Prova di navigazione del Magellano 25 metri by Azimut Yachts
Prezzo base Euro 4.680.000 Iva esclusa franco cantiere
- Impressione di navigazione n. 1786
Scheda tecnica
| Lunghezza massima f.t. | m 25,22 |
| Lunghezza scafo | m 23,64 (esclusa plancetta) |
| Larghezza massima | m 6,35 |
| Immersione alle eliche | m 1,50 |
| Dislocamento a vuoto | t 73.1 |
| Dislocamento a pieno carico | t 85,80 |
| Portata omologata | 16 persone |
| Totale posti letto | 8 + 4 equipaggio |
| Motorizzazione della prova | 2 MAN V12 1400 Hp |
| Potenza complessiva | 2800 Hp |
| Peso totale motori con invertitori: | 2 x (2270 kg + 352 kg) |
| Prestazioni dichiarate | velocità massima 24-25 nodi; velocità di crociera 18 nodi; consumo a velocità di crociera 320 l/h; consumo a velocità di crociera long range di 12 nodi 117 l/h; autonomia a 12 nodi 750 miglia; autonomia a 10 nodi 1200 miglia. |
| Capacità serbatoio carburante | 8.100 litri |
| Capacità serbatoio acqua | 1.550 litri |
| Altre motorizzazioni | 2 MAN V12 1550HP |
| Progetto | Azimut Yachts; design Ken Freivokh; interni Vincenzo de Cotiis |
| Costruttore: Azimut Yachts | Via M. Coppino, 104 – 55049 Viareggio (Lucca) – tel. 0584 3821 – fax 0584 3962 – https://it.azimutyachts.com/ |
| Categoria di progettazione CE | A |
MOTORI: 2 MAN V12 1400 HP
I dati sono stati rilevati con la strumentazione Raymarine Axiom; essi possono variare in funzione della pulizia dell’opera viva (carena, eliche, appendici), delle caratteristiche delle eliche utilizzate, dell’entità e della distribuzione del carico imbarcato, della messa a punto e dello stato dei motori.
La gallery
La prova
CONDIZIONI – Vento: assente – Mare: calmo – Carichi liquidi: acqua 71{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}, carburante 45{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} – Persone: 8 – Stato dell’opera viva: ottimo.
RILEVAZIONI – Velocità massima: 24,1 nodi – Velocità al 90{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} del numero di giri massimo: 20,4 nodi.
MISURAZIONI – Area pozzetto: mq 19 – Area flying-bridge: mq 42 – Altezza massima interna (zone transitabili): m 2,05 – Altezza minima interna (zone transitabili): m 2,00 – Altezza alla timoneria interna: m 1,97 – Altezza sala macchine: m 1,85 – Larghezza minima passavanti: m 0,47.
Costruzione e allestimento
Materiali (scafo, coperta, sovrastrutture): VTR, fibra di carbonio – Tipo di stratificazione: infusione sottovuoto – Geometria della carena: “dual mode” con moderato skeg e deadrise di 11 gradi – Stabilizzatori: pinne zero speed Humphree – Attrezzature di prua: 2 passacavi, 2 bitte, 2 verricelli salpancora – Attrezzature di poppa: 2 passacavi, 2 bitte, 2 verricelli da tonneggio sul piano di coperta, 2 bitte piccole sulla plancetta poppiera. – Plancetta poppiera: up&down ampia e ben raggiungibile, diventa una beach club grazie all’azione pivotante – Garage: accessibile ribaltando lo specchio di poppa, può contenere un Pirelli J39.
Descrizione della barca
Il nuovo Magellano 25 Metri si inserisce in quella linea Azimut che, come il nome stesso suggerisce, invita a vivere il mare nella sua avventurosa pienezza. Ma anche nel massimo comfort.
