La costa slovena: un litorale sorprendente
Foto Ente Sloveno per il Turismo (STO)
Lambita dalle azzurre acque dell’Alto Adriatico e lunga appena 25 miglia, la riviera della Slovenia, con le sue ampie baie, i pittoreschi borghi marinari, i rilassanti centri termali e gli accoglienti porti turistici, si rivela un vero concentrato di bellezze da scoprire senza fretta.
Oasi verde con una pennellata di azzurro, la “piccola” Slovenia – affascinante Paese, perlopiù montuoso con vette innevate e dolci colline – vanta anche una splendida costa di 25 miglia che occupa la parte meridionale del Golfo di Trieste, tra Italia e Croazia.
Uno spazio contenuto ma ricco sia di storia – per questi lidi sono passati Greci, Romani, Bizantini, Veneziani (500 anni di dominio che hanno lasciato l’impronta più evidente), Asburgo e pure Napoleone – sia di ammalianti paesaggi che si susseguono tra promontori incontaminati, ampie baie e amene cittadine rivierasche.
Capodistria (Koper) e Isola (Izola)
A una decina di metri dal confine italo sloveno, superato il Lazzaretto, si entra nella poco profonda baia di San Bartolomeo, chiusa a Sud dalla penisola di Ancarano (Ankaran), ricoperta di vigneti e oliveti e protetta come Parco naturale nella parte estrema di Punta Grossa (Debeli rtic) contornata da alte scogliere di flysch, una formazione sedimentaria in cui si alternano arenarie e marne formatesi 50 milioni di anni fa.

Le si ammira tenendosi 200 metri al largo prima di entrare nella vasta baia di Capodistria dominata dagli impianti dell’immenso porto commerciale – Luka Koper – con gigantesche gru, magazzini e una distesa di container su un terminal che presto arriverà a una capacità annuale di oltre 1,3 milioni di Teu (1 Teu = 20 piedi di lunghezza). Un’imponenza che non riesce comunque a mettere in ombra la bella cittadina di Capodistria, sorta su un’isola che la leggenda vuole sia lo scudo di Atena, dea della saggezza, caduto in acqua mentre battagliava con Poseidone, il dio del mare.

Se ne riconosce la forma circolare anche oggi che, dopo la bonifica delle saline cui deve il suo prospero passato, è stata unita alla terraferma.
Il centro storico è un fitto labirinto di case tra calli e campielli di veneziana memoria che convergono nel vasto “campo” di Piazza Tito contornato di eleganti edifici d’epoca: il merlato Palazzo Pretorio (XIII – XV sec.), in stile tardo gotico rinascimentale – oggi sede del municipio –, la Loggia (XIV sec.), e la candida Cattedrale dell’Assunta (XI sec.), rimaneggiata negli stili gotico e romanico, accanto al coevo campanile alto 54 metri con vista panoramica a 360 gradi. La lunga e bella via Kidriceva la collega al mandracchio – e all’odierno porto turistico – dove si trova ancora l’antico magazzino del sale del XVII secolo, la cosiddetta Taverna di Capodistria, sotto i cui portici ombrosi oggi si svolgono spettacoli ed eventi.

Poche miglia più avanti si incontra la pittoresca cittadina di Isola che, come suggerisce il nome, era un tempo staccata dalla terraferma come Capodistria. Il centro storico è un altro intrico di strette calli abbarbicate su un promontorio su cui svettano Duomo e campanile che lo rendono inconfondibile pure dal largo, mentre dabbasso riposano piccole barche da pesca al sicuro nel mandracchio abbracciato dal grande porto turistico Marina di Izola.

Un tuffo nelle vicine acque smeraldine della Baia della Luna, su cui incombe l’alta falesia del Parco naturale di Strugnano – uno stupendo tratto di costa –, e si raggiunge Pirano.

Pirano (Piran)
Bisogna alzarsi presto in questa pittoresca città medievale, per godersi appieno la bella piazza principale intitolata al violinista Giuseppe Tartini (1692 – 1770), celebre per aver composto “il trillo del diavolo”. La sua statua troneggia su questo vasto spazio ellittico cinto dai principali monumenti, dove comodamente seduti in uno dei vari caffè all’aperto, si può ammirare un affascinante continuum di case e palazzi dai colori pastello come il maestoso Palazzo del Municipio del XIX secolo, l’antica Casa natale di Tartini e l’elegante Casa veneziana in stile gotico. Dall’attigua collinetta li veglia la cattedrale barocca di San Giorgio del XVII secolo accanto al suo altissimo Campanile (46,50 m) simile a quello di San Marco a Venezia.

