Saloni Nautici: Nauticsud 2023 a Napoli
Una 49a edizione da incorniciare per quello che si è consolidato come uno degli appuntamenti nautici più importanti d’Italia. Una manifestazione ricca di partecipazione, sia per quanto riguarda gli espositori sia in termini di visitatori, e fortemente sostenuta dalle Autorità politiche che ne auspicano il grande rilancio internazionale.
“Anche quest’anno il bilancio è più che positivo per il Nauticsud, ma soprattutto siamo, come aziende nautiche, soddisfatti delle contrattazioni avvenute al salone che hanno consentito a tutti gli espositori di tornare a casa con un portafogli ordini valido”, sono le parole con le quali il presidente di Afina Gennaro Amato ha chiuso l’edizione 2023 della manifestazione partenopea.

Una dichiarazione che conferma quanto di buono fatto negli ultimi otto anni da Mostra d’Oltremare e Afina per un evento che è tornato, dopo un periodo di difficoltà, ai fasti di un tempo e che si prepara, grazie anche al forte sostegno politico, a fare il definitivo salto internazionale.
“L’anno prossimo Afina e Mostra d’Oltremare hanno preparato, e stanno elaborando, un progetto in cui ci sarà la festa del cinquantesimo anniversario del Nauticsud, e saremo ben felici di programmare questo evento in modo da creare un expo del mare nel quale ci saranno tutti e 22 i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”, ha aggiunto Amato. “Il fatto che ci sia un coinvolgimento attivo anche dei soci, non solo della Mostra d’Oltremare, e una sinergia del Governo, ci fa ben sperare in un ulteriore incremento positivo di sviluppo del brand Nauticsud, un marchio oramai storico perché alle porte del cinquantesimo appuntamento”.

L’edizione 2023 si è svolta come di consueto all’interno dello spazio fieristico della Mostra d’Oltremare di Fuorigrotta, a Napoli: 52.000 metri quadrati di spazi espositivi distribuiti tra otto padiglioni e l’area esterna del viale delle 28 Fontane. Protagoniste assolute le barche tra i 5 e i 25 metri di lunghezza, ma anche motori, accessori e servizi, per un’offerta merceologica quanto mai completa e in linea con le principali manifestazioni internazionali del settore.

Lungo la passeggiata abbiamo incontrato esponenti di tutte le categorie, dagli scafi tradizionali agli yacht, dalle moto d’acqua ai battelli pneumatici, per un totale di oltre 100 espositori in rappresentanza di marchi italiani ed esteri.

Tra i big del Belpaese, Azimut, Itama, Evo, Rio Yachts, Cayman e Rizzardi con l’INfive 53, lo yacht più grande della fiera, mentre tra i marchi stranieri abbiamo visto le ultime novità di Beneteau, Jeanneau e Bavaria.
A Napoli non potevano certo mancare i gozzi, presenti in fiera negli stand di Cantiere Mimì, Cantieri Venere, Cantieri Maresca e Nautica Esposito, quest’ultimo con i nuovi Positano 32 Open e 28 Sole.

Grandi protagonisti i battelli pneumatici, di gran lunga i più numerosi della kermesse partenopea, capitanati da Italiamarine – il cantiere di Gennaro Amato – con tutta la gamma al completo tra cui, in bella mostra, il nuovo Ponza 36 WA. Presenti anche altri grandi nomi di fama internazionale come Zar, Nuova Jolly, Sacs Tecnorib, Lomac e Coastal Boat.

Al completo anche la rappresentanza delle aziende di motori marini: Suzuki, Honda, Yamaha, Tohatsu, Selva e Mercury per i fuoribordo; Yanmar, LVM e Lombardini per gli entrobordo.
Come per tutti i grandi appuntamenti, non sono mancati gli eventi collaterali che, per l’occasione, si sono incentrati su temi importanti quali economia, turismo e portualità.