La seduzione dell’arte nel piacere del viaggio: questa la suggestiva sintesi proposta da Azimut per introdurre il nuovo Magellano 25 Metri, laddove l’arte è la capacità di progettisti e cantiere nel dare a una forma nautica la nobiltà del tratto d’autore, mentre il piacere del viaggio è nella logica conseguenza. Headline di sintesi che potremmo anche invertire senza nulla togliere al biglietto da visita di questo splendido yacht, che riesce a essere moderno e attuale senza cedere a certe tendenze stilistiche.
Come dire: un’originalità timeless che, sulla base del successo di un modello appena uscito (e già alla sua quarta unità venduta), è una chiave di sicuro successo. Con un’eleganza sobria e raffinata, alla quale l’assenza di vistosi slanci prodieri nulla toglie ma, al contrario, aggiunge una maggior vivibilità degli interni, il nuovo Magellano si inserisce nella linea delle navette long-range lanciata da Azimut interpretando le più recenti tendenze del motoryachting. Ma in contrasto con le linee classiche del design, sottolineate dai numerosi inserti in teak e firmate da Ken Freivokh, questo 25 Metri presenta numerose innovazioni tecnologiche, alcune veramente spaziali. E non in senso lato.
Video originale deel cantiere
Il sistema MMVS (Marine Mechanical Ventilation System) sviluppato in Italia dalla BCool Engineering, che consente ogni ora il totale ricambio dell’aria in tutti gli spazi interni dei due ponti principali è, ad esempio, una tecnologia messa a punto e brevettata dalla NASA. Per chiarire un po’ meglio il concetto: l’aria viene condizionata e sanificata grazie a un processo di ossidazione fotocatalitica (PCO) che combina l’azione dei raggi di una speciale lampada UV con una struttura catalizzatrice, senza per questo incidere su potenza e consumi dell’imbarcazione.
L’attenzione agli aspetti ambientali – tendenza sempre più seguita dai più importanti cantieri – si riscontra anche con la barca all’ancora in rada, quando entra in gioco il cosiddetto “Hotel Mode”, ovvero un sistema che, sfruttando un pacco di batterie al litio, elimina ogni fonte di rumori e vibrazioni a emissioni zero. Rumori e vibrazioni che, sempre a vantaggio del comfort di bordo, in navigazione vengono comunque ridotti da un particolare sistema di giunti elastici, mentre la cabina armatoriale vede incrementa il suo comfort addirittura per mezzo di una “cellula” flottante.
Nel ponte principale gli interni si sviluppano secondo un’impostazione open space che, scorrendo dal pozzetto alla cucina di prua, assicura fluidità e libertà di movimento: un’idea sottolineata dagli arredi privi di separazioni e dalla perfetta connessione tra pozzetto e interni, ma soprattutto un’idea che porta una firma artistica di primo livello come quella di Vincenzo De Cotiis, che si riconosce anche nei raffinati arredi che meriterebbero un discorso a parte per la loro originalità e per la qualità dei materiali. Ci si ritrova in ogni caso immersi nel mare che circonda la barca e questo non è così ovvio come si potrebbe pensare, anche perchè lo si percepisce quasi come parte integrante della struttura, grazie alle enormi superfici vetrate.
Originale anche la soluzione della plancia di guida realizzata in totale privacy su un ponte intermedio, con un “effetto jet” che ha l’unico neo di non offrire grande visibilità verso poppa, fermo restando che in fase d’ormeggio è disponibile una stazione di comando in pozzetto. Un passo più su e si arriva al fly, uno spazio di ben 42 metri quadrati a uso e consumo della convivialità open air, con area sundeck, zona pranzo e tanto di cucina protetta da un hard top. Ma anche con un’ottima seconda stazione di guida. Un altro spazio comune all’aperto è stato poi realizzato sul vertice di prua, con un doppio divano trasformabile in sundeck e un tavolo di servizio.
