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Prova di navigazione del Daytona 34 di Rio Yachts

Daytona 34

Prezzo base Euro 200.000 Iva esclusa

  • Impressione di navigazione n. 1813

Scheda tecnica

Lunghezza massima f.t. m 10,50
Lunghezza scafo m 9,73
Larghezza massima m 3,50
Immersione alle eliche 0,56 m
Dislocamento a vuoto kg 5.700
Dislocamento a pieno carico kg 7.900
Portata omologata 12 persone
Totale posti letto 4
Motorizzazione della prova 2x Verado 300 Mercury
Potenza 2×300 HP
Tipo di trasmissione fuoribordo
Peso motori con invertitori 2x 272kg
Rapporto dislocamento a vuoto dell’imbarcazione/potenza motori installati 9,5 kg/hp
Prestazioni dichiarate:
velocità massima 41 nodi
velocità di crociera 30 nodi
consumo a velocità di crociera 106 l/h
autonomia miglia 262 miglia a velocità di crociera
Capacità serbatoio carburante litri 920
Capacità serbatoio acqua litri 130
Altre motorizzazioni 2×250 HP Mercury Verado
Principali dotazioni standard: frigorifero e cucina esterna, pavimento in gomma in pozzetto, radio, VHF
Principali optional: bimimi, GPS 12’’; panche pozzetto; tendalino di prua; pavimento in teak
Progetto Marino Alfani
Costruttore Rio Yachts – Ghiuduno (BG) tel.  035 927301
www.rioyachts.net 
Categoria di progettazione CE B
Prezzo della barca provata (Iva esclusa) Euro 235.000

scheda-velocità-motore-daytona34

mercury-verado300
MOTORI: Mercury Verado 300, 2598 cc, 300 hp, sei cilindri in linea, con SmartCraft DTS (Digital Throttle & Shift) sistema sovralimentato con raffreddamento aria di sovralimentazione e controllo elettronico della pressione di sovralimentazione.
Dati rilevati sul lago d’Iseo con strumentazione di bordo multifunzione Garmin; variazioni possono occorrere in funzione della pulizia dell’opera viva, dell’entità e della distribuzione del carico imbarcato, della messa a punto e dello stato dei motori, delle condizioni meteomarine. I valori sono la media dei risultati in entrambe le direzioni. Trim automatico Mercury Active Trim utilizzato durante la prova.

La gallery


La prova

CONDIZIONI – Vento: calmo (0,0-0,2 m/sec) – Mare: calmo (onda 0,0-0,10 m) – Carichi liquidi: 2/4 – Persone: 4 – Pulizia dell’opera viva: ottima.
RILEVAZIONI – Velocità minima di planata (flap e trim a zero): 15 nodi – Velocità minima di planata (flap e trim estesi): 14 nodi – Velocità massima: 41 nodi – Velocità al 90{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} del numero di giri massimo: 37 nodi- Fattore di planata:2,73 (elevato).
MISURAZIONI – Area pozzetto: mq 8 – Altezza massima interna (zone transitabili): m 1,90 – Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,78 – Larghezza minima passavanti: cm 35.


Costruzione e allestimento

Materiali (scafo, coperta, sovrastrutture): VTR – Tipo di stratificazione (manuale, infusione sottovuoto): manuale – Geometria della carena: a V – Elementi di ventilazione: pattini – Piani mobili: flap – Attrezzature di prua: verricello salpancora in apposito ampio gavone – Plancetta poppiera: plancetta integrata con bracket.


Descrizione della barca provata

Rio festeggia i sessant’anni tornando alla motorizzazione fuoribordo con un natante walkaround caratterizzato da linee particolarmente eleganti. Un successo meritato per il cantiere bergamasco, visti anche la versatilità e l’ottimo rapporto qualità-prezzo.

La storia dei cantieri Rio parte da lontano, da una idea dei coniugi Scarani: nel ’61 in luna di miele sulla Costa Azzurra vengono affascinati dalle barche e dai porti locali e tornano con la determinazione di creare un cantiere. Nasce così sulle sponde del Lago d’Iseo l’”Avionautica Rio” che costruisce artigianalmente alianti e motoscafi in mogano con motori Rolls-Royce e Chris Craft.

Video originale del cantiere

Negli anni ’70 si passa alla industrializzazione, con scafi in ABS e la collaborazione con Piaggio per i primi idrojet: sarà il momento della “barca per tutti” e il piccolo Rio 310 verrà prodotto in oltre 50.000 esemplari. Il cantiere cresce fino allo sviluppo della divisione “Barche da lavoro” con oltre 200 motovedette costruite per l’arma dei Carabinieri. E negli ulti anni numerose nomination di premi internazionali per il Parana38, il Colorado 44, lo Spider 40, il Grantursimo 60.

Per onorare questi sessant’anni di storia, con 136 modelli e 100.000 unità vendute, il cantiere bergamasco ha presentato il Daytona 34: un progetto del tutto nuovo che si diversifica nettamente dagli altri open Rio, ovvero l’Espera 34 e lo Spider 40, e con il quale il cantiere torna alla motorizzazione fuoribordo, utilizzato in passato solo per piccole imbarcazioni. Si tratta di un natante che appare anche più imponente dei suoi 10,50 m, con linee nette del designer Marino Alfani che danno slancio al design ed importanti volumi, specie verso prua.