Nello specifico, questi temi sono stati al centro del convegno “La nautica quale volano di sviluppo della economia locale”, organizzato dall’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili (ODCEC) di Napoli e sviluppato dalla Commissione di Studio Economia del Mare, e del convegno “Turismo e Portualità” che si è articolato in ben due sessioni di lavori.

Alla prima, intitolata “Turismo nautico da diporto, l’importanza del volano economico per i territori”, sono intervenuti anche il ministro del Turismo Daniela Santanchè, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il Presidente dell’Autorità di bacino del Porto di Napoli Andrea Annunziata.
“Non è possibile che una regione come la vostra, una città come la vostra, immaginifica e baciata da Dio, non abbia quello che è giusto che abbia per svilupparsi”, ha esordito la senatrice Santanché durante il convegno. “Se non partiamo dal Sud, se non facciamo ripartire il Sud, non vinciamo. Perché vince la squadra e nemmeno noi Governo vinciamo da soli. Abbiamo bisogno del sindaco e della Regione Campania di cui ancora non ho avuto il piacere di incontrare il presidente De Luca, nonostante io sia venuta diverse volte in questa regione. Qui ci sono i presupposti, la squadra c’è, io sono a disposizione con il sindaco e gli imprenditori per andare avanti e risolvere. Presenteremo a breve un progetto con l’onorevole Schiano, completo di tutti i dati per far sì che lo sviluppo nautico possa favorire il transito di turisti e risolvere i problemi strutturali di alcuni percorsi di terra”.
Parole che sono state accolte con favore dal presidente di Afina Gennaro Amato: “Ho ascoltato con grande interesse e ho capito che finalmente esiste una sinergia istituzionale per risolvere il nostro maggior problema: l’assenza di ormeggi e la necessità di realizzare porti turistici.
I napoletani hanno il primo approdo turistico, degno del nome di marina, a Castellammare di Stabia e solo per raggiungerlo perderebbero almeno metà giornata di mare. Confido al più presto nel tavolo di concertazione che il sindaco Manfredi ha previsto e aggiungo che noi imprenditori di Afina, con il supporto di BCC Napoli, siamo pronti a partecipare economicamente allo sviluppo dei marina nella nostra città. Il primo obiettivo è l’ampliamento del porto turistico di Mergellina”.
Anche il primo cittadino Gaetano Manfredi si è detto in sintonia con il Ministro del Turismo: “L’uso del mare deve riguardare non solo l’economia ma anche la mobilità. Come ha ricordato il Ministro Santanchè ‘Le vie del mare rappresentano un’alternativa importante perché il mare è in primo luogo una grande via di comunicazione’. Lo sviluppo di questa città, nell’interesse pubblico, significa rimettere in moto l’economia.

In questo momento, come dicevo poc’anzi alla ministra Santanchè, Napoli è un brand che tira a livello globale. Stiamo ragionando con Afina e con tutti gli altri portatori di interessi del settore per avere una programmazione e un percorso condiviso. Il tempo è un valore, adesso è il tempo giusto. Noi faremo la nostra parte, ci aspettiamo che gli investitori facciano la loro. Insieme faremo veramente la differenza per questa straordinaria città che aspetta solo questo, di cogliere le opportunità che merita e che tutti le vogliono dare”.
Daniela Santanchè è stata protagonista non solo del convegno “Turismo e Portualità”, ma anche dell’appuntamento con i Nauticsud Award 2023, i premi che ogni anno vengono consegnati alle personalità che si sono distinte nel campo della nautica e/o a favore del settore.
Questo l’elenco dei premiati con le rispettive motivazioni:

