Caraibi, isola di Anguilla: la più bella del reame
La più bella del reame
Decine di spiagge di impalpabile sabbia bianca, incontaminate baie di acqua cristallina declinata in tutte le sfumature di azzurro e un corollario di fantastiche isolette disabitate a poche miglia.
Rimasta defilata rispetto ad altre affollate isole caraibiche, Anguilla con la sua atmosfera rilassata e la calda ospitalità non è solo un’isola straordinaria, è un’isola unica.

Itinerario in barca
Nascosta nei Caraibi orientali, Anguilla – la più settentrionale delle Isole Sopravento –, è parte integrante dell’arcipelago delle Piccole Antille, un arco composto da piccoli lembi di terre emerse di origine vulcanica che si estende dalle Isole Vergini alle Barbados.
Stretta, lunga e prevalentemente pianeggiante, questa sinuosa isola di roccia corallina di 90 chilometri quadrati – rimasta fortunatamente defilata rispetto alle sue affollate sorelline caraibiche –, custodisce nelle pieghe sinuose della sua costa, che si dipana per 30 miglia, un’incredibile quantità di splendide spiagge – tra le più belle dei Caraibi –, dove starsene in santa pace anche in alta stagione.
A contarle si arriva al numero di 33, tutte accarezzata dall’acqua turchese di baie immacolate.

Veri paradisi dove abbandonarsi al puro relax o dedicarsi a una pletora di attività sportive acquatiche, dal kite surf allo snorkeling e le immersioni subacquee alla scoperta di reef incontaminati e di relitti, tra i quali spicca quello del “El Buen Consejo”, un enorme galeone spagnolo del XVIII secolo – di 960 tonnellate – che, completo di cannoni, carico e ancore, riposa su un fondale profondo tra i 4 e i 12 metri nello Stoney Bay Marine Park, uno dei sette parchi marini protetti istituiti intorno all’isola.
Spiagge e cucina
Alla bellezza delle spiagge di morbida e brillante sabbia bianca – che già dal largo fanno socchiudere gli occhi per il loro scintillio –, si aggiungono le delizie culinarie offerte in ristoranti gourmet e in semplici shack (baracche), una sorta di paillotes dove assaporare, pied dans l’eau, aragoste e pescioni tropicali alla griglia. Non mancano infine i beach bar dove ascoltare musica

calypso, reggae e soca dal vivo mentre si sorseggia l’immancabile rum punch, le regate nautiche di Classe A e Classe B – lo sport nazionale più amato –, e gli eventi, come il Moonsplash Festival, a base di musica reggae, il Festival del Mar, che celebra il mare in tutte le sue espressioni, e il Summer Festival, dieci giorni di baldoria tra luglio e agosto con parate in costumi carnevaleschi per le strade di The Valley – la capitale –, fuochi d’artificio, concerti, feste sulla spiaggia e flotte di barche dalle vele variopinte che sfilano in mare.
Eventi da condividere con gli anguillani, una popolazione, orgogliosa, libera e felice – come dice l’inno nazionale –, che con la loro proverbiale ospitalità hanno reso Anguilla un luogo del cuore dove sentirsi come “a casa”.

Navigare ad Anguilla
Anguilla si allunga da Nord-Est a Sud-Ovest tra il Mar dei Caraibi e l’Oceano Atlantico, rinfrescata dagli Alisei che soffiano prevalentemente da Est-Nord-Est – e occasionalmente da Est-Sud-Est – rendendo gradevole il clima tropicale prevalentemente secco dell’isola che offre sempre un versante dove ancorare in acque quiete.
Ad Anguilla non c’è al momento un aeroporto internazionale (ma solo un piccolo aeroporto nazionale) e neanche un “vero” porto ma solo una baia, Road Bay – da cui in epoca coloniale partivano navi cariche di cotone, zucchero e sale per l’Europa, – che funge oggi da porto di ingresso ufficiale (Port of Entry) per le barche provenienti da altri paesi.
Charter ad Anguilla
Di solito, infatti, si arriva ad Anguilla con i charter che partono dall’isola di Saint Martin, ma si possono anche noleggiare in loco imbarcazioni con skipper per escursioni giornaliere facendo base a terra in uno degli eccellenti resort o delle lussuose ville che con discrezione spuntano qua e là in alcune delle spiagge più spettacolari.

