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Friuli Venezia Giulia, Golfo di Trieste, seconda parte

Trieste

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Nell’abbraccio di Trieste

Alla scoperta di Trieste, regina “marina” della Mitteleuropa, e della costa tra il candido Castello di Miramare, emblema dell’omonima Area Marina Protetta, e il ridente borgo marinaro di Muggia, al confine con la Slovenia.

L’ultimo tratto italiano del Golfo di Trieste è dominato dall’omonima città che si protende verso il mare tra una costa lineare di verdi declivi collinari, che la collegano al Castello di Miramare, e la profonda Baia di Muggia.

Miramare
Il Castello di Miramare con il porticciolo

Il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare

Adagiato su uno sperone carsico a dirupo sul mare, il fiabesco Castello di Miramare, con la sua maestosa mole resa lucente dalla candida pietra d’Istria con cui è stato realizzato, cattura gli occhi di chiunque indirizzi lo sguardo verso l’arcuato litorale del Golfo di Trieste.

Trieste
Castello di Miramare. La Biblioteca di Massimiliano, dove è esposta circa la metà dei 7000 volumi della sua collezione che comprende testi in varie lingue europee di letteratura, arte,
storia, botanica e geografia editi tra il 1820 e il 1870.

Lo fece costruire l’arciduca Massimiliano d’Asburgo – fratello minore dell’imperatore d’Austria-Ungheria Francesco Giuseppe e sovrano del Messico dal 1864 al 1867 (anno in cui morì fucilato dai repubblicani a Santiago de Queretato) – che nel 1855, sbarcato casualmente lì a causa del maltempo, si innamorò dell’aspra bellezza di quello che allora era solo uno spoglio promontorio battuto dalla bora, tanto da decidere di realizzarvi una residenza e un parco degni del suo rango.

Trieste, Miramare
La “Sala Novara”, lo studio di Massimiliano che riproduce il quadrato di poppa dell’ammiraglia della flotta austriaca, la nave Novara, dove l’arciduca iniziò la carriera di ufficiale di marina.

Nel castello, progettato dall’ingegnere austriaco Carl Junker in stile eclettico, secondo la moda architettonica del tempo, si fondono magistralmente elementi gotici, medievali e rinascimentali. Ne ornano le eleganti facciate finestre ad arco a tutto sesto, modanature, cornici ad archetti pensili, merlature e torricini. L’arciduca vi andò a vivere nel 1857 con la consorte Carlotta – una delle più belle principesse d’Europa, figlia del re del Belgio Leopoldo I – quando del castello era stato completato solo il piano terra destinato ai loro appartamenti privati, caratterizzati da rivestimenti di stoffa azzurra come il mare, che era visibile dalle finestre, e da un’atmosfera intima e sobria; al contrario, il primo piano, riservato agli ospiti illustri (che sarà completato 20 anni più tardi), lo volle sfarzoso con tappezzerie di colore rosso e una profusione di stemmi e simboli imperiali.

Trieste
Trieste, Borgo Teresiano, il Canal Grande.

Oggi il castello è un Museo Storico che conserva gli arredi originali d’epoca con opere d’arte e oggetti preziosi nelle sue 22 sale, una più affascinante dell’altra, dalla Sala Novara, lo studio di Massimiliano, al Salotto di Carlotta, dove la principessa suonava il fortepiano, dalla Sala dei Regnanti, con il letto in legno dorato e il baldacchino in damasco rosso come la boiserie alle pareti, fino alla Sala Storica con dipinti di Cesare dell’Acqua dedicati a eventi salienti della vita del castello. Intorno si estendono 22.000 ettari di parco con boschi di lecci, pino nero e d’Aleppo, romantici giardini, serre e rare specie botaniche scelte direttamente dall’arciduca.

