Vai al contenuto

Grand Soleil 72, due versioni, long cruise e perfomance

GrandSoleil 72

Torna al sommario

Questo progetto del team capitanato da Franco Corazza conduce Cantiere del Pardo oltre la soglia dei 60 metri, con obiettivi prestazioni a vela, design e innovazione.

Per la verità, Cantiere del Pardo non è la prima volta che si cimenta su misure di questo genere. Era già accaduto, un paio di anni fa, con il GS 80. Si trattò però di one design, decisamente slegato dalla filosofia del cantiere. In questo caso, invece, tutto riporta alla grammatica di del Pardo, espressa dalle linee della barca, dalla doppia versione long cruise e performance, dalla capacità di innovare con salti stilistici pieni di contenuti.

Grand Soleil 72 perfomance

Per questa operazione, Gigi Servidati e Fabio Planamente, che assetti societari a parte, mutati dopo l’ingresso di un fondo di investimento, rappresentano il cuore pulsante del cantiere forlivese, si sono rivolti a due uomini destinati a legare insieme la storia e l’esperienza con l’estro e le competenze progettuali.
Stiamo parlano di Franco Corazza, che ha vinto, fra italiani e mondiali ben 12 titoli, oltre ad essere da decenni un costruttore di barche, e di Matteo Polli, firma riconosciuta fra le migliori nell’ottimizzazione delle barche da regata. Il primo si occuperà di ogni fase di sviluppo del progetto in qualità di project manager, il secondo dell’architettura navale, dopo avere firmato le linee d’acqua del nuovo Grande Soleil 44. Al duo si è unito Marco Lostuzzi, per gli aspetti strutturali e Nauta Design, per il design di coperta e interni.

Grand Soleil 72

Il GS 72 avrà uno scafo poco bagnato con sezioni trasversali molto svasate per ottenere sia una buona stabilità sia una notevole lunghezza dinamica al galleggiamento.
Il piano velico, molto potente, prevede la predisposizione per la trinchetta e lo staysail, oltre che per il code 0 e il gennaker. Negli interni, dimensioni, ergonomie, stivaggi, funzioni e qualità di tutti gli accessori sono settate su standard da superyacht.

Due le versioni previste, Long Cruise e Performance, che prevedono lo stesso scafo ma una tuga differente, con quella del Long Cruise, più alta e caratterizzata da una grande vetrata. Anche il tambuccio di entrata e la scala, nella formula LC, saranno spostati lateralmente in modo da ottenere una seduta a C ed una in linea mantenendo i due ampi prendisole a poppa delle panche, che caratterizzano anche la versione Performance. La versione LC avrà tutta la dinette rialzata e questa permetterà di godere della vista del panorama esterno sia in posizione seduta sia in piedi. Internamente sono state studiate diverse soluzioni per la versione Performance e per quella Long Cruise, entrambe con la cabina armatore a prua ma con due diverse impostazioni per la cucina, a poppa o a prua, e diverse distribuzioni delle cabine ospiti ed equipaggio.

Scheda tecnica

Lunghezza f.t. m 23,75 – Lunghezza scafo: m 22,00 – Lunghezza al galleggiamento: m 19,84 – Larghezza: m 6,20 – Pescaggio standard: m 3,70 – Superficie velica: m mq 310 – Motore standard: 150 hp – Serbatoio acqua: 1000 litri – Serbatoio carburante: 1000 litri – Cabine: 4 – Bagni: 4 – Progetto: Matteo Polli, Marco Lostuzzi, Nauta Design – Costruttore: Cantiere del Pardo, Forlì, https://cantieredelpardo.com<p style=”text-align: center;”></p>

Leggi anche