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Bahamas, isole Exuma, arcipelago da sogno

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Foto di Bahamas Ministry of Tourism & Aviation (BMOT)

Composta da 365 isolette coralline appuntate su una piattaforma carbonatica situata a 36 miglia a Sud-Est della capitale Nassau, la filiforme catena delle Exuma si perde in un labirinto di candide lingue di sabbia e acque di un turchese così abbagliante da rendere l’arcipelago ben individuabile anche dallo spazio. Una crociera perfetta per navigare di giorno nella pace più assoluta tra calette incontaminate e per lasciarsi cullare di notte dal respiro del mare.

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Balmoral Island, a poca distanza da Nassau

Il vasto arcipelago delle Bahamas – che si estende per 250.000 chilometri quadrati nell’Oceano Atlantico tra la Florida e Cuba – è formato da circa 700 isole e più di 2000 cay. Sedici sono le maggiori, tra cui Grand Bahama, Andros e New Providence, la più popolata, che ospita la capitale Nassau oltre a diversi porti turistici scelti come base nautica da prestigiose compagnie charter internazionali come The Mooring e Yacht Dream Charter.

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Specialità gastronomica bahamiana

Le Isole Exuma – verso cui si dirige gran parte dei diportisti – sono piccoli gioielli sparsi lungo una linea virtuale lunga 120 miglia che da Great Exuma si allunga verso New Providence. Una collezione di isole incontaminate con meravigliose spiagge bianche, un’acqua cristallina con mille sfumature di blu, una florida barriera corallina abitata da pesci colorati e qualche lussuoso resort non più alto delle palme che lo circondano.

 

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Murales a Nassau

 

Un po’ di storia

Al tempo in cui Cristoforo Colombo gettava l’ancora a San Salvador nel 1492, mettendo piede per la prima volta nel Nuovo Mondo, le Exuma erano abitate dai Lucayani giunti dal Sud America intorno al IX secolo d.C.

La pacifica popolazione venne ben presto resa schiava dagli Spagnoli e deportata per essere utilizzata come forza lavoro gratuita in altre isole, lasciando così le Exuma per lo più disabitate per oltre 200 anni. Nel frattempo dalla fine del 1600 all’inizio del 1700 per le calde acque dei Caraibi vagarono frotte di pirati e alcuni dei più famosi, come Barbanera, Anne Bonny e Mary Read, sbarcarono anche alle Exuma seppellendovi, secondo la leggenda, favolosi tesori.

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L’isola di New Providence

Nel 1783, dopo anni di dispute con gli spagnoli, per il controllo dei Caraibi, il Trattato di Versailles conferì alla Gran Bretagna diritti indiscussi sulle Bahamas. Le Exuma furono così colonizzate dai lealisti americani rimasti fedeli al re britannico i quali vi ripristinarono il loro precedente stile di vita completo di schiavi africani e piantagioni di cotone poi abbandonate quando la schiavitù venne abolita nel 1834.

Nel 1973 le Bahamas ottennero l’indipendenza dal Regno Unito ed entrarono a far parte del Commonwealth. I discendenti degli schiavi costituiscono oggi il 90 per cento della popolazione.

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Nassau, la Queen’s Staircase, scavata nella roccia calcarea.


La capitale Nassau

La maggior parte dei charter nautici partono dall’isola di New Providence dove si trova il Lynden Pindling International Airport, principale scalo aereo delle Bahamas, situato a una decina di chilometri dalla vivace capitale Nassau fondata col nome di Charles Town dai britannici nel 1670.

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Gli splendidi fondali delle Bahamas

Epicentro del trambusto dell’odierna città, vera metropoli caraibica vibrante di vita con un grande harbour e ottimi ancoraggi, è Downtown Nassau, concentrato di ristoranti, caffè, distillerie di rum, casinò e locali notturni tra architetture di epoca coloniale, murales, edifici neoclassici con colonne palladiane – come la maestosa Government House, residenza ufficiale del Governatore Generale delle Bahamas –, e svariate chiese, tra cui spicca l’anglicana Christ Church Cathedral in stile gotico risalente al 1600. Allo shopping è dedicata Bay Street, la via principale, su cui si affacciano piccole botteghe dai colori pastello zeppe di mercanzie, il famoso Straw Market, dove acquistare borse, cappelli e altri oggetti in paglia, e svariati negozi duty free in cui si trova di tutto.

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Per una pausa gourmet si raggiunge ArawaK Cay, conosciuta come Fish Fry Street, dove si può gustare in “shack” colorati – una sorta di baracche – la cucina tipica delle Bahamas a base in primis di conch (strombo) preparato in mille modi – ma che comprende anche aragoste, granchi, riso, piselli piccanti, insalata, frutti tropicali e maiale.

