Prova di navigazione di Beneteau – Flyer 7 SunDeck

Prezzo base con Suzuki DF200APX Euro 36.700 Iva esclusa

• A bordo n. 1438

Scheda tecnica Beneteau – Flyer 7 SunDeck

La gallery

MOTORI: Suzuki DF 200 APX
I dati sono stati rilevati con Garmin Echomap 72CV; essi possono variare in funzione della pulizia dell’opera viva (carena, eliche, appendici), delle caratteristiche delle eliche utilizzate, dell’entità e della distribuzione del carico imbarcato, della messa a punto e dello stato dei motori.

La prova

CONDIZIONI – Vento: forza 2 – Mare: 2 – Carichi liquidi: carburante 100{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} – acqua 0 – Persone: 3 – Pulizia dell’opera viva: ottima.
RILEVAZIONI – Velocità minima di planata (trim a zero): 16 nodi – Velocità minima di planata (trim estesi): 14,5 nodi – Velocità massima: 35,6 nodi – Fattore di planata: 2,22.
MISURAZIONI – Area pozzetto: mq 3,50 – Larghezza minima passavanti: m 0,33 – Altezza minima interna: m 1,44.

Costruzione e allestimento

Materiali: scafo e coperta in sandwich di poliestere e schiuma ad alta densità – Tipo di stratificazione: iniezione sottovuoto – Geometria della carena: V profonda – Elementi di ventilazione: tre coppie di pattini longitudinali, un redan “air step” – Correttori di assetto: Trim.

Descrizione della barca provata

Chiamato a sostituire il 6.6 della stessa gamma, questo nuovo modello del cantiere francese ha il suo punto di forza nel pozzetto,  vivibile e molto versatile.

Versatile è un aggettivo un po’ abusato quando si parla di barche, ma è quello che meglio descrive l’elemento di novità che Beneteau ha introdotto nella gamma Flyer con il modello 7 Sundeck. Aggettivo che si applica in pieno al pozzetto, punto di forza di questo natante e per nulla alla prua, che a differenza di quanto accade nella versione Spacedeck, è configurata unicamente con un grande prendisole.

L’accesso a bordo è consentito attraverso la pedana di sinistra, che incassa anche la scaletta per il bagno, oltre la quale si raggiunge il pozzetto. Nella configurazione che si adotta navigando, ci ritroviamo in uno spazio allestito in modo classico, con le due sedute dedicate alla postazione di guida e il divano a due posti ridossato allo specchio di poppa.

Spicca, come nota positiva, la presenza dei tientibene collocati sullo schienale del divano, sulle murate, intorno alla plancia, che anche nelle fasi di imbarco rappresentano una bella sicurezza. Se si interviene invece sulle possibilità di modifica che i progettisti hanno introdotto, ecco che lo spazio si trasforma in una dinette all’aperto in cui possono prendere posto sei persone sedute intorno al tavolo amovibile. Oltre ai due posti del divano, infatti, nelle murate di dritta e sinistra sono incassate due sedute apribili verso l’esterno, mentre i sedili del posto di guida possono ruotare verso poppa ed essere regolati in altezza.

Il tavolo, riposto nel gavone ricavato sul piano di calpestio del pozzetto, può essere fissato con il suo supporto al centro del pozzetto.
Un’altra possibilità è data dalla trasformazione del divano in prendisole, con una semplice traslazione in avanti della seduta. A prua è stato invece realizzato un prendisole, molto comodo in rada ma poco praticabile in navigazione a meno che non proceda a velocità ridotte su mare piatto. Gli interni si risolvono in un cuccettone ricavato sotto la consolle di guida, con la possibilità di installare un frigorifero e un wc chimico.

La plancia di comando ci è piaciuta, pur non essendo qualcosa di particolare sul piano estetico, ma una serie di elementi ce l’hanno fatta apprezzare per praticità e sicurezza in navigazione. Primo fra i quali il parabrezza, molto protettivo, e i tientibene che lo circondano, utilissimi sia al pilota sia al secondo. Quindi la strumentazione: il multifunzione Garmin e lo strumento Suzuki per il controllo dei dati motore sono collocati in modo da potere essere consultati facilmente e in modo intuitivo.

In mare la barca si è comportata bene su un’onda lunga che non ha mai creato problemi. Probabilmente, con i suoi 6,13 metri di lunghezza scafo, tende a soffrire maggiormente una navigazione contro un’onda corta e ripida. La velocità massima raggiunta è stata di 35,6 nodi, ma la memoria del Garmin rivela una punta di 37,8 in una prova precedente con una sola persona a bordo. Noi siamo in tre con il pieno di carburante. Agile nelle manovre, il Flyer 7 Sundeck è il classico open che diverte anche grazie alla grande semplicità di guida. Unica nota negativa, molto probabilmente da attribuire a un problema specifico dell’unità in prova e non a un difetto originale, la notevole durezza del timone nelle accostate a sinistra, del tutto assente in quelle a dritta.

Valutazioni sulla barca provata

Allestimento tecnico della coperta: essenziale.
Allestimento del pozzetto: ben concepito e molto versatile.
Sistemazione zattera autogonfiabile: nel gavone sotto il piano di calpestio del pozzetto, risulta facilmente accessibile.
Trattamento antisdrucciolo: punta di diamante, efficace.
Vani di carico: grande gavone in pozzetto e sotto il divano.
Ergonomia della plancia: buona.
Visuale dalla plancia: ottima.
Articolazione degli interni: cuccetta matrimoniale ricavata sotto la consolle con la possibilità di installare wc chimico.
Finiture: discrete.
Risposta timone: buona.
Risposta correttori d’assetto: buona.
Stabilità direzionale: discreta.
Raggio di accostata: oltre due lunghezze.
Stabilità in accostata: buona.
Manovrabilità in acque ristrette: buona.

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