L’AMP di Miramare e il BioMa

Anche le acque che circondano il promontorio del Castello – tutelate nell’Area Marina Protetta di Miramare – meritano considerazione rappresentando un prezioso unicum biologico, con quattro affascinanti microambienti da scoprire con le guide del parco sia con maschera e pinne sia facendo vere e proprie immersioni subacquee. La Zona di Protezione Integrale è di 30 ettari, pari a 1,8 chilometri di linea di costa per una fascia di 200 metri, cui sono stati aggiunti altri 400 metri di Zona a Protezione Parziale (90 ettari), detta “Buffer” in cui vige il divieto di pesca professionale e di ancoraggio.

Una sala del Biodiversitario Marino, il Museo Immersivo dell’AMP di Miramare (Foto di Roberto Pastrovicchio).

Nel sorprendente ambiente interditale – ossia quello compreso tra i livelli minimo e massimo della marea che può arrivare nel Golfo di Trieste fino a due metri – ci sono specie che hanno dovuto adattarsi a vivere per diverse ore “all’asciutto”, di cui è l’emblema la Bavosa Pavone; nell’ambiente di scogliera, ricco di colori, nuotano occhiate e orate, spigole e corvine e ogni anfratto brulica di vita con spugne a canne d’organo, alghe verdi e brune, anemoni di mare, nudibranchi, polpi e astici, mentre nei fondali dell’ambiente sabbioso – solo in apparenza monotono – si trovano sogliole, seppie e spiroidi oltre alla rara Pinna Nobilis tra praterie di posidonia oceanica. Squali, tonni, delfini e tartarughe marine scorrazzano, infine, nelle acque libere dell’ambiente pelagico, quello più al largo, ricco di plancton.

A quest’ultimo si deve il fenomeno della bioluminescenza, che si può ammirare anche all’asciutto, riprodotto nel suggestivo tunnel del mare di notte del BioMa, l’interessante Museo immersivo dell’AMP di Miramare ospitato nelle ex Scuderie del Castello, dove trovare rappresentati in modo egregio i quattro microambienti della riserva marina accompagnati da video, ricostruzioni 3D, docce acustiche per ascoltare i suoni del mare e uno speciale acquario “touch tank” con organismi bentonici.

Il porto turistico di Trieste visto dal Colle San Giusto

Trieste, la città della Bora

Lasciato il BioMa, la Riviera di Barcola – un bel lungomare che d’estate è affollato di bagnanti – porta fino a Trieste. Un’accogliente città cosmopolita con un’anima mitteleuropea e mediterranea al contempo, dove respirare ancora le atmosfere del suo glorioso passato asburgico che la trasformò in una “piccola Vienna sul mare” e nel primo porto dell’impero, crocevia di ricchi traffici commerciali.

Trieste
Sulla Scala Reale del Castello, costruita nel 1922 in occasione della visita del Re Vittorio Emanuele III, è situata la statua bronzea “Le Ragazze di Trieste” che raffigura due figure femminili intente a cucire la bandiera d’Italia. L’opera, che è parte del monumento che comprende anche la statua del Bersagliere che sventola il tricolore in memoria della prima redenzione di Trieste all’Italia avvenuta nel 1918, fu inaugurata nel 2004 in occasione del 50o anniversario del secondo ritorno di Trieste all’Italia (1954), a conclusione del lungo e sofferto secondo dopoguerra giuliano.

Cuore di Trieste è l’immensa Piazza Unità d’Italia, aperta sul mare azzurro verso cui sembra spalancare le braccia e contornata da maestosi edifici di epoca imperiale come Palazzo Stratti, che ospita il Caffè degli Specchi, uno dei più rinomati locali triestini, il Palazzo del Lloyd Triestino, in stile neorinascimentale – oggi sede della giunta regionale – e in fondo, dominato dalla torre dell’orologio con due automi in bronzo che battono le ore, il Palazzo del Municipio, in stile ecclettico, che di notte – complici le lampade blu della pavimentazione – sembra lambito dall’acqua. Lo si vede bene dal Molo Audace – una “passerella” di 246 metri puntata verso il largo – che deve il nome alla prima nave della Marina Militare italiana che vi approdò nel 1918 sancendo l’annessione di Trieste all’Italia.