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Non mancano musei interessanti come il Pompey Museum of Slavery & Emancipation, ambientato nella storica Vendue House che nel XVIII secolo fu un noto mercato in cui si vendevano oltre agli oggetti anche gli esseri umani deportati dall’Africa e resi schiavi, e il vicino Pirates Nassau Museum – con una replica quasi a grandezza naturale di una nave pirata del XVIII secolo –, dove conoscere la storia e lo stile di vita di questi pericolosi “marinai” ai tempi in cui Nassau ne fu uno dei principali hub. Da non perdere poi il poderoso Fort Fincastle costruito alla fine del XVIII secolo sulla cima di una verde collina, Bennet’s Hill, per proteggere Nassau e il suo porto. Per raggiungerlo da Downtown Nassau si percorre la coeva Queen’s Staircase, conosciuta come “i 66 gradini”, una maestosa scala scavata nella solida roccia calcarea dagli schiavi in meno di due anni.

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Paradise Beach, una delle più belle spiagge di Paradise Island collegata a Nassau da ponti

Le Exuma Cays

L’arcipelago delle Exuma si divide in tre aree maggiori: Great Exuma, l’sola più grande e “turistica”– che ospita l’Exuma International Airport, il capoluogo George Town e la maggior parte dei resort –, Little Exuma – collegata a Great Exuma da un piccolo ponte – e le Exuma Cays, dedalo di isolette coralline e lingue di sabbia separate da stretti canali che formano un incantevole labirinto attraverso cui si snoda il nostro itinerario. Lasciata New Providence, volta la prua a Sud-Est, si raggiunge in circa 4 ore Highbourne Cay, una graziosa isoletta a forma di “H” lunga 3 miglia, definita porta d’ingresso alle Exuma.

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Le piccole iguane che vivono in alcuni cay delle Exuma

L’acqua è di un turchese brillante e la lunga e soffice spiaggia di sabbia di Horseshoe bay abbaglia per il suo candore. Si può fare snorkeling nell’Octopus Garden tra coralli cervello e pesci colorati all’estremità Nord dell’isola, ammirare lungo la costa gli stromatoliti – rocce viventi create da alghe blu-verdi, le prime vere strutture organiche mai apparse sulla terra –, e raggiungere con il tender, un miglio a Nord-Ovest, Allen Cay dove amichevoli iguane dal corpo massiccio – le Cyclura cychlura – simili a piccoli dinosauri, passeggiano sulla spiaggia di Leaf Cay.

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Un isolotto negli Exuma Cays

Ormeggiati infine nel curatissimo e protetto Highborne Cay Marina, ci si lascia affascinare dal tramonto nel ristorante Xuma’s, uno dei migliori delle Bahamas, tra cocktail e prelibatezze bahamensi. A poca distanza, circondata da un reef immacolato, c’è Norman Cay, un’isoletta di pochi ettari che custodisce nelle sue acque poco profonde i resti di un Curtiss C-46 Commando, uno degli aerei utilizzati per il contrabbando di droga da Paolo Escobar che vi fece costruite pure un aeroporto e utilizzò l’isola come quartier generale dal 1978 al 1982.

L’aereo, oggi habitat per coralli e pesci, si può esplorare con maschera e pinne per poi riposarsi nell’amena Twinkie Beach – nota per la presenza di un’unica palma –, prima di ormeggiare nel capiente e attrezzato Norman’s Cay Marina, dove non manca un buon ristorante dove rifocillarsi con varie leccornie. Navigando per una trentina di miglia nell’Exuma Sound lungo il versante orientale dell’arcipelago, si raggiunge la lunga e stretta Great Guana Cay – la tappa più a Sud dell’itinerario – dove si ancora in un’ampia baia sul lato Ovest davanti all’insediamento di Black Point, pittoresca e accogliente cittadina che offre l’occasione di conoscere la gente del posto, assaporare la cucina tradizionale delle Bahamas e familiarizzare con le iguane di Bitter Guana Cay.

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Staniel Cay Yacht Club


Staniel Cay

Poche miglia a Nord di Great Guana Cay si incontra l’incantevole Staniel Cay, isoletta di meno di 5 kmq con aeroporto. A renderla famosa è stato il film “Thunderball” (Operazione Tuono) del 1965 con James Bond, che ha fatto conoscere lo spettacolare sistema di grotte sottomarine chiamate Thunderball Grotto (dopo il debutto cinematografico), situate appena a Ovest dell’isola. Vi si accede da un piccolo ingresso seminascosto per nuotare, fare snorkeling o immergersi con le bombole tra lutianidi, pesci angelo, sergenti maggiori e altri pesci tropicali in un’acqua dipinta di mille sfumature smeraldo.

La barca si può lasciare all’ormeggio nel celebre Staniel Cay Yacht Club, frizzante crocevia di diportisti che si godono le comodità del porto turistico e le bontà del suo ristorante, per poi rilassarsi in spiagge favolose, come Pirate Trap Beach e South Beach, passeggiare sulle ammalianti distese sabbiose che affiorano nei dintorni, fare il bagno con amichevoli maialini nuotatori nelle acque cristalline di Big Major Cay e nuotare accanto agli squali nutrice nel porto turistico di Compass Cay.

