Prova di navigazione dell’Absolute Navetta 75
Abbiamo provato l’Absolute Navetta 75
CONDIZIONI – Vento: forza 2 – Mare: 2 – Carichi liquidi: 2/4 – Persone: 7 – Pulizia dell’opera viva: buono.
RILEVAZIONI – Velocità minima di planata (interceptor a zero): 17 nodi – Velocità minima di planata (interceptor estesi): 16 nodi – Velocità massima: 25,4 nodi – Velocità al 90{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} del numero di giri massimo: 21,1 nodi – Fattore di planata: 1,49 (basso).
MISURAZIONI – Area pozzetto: mq 18,50 – Area flying-bridge: mq 44,00 – Altezza massima interna (zone transitabili): m 2,11 – Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,96 – Altezza alla timoneria interna: m 2,06 – Altezza sala macchine: m 1,85 – Larghezza minima passavanti: m 0,46.
Descrizione della barca
Volumetrie, panoramicità, modularità, ergonomia, impiantistica: le parole d’ordine sono quelle che da sempre caratterizzano la produzione del cantiere piacentino ma, stavolta, pantografate su un’ammiraglia che sa tanto di nave.
Impressione di navigazione n. 1861
A scrivere di Absolute si corre il rischio di risultare ripetitivi. In positivo, beninteso. La fedeltà del cantiere piacentino ai principi e alle soluzioni sui quali ha fondato il suo eccezionale successo è infatti talmente solida, effettiva, tangibile, da rappresentare una sorta di garanzia a vita.
È una convinzione che, se possibile, si rafforza durante la nostra visita a bordo della Navetta 75, poiché, andando a cercare minuziosamente le caratteristiche di questa nuova ammiraglia, non possiamo far altro che riconfermare per l’ennesima volta l’ormai proverbiale ingegnosità dell’ufficio tecnico Absolute.
Ma andiamo per ordine. Saliamo a bordo dal pozzetto, apprezzandone subito l’ottimo affaccio su tre lati che, grazie all’arredo modulare, permette di godere di una visuale eccellente quale che sia la disposizione dei suoi elementi, visto che l’armatore può metterci quel che vuole, nella posizione che vuole.
Saliamo sul fly e anche qui scopriamo che gli unici elementi di arredo strutturali sono rappresentati da due lunghi elementi laterali, attrezzati come si deve per dare piena autonomia all’ambiente: dunque, piastre di cottura, volumi di stivaggio, e persino un alloggiamento climatizzato per tenere in fresco, pronte per l’uso, due bottiglie.
Tutto il resto, proprio come nel pozzetto, è modulare, protetto da un top apribile che, in alternativa, può essere ricoperto da pannelli solari. Non solo: mediante l’applicazione di teli trasparenti, tutto il fly può essere chiuso e climatizzato in funzione estate/inverno, per garantire il massimo comfort anche nelle giornate più calde/fredde, mentre l’equipaggio può coccolare gli ospiti con la massima discrezione passando per una scala “secondaria” collegata con la plancia e la cucina sottostanti.
Sul ponte principale, ad accoglierci è il bel salone arredato con i divani free standing di Minotti. Il climatizzatore è acceso ma ce ne accorgiamo soltanto per la confortevole temperatura, poiché dalle bocchette invisibili non proviene alcun fruscio. Passando al lato della timoneria, eccellente per visuale ed ergonomia, accediamo verso prua alla suite armatoriale: comoda, elegante luminosa, panoramica, lontana da tutto il resto della barca, in perfetto stile Absolute.
Poi, ripassando dal salone, scendiamo sul “ponte ospiti”. Se non conoscessimo bene la filosofia del cantiere piacentino, resteremmo a bocca aperta nello scoprire che la Vip, a mezzanave, è in realtà in tutto e per tutto una seconda master suite. Breve parentesi: il passaggio da un ambiente all’altro è reso fluido dalle porte scorrevoli – pratiche, silenziose, antivibrazioni e, soprattutto, salvaspazio – che costituiscono un’esclusiva Absolute.
