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48° edizione Nauticsud, in mostra la vivacità di un intero comparto

NauticSud

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Un panorama quantomai ampio e variegato di barche, gozzi, gommoni e motori fuoribordo, apprezzato da un pubblico in netta crescita e valorizzato da un ottimo risultato commerciale.
Polemiche per i ritardi nelle forniture.

I tempi difficili hanno condizionato solo in parte la 48ma edizione del Nauticsud, che ha dovuto sì rinunciare a un intero padiglione e a metà di un altro, “requisiti” dal centro vaccinazioni anti-Covid, ma ha guadagnato qualcosa nelle aree all’aperto e – secondo i dati forniti dagli organizzatori di AFINA e Mostra d’Oltremare – a fine fiera ha registrato un +28{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} di visitatori rispetto all’edizione 2020 (l’ultima prima della pandemia), un +30{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} di vendite e un fatturato di oltre 12 milioni di euro. Non male per un salone che non ha potuto proporre le “oltre 700 barche” ottimisticamente annunciate alla vigilia, ma ha comunque riservato molte sorprese, a testimonianza della vivacità dell’intero comparto.

Rio Yachts 58
Rio Yachts 58

Se è vero che i battelli pneumatici hanno rappresentato la maggioranza delle imbarcazioni esposte, totalizzando – sempre secondo gli organizzatori – il 50{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} delle vendite, il salone napoletano ha anche riservato novità interessanti nella fascia medio alta, quella delle barche tra 12 e 20 metri. In cima alla lista Rio Yacht, che ha presentato a sorpresa, in anteprima assoluta, il neonato Rio 58, nuova ammiraglia del cantiere. Derivato dal 56, si distingue per la lunghezza di 20 metri fuori tutto e per la linea da sport-coupé, che esalta la capacità della barca di rivelarsi adeguata a tutte le stagioni. Le cabine sono tre per sei posti letto, più l’alloggio marinaio. La motorizzazione in linea d’asse è affidata a due Volvo Penta D13 da 1000 HP, e tanto basta per consentire velocità massima di 39 nodi e 28 di crociera. Il prezzo parte da 1.440.000 euro (più IVA e più personalizzazioni varie). Il cantiere bergamasco, che in Campania è presente da anni con una propria filiale, ha messo in mostra a Napoli anche il Daytona 46, fratello maggiore del Daytona 34, primo modello di una serie di walkaround dove si prediligono gli spazi a giorno rispetto a quelli sottocoperta.

Cranchi M44 HT
Cranchi M44 HT

Base Nautica ha esposto tre barche della gamma più recente di Cranchi, l’E30 Endurance, l’M44 e l’A46, mentre ha portato in fiera 7 barche Invictus, affidando il ruolo di regina dello stand al GT 320, natante da 44 nodi di velocità massima che si distingue per la cura maniacale nella costruzione e nella definizione di uno stile originale, firmato da Christian Grande.

Invictus Yacht GT320
Invictus Yacht GT320

Tra i produttori di barche in vtr hanno recitato un ruolo di primo piano i “padroni di casa” di Fiart, che hanno presentato tutta la gamma Seawalker aggiornata nel corso del 2021, ovvero i modelli 35, 39 e 43, tutti walkaround progettati all’insegna dell’abitabilità e dei grandi spazi vivibili all’aperto. Nell’occasione il cantiere controllato dalla famiglia Di Luggo ha esposto anche il modellino in scala del P54, yacht firmato da Stefano Pastrovich, che sarà disponibile dal prossimo autunno con l’obiettivo di “rompere gli schemi” della tradizione Fiart.

Fiart Seawalker 43
Fiart Seawalker 43

Parte dello stand è stata dedicata inoltre a Fiart Rent, il servizio dedicato alla locazione che offre una flotta di ben 12 imbarcazioni da 33 a 58 piedi.

Fiart P54
Fiart P54

Tra i cantieri storici del territorio non è mancato Gagliotta, che ha annunciato il prossimo varo del Lobster 52, progettato per ricalcare le forme e lo stile dell’attuale 35, offrendo però tre cabine, due bagni e una motorizzazione IPS 700.