Istituzioni
Daniela Santanché – per il riconoscimento attribuito alla nautica da diporto quale segmento strategico del turismo.
Girolamo Cangiano – per l’impegno, in qualità di membro della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati con delega alla Nautica, per lo sviluppo del comparto.
Gaetano Manfredi – per la visione illuminata dell’opportunità e la valorizzazione della Blu Economy quale risorsa dei territori e per la città di Napoli.
Felice Casucci – per le sinergie definite a supporto della nautica da diporto dalla regione Campania attraverso l’Assessorato al Turismo.
Gennaro Amato – per l’impegno profuso come presidente dell’Associazione Filiera Italiana della Nautica da diporto per lo sviluppo e promozione del comparto.
Remo Minopoli – per la costante e valente collaborazione nell’organizzazione della manifestazione Nauticsud.
Amedeo Manzo – per il sostegno finanziario ed economico offerto con il Gruppo Iccrea e BCC Napoli ad Afina ed all’intero comparto della filiera nautica.

Aziende
Rosario Mercuri – al cantiere che ha saputo interpretare la crescita aziendale attraverso modelli unici, di classe e di grande riscontro dagli appassionati della nautica da diporto.
Paolo Ilariuzzi – un dovuto riconoscimento al direttore di una azienda che ha saputo sviluppare una divisione di eco-sostenibilità innovativa come il Clean Ocean Project.

Valerio Rivellini – al professionista, progettista/designer, che negli anni ha realizzato lo sviluppo della nautica con eleganza, capacità tecnica e lungimiranza nelle forme innovative.

Giornalisti
Maria Leitner – per la passione e professionalità giornalistica con cui diffonde l’immagine italiana delle auto, moto e eco-sostenibilità con un attento sguardo alla nautica da diporto.
Francesco De Core – per la costante attenzione rivolta ad uno dei settori principali di sviluppo ed interesse economico cittadino guardando al diportismo come leva di interesse sociale.
Paolo Sonnino Sorisio – all’editore che per anni, con la rivista Nautica, ha saputo raccontare l’evoluzione della nautica da diporto facendo diventare armatori milioni di lettori del magazine.
Vincenzo Perone – al giornalista rai per l’attenzione giornalistica riservata alle iniziative del mondo nautico in Campania.
Angelo Cerulo – per il supporto giornalistico offerto negli anni ad un comparto produttivo di rilevante interesse per l’economia regionale.
PROGETTO 50° NAUTICSUD
Per celebrare la 50a edizione del Nauticsud e nell’ottica di una sempre maggiore internazionalizzazione, nel 2024 Afina e Mostra d’Oltre Mare inviteranno i 22 Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo a partecipare a quello che diventerà un vero e proprio Expo della Nautica da Diporto, organizzato in tensostrutture suddivise in padiglioni:
Padiglione Orientale: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Cipro, Croazia, Grecia, Israele, Libano, Malta, Montenegro, Palestina, Siria, Slovenia e Turchia.
Padiglione Meridionale: Algeria, Egitto, Libia, Marocco e Tunisia.
Padiglione Occidentale: Francia, Gibilterra, Monaco e Spagna.
L’evento sarà organizzato in collaborazione con l’ICE, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Ministero per il Turismo.
Intervista a Gennaro Amato

