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Prova di navigazione del Swift Trawler 41 fly by Beneteau

Swift Trawler 41

Prezzo base Euro 362.800 Iva esclusa

  • Impressione di navigazione n. 1787

La Scheda tecnica

Lunghezza massima f.t. m 13,43
Lunghezza scafo m 12,52
Larghezza massima m 4,20
Immersione alle eliche m 1,15
Dislocamento a vuoto kg 11.040
Portata omologata 8/10 persone
Totale posti letto 5
Motorizzazione della prova Volvo Penta D4 270 HP
Potenza 2 x 270 HP
Tipo di trasmissione linea d’asse
Peso motori 2 x 580 kg
Rapporto dislocamento a vuoto dell’imbarcazione/potenza motori installati 20,4:1
Capacità serbatoio carburante 1.170 litri
Capacità serbatoio acqua 400 litri
Capacità serbatoio acque nere 120 litri
Altre motorizzazioni 2 x 300 HP
Progetto Beneteau Power (architettura navale)
Costruttore Beneteau, Saint-Hilaire-de-Riez – Francia
www.beneteau.com
Importatore l’elenco dei dealer italiani è disponibile sul sito del cantiere
Categoria di progettazione CE B/C/D

La gallery

MOTORI: 2 Volvo Penta D4 270 HP
I dati sono stati rilevati da centraline / plotter di bordo; essi possono variare in funzione della pulizia dell’opera viva (carena, eliche, appendici), delle caratteristiche delle eliche utilizzate, dell’entità e della distribuzione del carico imbarcato, della messa a punto e dello stato dei motori.

La prova

CONDIZIONI – Vento: forza 2 – Mare: 2 – Carichi liquidi: carburante 50{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} – Acqua 40{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} – Persone: 6 – Pulizia dell’opera viva: buona.
RILEVAZIONI – Velocità minima di planata flap a 0: 15 nodi – Velocità minima di planata flap estesi: non rilevata – Velocità massima: 21,8 nodi – Velocità al 90{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} del numero di giri massimo: 18,5 nodi – Fattore di planata: 1,21 (molto basso).
MISURAZIONI – Area pozzetto: mq 4,52 – Altezza massima interna (zone transitabili): m 2,10 – Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,83 – Larghezza minima passavanti: m 0,48 – Altezza sala macchine: m 0,90 – Rilevazione tuga: m 2,03.


Costruzione e allestimento

Materiali: scafo realizzato in sandwich di vetroresina polyestere e balsa – Tipo di stratificazione: laminazione a mano – Geometria della carena: V – Elementi di ventilazione: pattini di sostentamento – Piani mobili: flap.


Descrizione della barca

Uno scafo semidislocante per navigazioni relativamente lente, in piena sicurezza e in totale comfort. Anche quando la meteo non è ideale. È disponibile con o senza fly.

Si rinuncia a un po’ di velocità, certo, ma si conquistano spazi di navigazione in cui uno scafo planante normalmente evita di andare. È questa la scelta netta che si compie quando ci si orienta verso un tipo di imbarcazione come un trawler: velocità relativamente ridotte, buona autonomia, tenuta di mare sicura e confortevole. E sono esattamente queste le qualità che caratterizzano lo Swift Trawler 41. Una barca che va a integrare la gamma del cantiere francese, collocandosi per dimensioni a metà della produzione, fra il piccolo 30 piedi e l’ammiraglia di 50.

Video originale del cantiere

Due le versioni disponibili, la Sedan, senza controplancia, e quella con il fly bridge, che abbiamo testato in mare a Barcellona. La presenza del ponte superiore consente di ottenere almeno due vantaggi: sicuramente più spazio all’aperto e una bella e comoda copertura del pozzetto garantita dal notevole aggetto verso poppa. Di contro, la maggiore altezza della barca spinge in alto il baricentro, contribuendo ad accentuare il rollio che abbiamo verificato esserci, indotto da una bella onda lunga, soprattutto quando si fermano le macchine.