Orange Boat Allure 38
Orange Boat Allure 38

Rimanendo al Made in Campania, e curiosando tra i piccoli cantieri emergenti, molto interessante la novità esposta in prima assoluta da Orange Boat, cantiere di Torre Annunziata che ha proposto la versione fuoribordo dell’Allure 38, un walkaround sportivo in vtr di 12,20 metri ft. La nuova barca è stata esposta con doppia motorizzazione Suzuki per complessivi 700 HP, ma il cantiere assicura che è possibile adottare anche potenze superiori (fino a 2×450) o inferiori (2×300 HP). In quest’ultimo caso il prezzo dell’entry level è di 306.000 euro (più IVA, ma con motori Suzuki compresi).

Heron Yacht 38
Heron Yacht 38

Qualcosa di simile (ma a prezzi leggermente superiori) ha proposto Heron Yacht, cantiere romano rappresentato da Bacarelli, che ha esposto il nuovo Heron 38, fratello minore del già noto 56. Disponibile sia in versione walkaround sia day cruiser, ambedue con possibilità di motorizzazione entrobordo o fuoribordo, la barca è stata presentata in fiera con due Verado da 350 HP.

Pyxis 30 WA
Pyxis 30 WA

Tra le barche che guardano agli appassionati di pesca si è fatto notare il Pyxis 30 WA, fisherman disponibile anche nelle versioni Cruiser e Sport esposto dai nuovi titolari del cantiere di origine svizzera, Giovanni Apolloni e Lele Lettieri (noto come produttore dei gommoni Coastal Boat). Nell’allestimento esposto al Nauticsud la barca ha esibito, in 9,80 metri, spazio e comodità sufficienti per contemperare le esigenze della pesca e del diporto. Sottocoperta 4 posti letto e una comoda toilette. Con motorizzazione fuoribordo Honda 2×250 HP – offerta in package a 185.000 euro IVA inclusa – il Pyxis 30 WA raggiunge i 40 nodi.

Lilybaeum Levanzo 25
Lilybaeum Levanzo 25

Ha puntato tutto su forme tradizionali, ma non per questo meno accattivanti, il Levanzo 25 di Lilybaeum (nome latino della città di Marsala), fisherman in stile mediterraneo di 7,90 metri (carrellabile) con carena progettata da Alessandro Chessa, del quale sono state già varate 10 unità. Entro fine anno – informa il cantiere – arriverà un nuovo modello di 31 piedi.

barca
Q20 Barqa

Dalla Sicilia anche una new entry nel range compreso tra 6 e 7 metri: si chiama Q20 Barqa ed è un natante in vtr di 6,35 metri caratterizzato dalla prua squadrata, motorizzabile con fb di potenza compresa tra 40 e 115 HP.

Speedy De Luxe 58
Speedy De Luxe 58

Per coloro che hanno visitato il Nauticsud alla ricerca di una soluzione last minute per l’estate 2022 la proposta più allettante è arrivata da Nautica Marinelli, che ha presentato – e subito venduto – il De Luxe 585 del cantiere leccese Speedy, un mini walkaround di 5,85 metri in grado di assicurare 2 posti letto, bagno separato e motore Honda da 100 HP al prezzo imbattibile di 40.000 euro (IVA e motore compresi!).

cantiere Mimì
Mimì Libeccio 11 WA

Come sempre interessante l’area dedicata ai gozzi, dominata da Mimì, cantiere in grande spolvero, che ha esposto 12 barche della sua flotta, dal più piccolo Fisherman di 5,50 metri al Libeccio di 11 metri. Nautica Esposito ha invece dovuto limitare l’esposizione a due sole barche, il noto 38 Open e una versione rivisitata del 28, a causa di una momentanea sospensione delle attività del cantiere.

gozzo
Gozzo Venere New Classic 23

Venere ha invece colto l’occasione della fiera per esporre 4 barche, tra le quali il neonato New Classic 23, gozzo in vtr di 7,30 metri (più plancetta) disponibile a partire da 23.000 euro.

