Vai al contenuto

Check list dei lavori da fare in barca prima dell’inverno

imbarcazione al coperto con telo2

Siamo arrivati al momento di rimessare o comunque preparare la nostra imbarcazione per un periodo più o meno lungo di non utilizzo o comunque di molto minore uso. Innanzi tutto abbiamo due possibilità: o lasciarla a mare o alarla e collocarla a secco all’interno o all’esterno di un cantiere.

Prima di pensare all’invernaggio, specie se a secco, redigiamo una check list di lavori da fare provando bene tutti gli impianti di bordo e in particolare quelli che per funzionare hanno bisogno dell’acqua di mare, segnandoci anche gli inconvenienti riscontrati durante l’uso o eventuali modifiche da fare in modo da poterli organizzare e programmare durante l’inverno senza dimenticarcene, in quanto una volta a terra non possiamo più effettuare prove.

È anche molto importante fare un ultimo giro in mare con il meccanico verificando che i motori non scaldino e siano regolari nel funzionamento. Allo stesso tempo verifichiamo anche visivamente il funzionamento del generatore e dei vari apparati.

Esaminiamo alcuni dei più tipici interventi da far eseguire o effettuare direttamente nelle varie tipologie di invernaggio.

IMBARCAZIONE LASCIATA ESSENZIALMENTE IN ACQUA DI MARE

In questo caso la prima cosa da verificare è il funzionamento e la tenuta di tutte le prese a mare con relative tubazioni e fascette provando a aprirle e chiuderle nonché a muoverle un poco, congiuntamente alle tubazioni, stringendo leggermente le fascette per assicurarci che non si rompano i vari componenti.

Poi verifichiamo la tenuta di oblò, boccaporti e quanto altro possa far entrare acqua aiutandoci con una manichetta di banchina con la quale spruzzeremo dall’esterno verificando (in due persone) che non trafili acqua all’interno. Tale controllo è importante da fare anche con i paglioli del pozzetto, in particolare quelli di chiusura del motore o di aree impiantistiche. Anche in tal caso una persona deve rimanere all’interno del locale da ispezionare mentre un’altra bagna la zona con una cannola simulando una pioggia e non un getto puntuale che altrimenti penetrerà quasi sempre.

imbarcazione al coperto con telo2

Se possibile realizziamo delle parziali coperture su cappottine, vele, tender e sul pozzetto (se aperto) anche per proteggerli dalgli agenti atmosferici.
Fatte queste verifiche preliminari ricordiamoci di non lasciare mai collegata la presa a terra, se non saltuariamente e per il solo tempo di ricarica delle batterie (che non devono mai scaricarsi a zero e vanno ricaricate ogni 2/3 settimane compresa quella del gruppo).

A seconda della tipologia di imbarcazione e dell’utilizzo invernale leviamo quanti più oggetti possibili, altrimenti potranno inumidirsi o ossidarsi e rovinare anche la stessa imbarcazione (si pensi ad asciugamani, acquascooter, pentolame, cibo, attrezzature da sub – da far revisionare – ecc.) e provvediamo a lasciare aperti tutti i gavoni interni e i cassetti, dopo aver pulito tutto con acqua dolce, per assicurarne un minimo di ventilazione. Particolare attenzione va fatta alla pulizia con acqua dolce delle sentine, che periodicamente devono anche essere asciugate perfettamente in ogni angolo, per evitare uno dei nemici principali, ossia il formarsi dell’umido, con conseguenti ossidazioni e degradi di materiali.

deumidificatori1
Deumidificatori

A tal riguardo vanno messi in più posti possibile dei deumidificatori a sale che andranno verificati periodicamente. Tali deumidificatori andranno posti anche nel locale motore e nei gavoni e nelle sentine, ricordandoci che qualora si muova la barca si possono rovesciare e quindi sono da posizionare in posti a incastro e sicuri in caso di movimento accidentale e levati prima di una navigazione.

È sempre opportuno fare una pulita periodica di motori, pompe, verricelli, apparati con esterno metallico e connessioni elettriche e proteggerli con una spruzzata di antiossidante spray.

Dobbiamo poi procedere a programmare un funzionamento a intervalli di tutti i componenti meccanici (motori compresi) o elettrici facendoli funzionare per qualche minuto (le pompe, i wc, i verricelli, i tergicristalli, i meccanismi idraulici). Se presente l’aria condizionata facciamola funzionare ogni 2/3 settimane – se la dobbiamo utilizzare – altrimenti (meglio) stacchiamo le tubazioni (dopo aver chiuso le chiavi) e laviamo il circuito mare con acqua dolce per almeno 30/40 minuti.

Se presenti altri accessori (dissalatore, stabilizzatore giroscopico, sistemi lavaggio ad acqua di mare ecc.) eseguiamo le stesse operazioni procedendo con l’invernaggio. Verifichiamo periodicamente anche lo stato degli zinchi esterni a mare (magari con l’aiuto di un sub) nonché quelli interni dei motori e quelli – dimenticati quasi sempre – del gruppo o di altri scambiatori ad acqua di mare se presenti (timoneria, A/C, stabilizzatore ecc).