Ci sono poi altre due cabine, una a letti gemelli sul lato dritto e una matrimoniale a sinistra, quest’ultima dotata di una comoda cabina armadio che a sua volta conduce all’ampio vano tecnico di prua, dove, tra gli altri, si trovano ben in vista e facilmente raggiungibili diversi elementi dell’impianto a/c, del sistema di ancoraggio e dei thruster. L’estrema cura dedicata all’impiantistica è comprovata anche dai cosiddetti quadri elettrici di zona, che permettono di intervenire rapidamente dove necessario, senza l’obbligo di raggiungere il quadro principale, e dai punti di intercettazione dell’impianto idraulico.
E per restare agli aspetti tecnici, nella sala macchine notiamo i piccoli assi di trasmissione che, distanziando i due motori Volvo Penta D13 dai piedi azimutali IPS, hanno permesso di ottimizzare la distribuzione dei pesi. A questo ambiente si accede direttamente dagli alloggi equipaggio, situati a poppa: nella versione di questa prova, i posti letto sono due, uno dei quali a parte per il comandante, ma possono arrivare a tre; non manca una cucina, la toilette con doccia e l’attrezzatura per la lavanderia.
L’uscita in mare, facilitata dalla stazione di manovra poppiera in fase di disormeggio, ha messo in luce un’eccellente manovrabilità a lento moto, comportamento che si è mantenuto in velocità grazie al perfetto accordo tra carena e piedi Ips: lo scafo risponde con prontezza al timone, senza mai assumere assetti o comportamenti anomali. Il tutto, ovviamente, assume i toni più rilassanti alle velocità di dislocamento, quando la qualità della vita di bordo diventa paragonabile a quella di un superyacht.
La scheda tecnica
Costruzione e allestimento
Materiali: scafo, coperta e sovrastrutture in vetroresina e fibra di carbonio. – Tipo di stratificazione: manuale. – Geometria della carena: V aperta.
– Piani mobili: interceptor. – Stabilizzatori: Seakeeper. – Attrezzature di prua: verricello salpancora, musone, 2 bitte, 2 passacavi. – Attrezzature laterali: 2 coppie di bitte. – Attrezzature di poppa: 2 verricelli da tonneggio, 4 bitte, 2 passacavi. – Plancetta poppiera: up&down idraulica.
Valutazioni
Allestimento tecnico della coperta: completo, razionale, di ottima qualità.
Allestimento del pozzetto: pratico, elegante e, soprattutto, adattabile alle esigenze del momento grazie agli elementi free standing. Utile mobile bar (che nasconde una delle stazioni di manovra).
Sistemazione zattera autogonfiabile: in apposito vano.
Trattamento antisdrucciolo: filarotti di teak, eleganti, efficaci.
Vani di carico: capienti e ben posizionati lungo tutto lo scafo.
Ergonomia della plancia principale: eccellente, di stampo professionale.
Visuale dalla plancia principale: ottima quella diretta, coadiuvata dalla telecamera che inquadra verso poppa.
Flying-bridge: eccellente per superficie e per allestimento. Come per il pozzetto, massima libertà di posizionare gli elementi free standing a seconda delle esigenze; gli unici arredi fissi sono i monoblocchi laterali.
Articolazione degli interni: è quella tipica di Absolute, con la cabina armatoriale a prua, poco al di sotto del ponte di coperta – ben separata da tutto il resto – e gli altri alloggi sul ponte inferiore.
Finitura: ottima ovunque.
Cucina: centrale, in ambiente che può essere visivamente separato dal salone mediante un pannello a scomparsa.
Toilette: eccellenti per dimensioni e attrezzature.
Locali equipaggio: a poppa, con accesso dalla plancetta, sono dotati di cucinetta e servizi con doccia. In grado di ospitare 2-3 persone, sono collegati direttamente con la sala macchine.
Sala macchine (ambiente): ampia e luminosa, consente di operare senza alcun problema su qualsiasi componente.
Sala macchine (allestimento tecnico): eccellente. Impiantistica da manuale.
Rumorosità e vibrazioni: barca complessivamente assai silenziosa e priva di vibrazioni.
Risposta timone: molto buona.
Risposta interceptor: ottima anche se, praticamente, lo scafo ne necessita solo se molto carico.
Stabilità direzionale: eccellente.
Raggio di accostata: molto buono.
Stabilità in accostata: ottima.
Manovrabilità in acque ristrette: eccellente. Peraltro provvidenziali le stazioni di manovra (fino a 4) che permettono di governare da diversi punti dello scafo.