Rotta a Nord-Est
Per esplorare l’isola e il suo corollario di isolette si parte dunque da Road Bay, una baia lunata tra verdi colline su cui si affaccia il minuscolo villaggio di Sandy Ground composto da una fila di casette colorate disposte tra la lunga spiaggia animata da beach bar e la retrostante laguna di acqua salata dove zampettano le garzette.
Navigando in direzione Nord-Ovest si raggiungono in fretta tre affascinanti isolette disabitate protette dai rispettivi parchi marini.

La più vicina è Sandy Island, un soffice isolotto di sabbia zuccherina che invita a tuffarsi nell’acqua cristallina che lo avvolge per poi rifocillarsi con i manicaretti preparati nel suo noto ristorantino. Più al largo si incontrano i Prickly Peas Cays, due incantevoli isolette dove si può ormeggiare alle boe disposte nel Prickly Peas Cay East – l’unico accessibile e solo di giorno –, dove trovare una deliziosa spiaggia di sabbia candida, varie calette, un paio di tattici shack e meraviglie sommerse, come le grotte dove sono soliti riposare gli squali nutrice.

Infine, a 8 miglia dalla costa, c’è la remota e selvaggia Dog Island, una zolla calcarea popolata da migliaia di chiassosi uccelli marini e contornata da alcune piacevoli spiagge, mentre sott’acqua barriere coralline pulsanti di vita invitano allo snorkeling e alle immersioni subacquee.
Crocus Bay
Poco più a Est di Road Bay, è Crocus Bay, una quieta rada azzurra incastonata tra ripide colline che raggiungono i 64 metri di altezza (sono le più elevate dell’isola) abbracciando anche la contigua Little Bay, parco marino famoso sia per la sua intima spiaggetta sia per il fantastico reef che si nasconde sotto la superficie color smeraldo della baia, habitat di socievoli pesciolini tropicali.
Una nutrita fauna marina che ritroviamo nelle acque turchesi in cui è immersa la barriera corallina protetta che fronteggia la straordinaria Shoal Bay East, orlata da una spiaggia infinita, una delle più belle dell’isola, lungo cui, non a caso, si trovano alcune delle migliori strutture ricettive, come il lussuoso Zemi Beach House e le amabili Shoal Bay Villas.

Verso Island Harbour
La tappa successiva è Island Harbour, un placido villaggio di pescatori le cui barche dai colori vivaci tappezzano la baia in cui si trova anche Scilly Cay, un isolotto privato con ristorante cui si accede solo su prenotazione.
Giunti ormai quasi all’estremità nord-orientale di Anguilla si attraversa un canale di solo mezzo miglio per visitare la disabitata Scrub Island sbarcando – solo con mare calmo – sull’amena spiaggia di Scrub Bay da cui inoltrarsi tra basse colline ondulate fino alle lagune di acqua salata – popolate da colonie di uccelli marini – vicine alla costa ricamata da archi naturali e da splendide grotte subacquee pattugliate da banchi di pesci di barriera e baby shark da ammirare con maschera e pinne.

La cosa Sud-Ovest
Tornati ad Anguilla si prosegue lungo la costa Sud-Ovest particolarmente selvaggia fino al nuovissimo Blowing Point Harbour – porto di approdo per ferry e taxi – fermandosi lungo via in due imperdibili baie votate allo snorkeling: l’appartata Savannah Bay, perfetta anche per praticare windsurf e kitesurf per poi stendersi al sole sulla sua spiaggia solitaria, e Sandy Hill Bay, una distesa di sabbia rosata poco frequentata con la barriera corallina a un paio di bracciate.
Accompagna la navigazione su questo versante la vista a Ovest della montuosa di Saint Martin il cui profilo accidentato si staglia a sole 9 miglia. Lo si può ammirare al meglio da Rendezvous Bay, le cui seducenti acque cristalline di un incredibile turchese lambiscono una spiaggia di sabbia borotalco lunga due miglia.

Non meno fascinose sono le successive Maundays Bay, sulla cui spiaggia sono adagiate le villette del cinque stelle Cap Juluca Resort, e Shoal Bay West, una baia gioiello contornata da una spiaggia a mezza luna da cui spuntano seminascoste tra le palme le tre candide ville dell’esclusivo Altamer Resort.

