Il periodo invernale è il momento migliore per effettuare le necessarie – e spesso dimenticate – verifiche dell’imbarcazione.

Il controllo ed eventuale sostituzione delle prese a mare, che possono essere sia di carico sia di scarico, è una di queste. Ricordiamoci che dalla tenuta di tali componenti dipende la sicurezza dell’imbarcazione sia in navigazione sia da ferma.

presa a mare

In qualsiasi tipo di imbarcazione se ne trovano diverse e, dopo qualche anno di vita, il pericolo della loro rottura è reale, così come quello del blocco delle loro chiavi di chiusura. Stessa cosa per le tubazioni flessibili o delle raccorderie, oltre che dei circuiti/impianti relativi. Le prese a mare dobbiamo analizzarle nei principali elementi che le compongono:

1. passascafo con o senza griglia di protezione esterna (che va verificata nell’integrità);

2. dado/flangia di bloccaggio interno con relativa piastra di contrasto e spessoramento di rinforzo, sigillatura e collegamento a massa;

3. portagomma e raccorderie varie;

4. tubo flessibile con fascette;

5. sistema/impianto servito dalla presa a mare.

presa a mare

Identificazione

Possiamo identificare le seguenti tipologie di sistemi di prese a mare:
a) prese d’acqua dei motori;

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b) prese a mare di tenute assi (se presenti);

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c) prese a mare del generatore;

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d) prese a mare del sistema raffreddamento dell’olio idraulico di timoneria o trasmissioni di superficie (se presenti);

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e) prese a mare del dissalatore;
f) prese a mare dello stabilizzatore giroscopico;
g) prese di mare dell’impianto di aria condizionata (verificando di quante pompe è composto l’impianto);
h) prese a mare dell’ impianto idrico acqua salata;
i) prese a mare del wc;

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j) prese a mare/scarico serbatoi acque grigie/nere;

presa a mare

In sostanza, le prese a mare altro non sono che forature dell’opera viva dello scafo che devono poter essere chiuse in condizioni di emergenza, di non utilizzo eccetera.

presa a mare

Da notare che anche gli scarichi sull’opera morta devono essere dotati di chiusura e di sifonatura e ciò è molto importante sulle barche a vela che, navigando sbandate, potrebbero imbarcare acqua attraverso uno scarico lavello o lo scarico di una pompa priva di valvola di non ritorno.

Qualora i passascafi siano in materia plastica vanno sostituiti frequentemente in quanto possono rompersi facilmente aprendo una via d’acqua rilevante.

Anche le barche molto veloci possono avere la necessità di mantenere chiusa – ad esempio – una valvola di aspirazione per il wc, poiché la pressione dell’acqua ad alta velocità potrebbe rompere tubazioni o far distaccare qualche componente del  circuito.

Manutenzione

In via generale si deve prevedere una serie di verifiche con conseguenti interventi manutentivi.


Con imbarcazione a mare

Ogni mese/mese e mezzo ispezionare visivamente tutte le prese a mare e accertarsi che non vi siano colature, segni di perdite o trafilamenti. Provare senza forzare ad aprirle e chiuderle tutte, in particolare quelle più grandi, per verificarne la chiusura (attenzione che ruoti effettivamente la chiusura e che non ruoti la sola leva perché spanata) e pulirle da incrostazioni con il movimento.

In caso di una chiave bloccata, non forzarla ma applicare un prodotto sbloccante sul perno chiave e riprovare dopo una decina di minuti con un poco più di forza, sempre senza esagerare. Se continua ad essere bloccata, rinviare tale operazione una volta alata l’imbarcazione per un controllo più approfondito.

Ogni tre mesi e comunque prima del varo verificare il serraggio di tutte le fascette di tenuta stringendole di mezzo giro, anche per controllare che non cedano per stress o danneggiamenti da corrosione. Parimenti
verificare che tutte le tubazioni non abbiano incrinature, strozzature o sfregamenti contro parti fisse o rotanti (si pensi a un tubo vicino una linea d’asse o vicino a una cinghia dell’alternatore);

verificare che tutte le prese abbiano correttamente collegato il cavo di massa e che lo stesso non sia ossidato; qualora non presente, colleghiamone uno all’impianto di massa stringendolo con una fascetta sulla parte metallica della presa e su altri componenti metallici del sistema.

presa a mare

Con imbarcazione a terra

Ogni anno verificare il funzionamento e la chiusura effettiva di tutte le chiavi, accertando da sotto o smontando il tubo interno, che chiudano correttamente. Se possibile, usando un pennellino mettere un po’ di grasso sulla sfera, aprendola e chiudendola varie volte.

Successivamente, pulire da ossido o salmastro e verificare il collegamento di massa. Smontare le tubazioni flessibili e verificare che la presa a mare, i portagomma di collegamento, le curve e i manicotti siano integri.