Se siamo in zone con climi rigidi ricordiamo di verificare che sia presente un liquido antigelo nei motori, nel gruppo elettrogeno o scambiatori vari per evitare rotture oppure svuotiamo tali circuiti. Se abbiamo pistoni idraulici immersi in acqua non azioniamoli se prima non abbiamo fatto pulire gli steli, altrimenti romperemo i paracqua con le incrostazioni (si pensi a plancette immergibili, trasmissioni di superficie, trim ecc.) e comunque lasciamoli sempre con gli steli tirati al massimo dentro.

sala motori
Sala motori

Infine bisognerà sempre effettuare tutte le manutenzioni periodiche su motori e apparati vari di bordo (compreso il bow truster). Verifichiamo l’efficienza e la scadenza dell’impianto antincendio ricordandoci di staccare sempre completamente tutti gli impianti elettrici e le batterie quando non siamo a bordo e di rimuovere apparati anche piccoli con batterie al litio o similari che sono spesso causa di incendi. Ovviamente levare la bombola del gas della cucina, se presente, verificando lo stato e la scadenza di tubazioni e collegamenti vari.

IMBARCAZIONE ALATA E LASCIATA IN SOSTA ALL’ESTERNO

In questo caso dobbiamo eseguire tutti gli interventi previsti per la sosta all’interno, solo con qualche accortenza in più dipendente anche dall’eventuale presenza di una copertura totale in plastica o similare. Se presente, dobbiamo solo verificare, oltre anche quanto diremo di seguito, se la stessa ha una buona tenuta all’acqua, se assicura un minimo di ventilazione e se ci permette l’accesso a bordo, anche a prua o sul fly in modo abbastanza semplice. Ovviamente bisogna sempre accertarsi che l’imbarcazione sia ben posta su scanni o invasatura e che non via siano possibili cedimenti del suolo anche in presenza di forti piogge o vento e che parimenti non esistano pali o altro che possano cadere sull’imbarcazione.

Qualora l’imbarcazione non sia coperta da un telo impermeabile con fori di areazione e lasciata totalmente scoperta (situazione non consigliabile) mettiamo delle parziali coperture su eventuali cappottine e sul pozzetto anche per proteggerle dal degrado del sole e verifichiamo periodicamente che gli ombrinali non si intasino con fogliame o altro. Verifichiamo anche che non vi siano punti di accumulo di acque per errata pendenza e chiudiamo gli scarichi motori con del nastro per evitare l’ingresso di animaletti.

movimentazione

Non rimanendo l’imbarcazione in mare e quindi stando ferma per molto tempo, i motori, il gruppo elettrogeno, gli impianti ausiliari (condizionamento, dissalatore, stabilizzatore, scambiatori timoneria e vari) dovranno al più presto essere fatti girare abbondantemente con acqua dolce, seguendo le specifiche dei costruttori anche con eventuali additivi e procedure specifiche.

Verifichiamo sempre che il cantiere disponga di idonei mezzi di sollevamento e trasporto imbarcazione magari esaminando sulle varie targhette che il peso sia compatibile e che tali apparati siano in condizioni manutentive accettabili. Chiediamo e riscontriamo sempre che il cantiere o la gru siano assicurati. Infatti non sono rari i casi di rottura di cavi, bracci o fasce di sollevamento con gravi danni agli scafi. Nella movimentazione facciamo attenzione che non si verifichino urti in particolare a danno di trasmissioni o timoni.

IMBARCAZIONE ALATA E LASCIATA IN SOSTA AL CHIUSO

È la soluzione ottimale per l’invernaggio dell’imbarcazione. Ancora meglio se anche coperta da un telo plastico che evita allo sporco di accumularsi, congiuntamente a escrementi di uccelli o polveri vaganti (anche di vernici).

imbarcazione rimessata al coperto con telo
Imbarcazione rimessata al coperto con telo

Cerchiamo di capire sempre dove viene sistemata l’imbarcazione ricordandoci di controllare la compatibilità del posto con le lavorazioni che potremmo dover eseguire. Infatti, ad esempio, se abbiamo un’imbarcazione con le trasmissioni in linea d’assi e ne dobbiamo smontare una, lo scafo deve essere messo su ssupporti alti altrimenti l’asse non può sfilarsi; se dobbiamo sbarcare un motore, deve essere possibile l’accosto di una gru o di un camion senza problematiche; se dobbiamo pitturarla non dobbiamo danneggiare imbarcazioni vicine. Da un punto di vista organizzativo, comunichiamo sin dall’alaggio la data presunta di varo (o di vendita) per evitare che sorgano problematiche di movimentazione.

Dobbiamo comunque effettuare tutti gli interventi descritti nelle ipotesi precedenti, solo con meno periodicità. Uno degli aspetti più importanti da ribadire è la necessità di un’approfondita pulizia con acqua dolce sia dell’esterno sia dell’interno (comprese tutte le sentine, le ghiotte dei motori e il gavone ancora), dei motori e degli apparati vari, sia esternamente (dopo averli ispezionati per capire se vi siano trafilaggi segnalati da sporco) sia nei rispettivi circuiti di raffreddamento e, come detto, la sistemazione di vari deumidificatori a sale per difendere l’imbarcazione dalla condensa.

Prima di alare lo scafo è fondamentale aggiungere al carburante (specie se Diesel) un ottimo additivo anti alghe e anti muffe e far girare i motori per almeno 1-2 ore in quanto il Diesel si degrada dopo pochi mesi provocando la crescita di batteri e alghe che potranno intasare filtri e tubazioni una volta di nuovo a mare. Inoltre è opportuno, dopo che l’imbarcazione è ferma (anche a terra) da un paio di giorni, scaricare il fondo dei serbatoi dove si sarà accumulata acqua e morchia.

Leggi anche