Trieste
Trieste, il Castello di San Giusto e i resti del Foro Romano.

Altrettanto movimentato è il suggestivo Canal Grande del Borgo Teresiano, uno dei quartieri più antichi, fatto costruire intorno alla metà del XVIII secolo da Maria Teresa, prima imperatrice d’Austria, che con le sue iniziative rese Trieste moderna e prospera. Fino ad allora, infatti, la città non si era espansa più di tanto dal colle di San Giusto dove i Romani nel I sec. a.C. avevano fondato la città di Tergeste ponendo il foro e la basilica civile proprio sul cucuzzolo.

I resti del Teatro Romano

Ne rimangono solo alcuni resti accanto all’imponente Castello di San Giusto, di aspetto medievale, con mura a pianta triangolare e bastioni ai vertici. Fu fatto costruire nel 1468 dall’imperatore Federico III in seguito alla firma dell’atto di “Spontanea Dedizione all’Austria” da parte di Trieste – logorata dalla guerriglia con Venezia –, con il quale otteneva protezione mantenendo la sua autonomia. La Casa del Capitano (imperiale) oggi ospita il suggestivo Museo del Castello e dai camminamenti di ronda si può ammirare uno straordinario panorama a 360 gradi dal Carso fino al Marina San Giusto, zeppo di barche da diporto.

Muggia
Muggia, Piazza Guglielmo Marconi, la piazza principale del borgo di Muggia con il Duomo del XIII sec. dedicato ai Santi Giovanni e Paolo.

Il pittoresco borgo di Muggia

L’ultima baia della costa friulana è il Vallone di Muggia, dove si fa notare la brutta ferriera di Servola (di cui è stato chiuso definitivamente l’altoforno lo scorso anno).

Bello e solare è invece il borgo di Muggia di impronta veneziana, un intrico di calli che si arrampicano su una collinetta sovrastata dal Castello risalente al XIV secolo che si specchia nel Mandracchio, il piccolo porto interno, stretto tra ridenti casette color pastello.

Muggia
Muggia, il grazioso Mandracchio nel centro storico di Muggia.

Nella piazza principale, l’unico spazio ampio, si fanno notare il bellissimo Duomo dedicato ai Santi Giovanni e Paolo, in stile gotico-veneziano con la candida facciata in pietra d’Istria ornata da un elegante rosone simile a un pizzo, e il Municipio – ricostruito – un tempo sede dei Rettori Veneti, che ha mantenuto le trifore e un Leone di San Marco dell’epoca. Muggia la si può raggiungere a piedi da Porto San Rocco, un moderno marina affiancato da un grazioso complesso residenziale pedonale progettato dall’architetto Luigi Vietti.

Marina di San Rocco
Vista aerea di Porto San Rocco Marina (Foto Archivio Marina San Rocco).

Notizie Utili

Porti e marine
Marina San Giusto (Molo Venezia 1, Trieste, tel. 040 303036; www.marinasangiusto.it, VHF canale 77). Nel cuore della città con vista sul Colle San Giusto e sul castello di Miramare, offre 219 posti per barche e mega-yacht fino a 120 metri oltre a servizi di qualità, tra cui un un ristorante di pesce e un lounge bar con terrazzo panoramico. Vantaggi FVG marina Card: Sconto del 10{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} sulla tariffa giornaliera (offerta che non cumulabile con altre promozioni/sconti durante il periodo e non applicabile durante la settimana Barcolana).