Ritorno a Road Bay
Doppiata la minuta Anguillita Island, quasi un tutt’uno con l’estremità sud-occidentale di Anguilla, si passa sulla costa nord-occidentale che, prima di tornare a Road Bay, regala ancora due esaltanti baie dove fermarsi, Barnes Bay, con una delle spiagge più tranquille dell’isola, e la celebre Meads Bay, con la sua spiaggia senza fine di sabbia bianchissima.
Qui troviamo alcuni resort di lusso informale ben inseriti nell’ambiente, come il Frangipani Beach Resort e il Carimar Beach Club, e invitanti punti di ristoro, come il romantico Blanchards Restaurant, dove assaggiare il piccante Jerk Chicken – il pollo alla giamaicana cotto al forno – e le dolci aragostine anguillane (cray fish) alla griglia per concludere in bellezza la vacanza.

NOTIZIE UTILI
COME ARRIVARE
Il collegamento aereo migliore lo offre Air France con voli da Parigi all’aeroporto internazionale Princess Juliana di St. Marteen/St. Martin, isola situata a 8 miglia da Anguilla, raggiungibile con ferry pubblici, taxi boat o voli di pochi minuti diretti all’aeroporto nazionale dell’isola. La durata complessiva del viaggio con partenza dall’Italia è di circa 13 ore.

INFO GENERALI
Paese: Anguilla, Territorio Britannico d’Oltremare.
Formalità d’ingresso: È richiesto il passaporto la cui validità copra l’intera durata del viaggio più il biglietto di ritorno o di prosecuzione del viaggio. Fuso orario: Le lancette dell’orologio vanno spostate 5 ore indietro rispetto all’Italia.
Lingua: La lingua ufficiale è l’inglese. Valuta: La moneta nazionale è l’East Caribbean Dollar ma il Dollaro USA è accettato ovunque.
Guida: È necessaria una patente di guida valida e una patente anguillana temporanea. La guida è a sinistra.

CLIMA
Clima tropicale rifrescato dagli Alisei. Settembre e ottobre sono i mesi più piovosi. L’Hurricane season corre dal 1 giugno al 30 novembre.

HOTEL E RESORT
Altamer Luxury Villas (Altamer Resort, Shoal Bay West, Anguilla; info@altamer.com; www.altamer.com). Progettato dall’archistar statunitense Myron Goldfinger, l’esclusivo e ultramoderno Altamer Resort, posizionato sulla spiaggia di Shoal Bay West, è composto da tre ville private lussuosamente arredate: Antilles Pearl, Blue Diamond e Petit Topaz.
Antilles Pearl può ospitare 10 persone in 4 eleganti camere e una sontuosa master suite, tutte con letti king size, parete vetrata vista oceano e sala da bagno privata. Si aggiungono sala da pranzo, aree lounge, studio privato, una passerella di 50 piedi e una terrazza panoramica sul tetto entrambe con vista sull’oceano oltre a una piscina riscaldata all’aperto. Accanto sono situate le altrettanto attraenti ville Blue Diamond, per 13 persone, e Petit Topaz, per 2 persone con giardino e piscina privata.
Tra i servizi di cui fruire: colazione continentale, centro fitness privato, kayak e attrezzatura snorkeling a disposizione. Infine vera eccellenza dell’Altamer Resort sono è il gentilissimo e discreto personale (maggiordomi e concierge) capace di soddisfare ogni esigenza, dall’organizzazione di gite in barca alle cene con chef , noleggio auto ecc.
Shoal Bay Villas (Shoal Bay East, Anguilla; info@sbvillas.ai; www.sbvillas.ai). Su una delle spiagge più belle di Anguilla sono adagiate graziose ville a due piani per un totale di 27 appartamenti tra studio, bilocali e suite fronte spiaggia o con vista piscina o giardino, tutti con una cucina completamente equipaggiata.
Le gentilissime titolari di Shoal Bay Villas, struttura ricevettiva a conduzione familiare operativa dal 1985, sono Kathy Haskins insieme alla figlia Rachel, coadiuvate da un efficiente staff di 15 persone che organizza per gli ospiti prenotazione di ristoranti, babysitter, noleggio auto ed escursioni oltre che alla manutenzione degli appartamenti e dei giardini. Vi si trovano anche una piscina di acqua dolce, un centro fitness aperto 24/24 ore e una mini-spa – la Balinese Treatment Room –, che offre massaggi e trattamenti per il corpo mentre sulla spiaggia sono a disposizione ombrelloni e lettini per il massimo relax.

INFO TURISTICHE
Anguilla Tourist Board Italia – Via del Mare 47, Milano, tel. 02 89534108 – anguilla@depaoliassociati.com – www.ivisitanguilla.com


