetto di planata.
Stabilità in accostata: eccellente.
Manovrabilità in acque ristrette: buona.