Salone nautico di Cannes, le première: i Catamarani a vela
C–Catamarans

Due le versioni proposte da C–Catamarans per il nuovo C-Cat 48: Antigua, con dotazioni e arredi completi ma con un’impostazione più sportiva, e St. Barth, più lussuosa e dotata di comfort che pesano anche qualche chilo in più.
Il catamarano, costruito a Fiumicino dove sorgeva la vecchia Comar , è stato progettato da un giovane designer francese, Francois Perus, e riprende alcuni concetti progettuali e costruttivi visti sul primo modello, il C-37.
La sovrastruttura è slanciata e un grande bimini chiudibile ne è la prosecuzione verso poppa a protezione del pozzetto. Due postazioni laterali del timone – in luogo di una rialzata – denunciano una impostazione più sportiva nella conduzione di questo multiscafo.
Molta attenzione è stata dedicata alla robustezza, con una laminazione in infusione di tessuti multiassiali e resina epossidica e con l’inserimento di rinforzi in carbonio e paratie in composito. Gli interni, nella configurazione classica, prevedono due cabine per scafo.
Catana

Prue degli scafi rovesce e un pozzetto in diretta comunicazione con la dinette la cui parte poppiera può essere chiusa con una vetrata. Sono queste le principali innovazioni introdotte nel nuovo modello del cantiere francese Catana, l’Ocean Class.
L’obiettivo principale del costruttore è stato quello di ampliare la zona giorno, sia all’interno sia all’esterno, puntando ad avere un volume fra i più grandi per catamarani di queste dimensioni e, modificando la forma delle prue, di ottenere un passaggio sull’onda più morbido. L’utilizzo di molto carbonio e materiali compositi per la costruzione, ha permesso di mantenere basso il dislocamento. Tradizionale, invece, la postazione di comando, collocata in posizione rialzata.
Fountaine Pajot

Anche Fountaine Pajot ha puntato su una completa apertura fra il grande quadrato e il pozzetto per ridisegnare la zona giorno del nuovo modello presentato a Cannes, l’Aura 51. Quando si parla di catamarani di queste dimensioni, realizzare un unico ambiente di questo genere significa creare spazi immensi in cui la libertà di movimento, e il conseguente comfort di bordo, crescono in modo vertiginoso. Spazio ma anche sostenibilità.
L’Aura 51 è stato infatti dotato di una grande superficie di pannelli solari collocati sulle fasce laterali del fly, che permettono di produrre 2000 Watt di energia green. Gli interni si declinano in 4 diversi layout, da quello che prevede sei cabine e sei bagni, fino alla versione armatoriale per eccellenza, con uno scafo tutto dedicato alla cabina del proprietario con il suo bagno.
Itacatamarans

Materiali e processi costruttivi di altissimo livello. Sono questi i codici identificativi di una giovane esperienza italiana nel mondo dei catamarani, quella realizzata da Itacatamarans. L’azienda veronese ha portato alle banchine di Port Canto il nuovo Ita 15,49, naturale evoluzione del precedente 14,99. Certo l’eleganza italiana degli interni è la caratteristica che salta prima di ogni altra cosa agli occhi. Ma sono le qualità costruttive il punto di forza di questo multiscafo. Tutti i componenti sono infusi sottovuoto con resina epossidica. Scafo, coperta e tuga sono infusi in un unico corpo, senza giunzioni o laminazioni secondarie, mentre le paratie sono tutte incollate e laminate. Inoltre, Ita 15.49 è dotato di due motori elettrici da 15 kW alimentati da batterie al litio, oltre che da due propulsori Diesel da 40HP. Un bel piano velico, fino a 270 metri quadrati nelle portanti, garantiscono ottime velocità.
Nautitech

Si dice che per progettare il nuovo Nautitech 44 open, Lombard e Anglay abbiano potuto contare sul contributo, in termini di opinioni e suggerimenti, di 12 armatori dei precedenti 40 e 46 piedi. Pare sia vero, ma il risultato sembra confermare in pieno lo stile dei modelli precedenti, ad eccezione dell’aumento delle dimensioni della vetrata, con un notevole incremento della quantità di luce naturale. Non è prevista la versione fly, a conferma della vocazione sportiva di questa linea di catamarani che hanno la doppia postazione di comando sulle due poppe.
