Prova di navigazione dell’Eolo Nove
L’Eolo Nove di Eolo Marine Group
Abbiamo eseguito la prova dell’EOLO NOVE con le seguenti condizioni e fatte le rilevazioni.
CONDIZIONI – Vento: 0 – Mare: calmo – Carichi liquidi: 40% – Persone: 4 – Pulizia dell’opera viva: ottima.
RILEVAZIONI – Velocità minima di planata (correttori a zero): 12,5 nodi a 2.800 giri/min – Velocità massima: 44,2 nodi a 6.000 giri/min – Velocità al 90% del numero di giri massimo: 39 nodi.
Descrizione della barca
La nuova ammiraglia del cantiere siciliano, nonostante rimanga sotto i 10 metri di lunghezza, offre vivibilità e spazi da grande barca, offrendosi come daycruiser o weekender dall’ottimo rapporto qualità/prezzo
Impressione di navigazione n. 1894
Presentato allo scorso Salone Nautico Internazionale di Genova, l’Eolo Nove è il nuovo modello di punta del cantiere fondato e guidato dalla famiglia Fortunato, una barca che si presenta profondamente rinnovata rispetto al resto della gamma.
Eolo Nove infatti non è una semplice evoluzione della precedente ammiraglia Eolo 830, ma una barca totalmente nuova in ogni suo aspetto, dalle linee d’acqua ai layout interni ed esterni, assecondando le richieste di un mercato che va sempre più verso prodotti premium.
Rispetto agli altri modelli, Eolo Nove ha un aspetto più attuale, con un design e un livello delle finiture in linea con il segmento più “luxury” del settore e con una dotazione, anche tecnica, di rilievo.
Le finiture
Partendo dalle finiture, si fanno apprezzare il rivestimento in teak sintetico delle aree calpestabili, la qualità delle tappezzerie esterne e interne, il parabrezza realizzato in un pezzo unico con tientibene integrati, di color fumé per ridurre i riflessi sul cruscotto.
I display dei motori Suzuki e un MFD Raymarine
Quest’ultimo propone, secondo un’organizzazione piuttosto razionale, i display dei motori Suzuki e un MFD Raymarine di ultima generazione, ed è accompagnato da una doppia seduta ergonomica posta alla corretta distanza per soddisfare le esigenze di diportisti di tutte le stature.
Il pozzetto ha un allestimento mediterraneo con prendisole a isola integrante un divano lineare che, grazie a una seconda seduta a ribalta, permette di creare una zona living/dining servita da un piccolo mobile cucina con piano cottura a induzione a un singolo fuoco.
Per chi volesse un layout differente del pozzetto, il cantiere ha già previsto diverse opzioni alternative. Una seconda e più ampia cuscineria prendisole si trova a prua, con uno strapuntino posto sulla tuga che ne consente un utilizzo tipo chaise longue.
All’interno, in un ambiente caratterizzato dal contrasto cromatico tra paratie chiare e mobili scuri, troviamo una dinette prodiera convertibile in matrimoniale, una aft cabin e un locale toilette per nulla sacrificato: tutte qualità che ne ampliano la destinazione d’uso da semplice daycruiser a più sofisticato weekender.
Tecnicamente parlando, la nuova carena sviluppa un bracket poppiero per l’installazione dei motori fuoribordo, in questo caso due Suzuki DF250AP, una soluzione che permette alle eliche di lavorare in acqua “più pulita” con vantaggi in termini di prestazioni ed efficienza.
44,2 nodi di velocità massima
La barca ha raggiunto i 44,2 nodi di velocità massima, raggiungendo la planata a 12,5 nodi in appena 4 secondi dalla partenza da fermo.
Ottimo l’assetto mantenuto durante tutto l’arco dell’accelerazione, una qualità in parte dovuta anche alla presenza degli Zipwake opzionali.
L’Eolo Nove, si è dimostrato una barca molto divertente da pilotare anche nelle manovre più azzardate, complice uno scafo particolarmente largo che ha assicurato stabilità e sicurezza anche nelle virate più strette.
Unico neo, l’impianto idraulico sottodimensionato della timoneria che ha reso gli interventi sulla ruota del timone un po’ più fisici del previsto. La pecca di gioventù di una prima unità, appena scesa in acqua e al primo vero test, che comunque è stata in seguito corretta.
La scheda tecnica dell’Eolo Nove
Costruzione e allestimento
Materiali: scafo e coperta in vetroresina – Tipo di stratificazione: sandwich di fibra di vetro con resina vinilestere per lo scafo – Geometria della carena: monoedrica da poppa fino a metà con un deadrise di 18° – Elementi di ventilazione: bracket con pattino di circa 10 centimetri – Piani mobili: Interceptor Zipwake – Plancetta poppiera: strutturale.
Valutazioni
Allestimento tecnico della coperta: completo e funzionale.
Allestimento del pozzetto: ideale per gli amanti della tintarella, ma sono disponibili anche altri layout.
Sistemazione zattera autogonfiabile: in apposito vano.
Trattamento antisdrucciolo: teak sintetico.
Vani di carico: nella quantità adatta alla tipologia della barca.
Ergonomia della plancia: razionale e di facile lettura, con la ruota del timone e le manette alla corretta distanza dalla seduta.
Visuale dalla plancia: eccellente.
Articolazione degli interni: open space con dinette prodiera convertibile, aft cabin e locale toilette, il tutto ben dimensionato e fruibile.
Finitura: molto buona ovunque, dalla scelta delle tappezzerie esterne ai rivestimenti dei mobili interni.
Cucina: in pozzetto, dotata di un piccolo lavandino e un singolo fuoco a induzione, mentre il frigo posto sotto la seduta del pilota è abbastanza capiente.
Toilette: curata nelle finiture e nelle dimensioni.
Rumorosità e vibrazioni: praticamente assenti.
Risposta timone: dura a causa di un impianto idraulico sottodimensionato. Problema risolto sulle unità successive.
Risposta correttori d’assetto: gli Zipwake funzionano molto bene, calibrando l’assetto in tempo reale in base alle condizioni di navigazione.
Stabilità direzionale: molto buona.
Raggio di accostata: contenuto.
Stabilità in accostata: ottima.
Manovrabilità in acque ristrette: grazie al Suzuki Selective Rotation, la barca non subisce l’effetto evolutivo dell’elica e si manovra comodamente agendo sulle singole manette, grazie anche all’ausilio dell’elica di prua optional.
La gallery