I gommoni

E veniamo ai gommoni che, come vuole tradizione del Nauticsud, sono stati protagonisti della scena. Non sono mancate autentiche sorprese, con il lancio di premiere tutte da scoprire, in gran parte proposte da piccoli cantieri locali.

gommone
Python C-26

Come nel caso del Python 26, fratello minore del già noto C33, che in 8,20 metri offre due posti letto, bagno separato, comodo prendisole di prua, un pozzetto piccolo ma ben attrezzato e finiture molto curate. Assemblato da Giuliano Ronga, e distribuito da Orange Boat, può adottare motorizzazione fuoribordo singola o doppia, con potenza variabile da un minimo di 250 HP a un massimo di 400. Il prezzo base è di 44.900 euro, IVA e motore esclusi.

gommone
Starmar New Enjoy 600

Starmar ha presentato in anteprima assoluta il New Enjoy 600, autentico gioiellino utilizzabile senza patente con motore 40/70, ma motorizzabile anche con fuoribordo fino a 115 HP. Il tutto a partire da un prezzo d’ingresso di 16.500 euro (più IVA e più motore).

Tutta da scoprire, tra i battelli di piccole dimensioni, la new entry di All RIB, giovane cantiere salernitano nato nel gennaio 2021 grazie all’impegno di Riccardo Petteruti (erede di una famiglia salernitana in passato ben nota nel mondo della nautica) e del socio Alfonso Stoia. Dopo l’anteprima dell’ottobre scorso a Marina d’Arechi, All RIB ha esposto per la prima volta a Napoli il nuovo 630 Ice, gommone di 6,30 metri motorizzabile con fuoribordo di potenza compresa tra 40 e 115 HP.

gommone
IAV Marine 26

Rimanendo nei confini del Made in Campania, vale la pena ricordare che ha risposto alla chiamata del “salone di casa” anche IAV Marine, con la nota gamma prodotta fra Castelvolturno e Pianura. In primo piano, nello stand allestito al Nauticsud, il 26 e il 33, con motorizzazioni fuoribordo o entrofuoribordo fino a un massimo di 400 HP.

gommone
Novamares 23Xtreme

Nello stand di Novamares, invece, ha conquistato la scena il 23 Xtreme, novità 2022 ripresentata tre mesi dopo la precipitosa fuga dal salone Navigare (causa maltempo). Nuovissimo anche il Comfort 30 presentato da Sea Prop, proposto a 86.000 euro esclusi IVA e motori (2×250 HP la potenza massima consigliata).

gommone
Sea Prop Comfort 30

Tra i cantieri siciliani, Alimar ha riproposto il noto 820 recentemente aggiornato dalla designer Giusy Drago, mentre SPX ha esposto la nuova versione Dinette (in alternativa alla Sport) del suo gommone di 7 metri e mezzo, motorizzabile con potenze da 200 a 300 HP.

Pur non esponendo novità, Coastal Boat si è guadagnato il ruolo di protagonista con il Maxy 46, il supergommone firmato due anni fa da Francesco Guida, che con i suoi 14 metri è risultato ammiraglia del comparto RIB. Nell’occasione il titolare del cantiere Lele Lettieri ha anticipato che la collaborazione con Guida continuerà con l’arrivo, nel 2023, del MAG 60, gigante gommato di 19 metri.

gommone
Italiamarine Salina 33

Notevole è stata la presenza di Italiamarine, Salpa e Panamera, cantieri che insieme hanno totalizzato una flotta di ben 25 unità. Imponente, in particolare, la presenza di Italiamarine, che ha messo in mostra 12 battelli di misure comprese tra 22 e 38 piedi. In prima linea l’Italia 38 Cabin e il Salina 33, i prodotti più recenti del cantiere, entrambi progettati con il contributo del designer Valerio Rivellini, che ha concentrato il lavoro sulla capacità di conciliare le abituali linee sportive con una buona capacità d’accoglienza sottocoperta. E infatti a bordo dell’Italia 38 si può dormire in due, ma anche in 4, ricavando una seconda cabina a poppa. Quella di prua – vale la pena sottolinearlo – si presenta molto comoda, con accesso ad altezza d’uomo, bagno separato e un armadio di grandi dimensioni, a beneficio di permanenze a bordo più lunghe di un weekend.