Al suo interno 147 gradini portano alla balconata che offre una vista spettacolare sulla città. Da lassù Pirano è un triangolo di tetti rossi con al vertice Capo Madonna su cui il faro posto nella torre ottocentesca accanto alla Chiesa di San Clemente avverte i naviganti di passare al largo. Poi ci si riavvicina seguendo l’infilata di invitanti ristorantini che la tappezzano e fare tappa nella “perla” della costa slovena per ancorare nell’attrezzato porto municipale.

Portorose (Portoroz)
Complemento balneare della città di Pirano è la località turistica di Portorose, che si affaccia sulla stessa baia con spiagge attrezzate, casinò, locali e boutique alla moda, un capiente marina per oltre 1000 barche e una gran quantità di alberghi e rinomati centri benessere con Spa.
È diventata famosa a livello internazionale alla fine del 1800 come stazione termale confermando la secolare vocazione secolare al wellness iniziata con i benedettini del monastero di San Lorenzo che già nel XIII secolo curavano reumatismi e malanni vari con fanghi terapeutici e acqua salata provenienti dalle vicine Saline di Sicciole, dove il sale – che ha fatto nei secoli la fortuna di Pirano – è ancora oggi prodotto e raccolto secondo i metodi naturali di un tempo.

Il Parco naturale delle Saline di Sicciole
Le saline di Sicciole, Parco Naturale dal 2001, occupano l’estremo lembo sud-occidentale della Slovenia, una zona umida di 750 ettari incuneata tra i promontori di Sezza e di Savudrija (Croazia), che il ruscello Drnica divide in due aree.

Nella parte settentrionale – Lera – si lavora il sale e tra i campi saliferi è ubicata la Thalasso Spa Lepa Vida, un centro termale all’aperto del tutto unico, dove rilassarsi tra bagni nell’acqua madre, impacchi con fango salino e massaggi. L’area meridionale – Fontanigge –, la più antica, abbandonata negli anni ’60, ha mantenuto pressoché intatto il suo reticolo di vasche, canali, mulini a vento che azionavano le chiuse tra cui ci si muove in un’affascinante atmosfera remota e silenziosa.

Escursioni nell’entroterra
Dalla costa si possono raggiungere in poco tempo attraenti località situate sull’altopiano carsico. Un piacevole diversivo alle assolate giornate di mare. A una ventina di chilometri da Capodistria, si trova la suggestiva chiesa della Santissima Trinità del villaggio di Hrastovlje. Fu costruita nel tardo medioevo in stile romanico con un alto campanile appuntito e nel 1490 venne cinta da mura per proteggerla – insieme agli abitanti del posto – dalle devastanti scorrerie dei Turchi, all’epoca piuttosto frequenti.
Gli interni a tre navate con volte a botte sono interamente ricoperti di bellissimi affreschi dai vividi colori. Ne è l’emblema la famosa “Danza macabra” in cui sono raffigurati otto scheletri che accompagnano altrettanti personaggi di varie classi sociali (tra cui un re, un papa e un usuraio che tenta di corrompere la morte col denaro) verso la tomba dove saranno sepolti, a sottolineare che la signora con la falce non fa sconti a nessuno.
Tornando verso la costa si incontra l’imperdibile Parco delle Grotte di San Canziano (Unesco), uno straordinario complesso di gallerie e caverne sotterranee ricoperte di stalattiti e stalagmiti lungo circa 6 chilometri, creato dal misterioso fiume Timavo (Reka) che, nato alle pendici del monte Snerznik in Croazia, dopo aver percorso in superficie 55 chilometri, approfondisce il suo alveo nel calcare e si inabissa in una gola per riapparire 34 chilometri più a valle nelle Risorgive del Timavo in prossimità della costa adriatica (San Giovanni di Duino).
Impressionanti le grotte del Silenzio e la formazione stalagmitica il Gigante, alta 15 metri, mentre nella Grotta del Rumore lascia senza parole l’attraversamento del lungo ponte Cerkvenik, sospeso a 45 metri di altezza sopra le ruggenti acque del Timavo, in uno dei canyon sotterranei più profondi al mondo.
Un po’ più lontane, a circa un’oretta da Capodistria, ci sono anche le maestose Grotte di Postumia, con 24 chilometri di gallerie e sale sotterranee visitabili in parte (circa 4 km) a bordo di un comodo trenino. Da non perdere.

