Vai al contenuto

Futur-E, molto più di un semplice concept

Futur-E

Torna al sommario

A un primo sguardo, questo concept potrebbe tranquillamente ispirare una delle prossime supercar di Daniel Craig, l’ultimo James Bond della saga di 007. Invece, FUTUR-E, se da un lato è una barca certamente visionaria, dall’altro è frutto di un’idea possibile, in buona parte realistica. Una barca immaginata, studiata e progettata per integrare il futuro della nautica, un futuro oggi rappresentato dai foil e dalla propulsione elettrica.

Allo stesso tempo FUTUR-E è una barca “poco barca”, un veicolo da utilizzare come un’auto, chiusi al suo interno e solo per viaggiare, mentre una barca viene utilizzata per viaggiare, dormire, mangiare, andare a fare il bagno ecc. Quindi un natante con un utilizzo limitato per il quale, non a caso, per ora si è pensato al ruolo di tender a servizio di un superyacht. Insomma, aspetti nuovi e allo stesso tempo contrastanti che meritano di essere approfonditi.

Partiamo dai protagonisti. Opera di Davide Cipriani, Ceo di Centrostiledesign, Massimo De Luca, ingegnere aerospaziale specializzato in CFD, e Alessandro Resta, specialista delle costruzioni navali, FUTUR-E è un ambizioso concept con il quale da un lato sviluppare la tecnologia dei foil per renderla sicura ed affidabile, dall’altro integrare i foil stessi nel design dell’imbarcazione, foil che sono mobili e si chiudono sotto la carena quando non sono in uso.

Futur-E

Il tutto per mettere a punto un sistema e un prodotto poi scalabile sulla normale produzione nautica. Non a caso sono stati anche sviluppati dei brevetti su alcuni componenti. Per inciso, i foil servono a ridurre drasticamente la resistenza idrodinamica e rendere più efficiente l’imbarcazione al fine di consentire alla propulsione full electric di raggiungere velocità elevate anche con potenze contenute. Parliamo di 30 nodi con 2 fuoribordo elettrici da 12 kW (è poi prevista anche una versione più spinta con elica di superficie propulsa da un motore da 100 kW).

Futur-E

Tutto questo è possibile grazie al lavoro svolto dal team progettuale che ha armonizzato all’interno di FUTUR-E la tecnologia dell’industria nautica, del design automobilistico e dell’aeronautica, ideando un sistema cinematico integrato simile alle sospensioni indipendenti delle auto di Formula 1. Si tratta del Foil Integrated Kinematic System, che è in grado di gestire contemporaneamente la sopraelevazione (apertura) dei foil e il loro angolo di incidenza.

Tutto controllato da un avanzato sistema giroscopico che monitora costantemente le prestazioni dell’imbarcazione e comanda gli attuatori elettroidraulici che muovono ciascun foil ottimizzando le condizioni operative del natante. Da notare che il cinematismo meccanico plug and play di ogni foil non presenta aperture verso l’interno dello scafo, rendendo semplice e accessibile la manutenzione anche quando il natante è in acqua.

Questo sofisticato sistema, insieme alla scelta delle ali secanti (quando è in posizione di funzionamento il foil è inclinato in modo che, con la sua maggiore o minore immersione, assorbe automaticamente le improvvise variazioni di carico evitando anche gli impatti conseguenti alla “caduta” dai foil), permette un estremo comfort e maneggevolezza in navigazione, simili a quelli di una comoda auto sportiva. Ma, a differenza di un’auto sportiva, FUTUR-E è una barca che si muove sull’acqua: già ad 8 nodi i foil iniziano a sollevarla, come un aereo sulla pista, fino ai 16 nodi quando entra in modalità full foiling riducendo al minimo la resistenza dell’acqua.

La possibilità di gestire il movimento di foil e timoni permette poi di avere un controllo assoluto dell’imbarcazione e di manovrare come nessun’altra barca. Almeno questi sono i riscontri avuti dalle simulazioni in vasca navale virtuale (CFD). I foil, come già accennato, sono stati disegnati per integrarsi nel design dell’imbarcazione ed essere funzionali al suo utilizzo. Per cui si aprono in navigazione quando devono sollevare la barca per poi richiudersi sotto la carena limitando l’ingombro quando si rientra in porto. Inoltre, i foil in posizione di riposo fungono anche da invasatura per appoggiare FUTUR-E a terra o sul ponte di un superyacht. D’altronde FUTUR-E non è certo una barca convenzionale, una barca per tutti, pertanto il suo potenziale mercato è sicuramente quello dell’extra lusso, come una supercar. Almeno per il momento.

Per quanto riguarda i materiali di costruzione, si prevede la realizzazione in fibra di carbonio prodotta al 100{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} da fibra riciclata con rinforzi strutturali in schiuma riciclata (foil compresi), in modo da essere a sua volta completamente riciclabile.

In conclusione, FUTUR-E è un interessante progetto dove l’idea di barca come siamo abituati a pensarla si evolve verso un futuro dove l’attenzione alla sostenibilità, in termini di propulsione, di materiali di costruzione ed uso del mezzo, si sposa con le più coraggiose proposte in termini tecnologici e di design, con stilemi esterni di una supercar ed interni futuristici più simili a quelli di una navicella spaziale piuttosto che a quelli di una barca in grado di ospitare il pilota e tre passeggeri.

Un futuro che potrà piacere o meno, forse parziale e di interesse solo per alcuni specifici settori del diporto, ma che certamente rappresenta un tentativo di integrare su una barca le più importanti novità tecnologiche degli ultimi anni. Un tentativo di futuro che non resterà solo un bel concept perché il progetto di FUTUR-E a breve farà un ulteriore passo avanti con la realizzazione di un prototipo navigante sul quale effettuare le necessarie verifiche e sviluppare il modello elettronico di controllo dei foil. Decisamente molto più di un semplice concept.

Scheda tecnica

Lunghezza fuori tutto: m 5,20 – Larghezza: m 2,00 – Altezza: m 1,40/1,90 – Dislocamento a vuoto: kg 800 – Dislocamento a pieno carico: kg 1200 – Motorizzazione elettrica fuoribordo: 2 x 12 kW Torqeedo Cruise 10R – Batterie: 2 x Torqeedo 48-5000 da 5275Wh, 36V – Velocità massima: 30 nodi – Autonomia: 30 min a 30 nodi (60 min a 16 nodi). Per maggiori informazioni: https://futurefoiling.com<p style=”text-align: center;”></p>

Leggi anche