Gli spazi esterni si articolano in tre diversi ambienti. Quello più convenzionale lo troviamo a prua, dove è stato collocato un grande prendisole. A poppa invece troviamo un pozzetto che, grazie alla scelta dello studio italiano Andreani Design di arretrare la cucina, diventa un tutt’uno con il living interno. Si realizza così un grande ambiente molto funzionale con un passaggio assai fluido attraverso una porta scorrevole che, tutta aperta, sembra scomparire alla vista. Infine lo spazio offerto dal flybridge. Alle spalle della plancia è stata creata una dinette con un divano per lato, con quello di dritta che si trasforma in una chaise lounge, e un tavolo che per la verità ostacola un po’ l’accesso al vano che si trova a sinistra del pilota. A poppavia della dinette è stata lasciata libera un’ampia superficie sulla quale è stata attrezzata una piccola cucina dotata di piastra, frigo e lavello.

Un’annotazione sui due passaggi laterali. La tuga è stata disassata sacrificando un po’ il lato sinistro a favore di quello di dritta, coperto e protetto lateralmente, sul quale si apre la porta laterale all’altezza della plancia di comando. Seppure le specifiche parlino di tre cabine sottocoperta, in realtà la zona notte si articola nella cabina armatoriale a prua e in quella ospiti con letti gemelli. La terza cabina è piuttosto un locale di servizio dotato di un letto, ma destinato più facilmente a ospitare una lavatrice o allo stivaggio di materiale e attrezzature. Due toilette, una privata per la cabina armatoriale e una nel disimpegno della zona notte, completano il layout interno.

Volendo sintetizzare in tre numeri la prova in mare dello Swift Trawler 41 – e quindi anche la sua vocazione a un certo tipo di navigazione – possiamo riferire di una velocità che sfiora i 15 nodi a 2800 giri con un consumo orario di 50 litri. È in questo ambito che il modello esprime al meglio le proprie potenzialità. E non solo per i numeri assoluti, ma anche e soprattutto per la capacità di mantenerli anche quando mettiamo la prua contro un’onda lunga che non frena e non infastidisce l’avanzare dello scafo. Al traverso, invece, la stessa onda induce un rollio che risulta fastidioso solo quando riduciamo al minimo la velocità. Riportando in avanti le manette, la progressione con cui la barca riprende velocità coincide con una riconquistata stabilità trasversale che si traduce anche in un ridottissimo sbandamento nelle ripetute accostate a sinistra e a dritta che imponiamo allo scafo. Insomma, se ciò che si cerca in mare non è la conduzione sportiva e la velocità, bensì il piacere di una navigazione in pieno relax, questo tipo di imbarcazione ha davvero qualcosa da dire. Magari anche a qualche velista il che, per qualche ragione, voglia affacciarsi al mondo del motore senza ripudiare la sua filosofia di vita in mare.


Valutazioni sulla barca provata

Allestimento tecnico della coperta: attrezzature standard ben organizzate nella loro disposizione.
Allestimento del pozzetto: semplice ed ergonomico in ottima comunicazione con l’interno.
Sistemazione zattera autogonfiabile: gavone sotto calpestio del pozzetto.
Trattamento antisdrucciolo: a punta di diamante, efficace.
Vani di carico: sufficienti.
Ergonomia della plancia: molto buona quella interna, discreta sul fly.
Visuale dalla plancia: buona.
Articolazione degli interni: ben studiata, soprattutto grazie alla versatilità del living con la possibilità di traslare e modificare la posizione di sedute e superfici d’appoggio.
Finitura: discreta.
Cucina: attrezzata, ergonomica e bel posizionata.
Toilette: due nella zona notte, dimensioni discrete.
Rumorosità e vibrazioni: nella norma la rumorosità, poche vibrazioni.
Risposta timone: buona e progressiva.
Risposta correttori di assetto: nella norma.
Stabilità direzionale: molto buona.
Raggio di accostata: ampio.
Stabilità in accostata: molto buona.
Manovrabilità in acque ristrette: buona.

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