Almar 820S

Tra i pregi, la cura messa nei dettagli, e tra questi spicca l’ergonomia della postazione di guida, con seduta molto alta, a beneficio della visibilità in navigazione. In perfetta sintonia sono le cure messe nei dettagli anche a bordo del più piccolo 33, che offre però soltanto due posti letto (sempre con bagno separato). Quanto alle motorizzazioni, sono previsti due o tre propulsori fuoribordo, per una potenza massima di 1350 HP a bordo dell’Italia 38; due motori per complessivi 800 HP sul Salina 33. Il cantiere ha da tempo un rapporto privilegiato con Mercury e propone (ma non impone) l’acquisto in package con i motori americani, sostenendo di non avere particolari difficoltà sui tempi di consegna. “Abbiamo programmato con grande anticipo l’approvvigionamento di motori e siamo in grado di assicurare consegne in tempi ragionevoli” dicono i vertici del cantiere, aggiungendo di aver avviato un ulteriore allargamento della gamma con ben tre novità in arrivo entro l’autunno: un 35 Cabin e due 36 della linea open, Classic e Walkaround.

gommone
SPX 24 Dinette

C’è grande fermento anche in casa Salpa, che al Nauticsud ha esposto quasi l’intera produzione (dal 18 al 42 della linea Soleil) ma in questo caso sono emersi problemi con i fornitori di motori fuoribordo. “Lamentiamo ritardi da parte di Yamaha”, ha detto il titolare del cantiere Antonio Pane “ e perciò stiamo prendendo in esame la possibilità di ricorrere anche a motorizzazioni Mercury o Honda”. Il marchio americano e quello giapponese – e con loro anche Suzuki – non stanno però molto meglio. Fatta eccezione per le potenze inferiori, fino a 40 HP, e per le consegne concordate con largo anticipo, tutti accusano ritardi. Ufficialmente per la crisi dei semiconduttori e per le difficoltà nella fornitura di componenti, ma tra gli operatori è diffuso il timore che siano in atto manovre speculative, legate all’aumento dei costi di trasporto e al conseguente possibile aumento dei listini (già aumentati del 10/15{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}).

Il colosso Mercury non ha potuto presentare a Napoli il V12 da 600 HP, il fuoribordo più potente del mondo. “Purtroppo – ha detto il rappresentante locale della Casa americana, Antonio Schiano – a dispetto di una domanda sostenuta il 2022 sarà ancora un anno difficile. Ne ho parlato con Will Sangster, presidente per l’Europa della nostra casa madre, e mi ha detto che soltanto nel 2023 riprenderanno le consegne in tempi adeguati e che si tornerà alla normalità a pieno regime non prima del 2024”.

Secondo Ugo Lanzetta, titolare di Nautica Mediterranea, concessionaria Suzuki per la Campania e vice presidente di AFINA, “anche il costo dei trasporti ha inciso molto sulle difficoltà del momento, basti pensare che una nave merci dal Giappone oggi impiega il doppio del tempo per arrivare da noi. Per questo motivo si prevede che a fine 2022 le nostre consegne saranno calate del 45{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}, con grave danno per noi rivenditori e per i diportisti”. A risentirne – aggiungiamo noi – è anche la promozione di prodotti di nuova generazione, come i fuoribordo Suzuki df115BG e df140BG di recente messi in produzione ad Hamamatsu ma non ancora visti in Italia. E il Nauticsud sarebbe stata un’occasione propizia.

Qualche problema in meno lo hanno accusato Selva (presente al Nauticsud con tutta la gamma) e Tohatsu, il meno diffuso in Italia dei marchi giapponesi, che alla fiera napoletana ha esposto, nello stand di Marine System, quasi tutta la gamma fuoribordo. In questo caso – è stato assicurato – per tutti è garantita la consegna entro l’estate 2022, con il plus della garanzia prolungata fino a 7 anni. Nessun problema di tempi di consegna anche per i motori Hidea, marchio cinese che a Napoli ha esposto, tramite l’importatore ligure Cartello, buona parte della gamma, compresi i nuovi HDEF115 e 130, proposti a prezzi decisamente concorrenziali.