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Nassau, la neoclassica Government House con la statua di Cristoforo Colombo all’ingresso

 

Exuma Cays Land & Sea Park


Le meraviglie continuano a Warderick Wells Cay, 15 miglia a Nord, quartier generale dell’Exuma Cays Land and Sea Park, una meravigliosa riserva terrestre e marina di 456 kmq istituita nel 1959. Il suo paesaggio è stupefacente con isolotti, banchi di sabbia in costante movimento e una barriera corallina ricca di vita, che è la seconda più grande dell’emisfero occidentale dopo quella mesoamericana in America centrale.

Ormeggiata la barca in uno dei campi boe autorizzati si può sbarcare sull’isola con il tender per osservare, percorrendo a piedi sentieri predisposti nella vegetazione, uccelli, iguane, hutie – simili a roditori – e stromatoliti. Imperdibile è l’ambiente sottomarino popolato da colorati pesciolini tropicali, aquile di mare, aragoste e tartarughe embricate ma anche squali grigi, squali toro e squali limone da ammirare facendo snorkeling o immersioni subacquee.

Fa parte di questo eden anche Shroud Cay, un isolotto disabitato ricoperto di vegetazione e protetto dalla barriera corallina, con spiagge stupende, calette riparate e un intrico di stretti canali tra le mangrovie soggetti alle correnti di marea.

Ultima tappa, infine, è Rose Island, un altro piccolo paradiso situato a 3 miglia dalla costa orientale di New Providence. L’isola è caratterizzata da una piccola laguna interna e una penisola filiforme che si allunga per 7 miglia a Est con fantastiche calette e attraenti spiagge, tra cui la pacifica Sandy Toes Beach dove, sdraiati su un’amaca, ci si può godere ancora una volta il fruscio delle palme e il ritmico suono delle onde che frangono sulla riva prima di tornare a New Providence.

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Notizie utili Bahamas

Il miglior collegamento aereo per le Bahamas lo offre British Airways (www.britishairways.com) che propone voli diretti da Londra a Nassau della durata di circa 10 ore. Bahamasair e Western Air collegano giornalmente Nassau a George Town, capoluogo delle Exuma.

 

INFO GENERALI
Formalità d’ingresso: Per entrare alle Isole Bahamas è necessario essere in possesso di passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di rientro dall’arcipelago e di biglietto aereo A/R. Non è richiesto alcun visto d’ingresso per soggiorni inferiori a 90 giorni.
Fuso orario: Il fuso orario è GMT-5. Le lancette dell’orologio vanno quindi spostate 6 ore indietro rispetto all’Italia.
Lingua: La lingua ufficiale è l’inglese; gli abitanti parlano anche il creolo bahamense.
Valuta: La moneta nazionale è il Dollaro delle Bahamas (BSD) di valore equivalente al Dollaro USA (USD).

CLIMA
Alle Exuma il clima è tropicale. Il periodo migliore per una crociera va da dicembre ad aprile quando il clima è caldo e soleggiato con temperature tra i 24 e i 28 gradi e soffiano gli alisei nord-orientali. Le precipitazioni solitamente si concentrano nei mesi di maggio e giugno. La stagione degli uragani corre da giugno a novembre con ottobre e novembre quali mesi più a rischio.

CHARTER
The Moorings (tel. 033 03321513; www.moorings.com). Compagnia leader del settore da oltre 50 anni. Offre noleggio di barche a vela e a motore e noleggio di yacht all inclusive con equipaggio. Opera in più di 20 destinazioni in tutto il mondo, tra cui le Bahamas. La flotta ha la base nautica a Palm Cay Marina, Nassau.
Dream Yacht Charter (tel. 02 82952196; www.dreamyachtcharter.com). È una delle migliori compagnie di charter. Offre una scelta assai vasta di imbarcazioni in tutto il mondo. Alle Exuma la compagnia propone charter con barche e catamarani a vela e motore bareboat, con skipper e con equipaggio Premium e crociere alla cabina. Base nautica a Palm Cay Marina, Nassau.

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PORTI TURISTICI
Palm Cay Marina & Beach Club (Yamacraw Hill Rd, Nassau; www.palmcay.com). A 15 minuti da Nassau, il Palm Cay marina è un porto turistico con 194 posti barca, dotato di ogni servizio. È la base nautica sia di The Moorings sia di Dream Yacht Charter.
Highbourne Cay Marina (Highbourne Cay www.palmcay.com). Ottimo porto turistico protetto, molto amato dai diportisti. Può ospitare yacht fino a 180 piedi. Stazione di rifornimento carburante.Compass Cay Marina & Resort (Compass Cay, Exuma
Cays; www.compasscaymarina.com). Porto turistico protetto accessibile sia dall’Exuma Banks sia dall’Exuma Sound attraverso canali contrassegnati da boe e segnalatori di distanza. L’isola può ospitare imbarcazioni fino a 180 piedi di lunghezza.
Staniel Cay Yacht Club (Staniel Cay, Exuma Cays; www.stanielcay.com). Situato nel cuore delle Exuma Cays, può ospitare imbarcazioni fino a 210 piedi di lunghezza e dispone di boe per l’ormeggio. Offre anche di sistemazioni in graziosi bungalow, ristorante e centro per le attività sportive. Stazione di rifornimento carburante.

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INFO TURISTICHE
The Islands of the Bahamas www.bahamas.com

 

 

 

 

 

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