La sensazione di stretto contatto con il mare si ripropone sottocoperta, dove l’articolazione della zona notte prevede quattro cabine doppie con una sontuosa armatoriale a tutto baglio, mentre all’estrema prua, ben separate, sono collocate due cabine per l’equipaggio. Infine, una nota importante a proposito delle linee d’acqua. La carena del Magellano 25 Metri è stata progettata da Pierluigi Ausonio dopo un approfondito studio con simulazioni CFD che, prima di essere tradotto in realtà, ha subito lunghe prove in vasca presso il Brodarski Institut di Zagabria. Il progetto mirava a ottenere una resa ottimale entro un ampio arco di velocità: dagli 8 nodi in pieno dislocamento fino a punte di 28 nodi in planata. Ne è scaturita una carena a doppio spigolo, definita “dual mode”, nella quale il pattino superiore garantisce che la larghezza al galleggiamento sia maggiore alle basse velocità a tutto vantaggio della stabilità – per altro favorita da un pronunciato skeg – mentre, quando la barca entra in semiplanata, intorno ai 17-18 nodi, la separazione dei flussi viene indotta a partire dal pattino inferiore che, più stretto, offre una minore resistenza, riducendo il consumo di carburante ovvero aumentando l’autonomia.
Valutazioni sulla barca provata
Allestimento tecnico della coperta: originale e funzionale garantisce fluidità di movimento e una gradevole sensazione di libertà.
Allestimento del pozzetto: ben riparato dall’aggetto del fly si presenta molto accogliente. Comoda ed elegante la scala che porta al fly. Originale la soluzione dello specchio di poppa che, ruotando di 90°, crea una zona beach e da accesso al garage, mentre il pozzetto resta protetto da un suggestivo “falso specchio di poppa” in cristallo.
Sistemazione zattere autogonfiabili: entrambe sono poste sui pulpiti laterali del fly, in posizione funzionale per un rapido lancio in mare.
Trattamento antisdrucciolo: tutti i piani di calpestio esterni sono a filarotti di teak, di sicuro effetto estetico e con un ottimo grip.
Vani di carico: tutte le possibilità di stivaggio sono state ben sfruttate.
Ergonomia della plancia: ben studiata per un razionale utilizzo dei comandi e un’ottima visuale sugli strumenti. Accesso diretto alla sovrastante stazione di guida sul fly.
Visuale dalla plancia: ottimale su 180°, un po’ meno verso poppa.
Flying-bridge: grande spazio ben articolato e accogliente.
Articolazione degli interni: living open space di grande vivibilità a geometria organica, con il tavolo della dinette che può ruotare di 90° per ospitare due capotavola; la cucina può essere separata mediantela chiusura di due porte. Sontuosa la cabina armatoriale, confortevoli le due cabine ospiti, comodi e in totale privacy i locali equipaggio. Suggestiva l’illuminazione creata da De Cotiis.
Finitura: la mano di De Cotiis ha fatto di questo esemplare un vero gioiello, con vari oggetti da collezione da lui firmati che arricchiscono gli arredi; originale e molto bella la lavorazione di alcuni mobili utilizzando vetroresina di recupero con effetto pergamena; luci in ottone trattato; pagliolato del living in noce scuro tassellato montato su supporto in sughero; tessuti Loro Piana; abbondante uso di specchi che ampliano il senso di spazio.
Cucina: grazie alla disposizione ben studiata consente l’accesso indipendente da parte dell’equipaggio.
Toilette: sontuose negli spazi e negli arredi.
Locali equipaggio: due cabine a prua con ingresso indipendente, una matrimoniale e una a letti sovrapposti.
Sala macchine (ambiente): facilmente accessibile, con altezza d’uomo che consente la massima facilità di accesso per interventi di controllo e manutenzione.
Risposta timone: pronta e sensibile nonostante le dimensioni della barca.
Stabilità direzionale: molto buona sia in dislocamento sia in semiplanata.
Raggio di accostata: ottimo.
Stabilità in accostata: molto buona.
Manovrabilità in acque ristrette: due eliche di manovra, a prua e a poppa, unitamente ai motori, consentono allo scafo qualsiasi spostamento a lento moto.