Nauticsud 2022 Salone Internazionale della Nautica.
Ph: Stefano Renna

IL FUTURO DEL SALONE E IL PROBLEMA DEI POSTI BARCA

Tornato dopo un anno di sospensione causa Covid, il Nauticsud svoltosi a Napoli dal 12 al 20 febbraio ha di fatto avviato la marcia d’avvicinamento all’edizione del cinquantenario, in programma nel 2024. Una marcia che si profila lunga e non priva di ostacoli, visto che gli organizzatori di AFINA (l’Associazione Filiera Italiana della Nautica) non hanno ancora ottenuto il rinnovo del contratto dalla Mostra d’Oltremare, la straordinaria (ma malandata) struttura espositiva che potrebbe ospitare senza problemi, tra padiglioni vecchi e nuovi e infiniti spazi all’aperto, grandi eventi di portata internazionale. L’ambizione degli operatori del settore è non solo ottenere in tempi brevi il rinnovo della convenzione, ma anche l’impegno dei partner dell’Ente Mostra a rinnovare le fatiscenti strutture. Nei piani anche la conquista di un ulteriore spazio a mare per esporre imbarcazioni di grandi dimensioni, yacht e superyacht capaci di attirare l’attenzione di un pubblico internazionale, sganciando una volta per tutte la fiera nautica napoletana da un provincialismo che ne condiziona l’immagine e ne blocca le straordinarie potenzialità.

Delle ambizioni di produttori e diportisti si è fatto portavoce una volta di più il presidente di AFINA, Gennaro Amato, ricordando che “meriterebbe maggiore attenzione un comparto che dimostra capacità e buona salute, vantando non solo una straordinaria tradizione, ma anche dati in crescita continua, dal 2018. Il riscontro avuto dalle presenze di pubblico e dal giro d’affari registrati al Nauticsud – ha ricordato il numero uno di AFINA – è da considerare come un riconoscimento ad un progetto qualitativo e programmatico che premia ogni nostro sforzo. Per questo motivo sollecitiamo da tempo i vertici della Mostra d’Oltremare a definire il nuovo contratto e auspichiamo che la città si doti finalmente di strutture portuali adeguate. Se ne gioverebbero i diportisti locali e il turismo nautico, che in un territorio come il nostro ha un potenziale straordinario”.

In attesa di una svolta, Napoli continua a offrire 6 posti per ogni 10 barche prodotte. E dilagano gli ormeggi abusivi. Un problema antico, che nell’edizione 2022 del Nauticsud è tornato prepotentemente alla ribalta, suscitando l’interesse di autorità politiche e amministratori locali, sorprendentemente convenuti in gran numero alla cerimonia inaugurale.

In testa al gruppo il presidente e il vice presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico e Ettore Rosato; con loro alcuni parlamentari e, a fare gli onori di casa, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Tutti – parola più, parola meno – hanno convenuto che ciò che richiedono cantieri nautici e diportisti è giusto. Roberto Fico (napoletano e proprietario di un piccolo gozzo) ha detto pubblicamente che “per i posti barca serve un piano d’azione importante”. Rosato ha ammonito: “Stato, Regioni ed enti locali facciano la loro parte”, e il sindaco Manfredi ha riconosciuto che “Napoli ha bisogno di diportistica, ormeggi e porti turistici”. L’interlocutore più agguerrito è stato il presidente della Camera di Commercio di Napoli Ciro Fiola, che sin dalla conferenza stampa di presentazione del salone aveva lanciato accuse severe ai politici, dicendo che “è soltanto loro la responsabilità dei ritardi”. Nell’occasione, il numero uno dell’ente camerale ha detto che a breve presenterà un piano per la realizzazione di tre marina lungo la costa cittadina, e per questo ha incassato l’approvazione degli imprenditori aderenti ad AFINA, a nome dei quali il presidente Amato ha dichiarato: “Siamo pronti e orgogliosi di partecipare agli investimenti come leva di sviluppo economico”.<p style=”text-align: center;”></p>

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