Batterli leggermente con un martelletto per accertarsi che il metallo non sia danneggiato e si rompa. Ispezionare parimenti l’apparecchio/ sistema servito dal circuito di acqua di mare per accertare che non ci siano trafilamenti, fascette o raccordi allentati o tubazioni danneggiate o ossidazioni diffuse, segno di potenziali problematiche future.

presa a mare

Procedere con una accurata pulizia della griglia di aspirazione e del tubo passascafo da incrostazioni.

Ogni cinque/sei anni prevedere la sostituzione delle tubazioni in gomma, specie quelle che appaiano molto dure o con segni di corrosione sulle spirali di rinforzo interne. Verificare e/o sostituire le fascette stringitubo.

presa a mare

Verificare bene la tipologia e i materiali delle prese a mare e delle relative chiavi di chiusura: purtroppo spesso vengono montate chiavi o raccorderie in ottone (cromato o naturale con contenuto di zinco anche del 45%) non marino (l’ottone marino DZR ha normalmente una sigla “CR” ed un contenuto di zinco non superiore al 35% oltre altri trattamenti) che facilmente sono soggette a un fenomeno di corrosione causato dalla stessa lega metallica di costruzione (rame e zinco) che porta a un decadimento del metallo per perdita dello zinco che rende di fatto il componente estremamente fragile.

Tale situazione è solitamente evidenziata dal passaggio del colore da giallo/dorato a rosso/rame.

Infatti, per i raccordi metallici, la norma IS0 9093-1 prevede che i materiali utilizzati dai cantieri per la costruzione delle imbarcazioni (le navi in classe seguono anche altri criteri) debbano essere resistenti alla corrosione, ma la stessa direttiva definisce resistente alla corrosione “un materiale che, entro un tempo pari a cinque anni, non manifesti alcun difetto che possa mettere in pericolo la tenuta, la forza o la funzione”.

Quindi è bene effettuare un controllo una sostituzione di chiavi, passascafi e raccorderie, se in ottone non marino, con nuove chiavi in acciaio inox aisi 316 L o ancor meglio con chiavi, passascafi e raccorderie in bronzo marino (che ha un contenuto di zinco del 5%), magari dotate di chiusura antiblocco, che assicurano durate molto maggiori.

Sostituzione di componenti del sistema prese a mare

La sostituzione di un passascafo immerso è un’operazione relativamente facile se lo stesso si svita, ma qualora non si svitasse (dall’interno) deve essere mantenuto senza rovinare la filettatura.

Ciò si può fare inserendo un blocco metallico all’interno del foro – che spesso ha un ringrosso – e svitandolo dopo avere ben pulito e lubrificato il dado/flangia interno. Qualora non si svitasse o lo spazio non fosse sufficiente per agire con una chiave di smontaggio (spesso capita con le prese a mare di grosso diametro) tali passascafi devono essere tagliati dall’interno (tra il dado di fissaggio e la flangia esterna) con un disco da taglio di piccolo diametro montato su un flessibile e facendo molta attenzione a non farsi male.

Una volta rimosso si deve verificare che l’eventuale rinforzo/irrigidimento interno non sia rovinato e che lo spessore di carena sia adeguato e non presenti danni e infiltrazioni. A tal punto dopo aver ben pulito i punti di fissaggio e applicato un adeguato sigillante tipo Sikaflex 291 si può rimontare la  presa a mare sempre ricordandosi di mantenerla stretta quando si stringe per evitare che ruoti perdendo parte della sigillatura.

Si consiglia di montare adeguate controflange interne con attacco per il cavo di collegamento alla massa dell’imbarcazione.

La sostituzione della chiave di arresto – che è l’operazione che si effettua più comunemente – deve sempre avvenire bloccando molto bene il passascafo, perché qualora lo stesso ruoti, si deve procedere con lo smontaggio e risigillatura anche di tale subcomponente. A volte è necessario riscaldarle con un riscaldatore ad induzione facendo attenzione a non esagerare con possibili danni alla sigillatura o alla vtr/legno.

La sostituzione deve avvenire con chiavi di alta qualità, preferibilmente in bronzo marino certificato. Qualora stessimo sostituendo le prese di mare dei motori, si consiglia di montare una chiave (meglio se a volantino e antibloccaggio) che, serrandola, apra contemporaneamente un’aspirazione di emergenza dalla sentina (la cosidetta “lupa”).

presa a mare

Importante è anche la posizione di tali chiavi (spesso montate in modo realmente inaccessibile) e l’utilizzo facile in caso di sentine parzialmente allagate, per cui si può ipotizzare un migliore posizionamento delle leve (che devono essere sempre in acciaio inox) colorate in rosso o giallo o lo spostamento di tali chiavi vicino ai filtri acqua di mare.

Ovviamente, in occasione della sostituzione delle chiavi di chiusura, vanno sostituite tutte le raccorderie, sempre in bronzo marino, e le tubazioni flessibili con equivalenti di alta qualità, spiralate per evitare schiacciamenti in fase di aspirazione.