Vai al contenuto

Il consiglio del Tecnico – Acque grigie, acque nere

Torna al sommario

Cominciamo con le definizioni. Le cosiddette acque grigie altro non sono che gli scarichi delle docce interne, di qualche lavabo e della cucina; le acque nere sono gli scarichi dei gabinetti (dal 2018 le unità da diporto dal 2018 devono avere obbligatoriamente un serbatoio di accumulo).

Serbatoio acque nere

Vanno a finire in due serbatoi separati da dove poi vengono pompate fuoribordo (oltre le 15 miglia dalla costa) o, nel caso delle acque nere, aspirate da appositi sistemi presenti (ma più spesso assenti) nel porto. Generalmente, per le acque nere è presente una chiave a tre vie che consente – quando possibile – di scaricare anche direttamente a mare senza utilizzare il serbatoio di accumulo e, in entrambi i casi, c’è un sistema automatico che entra in funzione in condizione di troppo pieno.

Serbatoio acque grigie con ispezione

I serbatoi di accumulo sono generalmente ubicati in sentina e sono dotati di tappi di ispezione che permettono di raggiungere i sensori di livello che azionano anche automaticamente la pompa di svuotamento, quasi sempre posta vicino al serbatoio nel caso delle acque nere e al suo interno nel caso di quelle grigie. Tali serbatoi hanno anche uno sfiato d’aria dotato di un filtro anti-odore ai carboni attivi che periodicamente andrebbe sostituito.

Serbatoio acque nere con pompa integrata

Molte volte, per sporcizia, per aver scaricato molta carta o per i terribili capelli (nei serbatoi acque grigie) o per mancanza di utilizzo, questi sistemi – che sono sostanzialmente simili – vanno fuori uso. Ciò che distingue quello dedicato alle acque nere è più spesso la pompa con maceratore più potente.
Le cause di blocco principali sono:
a) Problema elettrico esterno
b) Problema dei sensori di livello nel serbatoio
c) Ostruzione idraulica interna o nella pompa
d) Perdite esterne

Cassetta sollevamento acque grigie

Dopo avere individuato la posizione dei serbatoi, dei tappi di ispezione e delle pompe (magari con l’aiuto manuale CE del proprietario), possiamo metterci all’opera.

a) Problema elettrico esterno
a1) Verificare che i magnetotermici dell’impianto siano attivi e che la pompa (posta generalmente in prossimità del serbatoio) funzioni regolarmente oppure faccia strani rumori. a2) Se la pompa non dà segni di vita, verificare con un tester sui due cavi presenti che le arrivi l’alimentazione corretta (la scala dello strumento dovrà indicare 12 o 24 V circa, a seconda della tensione dell’impianto). a3) Se l’alimentazione è corretta, il problema è nella pompa, che dovrà essere smontata per rimuovere una possibile ostruzione al suo interno (che per il sovraccarico elettrico fa scattare il rispettivo magnetotermico e/o brucia il fusibile) o per essere sostituita se rotta in modo irreparabile.

b) Problema dei sensori di livello nel serbatoio

Qualora, dopo aver eseguito i controlli di cui al punto a2), l’alimentazione risultasse mancante, verificare i sensori di livello. Molto spesso, negli impianti più semplici, ne è presente uno solo a galleggiante che potrebbe essersi semplicemente bloccato per la sporcizia e, in tal caso, una volta pulito e verificato il ripristino del suo movimento, tutto torna a funzionare. Può anche capitare che i cavi del sensore si siano staccati, ossidati o che, nella parte immersa, abbiano perso flessibilità. In tal caso provare prima a connettere i due cavi che vanno al sensore verificando se la pompa col magnetotermico attaccato parte; se parte, provare a riconnettere i due cavi elettrici del galleggiante all’impianto rifacendo i collegamenti elettrici (col magnetotermico disattivato). In subordine sostituire il sensore livello.

Galleggiante in un serbatoio acque grigie

Nelle imbarcazioni più grandi può trovarsi una centralina di controllo con un doppio sensore di minima e di massima che consente una migliore gestione del serbatoio. Anche in tale caso la prima prova da fare è, con impianto alimentato, unire prima i cavi del galleggiante superiore per vedere se la pompa parte e poi quelli del galleggiante inferiore per vedere se si ferma. In tale modo è possibile individuare il sensore difettoso e sostituirlo o procedere con altre verifiche. Un ulteriore prova consiste nell’alimentare direttamente la pompa mediante un cavo bipolare da almeno 4 mm x 2. Se funziona il problema potrebbe essere nei relais di controllo della centralina, che andranno verificati ed eventualmente sostituiti.

c) Ostruzione idraulica interna o nella pompa

L’ ostruzione è un ciclico problema dei sistemi di scarico delle acque grigie. Infatti, a causa di capelli, saponi eccetera, sia le griglie poste sotto i carabottini delle docce sia gli scarichi dei lavelli (in particolare quello della cucina) tendono periodicamente a ostruirsi. Quindi la prima operazione da eseguire è la loro pulizia approfondita. Successivamente provare ad aprire il tappo d’ispezione del serbatoio acque grigie e, lasciando scorrere l’acqua, verificare se arriva in modo proporzionale nel serbatoio. Se non arriva bene, significa che c’è un’ostruzione del tubo che va rimossa con una “molla” (apposito attrezzo in vendita in qualsiasi ferramenta) o utilizzando un disincrostante; se invece arriva bene, controllare se non siano ostruiti la “pesca” o il filtro (se montato) della pompa e pulirli. In aggiunta può essere utile lavare anche il serbatoio, lasciandolo per un po’ con acqua calda pulita e sgrassatore. Qualora il sistema continui a non funzionare o la pompa funzioni senza aspirare occorre, smontarla e pulirla e revisionarla.

d) Perdite esterne
Può verificarsi, che vi siano delle perdite dalle tubazioni o dai raccordi che non consentono agli scarichi di arrivare regolarmente ai serbatoi, perdendosi in tutto o in parte in sentina. Di solito ci si accorge molto rapidamente di questo problema, se non altro per il cattivo odore. Nella maggior parte di questi casi, basta ristabilire la tenuta stringendo le fascette allentate.<p style=”text-align: center;”></p>

Leggi anche