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Brava 25, a vela tra passato e futuro

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Prima di parlare di Brava 25, questa piccola e graziosa barca a vela di 7,50 metri, dobbiamo necessariamente fare un passo indietro per accennare brevemente alle barche alle quali si ispira: il Corsaire e il Muscadet, due tra le prime barche a vela costruite in compensato marino negli anni ‘50 e ‘60.

Brava 25Due piccole grandi barche rivolte a quelli che potremmo chiamare i pionieri della vela da diporto, con pochi soldi in tasca e tanta voglia di avventura.

La prima, il Corsaire, è una barca a vela di soli 5 metri e mezzo che quando fu presentata, nel 1954, fu una mezza rivoluzione per la silhouette innovativa disegnata dal progettista di Jean-Jacques Herbulot: spigoli vivi e cavallino rovesciato, soluzioni possibili grazie all’allora nuovo materiale di costruzione utilizzato, il compensato marino appunto.

Brava 25Una barca marina e sicura, ottima per la scuola vela e per fare un po’ tutto, sulla quale si sono formate generazioni di marinai. La seconda, il Muscadet, un 6,40 metri disegnato da Philippe Harlé nel 1963, è una piccola barca a vela in legno anch’essa capace di tutto, navigabile e collaudata, trasportabile, da crociera e da regata. Non a caso è stata eletta “barca a vela del XX secolo” ed è considerata l’antesignana dei Mini650, la barca con cui oggi si fa la Mini Transat, la traversata atlantica in solitario.

Brava 25

Proprio a queste due imbarcazioni si è ispirato il cantiere francese Brava per il suo Brava 25 che a quel passato si ispira in chiave moderna con una somiglianza pienamente voluta, sia dal punto di vista estetico sia da quello funzionale e costruttivo. Peraltro, a dimostrazione di quanto questo sia vero, va ricordato che nel 2019 il cantiere francese ne ha acquistato i piani per riprenderne la costruzione.

Brava 25

Spiegato il fortissimo legame con il passato, vediamo ora di analizzare come questo sia stato reinterpretato in chiave moderna grazie al contributo dello Studio VPLP, uno dei maggiori interpreti del design navale moderno, soprattutto per le barche a vela oceaniche ma non solo.

Parliamo dello studio che da oltre 20 anni firma i progetti delle barche a vela tra le più innovative e performanti, dai catamarani della America’s Cup ai monoscafi volanti della classe Imoca 60, compreso il gigantesco trimarano di 90 piedi BMW Oracle che, attrezzato con un’enorme vela alare, nel 2010 a Valencia vinse la 33a Coppa America contro Alinghi.

Brava 25

Questa volta gli specialisti delle barche da regata ipertecnologiche hanno accettato una sfida ben diversa, confrontandosi con le esigenze di una piccola barca di legno che dovrà essere comoda, affidabile e semplice da manovrare. A questo proposito, ecco cosa dice Mathias Maurios, dello studio VPLP: “Trasmettere lo spirito del mitico Muscadet in una barca a vela attuale è una sfida che abbiamo raccolto con entusiasmo.

Prima ancora di prendere le matite, abbiamo lavorato in gruppo nella fase di concept sull’utilizzo di questa barca a vela e sulle esperienze di vita che tutti immaginano di fare a bordo. Da questa riflessione è nata la volontà di rendere il Brava 25 una barca a vela accogliente, navigabile ed elegante, la cui identità emerge attraverso scelte forti come il salone sfalsato che offre una circolazione longitudinale senza ostacoli all’interno, o lo specchio di poppa basculante.”

Il risultato è una piccola barca a vela da crociera, lunga 7,50 metri, larga 2,90, con un pescaggio di 1,60, tutta rigorosamente in legno per rispettare lo spirito del Muscadet a cui si ispira: quindi scafo e coperta in compensato, incollati su una struttura in legno massello. Se l’estetica ricorda quella del suo antenato, le forme di carena sono state modificate anche per aumentare la vivibilità interna. Infatti, pur essendo stato pensato per essere un daysailer, il Brava 25 ha al suo interno tutto quel che serve per compiere piccole crociere, a partire da una zona pranzo collocata sul baglio massimo.

A dirla tutta l’abitabilità interna, esaltata dai colori chiari utilizzati e dalle rifiniture in legno, un arredo essenziale e una lunga finestratura laterale che inonda di luce l’interno, è sorprendente per trattarsi di soli 7,50 metri di barca. Anche il piano velico è stato aggiornato rendendolo moderno, performante e funzionale, con una randa square top, piccoli fiocchi a prua e dei generosi asimmetrici, con la possibilità di installare anche vele tipo Code Zero sulla delfiniera.

Il risultato è una barca a vela moderna e friendly, spaziosa e accogliente. Allo stesso tempo è una barca sicura a tutte le andature, come le barche di una volta, e sulla quale ci si sente al sicuro anche quando le condizioni del vento e del mare non sono ideali. Soprattutto, è una barca moderna dal profumo antico, una barca tra passato e futuro.

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