Notizie Utili
Ingresso in Slovenia
La Slovenia ha dichiarato finita l’epidemia a partire dal 15 giugno 2021, e dal 1 luglio il certificato digitale europeo facilita i viaggi all’interno dell’UE.
Restano comunque in vigore alcune misure descritte nella sezione “Informazioni utili e linee guida di sicurezza per un viaggio sereno in Slovenia” sul sito www.slovenia.info.
Per il rientro in Italia consultare il sito https://infocovid.viaggiaresicuri.it.

Porti e Marina
Marina Koper (Kopališko nabrežje 5, Koper, tel. 00386 (0)5 6626100; info@marina-koper.si;
www.marina-koper.si). Dispone di 68 ormeggi per barche fino 18 metri di lunghezza con acqua, elettricità, wi-fi, più 26 posti a terra. Tra i servizi: alaggio e varo con travel lift da 50 t, riparazione e manutenzione imbarcazioni, distributore di carburante, shipchandler, negozio sub, centro fitness e l’ottimo Ristorante Skipper (tel. 00386 56 261810; www.skipper-koper.com), con una bella terrazza sul mare, che offre un menu a base di pesce e altri piatti della cucina istriana.
Marina Izola (Tomažičeva 4a, 6310 Izola, tel.00386 (0)5 6625400; info@marinaizola.com;
www.marinaizola.com). Grande porto turistico perfettamente ridossato a due passi dal centro storico di Izola. Offre 700 ormeggi per barche fino a 45 metri di lunghezza. Tra i servizi: rimessaggio a terra, officine tecniche, travel lift da 50 t, assistenza all’ormeggio, sorveglianza 24/24h; complesso residenziale e commerciale Amfora.
Porto di Pirano (Arze 1b, Piran, tel. 00386 (0)5 6175000; info@okoljepiran.si; www.okoljepiran.si). Lo amministra l’azienda pubblica Okolie Pirano srl. È composto dal mandracchio piccolo e grande, il molo nuovo e il molo principale dove si svolgono i controlli doganali, ormeggiano le imbarcazioni più grandi e si trova il distributore di carburante. Dispone di 30 ormeggi per barche fino a 30 metri di lunghezza.
Marina Portorose (Cesta solinarjev 8, Portoroz, tel. 0086 (0)5 6761100; info@marinap.si;
www.marinap.si). Si trova nella parte orientale del Golfo di Pirano e dispone di oltre 1000 posti barca. È stato acquistato in primavera da un gruppo giapponese che sta rinnovando l’offerta e il sito web.

Alberghi
St Bernardin Resort (www.hoteli-bernardin.si). Prestigioso complesso alberghiero composto da 4 strutture ricettive tra Portorose e Pirano con darsena, diversi ristoranti e bar. Le più lussuose sono il Grand Hotel Bernardin (Obala 2, Portoroz), 5 stelle, con camere con terrazzo e vista mare, centro benessere Paradise Spa e spiaggia privata, e – di fronte – l’Hotel Histrion, 4 stelle, ristrutturato nel 2020, con camere in tonalità pastello e il rinomato Wellness Benedicta con saune, hammam, sale massaggi, piscina coperta e parco acquatico Temaris.
Kempinski Palace Portoroz (Obala 45, Portoroz; www.kempinski.com). Lussuoso cinque stelle con vista sulla baia ambientato in un palazzo del 1800 con un’adiacente ala moderna. Dispone di eleganti camere, centro termale Rose Spa con piscina, jacuzzi e fitness centre, piscina all’aperto, vari lounge bar e due ristoranti à la carte, Sophia e Fleur de sel.
Art Hotel Tartini (Tartinijev trg 15, Piran; www.arthoteltartini.com). Boutique hotel con 46 belle camere in stile moderno decorate con le originali opere dell’artista sloveno JASA, giardini nascosti, terrazza cocktail bar sul tetto e caffetteria sulla piazza principale della città.
Varie
Lepa Vida – Thalasso Spa (Seca 115, Portoroz; tel. 00386 (0)5 6721360; www.thalasso-lepavida.si).
Strutturato interamente all’aperto, si trova nella parte Nord del Parco Naturale delle Saline di Sicciole. Necessaria la prenotazione.
Parco Naturale delle Saline di Sicciole, tel. 00386 (0)5 6721330; www.kpss.si.
Parco delle Grotte di Postumia (www.postojnska-jama.eu), comprende sia le Grotte di Postumia (Jamska cesta 30, Postojna) sia il Castello di Predjama (Predjama 1, Predjama).
Grotte di San Canziano (Skocjan 2, Divaca; www.park-skocjanske-jame.si).
Informazioni
Ente Sloveno per il Turismo – Galleria Buenos Aires 1, Milano, tel. 02 29511187 – www.slovenia.info
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