Un walkaround con un ampio pozzetto, una vera e propria social area dominata dal prendisole – a sbalzo sui fuoribordo e che può trasformarsi rapidamente in divanetto con lo schienale ribaltabile – e completata da due divanetti contrapposti, dal tavolo a scomparsa e dalla cucina, completa e posta dietro ai sedili di pilotaggio. Spazi esterni abitabili e ben progettati, dominati dall’elegante T-top con struttura metallica che può essere completato da tendalini a prua e poppa.

Daytona 34

I comodi passavanti, accompagnati da tientibene che garantiscono una presa salda ovunque, immettono in un’area prodiera che stupisce per dimensioni: il prendisole infatti è immenso. L’impavesata alta garantisce sicurezza anche ai piccoli passeggeri.

Daytona 34

Molto apprezzabile la posizione di guida centrale, con una seduta per tre persone, un parabrezza molto inclinato che ben si inserisce nel profilo dell’imbarcazione e la bella plancia in cui domina il grande monitor Garmin e la strumentazione analogica cromata in stile retrò, d’effetto ma di lettura non immediata.

Daytona 34

Gli interni molto luminosi sono personalizzabili, come tutta l’imbarcazione: la cabina offre un letto matrimoniale davvero ampio e si può optare per una cucina interna o un divanetto. Toeletta davvero grande, inaspettata per una barca di queste dimensioni. Sotto il pozzetto altri due posti letto, ovviamente di altezza limitata.

Daytona 34

I due Mercury Verado da 300 hp, ospitati tra le comode plance laterali, garantiscono una spinta che porta alla planata in 5” e alla velocità di crociera di 30 nodi in 15”. La velocità massima tocca i 41 nodi, ma le maggiori soddisfazioni si ottengono tra i 30 e i 35 nodi, quando si possono eseguire manovre anche spericolate con virate molto strette e le doti di agilità del Daytona danno il loro meglio. È prevista una ulteriore motorizzazione Mercury 2×250 HP che, data la leggerezza dell’imbarcazione, probabilmente sarebbe già più che sufficiente.


Valutazioni sulla barca provata

Allestimento tecnico della coperta: razionale, con ottimi componenti; passavanti larghi, con falchetta alta e tientibene; ampio prendisole occupante tutta la parte prodiera.
Allestimento del pozzetto: grande attenzione per il comfort dei passeggeri; ottima la soluzione del prendisole a sbalzo sui motori, modulare e trasformabile in divanetto; tavolo centrale telescopico a scomparsa e due divanetti sopra i gavoni laterali. T-top robusto ed elegante in metallo, funzionale e completabile con tendalini a prua e poppa. Un razionale mobile cucina dietro alla plancia contiene lavello, fornello, frigorifero e sportelli porta oggetti.
Sistemazione zattera autogonfiabile: in gavone poppiero dedicato.
Trattamento antisdrucciolo: tutte le superfici calpestabili sono rivestite con due materiali alternativi: copertura antisdrucciolo gommata EVA -Etilene Vinil Acetato – esteticamente pregevole, comoda, piacevole al tatto e che non si riscalda al sole – o teak a filarotti, di forte spessore, elegante, realizzato con cura e con fughe in tinta con lo scafo.
Vani di carico: ampi e adeguati alla tipologia dell’imbarcazione.
Ergonomia della plancia: buona sia per posizione eretta sia da seduti, con posto di guida centrale; i tre sedili sono realizzati con selleria artigianale di qualità. La strumentazione della console oltre allo schermo Garmin da 12”, opzionale, presenta una strumentistica in stile “retrò” con particolari cromati, di grande effetto ma non di lettura immediata, a cui forse converrebbe in fase di customizzazione affiancare anche un display Mercury VesselView.
Visuale dalla plancia: ottima in tutte le direzioni, favorita dalla posizione più elevata del posto di guida, con parabrezza fumè fortemente inclinato.
Articolazione degli interni: open space di grande effetto, alto e luminoso. Design moderno e razionale, con divanetto o in alternativa zona cucina centrale e ampio letto matrimoniale. Sotto il pozzetto, con altezza limitata, cabina con due letti comunque comoda e a tutto baglio, con finestrature sulle murate. Elegante la scelta di materiali e colori chiari che amplificano la luminosità.
Finitura: di elevata qualità ovunque, anche nei punti poco in vista.
Toilette: in locale separato, comoda, ben attrezzata, con doccia, gode di buona aerazione e illuminazione naturale. Design moderno e uso di materiali di alta qualità.
Rumorosità e vibrazioni: comfort eccellente sia in pozzetto sia in cabina; il Mercury Verado si distingue per la migliore silenziosità della categoria e l’assenza di vibrazioni. La calandra insonorizzata assorbe le onde sonore ad alta frequenza di motore e piede, mentre il silenziatore multicamera riduce la rumorosità di 14 db. L’assenza di vibrazioni è dovuta, oltre al bilanciamento dei sei cilindri in linea, anche ai supporti doppi, posizionati intorno al blocco motore in modo innovativo.
Risposta timone: estremamente reattiva ed efficace.
Risposta correttori di assetto: buona tramite l’Active Trim Mercury, con sistema automatico con GPS integrato che si basa sulla velocità per regolare automaticamente l’assetto del motore. Sono presenti anche flap idraulici.
Stabilità direzionale: eccellente a tutte le velocità.
Raggio di accostata: stretto e con sbandamento contenuto.
Stabilità in accostata: ottima.
Manovrabilità in acque ristrette: ottima.

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