XXXII Olimpiade Tokyo 2020, Ali d’oro
Storico titolo olimpico per la coppia Ruggero Tita e Caterina Banti, nella spettacolare classe Nacra 17. Co-protagonisti i foil, elementi fondamentali nel futuro della progettazione nautica, a vela e a motore.
L’Italia della vela sale sul gradino più alto del podio, con una medaglia d’oro conquistata in una gara mista. La prima volta a livello di giochi olimpici estivi. A vincerla è stata la coppia formata da Ruggero Tita (timoniere) e Caterina Banti (prodiera), nella disciplina acrobatica del catamarano foiling Nacra 17. Il primo, ingegnere informatico, trentino cresciuto sulle acque del Lago di Garda (altro primato fatto registrare: primo trentino a conquistare una medaglia alle olimpiadi estive), mentre Caterina, romana, è laureata in lingue orientali alla Sapienza.
Un oro che arriva 21 anni dopo quello conquistato da Alessandra Sensini a Sydney 2000 sul windsurf Mistral e 13 anni dopo le ultime medaglie, argento per la stessa Sensini e un bronzo dell’italo-argentino Romero nei Laser nel porto di Qingdao 2008. È la quindicesima medaglia nella storia della vela olimpica italiana (4 ori, 3 argenti e 8 bronzi).
Chi ha seguito in televisione le spettacolari regate di Enoshima (piccola isola di 4 km di circonferenza a un’ora di strada da Tokyo dove già si disputarono le regate delle Olimpiadi del 1964) si è appassionato nel vedere la nostra coppia imporsi con grande supremazia, portando a casa una sequenza di risultati che non ha lasciato spazio agli altri equipaggi: 1 – 3 – 1 – 2 – 5 – 1 – 8 – 3 – 2 – 2 – 1 – 2 – 6 (scartato l’ottavo, il peggior risultato).
Gli azzurri sono così partiti per la Medal Race finale con 12 punti di vantaggio sugli inglesi Gimson-Burnet e hanno condotto una finale di grande equilibrio e perfetto controllo, che è stata una vera passerella verso il trionfo finale. Nella poppa finale è stato chiaro il successo della strategia italiana: nessuna possibilità per gli inglesi di mettere almeno cinque barche tra loro e gli azzurri; al taglio della linea, Ruggero Tita e Caterina Banti erano sesti, subito alle spalle dei rivali britannici, argento, mentre bronzo per la coppia tedesca Kohlhoff-Stuhlemmer. La leggenda della vela, l’argentino Santiago Lange, 59 anni, oro in classe Nacra a Rio 2016, conclude settimo nella classifica finale.
A terra ad aspettarli un tifoso speciale, il presidente del CONI Giovanni Malagò, che ha festeggiato con il presidente FIV Francesco Ettorre, il DT Michele Marchesini e l’allenatore Ganga Bruni.
Il futuro del foil
Ora sguardo rivolto alle Olimpiadi di Parigi 2024, che saranno fra 3 anni, con le regate che si svolgeranno a Marsiglia. La domanda ricorrente posta alla coppia è sul suo futuro. Sappiamo che Ruggero Tita è stato già nel passato molto corteggiato dal team Luna Rossa Prada Pirelli, lui che unisce la preparazione teorica di un ingegnere alle doti dell’atleta; l’abbiamo conosciuto e apprezzato come commentatore tecnico in occasione delle regate di America’s Cup sulla Rai. Per fortuna le dichiarazioni rilasciate sono confortanti: sì, proveranno a confermarsi campioni a Marsiglia!
La barca, il Nacra 17
Nel maggio 2012, la World Sailing (la Federazione Internazionale Vela) sceglie il Nacra 17 per l’evento multiscafo misto a Rio 2016. È la prima volta che viene creata una disciplina mista nel programma olimpico di vela. Dopo Rio, la classe e la Nacra Sailing si accordano per far evolvere la barca: è così che, con i progettisti Gino Morrelli & Pete Melvin (che hanno firmato numerosi progetti di barche a motore e a vela con foil), diventa un catamarano con foil per Tokyo 2020.
LE DICHIARAZIONI

Ruggero Tita
Siamo orgogliosi di avercela fatta e di aver portato questo oro in Italia.
Checco Bruni ha detto che mi aspetta su Luna Rossa? Stiamo a vedere cosa offre il futuro, ma un altro giro per Parigi non lo voglio perdere.

Caterina Banti
Non saprei dire in quali aspetti siamo stati superiori agli avversari. Non ci abbiamo pensato. Abbiamo cercato solo di navigare sempre al meglio, di dare il massimo in ogni singola regata, prova per prova. Abbiamo dato il cuore, l’anima.

Il coach Gabriele Bruni
Siamo stati in mare 200 giorni l’anno per 5 anni, 4.400 ore di allenamento, 70.000 virate, 55.000 strambate, 11.000 miglia percorse in mare (circa 24 volte la distanza tra Palermo e Genova) 2 Campionati del mondo, 3 Campionati Europei, 58 podi in coppa del mondo, caldo, freddo, sole, pioggia, vittorie, sconfitte, mal di schiena. Guardare il vento e cercare di capire come si muove sull’acqua, guardare le vele e cercare di dargli la forma giusta, guardare gli atleti e cercare di farli diventare consapevoli e forti. Adesso che siamo nell’Olimpo mi rendo conto che tutto questo è stato indispensabile. Ruggero e Caterina sono stati perfetti!
Scheda tecnica Nacra 17
Lunghezza 5,25 m – Larghezza 2,59 m – Altezza albero 9,00 m – superficie velica bolina 20,10 mq – superficie velica gennaker 17,50 mq – Peso ottimale equipaggio 135 kg.<p style=”text-align: center;”></p>