Terminato il Nauticsud, possiamo fare un riepilogo sull’andamento delle tre fiere organizzate da AFINA, ossia il Salone Nautico di Bologna, il Navigare e, appunto, il Nauticsud con il quale avete aperto l’anno nautico 2023.
Qual è il punto della situazione?
Saloni con risultati soddisfacenti, sia per dati vendite sia per contenuti.
Navigare ha chiuso il trittico delle esposizioni, a novembre, con un sapore particolare essendosi svolto a mare nella bella cornice della marina di Mergellina. Il Salone Nautico Internazionale di Bologna, che si svolge in un quartiere fieristico importantissimo, è estremamente importante sotto il profilo vendite svolgendosi in un quadrivio di regioni – Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana – che consente alle persone di venire a visitare l’esposizione in giornata.
Ma soprattutto che coinvolge un’utenza importate per ricchezza economica, un salone sul quale Afina punta molto e che intende far crescere ulteriormente per il suo importante interesse economico, evidenziato dai dati vendita.
Nauticsud è una esposizione importantissima, perché è il primo salone del calendario dell’anno solare, si svolge in una città che rappresenta la capitale della nautica per filiera e numeri produttivi del segmento tra i 7 e 12 metri, la nautica vera quella di tutti, e che muove ampia economia e posti di lavoro.
Insomma, tre eventi con date appropriate, in tre location diverse, e tutti e tre con 9 giorni di esposizione. Un vantaggio che consente all’utente l’opportunità di visitare e scegliere la barca con due weekend a disposizione, cosa che in altri saloni come Genova non esiste poiché si sviluppano solo su 6 giorni e quindi con un solo fine settimana. Ma anche per l’espositore una soluzione che gli consente di ammortizzare i costi di adesione, che non si differenziano molto tra 6 o 9 giorni, spalmandoli su maggior periodo espositivo e quindi ammortizzando le spese di allestimento, trasporto e permanenza, a fronte di un lasso di tempo maggiore per la vendita.
Le tre manifestazioni sono sinergiche tra loro? Nel momento in cui vi sedete al tavolo dei lavori fate in modo che le tre manifestazioni possano completare il percorso di acquisto di un potenziale cliente o sono tre realtà ben distinte tra loro?
Sono tre operazioni e le dobbiamo vedere in maniera sinergica: Bologna apre la stagione vendita delle barche, a ottobre, sull’anno successivo dando l’opportunità di acquisire maggior tempo per la produzione degli ordini in portafoglio. Proseguendo poi su novembre, con il Navigare, che permette a chi ha visto a Bologna qualcosa di interessante di approfondirne la conoscenza con le prove in mare. Finendo con l’ultimo appuntamento, quello del Nauticsud a febbraio, con l’eventuale acquisto che consente la definizione della programmazione produttiva per il cantiere espositore che ha ancora tempo sufficiente, e adeguato, per realizzare la commessa in vista della stagione estiva.
Chiuso il 2022 con la nautica che registra buoni numeri in tutti i segmenti di mercato, quello delle imbarcazioni medio-piccole è il settore che sostenete con maggiore convinzione. C’è un motivo preciso?
Certo, questo segmento produttivo è quello che ha una filiera maggiore, più manodopera e più appeal. C’è un numero maggiore fra commesse e committenti.
Afina non è esclusivamente impegnata nella promozione della cantieristica ma svolge un ruolo di sviluppo della nautica sul territorio. Un tema spesso affrontato è quello dello sviluppo dei porti a mare, punto dolente anche nella sua Napoli. Come si sta muovendo Afina in questa direzione?
Afina si sta battendo per quelle che possono essere delle realizzazioni di marina in Italia, dove abbiamo ben 8.500 chilometri di coste, ma non è adeguatamente predisposta per porti da diporto degni di questo nome. Un dato negativo che si registra maggiormente nel Centro Sud del Paese. Campania, Sicilia, Calabria e Puglia hanno maggiori carenze, tanto che, in queste regioni, su 10 imbarcazioni vendute, tra nuovo e usato, solo 6 trovano ormeggio. Cosa che potrebbe essere risolta grazie a una maggiore concertazione delle Istituzioni che, intervenendo, creerebbero anche soluzioni e posti occupazionali.
Per concludere, cosa ci dobbiamo aspettare dalle prossime edizioni delle manifestazioni firmate Afina?
Le prossime manifestazioni saranno sempre sulla stessa filosofia: la nautica per tutti, quella dai 5 ai 13-15 metri, un segmento che registra maggior attenzione per commissioni e acquisti. Basta vedere una rada o una marina e si capisce la percentuale di presenza in mare di quelle barche. Resta comunque la nicchia di mercato destinata solo ai milionari, che è sempre vanto del made in Italy della nautica.