Porto San Rocco Marina (Strada per Lazzaretto 2, Muggia (TS), tel. 040 273090; www.portosanrocco.it, VHF canali 74 e 16). Porto turistico che somiglia a un borgo marinaro. Dispone di 546 posti per imbarcazioni fino a 60 metri di lunghezza, hotel quattro stelle, ristorante, centro congressi, piscina con solarium, gelateria, american bar, area giochi per bambini, yacht chandler, eliporto, negozi. Distributore di carburante. Vantaggi FVG Marinas Card: 3 notti di sosta al prezzo di 2. Una colazione gratuita per 2 persone durante il periodo di permanenza (presso la sala colazioni dell’Hotel San Rocco).

Alberghi
Savoia Excelsior Palace Hotel (Riva del Mandracchio 4, Trieste, tel. 040 77941; www.starhotelscollezione.com). Lussuoso hotel a pochi passi da Piazza Unità d’Italia, affacciato sul Golfo di Trieste. Occupa uno splendido edificio storico del 1800. Offre spaziose camere e suite arredate in stile classico, ristorante gourmet, lounge bar by Eataly e fitness center con attrezzature Technogym.

Muggia
Muggia, una bella casa in stile gotico-veneziano situata in Calle Oberdan.

Ristoranti
Bajta Salez – Fattoria Carsica (Sales 108, SP6 km 3VII, Sgonico (TS), tel. 338 3676498; www.bajta,it) Vero agristorante sul Carso triestino dove trovare salumi genuini – dal prosciutto crudo del Carso alla mortadella –, preparati con le carni dei loro animali che vivono in libertà, più vini naturali –Terrano, Vitovska e Malvasia – dei loro vigneti. Il locale è realizzato con pietre a vista, soffitto con travi in legno, caminetto centrale e grandi vetrate, più terrazza esterna in giardino con vista sulla dolina sottostante. Tra i piatti in menu: tagliere Bajta, tris di primi, spalletta in forno a legna, tagliata di collo di maiale e filetto di maiale in crosta di patate.
Terrazza Pier (Marina Porto San Giusto, Molo Venezia 1, Trieste, tel. 040 3229296; www.pierts.it). Ristorante gourmet, cocktail bar, eventi e musica in questa bella terrazza sul Golfo di Trieste. Aperto a pranzo e a cena. Menu di mare con specialità come le tagliatelle alla busara di scampi e brodo fritto o il tonno pinna gialla in crosta di sesamo, caponata argentina e salsa di piselli.
Trattoria Al Castello (Salita delle Mura 11, Muggia (TS), tel. 040 272667; www.trattoriaalcastello.net). Sul colle dove svetta il castello di Muggia, in una bella trattoria con due salette e un magnifico terrazzo vista mare immerso nel verde, si gustano principalmente specialità di pesce – come polpi in insalata, zuppa di scorfano, gnocchetti con granchio, spaghetti alla marinara, sardoni ai ferri – preparati con passione dalla signora Breda, che gestisce il locale insieme al figlio Alessandro.

Trieste

Varie
BIOdiversitario Marino – BioMa (Viale Miramare 345, Trieste, tel. 040 22434; Museo Immersivo dell’AMP di Miramare ospitato nelle ex Scuderie del Castello di Miramare dove scoprire la biodiversità marina del Golfo di Trieste attraverso un affascinante percorso che porta dalla superficie del mare alle sue profondità. Laboratorio didattico.
AMP Miramare (www.riservamarinamiramare.it). L’AMP organizza visite guidate dei fondali e degli ambienti sottomarini che circondano il promontorio di Miramare. Partenza dal porto di Grignano sia per per gruppi di max 8 sub brevettati accompagnati da 2 istruttori sia per lo snorkeling serale. Partenza dalla spiaggia per lo snorkeling diurno. Info: tel. 040 224147 – int.3 (lun-ven 10-13) – tel. 040 224346 (sab-dom 10-18); info@riservamarinamiramare.it

PromoTurismoFVG
Tel. 0431 387111
Numero verde 800 016 044
info@promoturismo.fvg.it
www.turismofvg.it

Infopoint PromoturismoFVG
www.turismofvg.it/info-utili/uffici-turistici<p style=”text-align: center;”></p>

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