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Cresce l’impegno aziendale per salvare il Mediterraneo

foto Sailover blue

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Anche il mondo imprenditoriale che lavora a contatto col mare si adegua sempre più alle nuove esigenze dettate dalla “blue and green economy”, abbracciando politiche rivolte a un’economia circolare e una sostenibilità ambientale spinta.

Secondo il Rapporto sull’economia circolare 2021, a cura del Circular Economy Network, l’Italia è virtuosa e si colloca al primo posto in classifica tra i cinque principali Paesi europei. In proposito, dalla Sardegna arriva la notizia della neonata “Blue Community” di MEDSEA, fondazione impegnata nella tutela degli ecosistemi marini costieri, dove le aziende sarde scommettono sul futuro sostenibile dell’isola, impegnandosi per uno sviluppo più “circolare”.

Per molte realtà produttive, il recupero degli scarti di produzione è diventata l’occasione per dare nuova vita ad oggetti di design, come nel laboratorio di Nieddittas, azienda sarda leader nella mitilicoltura che, attraverso il riutilizzo delle plastiche delle retine, punta a creare degli oggetti di ecodesign per l’arredo urbano, nell’ambito del progetto Blue Lab di MEDSEA.

Altro esempio a Cagliari, dove Sailover, sul modello Uber, sta espandendo la sua flotta di barche a vela a noleggio, a bassissimo consumo (meno di un litro di carburante a viaggio), per mettere in connessione skipper e turisti che vogliono fare una gita in barca anche solo per poche ore, movimentando così un parco barche fermo o sottoutilizzato. Ad Alghero, invece, opera Alterego surfboards, che produce tecnologie sportive a impatto zero (in particolare tavole da surf in materiale 100{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} compostabile) e ha vinto il riconoscimento internazionale ISPO Brandnew 2021 (la più grande piattaforma per la start-up sportive in tutto il mondo).

“La Sardegna offre tante possibilità per sperimentare modelli economici circolari e sostenibili, che sfruttino in pieno il grande patrimonio naturale che abbiamo ereditato, per riconsegnarlo alle future generazione ancora più bello e preservato – ha detto Alessio Satta, presidente di MEDSEA – e questo approccio sta diventando un nuovo modo di essere, comunicare e fare impresa oggi”. Altre buone notizie giungono dalla partnership fra l’associazione ambientalista Marevivo e l’azienda EcoTyre, impegnate nell’iniziativa “PFU Zero sulle coste italiane 2021”, patrocinata dal Ministero della Transizione Ecologica. Nella tappa estiva di Marsala, sono stati portati via dal mare 2.500 kg di PFU (pneumatici fuori uso), che giacevano sul fondo al molo portuale dei Mille, grazie all’intervento di sub, Guardia Costiera e volontari.

Questi rifiuti sono classificati come permanenti, cioè non si deteriorano facilmente e possono restare dove sono stati abbandonati per centinaia di anni, mentre, se ben gestiti, sono totalmente riciclabili. “Giungono sempre più richieste da tutta Italia per questa iniziativa – ha riferito Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo – perché è importante la sensibilizzazione. I cittadini, infatti, scoprono che il rifiuto può diventare una risorsa e le amministrazioni comunali accolgono con grande piacere i nostri interventi”. Sempre Marsala (come comune capofila), ha ottenuto un finanziamento per il progetto “Green City” che, mettendo in rete varie realtà comunali del Mediterraneo, vuole promuovere soluzioni per affrontare temi come il riscaldamento globale e l’inquinamento a partire dai territori e dalle città.

Vanno avanti con profitto anche altre attività di pulizia di ambienti costieri e litorali dai rifiuti, come il progetto pilota della campagna di sensibilizzazione “Piccoli Gesti, Grandi Crimini”, lanciato da Marevivo l’anno scorso, grazie alla quale, in poche settimane, c’è stata una riduzione del 69{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} dei mozziconi di sigaretta dispersi nell’ambiente di Sorrento. Per proseguire il cammino verso spiagge e acque libere dai mozziconi, Marevivo e BAT (British America Tobacco) Italia, hanno esteso il progetto, da giugno ad agosto 2021, alle città di Fermo, Catania e Bari, attraverso attività di sensibilizzazione, monitoraggio e coinvolgimento diretto della popolazione.<p style=”text-align: center;”></p>

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